Indennità disoccupazione agricola: forse hai diritto e non lo sai!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 23, 2015
con un contratto a termine in agricoltura?
Forse hai diritto
all’indennità di disoccupazione
e non lo sai.
Il termine per la domanda scade
il 31 marzo 2015.
Recati presso gli uffici
del Patronato INCA CGIL
della provincia di Siena.
Argomenti: CGIL, disoccupazione agricola, INCA, patronato, servizi |
Nuovo Isee, ciò che i cittadini devono sapere e che i Caf possono fare
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 22, 2015
Nuovo Isee, ciò che i cittadini devono sapere e che i Caf possono fare
da www.rassegna.it 22/01/2015 12:28
I centri di assistenza fiscale, tutti insieme, hanno deciso di anticipare i tempi dell’Inps per non penalizzare proprio quella platea di cittadini che riscontra i maggiori problemi di accesso e che più necessita del servizio

Va detto che il nuovo Isee, pur rispondendo certamente a criteri di maggiore equità sociale e correttezza fiscale, è nettamente più complesso da gestire. Proprio per questa complessità, spiega la Consulta, “le persone continuano a rivolgersi ai Caf che, a loro volta, si trovano ad operare in una situazione a dir poco paradossale: non hanno a tutt’oggi una convenzione all’interno della quale agire e, a fronte della maggiore complessità del lavoro, non solo non vedono riconosciuto sul piano economico il loro maggiore impegno, ma seguitano a percepire compensi, di fatto bloccati da nove anni e ridotti ulteriormente, due anni fa, dalla spending review”.
Per queste ragioni il sistema dei Caf sta sollecitando il mondo politico e istituzionale a farsi carico del problema dell’avvio di uno strumento così importante, fondamentale nell’economia dei nuclei familiari, come il nuovo Isee, “senza che le maggiori incombenze vengano scaricate sui soli centri di assistenza fiscale che, molto probabilmente, se non vi sarà una convenzione che tenga conto del maggior lavoro richiesto, con un congruo aumento degli attuali compensi, non saranno in grado di garantire a medio termine la continuità del servizio, se non mettendo a rischio la tenuta economica delle società e dello stesso personale che vi opera”.
Argomenti: CGIL |
Bce: Cgil, bene Qe, ma ora cambiare politica economica per crescita e occupazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 22, 2015
Bce: Cgil, bene Qe, ma ora cambiare politica economica per crescita e occupazione
22/01/2015 da www.cgil.it
“Finalmente la Bce si è decisa ad intervenire veramente con l’unico strumento che può garantire una certa efficacia contro la stretta recessiva e deflattiva che sta soffocando l’eurozona”. Così il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, commenta il piano sul Quantitative easing illustrato quest’oggi dal presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che prevede un acquisto mensile di titoli di stato pari a 60miliardi di euro fino alla fine di settembre 2016.
Per il dirigente sindacale, l’intervento “conferma gli errori della politica economica europea e della stessa Bce compiuti fino ad oggi” infatti, aggiunge Barbi “si è reso necessario in quanto l’economia dell’eurozona è bloccata, nonostante le false promesse dell’austerità espansiva. L’errore è sempre stato quello di sottovalutare la natura strutturale di questa crisi, rifiutandosi di programmare una vera politica espansiva”.
Il Quantitative easing varato dal consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte, comunque, secondo Barbi “si è reso necessario, ma non sarà sufficiente a garantire la crescita e la ripresa dell’occupazione, non sarà in grado, come invece è stato per l’esperienza americana, di promuovere una politica di crescita per l’insieme dell’eurozona”.
Per il segretario della Cgil, dunque, “tocca alla Commissione Europea cambiare la politica economica, passando dall’austerità ad una politica di investimenti pubblici e privati e superando il Fiscal Campact”.
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Jobs Act, Job Italia, Piano del Lavoro. Proposte a confronto. Cgil, creare lavoro per uscire dalla crisi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 22, 2015
Jobs Act, Job Italia, Piano del Lavoro. Proposte a confronto. Cgil, creare lavoro per uscire dalla crisi
21/01/2015 da www.cgil.it
Il sindacato di Corso d’Italia ha incontra gli economisti del Forum per discutere di politiche per il lavoro. » FOTO » ASCOLTA: interventi – conclusioni Camusso
Sotto i riflettori della discussione di oggi, il Job Italia, la proposta avanzata da Luca Ricolfi, editorialista del Sole24 Ore, insieme alla Fondazione Hume, ma anche il Piano del Lavoro della Cgil che come ricordato da Riccardo Sanna, coordinatore dell’area politiche economiche e dello sviluppo del sindacato di Corso d’Italia, mira a “creare lavoro attraverso un nuovo intervento pubblico in economia”, rispondendo alla crisi di domanda e contemporaneamente affrontando i nodi strutturali dell’offerta con politiche industriali fiscali e sociali. Tuttavia, nell’ambito della regolazione del mercato del lavoro e delle misure fiscali di incentivazione agli investimenti e alla creazione di occupazione si “poteva fare di meglio” e il Job Italia ne è un esempio.
Con il Job Italia, ha spiegato Luca Ricolfi nel corso dell’iniziativa, si potrebbe incrementare del 40% l’occupazione addizionale, più precisamente: “alle imprese che aumentano l’occupazione bisognerebbe permettere di usare, limitatamente ai posti di lavoro aggiuntivi e per un massimo di 4 anni, uno speciale contratto con il quale il lavoratore riceve in busta paga l’80% del costo aziendale (anziché il 50% come oggi), mentre il restante 20% affluisce allo Stato, sotto forma di Irpef e di contributi sociali”. Una proposta sostenibile anche in termini di finanza pubblica.
A prendere la parola, nel corso del dibattito, l’economista Giuseppe Travaglini, docente dell’Univesità di Urbino, secondo il quale il Job Italia di Ricolfi può aiutare a creare occupazione e salari soprattutto se collocata all’interno di un disegno di politica industriale e di una strategia di lungo periodo volta ad incrementare l’innovazione e la produttività del sistema d’impresa italiano. Ma, ha avvertito l’economista, crescita occupazionale e produttività sono obiettivi che non possono essere raggiunti con il solo strumento della riforma del mercato del lavoro, come vorrebbe il Jobs Act.
Il Governo con la Legge di Stabilità e il Jobs Act “non crea lavoro”, ha sottolineato il Segretario Generale della Cgil, Susanna Camusso nelle sue conclusioni “oggi, serve rilanciare l’occupazione, per questo abbiamo elaborato la nostra proposta di Piano del Lavoro, che prevede anche una redistribuzione del reddito e della ricchezza”. Nello specifico un’imposta sulle grandi ricchezze potrebbe finanziare un piano straordinario per l’occupazione giovanile e femminile. Per Camusso “in questo momento serve che lo Stato investa e che governi le scelte economiche”, lo Stato deve farsi “investitore” e “innovatore” e ridurre le disuguaglianze. Alla “frantumazione sociale – ha aggiunto Camusso – non si può rispondere esclusivamente con politiche monetarie”, ma con “la creazione di nuovi posti di lavoro”. Positivi, secondo la leader della Cgil, momenti di confronto come quello di oggi in cui “si discute nel merito di proposte per la risoluzione dei problemi del Paese”, e in particolare per “aumentare l’occupazione e migliorare la qualità del lavoro”.
Argomenti: CGIL |
Salvare Siena Biotech è ancora possibile
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2015
Salvare Siena Biotech è ancora possibile.
Nei giorni scorsi la stampa locale e nazionale ha continuato, giustamente, a soffermarsi ancora sulle vicende della Siena Biotech. Il quesito principale è sempre il solito: è possibile dare nuovo impulso alla ricerca senese in campo biotecnologico e non gettare alle ortiche i tanti anni di esperienza assieme alle ingenti risorse economiche investite?
La risposta è affermativa. E’ possibile. Basta volerlo.
L’importante è non farsi prendere dal panico, dal tempo che corre e dalla furia nell’individuare una soluzione qualsiasi, magari quella più semplice e sbrigativa, che non è detto sia anche la più giusta.
L’attenzione va rivolta in primo luogo ai lavoratori e alla loro salvaguardia occupazionale e professionale, ma ciò che a quanto pare, all’esterno, costituisce il principale elemento di interesse e attrattività è l’immobile che ospita l’attività di Siena Biotech, i suoi laboratori, le strumentazioni all’avanguardia che molti esperti del settore guardano con una punta di invidia.
Non vorremmo che l’area edificata e attrezzata diventasse semplicemente terreno di scorribande, dove, dietro il paravento del salvataggio di alcuni posti di lavoro, si aprissero le porte a saccheggiatori di esperienze, pronti ad “occupare” più che i lavoratori i metri quadrati.
Il numero dei dipendenti è ormai ridotto ad una cinquantina; di questi, poco più di dieci lavorano già come distaccati per TLS (Toscana Life Sciences); il rimanente nucleo, costituito prevalentemente da ricercatori, può dare molto in termini di esplorazione e conseguimento di nuovi obiettivi in campo biotecnologico e biomedico. Fra l’altro, manifestazioni di interesse dall’estero verso questa attività sono già arrivate a Palazzo Sansedoni… E altre potrebbero giungere… Magari basterebbe promuovere con maggior decisione questo tipo di indirizzo.
L’errore più grosso che qualcuno potrebbe commettere è sottovalutare le potenzialità, in parte ancora inespresse, di questo team di lavoratori altamente preparati; forse pensando di fare cosa giusta nel disperderli come ceneri al vento fra le diverse aziende start up presenti nel territorio.
Ecco, appunto: partiamo da ciò che non è il caso di fare (e da lasciare, semmai, come ultima spiaggia).
Marco Goracci, Segretario provinciale FILCTEM CGIL
Siena, 21 gennaio 2015
Pensioni: Cgil, cambiare radicalmente legge Fornero
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2015
Pensioni: Cgil, cambiare radicalmente legge Fornero
20/01/2015 da www.cgil.it
“E’ urgente e indispensabile cambiare radicalmente la legge Fornero”. E’ quanto chiede, in una nota, il sindacato guidato da Susanna Camusso.
“L’inammissibilità del referendum, decisa oggi dalla Corte Costituzionale e di cui attendiamo di leggere le motivazioni, – scrive la Cgil – carica di responsabilità il governo e il Parlamento.
“La Cgil ritiene indispensabile – prosegue il sindacato – dare risposte alle ingiustizie provocate da una legge sbagliata che punisce chi, dopo una vita di lavoro, avrebbe il diritto di andare in pensione e anche tutti quei giovani che oggi sono penalizzati due volte: dall’assenza di possibilità di lavoro e da norme che impediscono la costruzione di una storia contributiva utile ad assicurare una pensione dignitosa”.
“Insieme a Cisl e Uil, – ricorda il sindacato di Corso d’Italia – abbiamo elaborato da tempo proposte di riforma condensate in una piattaforma unitaria, che oggi più che mai va rilanciata e fatta vivere nel Paese. Per questo – conclude la Cgil – chiederemo a Cisl e Uil di incontrarsi per decidere insieme quali iniziative sindacali mettere in campo”.
Argomenti: CGIL |
Provincia: i sindacati chiedono un tavolo permanente di confronto
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 20, 2015
Provincia: i sindacati chiedono un tavolo permanente di confronto
Giovedì nuovo presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura
Siena, 20 gennaio 2015 – Parallelamente al confronto attivato a livello regionale, le organizzazioni sindacali FP CGIL, FP CISL e UIL FPL hanno chiesto anche per l’Amministrazione Provinciale di Siena l’apertura di un tavolo di confronto “utile a governare la crisi derivante dal riordino delle Province imposto dal cosiddetto Decreto Delrio”.
“Condividendo quanto affermato a Firenze il 15 gennaio scorso dall’Assessore regionale Bugli – spiegano le sigle sindacali – che ha ribadito l’impegno della Regione Toscana nel cercare soluzioni e risorse per una positiva gestione del passaggio delle funzioni, pur continuando a contrastare i tagli imposti dalla Legge di stabilità, chiediamo anche a Siena l’apertura di un tavolo permanente dove il confronto, leale e responsabile fra le parti, possa tutelare i lavoratori e le lavoratrici dell’Ente senese. L’obiettivo è quello di monitorare costantemente le risorse economiche e di personale al fine di ridurre al minimo gli effetti devastanti della Legge di stabilità, che di fatto rende inapplicabile la stessa legge di riordino anche a livello toscano, producendo ricadute inaccettabili sui bilanci degli Enti in termini di risorse, sui servizi ai cittadini e sui livelli occupazionali. Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: FP, presidio, Provincia |
Jobs Act: Cgil, decreto contratto a tutele crescenti sbagliato e inemendabile
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 20, 2015
Jobs Act: Cgil, decreto contratto a tutele crescenti sbagliato e inemendabile
20/01/2015 da www.cgil.it
‘Provvedimento ammortizzatori sociali non rende le misure universali’ » Jobs act: CGIL, dalle tutele si passa alla monetizzazione crescente dei diritti
Un provvedimento che ridefinisce “la regolamentazione dei licenziamenti”, e non “la introduzione di una fattispecie contrattuale definita ‘a tutele crescenti’ ancorché a tempo indeterminato”. Per questa ragione preliminare, “che traduce in una secca monetizzazione il diritto alla tutela in caso di licenziamento senza giusta causa, oggettivo o soggettivo, individuale e collettivo”, la Cgil valuta “sbagliato ed inemendabile il testo di decreto presentato dal Consiglio dei Ministri”. Mentre, per quanto riguarda il provvedimento di riordino degli ammortizzatori sociali, “la Cgil, che ha sempre sostenuto la necessità di una riforma universale degli ammortizzatori sociali, ritiene che il decreto complessivamente comunque non assolva alla funzione di rendere le misure veramente universali, così come da tempo pronunciato e sostenuto da parte del Governo. In particolare per i lavoratori parasubordinati si rimarcano notevoli differenze, sia per requisiti che per durata, rispetto ai lavoratori subordinati”. E’ quanto si legge nei testi consegnati dal sindacato di corso d’Italia oggi in audizione (aggiornata a stasera dopo quella interlocutoria di stamane) alla commissione Lavoro del Senato sul decreto ‘recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti’ e su quello relativo al ‘riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati’, in attuazione della cosiddetta legge ‘Jobs Act’. Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: CGIL |
Centralino: guasto telefonico
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 20, 2015
Vi informiamo che il numero del centralino 0577-2541 è momentaneamente guasto, vi invitiamo a contattarci tramite lo 0577-254800 oppure lo 0577-254811.
Argomenti: CGIL |
Lavoro, non ti lasciamo solo. Iscriviti alla CGIL.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 19, 2015
Argomenti: CGIL, tesseramento |