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ENOTECA ITALIANA: l’appello di lavoratori e sindacati “RIVOLTO A TUTTI!”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 28, 2014

filcamsENOTECA ITALIANA: L’APPELLO DI LAVORATORI E SINDACATI “RIVOLTO A TUTTI!”

Siena, 28 novembre 2014 – Le organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL di Siena insieme ai dipendenti dell’Enoteca Italiana, in sciopero dal 21 novembre e nel silenzio di tomba dei Soci, attendono risposte.

Sembra essersi chiusa la storia dell’Ente Vini senza che nessuno dia segno di essersi accorto del danno che la città, e non solo, ha subito.

L’epilogo della storia pluridecennale di questa importante realtà senese sembrerebbe essere arrivato, anche perché i dipendenti non sono più disponibili a lavorare senza retribuzione ma soprattutto senza prospettive.

In realtà il comunicato dello sciopero, misura più che motivata, ha ribadito la richiesta che l’Assemblea dei Soci deliberi finalmente dopo 3 anni di richieste avanzate da sindacati e dipendenti un piano di risanamento e di rilancio serio e fattibile, cosa ad oggi mai nemmeno accennata negli incontri avvenuti con l’Amministratore Unico dell’Ente Paolo Benvenuti. Da qui la decisione di scendere in sciopero per chiedere la giusta attenzione che merita l’Ente e chi vi opera. Attenzione che sembrava che con il miraggio di Siena 2019 si potesse finalmente concretizzare e che invece si è prontamente sopita il giorno dopo l’amara bocciatura. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: FILCAMS |

Istat: Cgil, serve ‘Piano Lavoro’, senza Paese non riparte

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 28, 2014

Lavoro_manifestazioneIstat: Cgil, serve ‘Piano Lavoro’, senza Paese non riparte

28/11/2014 da www.cgil.it

Scelte governo asimmetriche, dà risorse a imprese mentre toglie diritti

“Una tasso di disoccupazione del 13,2% che tocca un nuovo record storico, con un ulteriore drammatico peggioramento nel Mezzogiorno; un esercito di disoccupati pari a circa 3,5 milioni di persone e in continuo aumento; una disoccupazione giovanile al 43,3% sempre più fuori controllo. È la dimostrazione che se non riparte il lavoro, il Paese non cresce: serve un ‘Piano del Lavoro’ e anche per questo continuiamo la nostra mobilitazione, a partire dallo sciopero generale Cgil e Uil del prossimo 12 dicembre”. Ad affermarlo è il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, in merito ai dati sul lavoro diffusi oggi dall’Istat e dal Ministero del Lavoro con le prime rilevazioni delle comunicazioni obbligatorie del terzo trimestre dell’anno. In merito al commento del presidente di Confindustria sui numeri forniti oggi dall’istituto statistico, la dirigente sindacale fa notare: “Squinzi dice che i dati non lo sorprendono? A noi sorprende la dichiarazione del presidente di Confindustria. Ma non erano le imprese a dover trainare la crescita? Hanno rivendicato il Jobs Act, così come stanno incassando con la legge di stabilità, eppure non abbiamo visto alcun impegno per far crescere l’occupazione. Anziché sorprendersi, perché gli industriali non ci dicono quanti posti di lavoro creerà la tanto rivendicata cancellazione dell’articolo 18 o il demansionamento? Si continua a chiedere responsabilità e sacrifici ai lavoratori ma il governo non chiede nulla alle imprese per far ripartire l’occupazione”. In riferimento ai numeri diffusi oggi dal Ministero del Lavoro, in attesa dei dati ufficiali sulle Comunicazioni Obbligatorie per il terzo trimestre del 2014, Sorrentino sottolinea che “sembrano in distonia con quelli diffusi oggi dall’Istat che parlano invece di una perdita di occupati nel mese di ottobre di 55 mila unità mentre il Ministero certifica addirittura un aumento. In generale emerge, al di là delle cifre, la crescita della disoccupazione, in particolare giovanile, che sottolinea la necessità di costruire un ‘Piano per il Lavoro’, come rivendichiamo nelle ragioni dello sciopero generale di Cgil e Uil per il prossimo 12 dicembre”. “Significativo – prosegue la dirigente sindacale – rimane il dato dei licenziamenti, come si evidenzia dalla nota del Ministero del Lavoro, che si attesta intorno alle 200 mila unità anche nel terzo trimestre del 2014, conferma che anche prima del Jobs Act la flessibilità in uscita era molto ampia e che non servono ulteriori incentivi per liberalizzare i licenziamenti ma, casomai, stimoli alla domanda per rilanciare l’occupazione”. Per questo, aggiunge il segretario confederale Cgil, “non capiamo perché lo sconto Irap sul costo del lavoro non sia selettivo, ovvero riconosciuto alle imprese che investono in innovazione e in aumento dell’occupazione, e la decontribuzione per i nuovi contratti a tutele crescenti non sia vincolata al saldo netto dell’occupazione. Si sta facendo una manovra di sostegno all’impresa senza pretendere in cambio un investimento per occupazione e innovazione del sistema industriale. Il governo è asimmetrico nelle scelte: alle imprese dà risorse mentre al lavoro toglie diritti. La Cgil continuerà la propria mobilitazione perché si cresce solo se riparte il lavoro”, conclude Sorrentino.

Argomenti: CGIL |

X TUTTI!: intervento di decoro urbano a Siena – le foto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 28, 2014

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CGIL per SIENA: nella mattina intervento di decoro urbano

(area di San Prospero – zona Bruno Bonci – e parte superiore Fortezza Medicea)

le foto

Argomenti: CGIL, foto |

X TUTTI!: “CONTRO IL JOBS ACT, PER GIOVANI ED ANZIANI”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 27, 2014

x tutti CGIL SienaX TUTTI!: “CONTRO IL JOBS ACT, PER GIOVANI ED ANZIANI”

DOMANI MOBILITAZIONE DELLA CGIL FINO ALLE 23: SI INIZIA NELLA MATTINA A SIENA CON UN INTERVENTO DI DECORO URBANO

Siena, 27 novembre 2014 – Domani sarà una giornata densa di appuntamenti per tutta la CGIL senese.

L’iniziativa che vuole coinvolgere i cittadini della provincia sotto lo slogan ‘diritti, tutele e welfare per tutti!’ vedrà giovani, precari, lavoratori e pensionati protagonisti dell’azione sindacale – e non solo. A Siena durante la mattina un folto gruppo di delegati sindacali e sindacalisti effettuerà un intervento di decoro urbano nell’area di San Prospero (zona Bruno Bonci) e nella parte superiore della Fortezza Medicea. Il sindacato pensionati, lo SPI CGIL, si riunirà invece alle 14.30 presso l’Hotel Garden di Siena per condividere e supportare la piattaforma e la mobilitazione lanciata dalla CGIL con lo sciopero generale del 12 dicembre indetto insieme alla UIL. Inoltre le Camere del Lavoro di Siena, Abbadia San Salvatore, Chiusi, Poggibonsi e Sinalunga saranno aperte ai cittadini fino alle 23.00 con i servizi del sindacato: tutela sul lavoro, ufficio vertenze legali, patronato, servizio fiscale. Dalle 20.30 alle 22.30 nelle sedi di Chiusi, Poggibonsi e Sinalunga si svolgeranno anche assemblee aperte alla cittadinanza sul jobs act e sulla legge di stabilità. E ad Abbadia San Salvatore andrà anche in scena alle ore 21 presso il Club 71 lo spettacolo teatrale e musicale “Jobs act e dintorni: se mi licenziono come fo’ a trova’ n’ ailtru lavoru?”. L’ingresso è gratuito.

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Cgil Toscana chiama allo “sciopero a rovescio”: domani mobilitazione con interventi contro degrado e disagio

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 27, 2014

vol 281114 x tuttiCgil Toscana chiama allo “sciopero a rovescio”: domani mobilitazione con interventi contro degrado e disagio
Notizia di gio 27 nov, 2014 da www.cgiltoscana.it
Per la prima volta la Cgil Toscana chiama lavoratori e pensionati allo “sciopero a rovescio”, in occasione della mobilitazione regionale di domani venerdì 28 novembre, in vista dello sciopero generale del 12 dicembre: tutti a rimboccarsi le maniche per interventi concreti nelle zone di degrado e disagio del territorio. Come, per fare solo qualche esempio, a Follonica, con lavori di manutenzione a una rotonda; a Pistoia, dove si terranno aperti alcuni musei in maniera straordinaria; a Carrara, dove si imbiancherà una scuola danneggiata dall’alluvione (impegnata anche la segreteria regionale Cgil); a Siena, dove si faranno lavori di decoro urbano in zona Fortezza; ad Arezzo, con una raccolta e una distribuzione di cibo per i bisognosi. Inoltre, domani tutte le Camere del lavoro resteranno aperte fino alle 23, con dibattiti su Legge di Stabilità e Jobs Act, raccolte fondi per i bisognosi, musica, spettacoli. A Prato è stata organizzata anche una donazione di sangue. “Sarà una giornata di lotta all’insegna della solidarietà e del civismo, con iniziative concrete di contrasto al degrado e al disagio che lambiscono le nostre città. Perché vogliamo bene al nostro Paese e alle persone che ci vivono e ci lavorano. E ci diamo da fare con loro, perché di fronte ai problemi non ci voltiamo dall’altra parte”, dice il segretario generale di Cgil Toscana Alessio Gramolati. Con lo sciopero a rovescio iniziarono negli anni ’50 i disoccupati, che affermavano, tramite il loro impegno in opere di pubblica utilità (strade, acquedotti, scuole), necessarie in un Paese ancora in ginocchio dopo la guerra, il loro diritto a non essere dimenticati. Senza aspettare il Governo, insieme ai contadini poveri e ai senzaterra si rimboccarono le maniche. C’era il tema di adoperarsi di fronte al degrado e al disagio, e di mettere in opera interventi concreti per fronteggiarli. “Oggi, quel tema resta lo stesso – aggiunge Gramolati -. E venerdì si farà questo in tutte le province: guardare i luoghi e le situazioni del territorio dove serve un aiuto, una mano, un intervento, e fare qualcosa per migliorarli. Tutti insieme: volontari, lavoratori, pensionati, disoccupati. Oltre all’inclusione, nelle iniziative nelle Camere del lavoro sarà dato anche un messaggio di apertura e voglia di confronto”.
GLI SCIOPERI AL ROVESCIO E LE INIZIATIVE NELLE CAMERE DEL LAVORO
SIENA: a Siena, la mattina intorno alla Fortezza, sciopero al rovescio per interventi di decoro urbano. Dalle 20,30 alle 22,30, nelle Camere del lavoro di Chiusi, Poggibonsi e Sinalunga, assemblee aperte alla cittadinanza su Jobs Act e Legge di Stabilità. Ad Abbadia San Salvatore spettacolo teatrale sul Jobs Act (alle 21 al Club 71). Lo SPI CGIL riunirà presso l’Hotel Garden di Siena l’attivo provinciale delle venti leghe presenti in tutto il territorio, per condividere e supportare la piattaforma e la mobilitazione lanciata dalla CGIL con lo sciopero generale del 12 dicembre.

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Jobs Act: Camusso, il voto in Parlamento non ci ferma. La nostra mobilitazione prosegue a partire dallo Sciopero Generale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 27, 2014

img2293_431213Jobs Act: Camusso, il voto in Parlamento non ci ferma. La nostra mobilitazione prosegue a partire dallo Sciopero Generale

26/11/2014 da www.cgil.it

All’indomani dell’approvazione alla Camera del Jobs Act, la CGIL è tornata a ribadire la propria contrarietà al disegno di legge, valutando un eventuale ricorso in sede europea  sulla base della Carta di Nizza sui diritti fondamentali.  “Valuteremo tutte le strade”, intanto “abbiamo bisogno di capire come vengono scritti i decreti delegati” ha dichiarato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso che poi ha aggiunto “la lettura degli articoli 30 e 31 della Carta di Nizza dice che è possibile, ci penseremo, ci proveremo”.

Per la dirigente sindacale “non è l’approvazione in Parlamento che ci ferma rispetto alla scelta di cambiare norme che riteniamo sbagliate” per questo ha ricordato l’importanza dello Sciopero Generale Nazionale di CGIL e UIL proclamato per il 12 dicembre. “Muoveremo tutti i passi necessari anche quelli in rapporto con l’Europa, la Carta di Nizza l’applicazione e il valore che viene dato al lavoro, alla sua dignità. Continueremo serenamente”  ha concluso Camusso.

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Jobs Act: Giovani Cgil a palazzo Chigi, ‘fa acqua da tutte le parti’

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 26, 2014

Giovani_ombrelli_JobsActJobs Act: Giovani Cgil a palazzo Chigi, ‘fa acqua da tutte le parti’

26/11/2014 Flash mob con ombrelli bucati sotto la pioggia, questo è il provvedimento sul lavoro
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Ombrelli bucati in un giorno di pioggia, con su la scritta Jobs Act, per dimostrare come il provvedimento sul lavoro approvato ieri alla Camera faccia ‘acqua da tutte le parti’. Questa l’immagine scelta oggi dai giovani della Cgil, nell’ambito della campagna ‘Xtutti’, per un flash mob promosso a Roma nei pressi di palazzo Chigi, la sede del governo, davanti alla Galleria Colonna. Un folto gruppo di giovani del sindacato guidato da Susanna Camusso, sfidando la pioggia, hanno aperto inutili ombrelli rotti bagnandosi perché, a loro dire, “nient’altro che questo è il Jobs Act: un ombrello bucato che fa acqua da tutte le parti”.

A spiegare il senso dell’iniziativa, che guarda allo sciopero generale del 12 dicembre e che è un passaggio della mobilitazione che accompagnerà il percorso contro il Jobs Act, è Andrea Brunetti, responsabile delle Politiche giovanili della Cgil: “Il Jobs Act fa acqua da tutte le parti, come questi ombrelli bucati che non riescono a fermare la pioggia”.

Il perché, aggiunge il responsabile giovani Cgil, “lo dimostra il fatto che si dice il Jobs Act sia contro la precarietà, ma di fatto non cancella le tante e troppe tipologie contrattuali; si dice che metta insieme i lavoratori di serie A con quelli di serie B ma per adesso l’unico contratto che cancella è quello a tempo indeterminato, mandando così i lavoratori di serie B direttamente in serie C; si dice che estenda le tutele e gli ammortizzatori sociali ma anche questa è una bufala visto che non ci sono risorse adeguate per questi ultimi”. In generale, per fare sintesi, Brunetti fa notare che “si dice che il Jobs Act crei lavoro ma non può farlo. Questo provvedimento non può crare lavoro senza investimenti, ecco perché cambiare le regole senza investimenti che creino lavoro non ha alcun senso”, conclude.

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27 novembre: ‘In Lotta per il Futuro’, mobilitazione settore costruzioni. Presidio a Grosseto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 26, 2014

1FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL TOSCANA

In Lotta per il Futuro, Mobilitazione nazionale unitaria del settore delle costruzioni, 27 Novembre 2014 presidio davanti Prefettura di Grosseto dalle ore 10,30.

Firenze 25.11.2014.- I lavoratori delle costruzioni unitariamente hanno deciso di mobilitarsi il 27 novembre per chiedere risposte concrete per un settore che sta lentamente morendo. Fillea Filca e Feneal Toscane organizzano un presidio davanti alla prefettura di Grosseto.

In 6 anni di crisi pesantissima la Toscana ha visto la perdita di circa 28 mila posti di lavoro nel solo settore edile a cui devono aggiungersi i lavoratori del legno, dei laterizi e delle cementerie che, in larga parte, sono legate al settore delle costruzioni e per questo da inizio crisi hanno visto quasi dimezzare i propri occupati. Gli investimenti in opere pubbliche si sono ridotti del 40% dal 2010 ad oggi, inoltre circa il 50% dei lavori sono per appalti sotto i 150 mila euro.

Anche quest’anno, pur con un’inversione di tendenza nei dati delle compravendite, l’occupazione ha continuato la sua lenta discesa, inoltre nel solo mese di ottobre le ore di CIG richieste hanno superato il milione e da inizio anno sono già 6.559.457, in edilizia, mentre complessivamente per il settore delle costruzioni siamo a 9.643.944 (gen-ott 2014); il mercato è saturo? Può essere ma il nostro paese e la nostra Regione non hanno bisogno di consumare nuovo suolo ma di interventi quanto mai urgenti, messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, interventi nell’edilizia scolastica, recupero dei centri storici e delle periferie nell’ottica di una rigenerazione urbana. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: FILLEA |

Jobs Act: Camusso, no alle modifiche unilaterali dello Statuto e alla lesione dei diritti esistenti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 26, 2014

Camusso_09Jobs Act: Camusso, no alle modifiche unilaterali dello Statuto e alla lesione dei diritti esistenti

da www.cgil.it

26/11/2014 Intervista al Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso su Giorno, Il Resto del Carlino e la Nazione

Segretario Camusso, ci aspettavamo di vedere una stanza piena di gufi…
«No, guardi bene, qualche gufo c’è. Vede, qui sulla scrivania, sulla mensola. Da un po’ di tempo tutti mi regalano gufi o di civette. Volevano anche darmene uno da tenere vivo in una gabbia. Ma non si poteva».

Andiamo al sodo: c’è chi vi addita come i mandanti dell’astensione di domenica scorsa, soprattutto in Emilia. «Guardi, in una organizzazione come la nostra l’idea della partecipazione è tra quelle fondamentali. Direi ispiratrici. Sono del tutto fuori strada».

Quale l’insegnamento? «E stata la conferma di una preoccupazione che abbiamo da tempo: siamo di fronte a un Paese diviso, sfiduciato».

Per Renzi il dato sull’affluenza è stato secondario. Continua a leggere questo articolo »

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Violenza su Donne: CGIL, non si usi la crisi per sottrarre risorse e attenzione al contrasto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 25, 2014

Donna_manifestazione_ritViolenza su Donne: CGIL, non si usi la crisi per sottrarre risorse e attenzione al contrasto

25/11/2014 da www.cgil.it 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

“La violenza nei luoghi di lavoro è spesso sottovalutata, ma aumenta in modo preoccupante con la crisi e con la precarietà, che rendono le donne più ricattabili. Specialmente in condizioni di illegalità e di degrado”. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Loredana Taddei, responsabile delle politiche di genere della Cgil nazionale, interviene evidenziando come crisi, precarietà, illegalità spesso intrecciate al dramma della fuga dai paesi poveri o in guerra, stiano di fatto favorendo il ritorno a un lavoro servile e privo di diritti che favorisce il verificarsi di violenze e soprusi.”Come nel caso, venuto alla ribalta dopo le denunce della Flai Cgil e l’attenzione dei media, delle donne rumene impiegate nelle campagne del ragusano, dove vivono in totale isolamento, e dove alla violenza di un lavoro durissimo, sottopagato e in nero, si aggiungono, a fine giornata, violenze sessuali e ricatti – osserva Taddei denunciando la latitanza delle istituzioni nel contrasto al fenomeno -. Le violenze e i ricatti a cui sono sottoposte troppe lavoratrici, straniere e non, sono anche il frutto di un collocamento fuori da ogni forma di legalità e trasparenza e di fronte ai quali Stato e Istituzioni appaiono assenti “.”Vorremmo – conclude Taddei – che il 25 novembre non sia solo la giornata delle statistiche drammatiche e delle storie tragiche, ma chiediamo nettamente al Governo e al Presidente del Consiglio che il tema del contrasto alla violenza di genere dentro e fuori dai luoghi di lavoro diventi un impegno concreto. Non si usi la crisi come giustificazione per la diminuzione di attenzione e risorse dedicate alla lotta contro tutte le manifestazioni della violenza su donne”.

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