cgil siena

10 luglio a Firenze: Assemblea quadri, rsu e delegati CGIL, CISL, UIL – i pullman da Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 4, 2014

fronte VOLANTINO attivo regionale 10 LUGLIO '14retro VOLANTINO attivo regionale 10 LUGLIO '14

Argomenti: CGIL |

Contro austerity e fiscal compact, al via la campagna referendaria

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 4, 2014

Fisco_referendumFiscalCompactContro austerity e fiscal compact, al via la campagna referendaria

27/06/2014da www.cgil.it

ManifestoVolantinoVolantoneAscolta

Contro le politiche di austerità adottate dall’Europa e dall’Italia parte la campagna referendaria per cambiare la legge sul Fiscal Compact: ‘SI’ alla fine dell’austerità, SI’ all’Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo. Le politiche di tagli indiscriminati, di assenza di investimenti per il futuro delle imprese e dei giovani, di aumenti insostenibili della pressione fiscale, dal 2007 ad oggi, hanno raddoppiato la disoccupazione, fatto diminuire il valore della ricchezza nazionale, peggiorato i conti pubblici e fatto chiudere 3 milioni di imprese. Dunque, con le politiche di Austerità la crisi si è aggravata. “La politica dell’austerità cosiddetta ‘espansiva’ è stato un autentico fallimento”, afferma Danilo Barbi, Segretario Confederale della CGIL, poiché spiega “l’idea stessa su cui si basa è quella della compressione del costo del lavoro e della riduzione della spesa pubblica. Si è pensato, erroneamente, che potesse mettere in moto investimenti privati di tipo internazionale o all’interno dei Paesi, ma in realtà non è stato così. Anzi – prosegue Barbi -, questa politica ha depresso i consumi e anche gli investimenti privati. Invece di creare benessere per tutti, ha costretto a lottare per ottenere un benessere sempre minore introducendo meccanismi di competizione tra i popoli”.Per queste ragioni gli italiani sono chiamati a firmare per i 4 quesiti referendari, per esprimersi contro l’austerità e a favore dello sviluppo e del lavoro. La raccolta firme avrà inizio il 3 luglio in tutta Italia e proseguirà fino al 30 settembre. La CGIL sostiene la campagna insieme a economisti e giuristi. “Questa è l’unica possibilità, stante la legge per i referendum, per dare la parola al popolo italiano circa la politica economica europea nella primavera del 2015, che è il periodo in cui, presumibilmente, verrà ridiscusso il Patto di Stabilità europeo” afferma Barbi. “E’ sicuramente una difficilissima impresa organizzativa alla quale non c’è alternativa: se andassimo oltre, il referendum si farebbe solo nel 2016, quando molte cose sarebbero già, comunque, cambiate”.I 4 quesiti referendari che hanno per oggetto alcune disposizioni della legge 243 del 2012 che dà attuazione al principio di equilibrio del bilancio pubblico, introdotto nella Costituzione con la legge costituzionale n.1 del 2012, sono già stati presentati nella Gazzetta Ufficiale n. 135 pag. 49, del 13 giugno. Con i 4 SI’ si intendono abrogare i passaggi della legge 243 che impongono vincoli aggiuntivi rispetto alle norme europee e al Fiscal Compact e apriranno la strada a una rivisitazione complessiva delle politiche macroeconomiche europee.

Quesito 1: Attuando il principio costituzionale dell’equilibrio del bilancio, il Governo e il Parlamento non potranno stabilire obiettivi di bilancio più gravosi di quelli definiti in sede europea. In particolare, verranno abrogate quelle parti della legge che consentono di andare al di là degli obiettivi di bilancio stabiliti dall’Unione.

Quesito 2: Si abroga la disposizione che prevede l’esatta “corrispondenza” tra il principio costituzionale di bilancio e l’”obiettivo a medio termine” stabilito in Europa. Le normative europee non impongono l’assoluta coincidenza degli obiettivi di bilancio nazionale con l’”obiettivo a medio termine” e prevedono margini di flessibilità che verrebbero ripristinati.

Quesito 3: Si abroga la norma che limita il ricorso all’indebitamento per realizzare operazioni finanziarie ai soli casi eccezionali stabiliti dalla legge, limite che non scaturisce dalla Costituzione né è imposto da impegni europei. Abrogando questo limite, si consentirà al nostro Paese di contrastare gli effetti della crisi con un maggior ventaglio di strumenti.

Quesito 4: L’attivazione obbligatoria e automatica del cosiddetto “meccanismo di correzione” delle politiche di finanza pubblica avverrà soltanto quando previsto dall’Unione europea, non anche quando imposto da trattati internazionali.

Allegati:
 manifesto.pdf
 volantone A4.pdf
 volantino bv.pdf

 

Argomenti: CGIL |

CGIL TOSCANA: MICROCREDITO ANCHE PER LE PARTITE IVA

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 3, 2014

COMUNICATO STAMPA CGIL TOSCANA

MICROCREDITO ANCHE PER LE PARTITE IVA

INTESA REGIONE-SINDACATI PER ESTENSIONE SOSTEGNI AL REDDITO

ALMENO 50MILA ATIPICI INTERESSATI, PRIMO INTERVENTO IN ITALIA

CGIL E NIDIL SODDISFATTE: “TOSCANA BATTISTRADA SUI NUOVI BISOGNI

Firenze, 02-07-2014 – Microcredito e prestiti anche per le Partite Iva: è arrivata l’intesa tra Regione e sindacati per estendere le misure di sostegno al reddito (almeno 50mila i potenziali interessati). Si tratta del primo intervento del genere in Italia, che vuole andare incontro a una categoria che ha visto contrarsi il reddito annuo del 20% nell’ultimo anno di riferimento disponibile. Questa mattina, infatti, nell’ambito della verifica della azioni a sostegno dei lavoratori in difficoltà per mancata percezione di salario o ritardo nella riscossione degli ammortizzatori sociali, oggetto di un apposito provvedimento operativo dall’estate scorsa, CGIL CISL UIL della Toscana e Regione hanno raggiunto un’intesa per allargare i possibili beneficiari della misura. In modo particolare si è convenuto di innalzare a 36.541 Euro la soglia ISEE familiare di riferimento per i lavoratori dipendenti e di allargarne la fruibilità, su proposta delle organizzazione sindacali, anche ai lavoratori con Partita Iva (senza dipendenti) – in gran parte giovani – che in precedenza ne erano esclusi.

Per questi ultimi, si è assunto a riferimento la mancata fatturazione o riscossione di fatture negli ultimi 2 mesi e, come ulteriori requisito per accedere al contributo, aver aperto la partita IVA da almeno 2 anni e non avere dipendenti.

Si stima che solo per queste figure i potenziali interessati nella nostra regione siano almeno 50.000, lavoratori che nell’ultimo anno di riferimento disponibile hanno visto il reddito annuo contrarsi di oltre il 20% fino ad una media di 13.000 Euro annui.

“Si tratta del primo intervento del genere in Italia e risponde ad un bisogno espresso da un particolare tipo di lavoratori (in crescita esponenziale) sui quali si fa molta retorica, ma verso cui si assumono poche concrete iniziative a livello nazionale. La Toscana ancora una volta fa da battistrada con azioni sperimentali e originali. Le misure saranno operative non appena la Giunta regionale e il Consiglio avranno approvato l’apposita variazione della L. 45, ragionevolmente entro la fine del mese di luglio”, dicono CGIL e Nidil Toscana. Che esprimono la loro soddisfazione “per un risultato per il quale, già all’atto di avvio della sperimentazione lo scorso anno, avevamo chiesto di arrivare per una maggiore inclusività del mondo del lavoro in crisi e la propria Consulta delle professioni, lavora da tempo”.

Argomenti: CGIL, NIdiL, partite iva, sostegno al reddito |

Lavoro: Camusso, manca più di un miliardo per Cig in deroga. 2014 anno pesantissimo per occupazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 3, 2014

Camusso_09Lavoro: Camusso, manca più di un miliardo per Cig in deroga. 2014 anno pesantissimo per occupazione

01/07/2014 da www.cgil.it

Le promesse del Governo sulla Cig ”non ci rassicurano”. E’ quanto ha affermato il segretario della Cgil, Susanna Camusso questa mattina in un’intervista al Gr1 Rai. “Innanzitutto perché andare alla legge di stabilità significa portare lavoratori che non hanno ancora ricevuto l’indennità a un anno di assenza, considerato che dobbiamo ancora chiudere il 2013”. In secondo luogo, ha spiegato Camusso, ”perché oltre al dover trovare le risorse, il governo ci deve garantire e dire chiaramente che finché non entrano in vigore i nuovi ammortizzatori sociali, non ci sono restrizioni alla cassa integrazione e mobilità in deroga”.

“Non si può intervenire sugli accordi già fatti – ha aggiunto Camusso – non può essere che se si va al ministero dello Sviluppo economico si può avere la possibilità di fare accordi lunghi di deroga, e invece nel territorio no: non si possono creare differenze così consistenti. Non si può – ha insistito – porre un tetto di otto mesi a prescindere, come sempre gli ammortizzatori sociali devono essere legati ai piani e alle prospettive di ripresa delle imprese”. A tale proposito “abbiamo segnali che le aziende stiano licenziando perché le regioni respingono le domande di accesso alla Cig, non è ancora un fenomeno molto ampio ma –  ha avvertito la leader della CGIL – è da troppo tempo che si ventila la riduzione della Cig in deroga, ed è sicuro che col messaggio mandato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sui tempi degli accordi, questo fenomeno si moltiplicherà”.

Il 2014 secondo il Segretario Generale della CGIL “senza dubbio rischia di essere un anno pesantissimo per l’occupazione: un anno in cui intere aree del paese si sentono abbandonate” per questo “è fondamentale realizzare politiche che attuino scelte di lavoro e rimettano il lavoro al centro, altrimenti la situazione sarà sempre più difficile”. Proprio questo, infatti, ciò che secondo Camusso, manca nella politica economica del Governo Renzi: “quello che non sta funzionando è che non si interviene nella creazione di lavoro”, ha detto la leader della Cgil riferendosi alle anticipazioni dell’Istat sul Pil. “Non c’è possibilità di un’effettiva ripresa se non si investe nel creare lavoro e non si riduce la quota di disoccupazione che è ormai altissima, sia per chi ha perso il lavoro che per i giovani” ha concluso.

Argomenti: CGIL |

Tabelle paga dipendenti cooperative edili luglio 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2014

EdiliziaCooperative_07_14

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga operai edili industria luglio 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2014

Edilizia Operai Ind_07_14

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga impiegati edili industria luglio 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2014

Edilizia Impiegati Ind_07_14

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga legno Confapi luglio 2014

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2014

LegnoConfapi_07_14

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Assemblea quadri, rsu e delegati CGIL, CISL, UIL – 10 LUGLIO 2014 – FIRENZE

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 27, 2014

untitled

Argomenti: CGIL |

Esodati: CGIL, bene salvaguardia ma serve soluzione per tutti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 27, 2014

EsodatiEsodati: CGIL, bene salvaguardia ma serve soluzione per tutti

26/06/2014 da www.cgil.it

“Valutiamo positivamente il prolungamento di un anno della salvaguardia per i lavoratori esodati, che consente l’accesso alla pensione ad un nuovo contingente di 32mila persone, ma non si può continuare a rinviare una soluzione strutturale del problema”. Così Vera Lamonica, segretaria nazionale della Cgil, commenta l’emendamento dell’esecutivo alla proposta di legge unitaria della Commissione Lavoro di Montecitorio, che approderà in aula mercoledì prossimo.

“Migliaia di persone restano nell’ansia e nell’incertezza, per questo – ribadisce la dirigente sindacale di Corso d’Italia – è necessario garantire le condizioni di accesso al pensionamento vigenti prima della legge Fornero a coloro che hanno perso il lavoro o firmato un accordo di esodo in una data precedente all’entrata in vigore di tale norma. Ed è doveroso correggere le storture più odiose, da tutti ormai considerate ‘errori’ del provvedimento, basti pensare ai ferrovieri”.

“Purtroppo, con il rinvio alla legge di stabilità, peraltro con precisazioni poco rassicuranti del ministro Poletti, si conferma il vecchio metodo – sostiene la segretaria della Cgil – e si procede senza avere un quadro esatto né dei numeri della platea né delle risorse necessarie, peraltro sempre sovrastimate, come dimostra il fatto che questa ulteriore salvaguardia è coperta dai risparmi delle precedenti”.

“Inoltre – conclude Lamonica – non si può continuare a nascondere che è tutto il capitolo pensioni a non essere sostenibile così come è stato disegnato dalla riforma. Bisogna intervenire per dare flessibilità, cancellare le penalizzazioni e ricostruire un legame positivo tra previdenza e mercato del lavoro”.

Argomenti: CGIL |

« Articoli Precedenti Articoli Successivi »