‘Lavoro è Democrazia’: CGIL, CISL e UIL il 22 giugno a Roma
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 3, 2013
‘Lavoro è Democrazia’: CGIL, CISL e UIL il 22 giugno a Roma |
Una mobilitazione unitaria per rivendicare provvedimenti “urgenti” e “indispensabili” per favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei consumi. La manifestazione si terrà in Piazza San Giovanni a Roma. Intanto in tutta Italia si stanno svolgendo numerose iniziative unitarie a livello territoriale, regionale e di categoria » Volantino » Verso il 22 giugno…le iniziative |
Il tema del lavoro deve tornare al centro delle scelte politiche ed economiche perchè ‘Lavoro è Democrazia’. I sindacati confederali ne sono convinti e il 22 giugno lo ribadiranno in occasione della manifestazione nazionale che si terrà a Roma in Piazza San Giovanni. Intanto, in tutta Italia, si stanno svolgendo numerose iniziative unitarie a livello territoriale, regionale e di categoria in preparazione della mobilitazione nazionale, così come deciso dagli organismi direttivi di CGIL CISL e UIL. Secondo i sindacati non c’è più tempo per aspettare, bisogna frenare la caduta libera dell’economia del nostro Paese. La manifestazione del 22 giugno rappresenta per CGIL, CISL e UIL un ulteriore momento per invocare provvedimenti “urgenti” e “indispensabili” che possano favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei consumi, per questo hanno deciso di promuovere un percorso di mobilitazione unitaria. Continua a leggere questo articolo »
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Argomenti: CGIL |
Tabelle paga trasporto merci giugno 2013
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2013
Argomenti: CGIL, FILT, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga meccanici Confapi giugno 2013
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 1, 2013
Argomenti: CGIL, FIOM, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Lavoro: Camusso, accordo storico sulla rappresentanza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 31, 2013
Lavoro: Camusso, accordo storico sulla rappresentanza |
“Un accordo storico, che mette fine ad una lunga stagione di divisioni”: così la leader della CGIL, Susanna Camusso, definisce l’intesa su rappresentanza e democrazia raggiunta questa sera con i leader di CISL e UIL e Confindustria » Il testo firmato » Segnalazioni dalla stampa e dal web |
“Un accordo storico, che mette fine ad una lunga stagione di divisioni”: così la leader della CGIL, Susanna Camusso, definisce l’intesa su rappresentanza e democrazia raggiunta questa sera (31 maggio) con i leader di CISL e UIL e Confindustria. L’accordo in materia di democrazia e rappresentanza è un punto di svolta importante nella regolazione dei rapporti tra la parti e completa il quadro di regole previsto dall’accordo del 28 giugno 2011. Infatti, oltre a definire le modalità con cui misurare la rappresentanza delle organizzazioni sindacali, determina le regole con cui validare e rendere esigibili i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL). Misurazione della rappresentanza Validità ed esigibilità dei CCNL Continua a leggere questo articolo » |
Argomenti: CGIL |
FISAC su MPS: “NON BASTA MAI”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 31, 2013
Non sono bastate le uscite, ampiamente superiori a quelle previste dal Piano Industriale, di 1600 colleghi, così come non è bastato il sostanziale azzeramento del Contratto Integrativo e non è bastato nemmeno il licenziamento di oltre 100 Dirigenti.
L’Azienda procede inesorabile nel convocare individualmente le persone mettendole di fronte all’unica alternativa possibile: le dimissioni o il licenziamento ai sensi del Contratto Dirigenti.
Questa politica, che non corrisponde a criteri di vicinanza alla pensione, ai carichi familiari, all’esperienza acquisita e agli anni dedicati alla Banca, alla disponibilità di chi, piuttosto, accetterebbe un cospicuo ridimensionamento di ruolo e di stipendio, colpisce indifferentemente Colleghi legati alla gestione e Colleghi direttamente impegnati nelle attività commerciali.
Come già da tempo denunciamo non esistono dipendenti di serie “A” e di serie “B”. Non ci sono quelli “salvi” a prescindere. Così come non esistono Dipendenti esternalizzabili e non, Lavoratori licenziabili e non.
Oltre all’aspetto personale di ansia, demotivazione, stress, che da mesi aleggia in tutta l’Azienda, questa gestione fa sì che il middle management agisca ingessato, timoroso che qualsiasi gesto possa determinare i destini personali.
Il licenziamento di Dirigenti si accompagna all’assunzione dal mercato di professionalità, che quindi l’attuale Top Management non ritiene siano presenti all’interno, ovviamente con contratti e retribuzioni di cui nulla è dato sapere.
Questa situazione basata sulla paura e l’incertezza non è, tra l’altro, assolutamente funzionale agli obiettivi di risanamento. Pensiamo invece che le conseguenze di questo atteggiamento si ripercuotano su tutta la struttura e su tutto il personale impedendo la soluzione di problemi organizzativi e di carenze di organico che riscontriamo quotidianamente.
Pensiamo che sia ora di agire in direzione contraria, per il bene proprio di questa Banca e dei Dipendenti che vivono del proprio Lavoro.
SEGRETERIA FISAC MPS
Siena, 31 maggio 2013
FP sulle Scotte: “I 20 infermieri a tempo determinato per 1 anno non bastano”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 30, 2013
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE: BOCCATA DI OSSIGENO PER GLI OPERATORI DELLE SCOTTE, IN ARRIVO 20 INFERMIERI A TEMPO DETERMINATO PER 1 ANNO
MA LA FP CGIL DICE: “NON PUO’ FINIRE QUI…”.
Siena, 30 maggio 2013 – Per la Funzione Pubblica CGIL l’assunzione di 20 infermieri a tempo determinato per un anno presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese non basta; non solo chiede all’Azienda di “procedere celermente all’attuazione di quanto stabilito e di ripartire i nuovi operatori nei servizi da troppo tempo in sofferenza”, ma stima anche la necessità di assumere ulteriori 50 operatori, “subito almeno 20”.
Da tempo infatti la FP CGIL sostiene che “in attesa della riorganizzazione del modello assistenziale del Policlinico – accorpamento letti da assistere con il concetto di ‘intensità di cura’, CUP unico di prenotazione,… valorizzazione dell’autonomia e della responsabilità dei tanti bravi professionisti… informatizzazione/digitalizzazione di tutti i servizi… – non si possa non affrontare il presente”.
“Per garantire le ferie ai colleghi, – spiega il sindacato – vengono richiesti agli infermieri più straordinari (peraltro poco pagati e resi in ritardo) e più ore per le sale. Inoltre le malattie lunghe e le maternità non vengono nemmeno sostituite”.
La Funzione Pubblica CGIL chiede quindi “più salute, anche per gli operatori” e che “entro l’autunno vengano compensate tutte le carenze, per gestire e non subire una necessaria riorganizzazione assistenziale del Policlinico”.
“Inoltre – conclude l’organizzazione sindacale – si dovrà sopperire a risorse sempre più limitate (a Siena mancheranno anche i 4-5 milioni di euro l’anno che la Fondazione MPS elargiva), togliendo sprechi ed inefficenze organizzative, per evitare che anche le alte professionalità, che sono numerose, e i servizi di eccellenza non abbiano possibilità di crescita”.
Argomenti: Azienda Ospedaliera, FP, sanità |
Ristorazione Collettiva: il 3 giugno sciopero nazionale dei dipendenti imprese associate Angem
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 30, 2013
Ristorazione Collettiva: il 3 giugno sciopero nazionale dei dipendenti imprese associate Angem
Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno proclamato per il prossimo 3 giugno lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese associate ad Angem, associazione datoriale che a novembre 2012 aveva dato formale disdetta dell’applicazione del Contratto Nazionale del Turismo per effetto dell’uscita da Fipe-Confcommercio.
Nonostante la disponibilità dei sindacati ad avviare un tavolo di trattativa per definire un rinnovo dell’articolato contrattuale più rispondente alle mutate condizioni del settore della Ristorazione Collettiva, l’Angem il 9 maggio scorso ha comunicato di aver sottoscritto il protocollo proposto con un’altra e diversa compagine sindacale, comparativamente non rappresentativa, affermando che le condizioni previste in tale accordo saranno applicate da subito a tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle aziende aderenti ad essa, e chiedendo a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di firmare per adesione il suddetto protocollo.
“Un atto gravissimo” – affermano i sindacati – “anche per il mancato rispetto delle basilari regole delle relazioni sindacali con le organizzazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative del settore. Configurandosi gli estremi per l’attività antisindacale, diffidiamo le aziende aderenti ad Angem ad applicare il protocollo stesso.”.
Lo sciopero è stato proclamato per l’intera giornata del 3 giugno e contemporaneamente si svolgerà una manifestazione a Milano, dove si trovano le sedi di Angem e delle maggiori aziende ad essa aderenti. L’appuntamento è per le ore 9.30 in Piazza S. Babila, poi il corteo si svolgerà per le vie del centro passando sotto la sede Angem e la Prefettura per terminare in una piazza adiacente al Duomo dove si terrà il comizio finale.
Argomenti: FILCAMS, ristorazione, ristorazione collettiva |
Camusso: niente rinvii, subito la crescita
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 30, 2013
Camusso: niente rinvii, subito la crescita |
Intervista alla leader CGIL, Susanna Camusso sul quotidiano L’Unità “la fine della procedura di infrazione buona notizia. I sacrifici sono stati pesanti, ora non si può più aspettare: servono risorse” » Camusso incontra il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz » Ocse: CGIL, rischio depressione, ora cambiamenti su fisco e lavoro |
«Il presidente Letta ha fatto bene a ringraziare i cittadini che con i loro sacrifici hanno consentito all’Italia di uscire dalla procedura d’infrazione, però si è dimenticato di indicare i responsabili che ci hanno portato in questa crisi drammatica. Se si vuole cambiare strada, bisogna dire chiaramente cosa è accaduto altrimenti c’è una rimozione del passato che non va bene. Berlusconi e Monti, con le loro diverse responsabilità, ci hanno cacciato in questi guai, il duro impegno degli italiani ha consentito di salvare il Paese». Susanna Camusso, leader della CGIL, è convinta che l’Italia deve ripartire subito, che bisogna mettere in atto tutte le politiche possibili per risollevare l’economia, per sostenere l’industria, per creare occupazione. Ma è necessario fare i conti con il passato, con gli errori dei governi, con le vocazioni di alcuni alla rottura delle relazioni con le parti sociali, con una filosofia che ha operato per dividere, per colpire i soliti. «Berlusconi ha negato per anni l’esistenza della crisi, diceva che i ristoranti erano pieni. Monti si è accanito contro i lavoratori e i pensionati, ci ha portato in una recessione nera, ha negato i rapporti con i sindacati. Sono cose che non si dimenticano» sostiene il segretario della CGIL. Camusso, siamo stati promossi dall’Europa. È soddisfatta? «Prima di tutto bisogna riconoscere il merito delle famiglie, dei pensionati, dei lavoratori che in questo Paese fanno sempre il loro dovere mentre c’è gente che anche con la crisi si è arricchita e continua a non pagare le tasse. Ho appena incontrato il presidente del Parlamento europeo Martin Schultz, ha riconosciuto il prezzo doloroso pagato dai ceti più deboli in questa crisi e la necessità di una maggiore giustizia sociale in Europa. È bene che non si dimentichino le responsabilità del passato perché dobbiamo evitare di ripetere gli stessi drammatici errori». Cosa cambia per l’Italia con la fine della procedura d’infrazione? «È una buona notizia. Mi pare che anche nelle raccomandazioni della Commissione Ue ci siano toni e parole diverse, non si parla solo di tagli e rigore, ma anche di crescita, di lavoro, di favorire i flussi di credito verso l’economia, di istruzione, di centri di impiego pubblico. Tira un’aria differente, mi pare che ci sia la consapevolezza di mettere la crescita al centro dell’azione politica europea». Letta e Saccomanni, comunque, hanno detto che gli spazi di manovra si apriranno solo nel 2014. «Io dico, invece, che non possiamo aspettare, non ce la facciamo più. Non ce la fanno le aziende, non tiene il tessuto industriale, soffrono i lavoratori, i giovani e le donne. Il governo deve usare subito quello che ha a disposizione Letta suoni la sveglia. Dobbiamo usare e bene i fondi strutturali europei, le opportunità di “garanzia giovani”, impieghiamo gli investimenti cosiddetti “cantierabili” che possono dare un po’ di fiato. E poi riscopriamo, dopo un periodo di strano disinteresse, la lotta per la legalità, contro l’evasione fiscale e il lavoro sommerso. Anche da una seria battaglia etica, da uno sforzo per una migliore convivenza civile possono derivare nuove risorse da investire ». C’è qualche “tesoretto” da impiegare? Continua a leggere questo articolo » |
Argomenti: CGIL |
FISAC su MPS: “PROSPETTIVE STRATEGICHE???”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 30, 2013
L’Azienda ci ha comunicato che l’incontro inizialmente previsto per il 31 maggio 2013 e riguardante le “prospettive strategiche” è stato posticipato al 20 giugno. Ricordiamo che tale incontro è stato richiesto della nostra sigla, come previsto dall’art.12 del CCNL.
È evidente la non casualità di tale spostamento che al contrario sembra legato al fatto che nei prossimi giorni (17 giugno) siano attese decisioni in merito al nuovo piano di ristrutturazione che, come riportato dalla stampa, potrebbe essere necessario in base alle indicazioni UE.
Entro il 10 giugno dovrebbero inoltre essere comunicate, sempre stando a notizie di stampa, le eventuali manifestazioni di interesse relative all’esternalizzazione del back office.
A tal proposito, nel ribadire la nostra posizione contraria alle esternalizzazioni e alla cancellazione della Contrattazione Integrativa non possiamo che definire assurda la pretesa aziendale di procedere all’attuazione di alcuni progetti, a proposito dei quali tra l’altro abbiamo presentato controproposte persino più efficaci a livello di contenimento dei costi, senza aver ancora chiarito la necessità o meno di un nuovo piano di ristrutturazione. Continua a leggere questo articolo »
FIOM: la risposta alla Fim sull’accordo integrativo alla Silla
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 29, 2013
FIOM CGIL Siena: la risposta alla Fim Cisl sull’accordo integrativo all’Azienda Silla di Poggibonsi
Con l’accordo integrativo all’Azienda Silla di Poggibonsila FIOM CGILdi Siena ritiene di aver raggiunto un duplice obbiettivo, aver sottoscritto un’intesa per un salario aggiuntivo legato ad obbiettivi aziendali ed aver riconquistato alcuni punti cancellati dal Contratto Nazionale separato non sottoscritto dalla Fiom.
Pertanto non comprendiamo le accuse di mistificare la realtà come ha scrittola Fim CislSiena nel suo comunicato, dove cerca di ribaltare, con un ragionamento contorto in cui si mette dentro di tutto, quanto invece chiaramente scritto nell’accordo.
Così come qualche perplessità ci viene sulle motivazioni che hanno spinto la Fim a cancellare in fretta e furia, dopo il nostro comunicato stampa del 23 maggio, il testo che avevano pubblicato sul loro sito web il giorno in cui era stata raggiunta l’intesa e nel quale si vantavano di aver portato a casa importanti miglioramenti, cosa che effettivamente condividiamo anche noi. Aver neutralizzato la possibilità di derogare agli aumenti contrattuali ed aver ripristinato importanti diritti in merito alla malattia e all’orario di lavoro, cancellati dal Contratto Nazionale separato, sono punti che nell’accordo in oggetto abbiamo reinserito e questo non solo con l’apporto dei lavoratori e della Fiom Cgil, ma anche tramite la condivisione della Fim Cisl.
Ma se i miglioramenti, come scrivevano qualche giorno fa, erano stati ottenuti soprattutto grazie al loro contributo, e non per le richieste presentate dalla Fiom, per quale motivo hanno velocemente cancellato ogni prova?
Infine crediamo fermamente che il confronto, pur su idee diametralmente diverse e contrapposte, debba rimanere sempre su dialettiche di rispetto e che non si debba mai scendere sul piano dell’offesa o della minaccia personale, come purtroppo invece ha subìto in questo caso il Funzionario Fiom firmatario dell’accordo; tutto ciò non può essere accettabile, tanto meno in una situazione nella quale ci ritroviamo quotidianamente in moltissime aziende a confrontarci su temi importanti come questi ed in cui tali atteggiamenti potrebbero portare ad una pericolosa degenerazione.
Fiom Cgil Siena
Siena, 29 maggio 2013
Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |