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RDB di Montepulciano: non completamente negativo l’incontro con la Direzione aziendale presso il Ministero del lavoro

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 17, 2012

RDB di Montepulciano: non completamente negativo l’incontro con la Direzione aziendale presso il Ministero del lavoro

Sempre più in salita la vertenza dei 78 lavoratori dello stabilimento RDB s.p.a. di Montepulciano, in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda (giorno e notte) ormai da 160 giorni. E’ infatti finito con un mancato accordo l’incontro svoltosi ieri a Roma presso il Ministero del lavoro, esito purtroppo prevedibile dato le posizioni nettamente contrastanti tra la Direzione aziendale e le Organizzazioni sindacali.

“La Direzione aziendale – spiega Gianluca Scartoni della FILLEA CGIL di Siena – ha infatti mantenuto la ferma ed irremovibile posizione di voler cessare l’attività nei sei siti indicati, fra i quali quello di Montepulciano, ragion per cui, anche con la piena contrarietà di tutte le Organizzazioni sindacali sulla prospettiva, gli esponenti del Ministero non hanno potuto che prendere atto della volontà aziendale”.

“Pur non avendo scongiurato la volontà di chiusura – continua Scartoni – l’incontro di ieri ha però prodotto risultati importanti, infatti il Ministero, come richiesto con forza dalle Organizzazioni sindacali, ha concesso la possibilità di valutare fino alla scadenza di luglio la possibilità di proroga per altri 12 mesi della cigs, possibile a fronte di una ricollocazione di parte del personale, o di valutare, sempre in quel momento, se poter concedere cig in deroga almeno fino al dicembre 2012. L’Azienda, sempre sotto la pressione sindacale, anche a fronte del mancato accordo, si é resa disponibile ad aprire una mobilità non oppositiva economicamente incentivata, azione propedeutica al raggiungimento degli obbiettivi di ricollocazione”.

Stante l’attuale situazione, adesso inizia però una corsa contro il tempo per scongiurare la mobilità forzata a fine luglio. “Sarà fondamentale – sottolinea il sindacalista – che si concretizzino quelle volontà ad oggi manifestate solo verbalmente sul rilevamento del sito, ciò permetterebbe, oltre che scongiurare la perdita del sito produttivo, maggior tutela per quei lavoratori che non potessero essere da subito riassorbiti”. “Altrettanto importante – aggiunge – sarà l’intervento politico, in modo da creare le condizioni di un facile reimpiego delle maestranze e di ammorbidire la rigidità ministeriale nel concedere il secondo anno di cigs solo al raggiungimento di una ricollocazione di almeno il 30% del personale”.

Al fine di coinvolgere ulteriormente le istituzioni, che peraltro hanno già manifestato attenzione e sensibilità alla vertenza, venerdì 23 marzo, al termine di un’assemblea dei lavoratori indetta dalle 11.00 alle 13.00, sono state invitate ad un incontro con i lavoratori, invito già raccolto dal senatore Achille Passoni e dall’onorevole Susanna Cenni.

17 marzo 2012

Argomenti: aziende, FILLEA, presidio, valdichiana |

Chianciano: i lavoratori in agitazione per il passaggio della scuola d’infanzia allo Stato

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 17, 2012

CHIANCIANO: PASSAGGIO DELLA SCUOLA COMUNALE DELL’INFANZIA ALLO STATO.

IN VISTA LO STATO DI AGITAZIONE DEI LAVORATORI: “RISCHIO CHE SI TRASFORMI IN UN SALTO NEL BUIO”

Il Comune di Chianciano, nonostante alcune verifiche effettuate ‘suggeriscano’ strade diverse, ha ancora l’intenzione di deliberare il passaggio della scuola comunale – da sempre universalmente apprezzata sia per il servizio dato alle famiglie sia per la qualità della didattica – a scuola statale.

Le Organizzazioni sindacali invitano l’Amministrazione a sospendere la decisione politica fino a quando non sarà chiaro il percorso sul mantenimento dei livelli del servizio e non saranno sciolte le troppe perplessità che tuttora permangono in merito alla collocazione delle 9 dipendenti interessate. Ad oggi, infatti, dalle verifiche congiunte effettuate, risulta impossibile il passaggio del personale dal Comune alle dipendenze della scuola statale e non sono ancora chiare le eventuali posizioni vacanti nella pianta organica del Comune.

FP CGIL e FP CISL di Siena riconfermano la propria disponibilità a verificare insieme all’Amministrazione comunale preventivamente eventuali soluzioni per la ricollocazione del personale, anche se evidenziano che è opportuno, prima di intraprendere tale strada, capire quale è il progetto complessivo ed anche la reale motivazione di tale scelta. I Sindacati ricordano infatti che solo un anno fa la struttura è stata oggetto di ristrutturazione per circa 1 milione di euro. Inoltre risulta che con il passaggio allo Stato le spese per il Comune rimarrebbero le stesse (manutenzione e utenze infatti permangono a carico del Comune) e che il personale ‘dovrebbe’ essere ricollocato all’interno dell’ente con sostanziale mantenimento del livello di spesa vigente. Per cui tale scelta non risponderebbe nè a logiche di risparmio economico nè a logiche riorganizzative.

Inoltre le Organizzazioni sindacali ritengono opportuno evidenziare che convocare la delegazione trattante per un argomento sul quale poche ore prima si è espresso il Consiglio comunale non pare ‘rispettoso’ di corrette relazioni sindacali. Ribadiscono pertanto la richiesta di posticipare l’eventuale delibera da parte del Consiglio allo svolgimento della delegazione trattante. L’auspicio è che tale richiesta venga accolta; in caso contrario saranno valutate opportune iniziative, tra cui la proclamazione dello stato di agitazione.

FP CGIL e FP CISL Siena

Siena, 16 marzo 2012

Argomenti: Comuni, FP, scuola, valdichiana |

Elezioni RSU azienda RCR: la CGIL il sindacato più rappresentativo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 16, 2012

Le elezioni dei Rappresentanti Sindacali Unitari (RSU) della RCR (ex CALP) di Colle Val d’Elsa che si sono svolte nei giorni scorsi hanno decretato per l’ennesima volta che la FILCTEM CGIL, con 7 delegati su 11, è il sindacato più rappresentativo all’interno dell’azienda.

I delegati neo eletti della FILCTEM CGIL esprimono un sentito ringraziamento a tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno dato loro fiducia, assicurando di svolgere il proprio compito con il massimo impegno e coerentemente con il ruolo di rappresentanti delle istanze dei lavoratori.

Colle di Val d’Elsa, 16 marzo 2012

Argomenti: aziende, FILCTEM, RSU, valdelsa |

La FILCTEM CGIL sulla mobilità alla Sclavo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 16, 2012

“Dalla Sclavo Diagnostics, ultima traccia del glorioso Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano fondato nei primi del Novecento da Achille Sclavo, i lavoratori non si aspettavano certo un atteggiamento del genere”. Esordisce così il Segretario Generale della FILCTEM CGIL di Siena Thomas Borromeo nel commentare le novità scaturite ieri dalla trattativa sui 7 lavoratori in mobilità.

“L’Azienda non ha tenuto minimanente conto delle richieste fatte dai Sindacati negli incontri, sia istituzionali che aziendali, che hanno preceduto quello del 14 marzo” – spiega il sindacalista. “Avevamo chiesto il ritiro della procedura di apertura della mobilità e l’utilizzo della cassa integrazione per dare la possibilità ai lavoratori di poter essere ricollocati all’interno dell’Azienda o di intraprendere altri percorsi lavorativi – illustra Borromeo – ed espresso la disponibilità a discutere di mobilità volontaria con incentivazione all’esodo. Per non parlare della richiesta che avevamo fatto della presentazione di un piano industriale per comprendere le prospettive future della Sclavo in territorio senese, dato che ad oggi conta ben 30 dipendenti”.

Tutte le richieste sono state respinte subito a priori – aggiunge Borromeo – entrando unicamente nel merito dell’incentivazione all’esodo per i lavoratori licenziati, senza lasciare spazio ad altre alternative. L’Azienda non ha minimamente espresso la volontà di aprire una trattativa per una soluzione condivisa e si è limitata a quantificare unicamente, oltretutto con risorse irrisorie, la proposta di una accordo consensuale di risoluzione del rapporto di lavoro per le maestranze in esubero”.

“Dopo aver preso atto della totale chiusura da parte dell’Azienda – conclude il Segretario – la FILCTEM CGIL si è dovuta ritirare dal confronto per rispettare il mandato e le indicazioni dei 7 lavoratori interessati dalla mobilità e permettere all’assemblea delle maestranze di riunirsi nuovamente per decidere la azioni future”.

Siena, 15 marzo 2012

Argomenti: aziende, CGIL, FILCTEM |

Val di Chiana: ancora tagli ad importanti servizi sociali

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 15, 2012

VAL DI CHIANA: ANCORA TAGLI AD IMPORTANTI SERVIZI SOCIALI

Ancora una volta servizi sociali importanti come l’educativa domiciliare sono stati oggetto di riduzione in Valdichiana.

Una decisione che di fatto riduce sostegno e attenzione a famiglie e minori con disagio sociale, economico, handicap, devianza minorile, violenze in famiglia e dipendenze varie.

Tali servizi dovrebbero essere invece un elemento distintivo di una società inclusiva e solidale.

Le organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL e le categorie dei lavoratori FP CGIL, FISASCAT CISL e FPL UIL esprimono la propria contrarietà alla decisione della Società della Salute  Valdichiana, anche alla luce delle modalità pratiche con cui viene attuata, perchè tale scelta di fatto riduce servizi alle famiglie proprio quando c’è maggior necessità di sostegno ed aiuto.

Consapevoli delle difficoltà economico finanziarie esistenti dovute anche ai forti tagli delle ultime leggi di bilancio, riteniamo comunque che sia utile aprire un confronto con la Società della Salute per individuare correttivi che impediscano interruzioni di servizi sociali delicati ed importanti per le persone e per le famiglie interessate.

Infine non è superfluo evidenziare che la riduzione dei servizi incide ulteriormente e in modo negativo sull’occupazione, già duramente colpita dalla crisi.

 CGIL, CISL, UIL, FP CGIL, FISASCAT CISL, FPL UIL

 Siena, 14 marzo 2012

Argomenti: FP, servizi sociali, valdichiana |

Domenica 18 marzo Festa di LiberEtà a Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2012

Domenica 18 marzo, a partire dalle ore 12.30, presso il Circolo La Tuberosa, in via di Vallepiatta a Siena, si svolgerà la Festa di LiberEtà, il mensile del Sindacato Pensionati SPI CGIL.

Dopo il pranzo, alle ore 15.00, si svolgerà un incontro con Daniela Cappelli, Segretaria Generale dello SPI CGIL Toscana, e Franco Caselli, Segretario Generale dello SPI senese, nel corso del quale saranno dibattuti i problemi dei pensionati e le loro richieste al governo.

Alle ore 17.00 concerto di canti popolari proposti da ‘Silvia e Floriana’.

Lo SPI CGIL di Siena invita i pensionati – e non – a partecipare, prenotandosi ai seguenti recapiti telefonici: 0577 54831, 0577 254847, 0577 254824, 3802537309.

Argomenti: pensionati, SPI |

SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI AGRICOLI IL 22 MARZO

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2012

MERCATO DEL LAVORO. SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI AGRICOLI IL 22 MARZO

Martedì 13 Marzo 2012 16:41

Al tavolo delle trattative tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro, ieri pomeriggio il ministro Fornero ha annunciato una riforma dei trattamenti di disoccupazione che prevede l’eliminazione di quelli agricoli e l’introduzione di una nuova strumentazione che ridurrebbe sia il numero delle giornate indennizzate sia la contribuzione valida ai fini pensionistici. Questa notizia, se confermata, produrrebbe una riduzione drastica del reddito e dei contributi previdenziali per centinaia di migliaia di lavoratori e creerebbe una situazione di forte e pericolosa tensione sociale in tutto il Paese. Riteniamo, in via preliminare, molto grave il fatto che il governo abbia formulato una simile proposta senza aver consultato i sindacati e le organizzazioni datoriali del mondo agricolo. Da quando si è insediato il governo Monti, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno ripetutamente chiesto al ministro Fornero, senza mai ricevere risposta, un incontro per illustrare le proposte comuni per l’emersione del lavoro nero e per il riordino del sistema degli ammortizzatori nel settore. Con questa proposta, il governo intende sottrarre delle risorse che oggi servono a tutelare le fasce più deboli e meno tutelate del lavoro italiano per trasferirle verso altre esigenze del Paese, compiendo così una vera azione di “macelleria sociale” che colpirà, in maniera pesante i lavoratori. Azione che si aggiunge a quella già perpetrata con la riforma pensionistica che ha escluso dalla possibilità di percepire la pensione quelle persone che, come nel settore agricolo, normalmente lavorano solo periodicamente nel corso dell’anno. Con questa proposta, inoltre, il governo che spiega ai giovani che il “posto fisso” non esiste più, decide di colpire proprio quei settori dell’occupazione caratterizzati dalla “stagionalità” che, per milioni di lavoratori italiani, costituisce già da molti anni un lavoro “normale”. Il lavoro stagionale nel settore agricolo rappresenta oltre il 90% dell’occupazione totale. Difendere la “specificità” del settore agricolo non significa difendere un sistema di “privilegi” bensì garantire continuità lavorativa ad una attività, come quella agricola, che è strutturalmente stagionale e che ha bisogno di alta professionalità. L’attuale sistema di sostegno al reddito nel settore agricolo rappresenta una componente fondamentale per la sopravvivenza stessa di queste professionalità perché va a coprire dei periodi di disoccupazione, inevitabili e prevedibili. Rinnoviamo la richiesta di un incontro con il governo ma, contemporaneamente, proclamiamo lo stato di mobilitazione del settore e uno sciopero generale di 8 ore per il 22 marzo prossimo, con iniziative in tutte le province davanti alle prefetture.

Argomenti: CGIL, FLAI, manifestazioni, scioperi |

Lavoro: Camusso, noi vogliamo la riforma. Il governo parla di universalità, ma non trova le risorse

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 14, 2012

Lavoro: Camusso, noi vogliamo la riforma. Il governo parla di universalità, ma non trova le risorse

 

Al termine dell’incontro di ieri tra le parti sociali e il governo sulla riforma del mercato del lavoro il Segretario Generale della CGIL ha sottolineato un “passo indietro” nella trattativa. “Nessuna nuova risorsa sugli ammortizzatori sociali da parte del governo ma solo una diversa distribuzione di quelle esistenti”. La CGIL avverte che questa è una riforma contro i giovani e non è universale: “gli ammortizzatori sociali lasciano fuori i lavoratori monocommittenti, 600mila persone, insieme a tutti i precari che fanno due lavori e con i loro contratti non riescono a mettere insieme i periodi per ottenere l’indennità di disoccupazione”
» Su lavoro il governo fa pressione ma sarà il merito a decidere

13/03/2012 da www.cgil.it

La CGIL ribadisce la sua posizione sulla riforma del mercato del lavoro. E’ necessario superare le attuali storture estendendo le protezioni sociali anche a tutti coloro che oggi ne sono esclusi. Da anni la CGIL conduce una battaglia per l’allargamento dei diritti e per riunificare un mercato del lavoro sempre più frantumato. Per questo si ritiene necessaria una vera riforma del mercato del lavoro. Ma è ormai evidente a tutti che non può esistere nessuna riforma senza le indispensabili risorse finanziarie. Ed è questo il motivo che rende molto difficile la trattativa con il governo, ormai in una fase decisiva, ma appunto anche molto delicata. “Nessuna nuova risorsa sugli ammortizzatori sociali da parte del governo ma solo una diversa distribuzione di quelle esistenti”. Questa è stata la sintesi di Susanna Camusso, leader della CGIL, al termine dell’incontro di ieri (12 marzo) tra le parti sociali e il governo sulla riforma del mercato del lavoro. “Stiamo facendo una trattativa e continuiamo a farla. Ci sono sfumature, bisogna vedere la conclusione”, ha spiegato il segretario generale. Il governo parla di universalità, spiega oggi il segretario generale, ma poi non mette le risorse sul tavolo.

Sempre alla fine dell’incontro di lunedì, alla domanda dei giornalisti su un eventuale accordo separato, Susanna Camusso ha così risposto: “Non vedo aria, non vedo spifferi, vedo una trattativa difficile”. E a chi le chiedeva se il fronte sindacale fosse compatto, Camusso ha risposto: “Penso di sì. Ci sono sfumature, bisogna vedere la conclusione”. Ma siccome il governo non è stato in grado di indicare dove si potranno trovare le risorse per estendere gli ammortizzatori sociali, Susanna Camusso ha dovuto prendere atto che è stato fatto un passo indietro. “Il dato di oggi è un passo indietro”, ha detto la leader della CGIL, sulla riforma del mercato del lavoro. L’accelerazione dell’ingresso della riforma degli ammortizzatori, ha spiegato, ”si traduce nel breve periodo, durante la crisi, in una riduzione della copertura e nessun vantaggio sulla prestazione economica”.

Il passaggio è dunque molto delicato, come ha spiegato questa mattina (13 marzo) anche il segretario confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, che ha partecipato alla trasmissione Rai 3, Agorà. “Questa riforma è contro i giovani. Non è vero che la riforma è universale. Gli ammortizzatori sociali lasciano fuori i lavoratori monocommittenti – 600mila persone – insieme a tutti i precari che fanno due lavori e con i loro contratti non riescono a mettere insieme i periodi per ottenere l’indennità di disoccupazione. Il problema è che resta fuori un milione di persone e sono subordinati a tutti gli effetti”. Sul vertice di ieri tra governo e parti sociali, Fammoni ha aggiunto: il “bilancio  non è positivo. Ci è stato detto che le risorse ci saranno, ma non ci sono state quantificate. E sulle forme di ingresso al lavoro c’è solo ‘manutenzione’”

Argomenti: CGIL |

Lavoro: Camusso, l’articolo 18 non sia uno scalpo. Difesa con lotte mirate e dolorose

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 12, 2012

Lavoro: Camusso, l’articolo 18 non sia uno scalpo. Difesa con lotte mirate e dolorose

 

Il Segretario Generale della CGIL in una intervista al ‘Corriere della Sera’ parla della trattativa con il Governo toccando i temi più scottanti: contratti, precarietà, ammortizzatori sociali, ma anche pensioni e articolo 18. Parlando della Tav, Camusso ribadisce la necessità di investimenti per l’occupazione ma “serve il dialogo con le persone”

 

11/03/2012 da www.cgil.it

Susanna Camusso, la FIOM chiama lo sciopero generale se verrà toccato l’articolo 18. Cosa risponde il Segretario della CGIL?
«Ho impressione che qualcuno abbia già messo in conto un nostro sciopero generale: una fiammata e via. Ma non può essere così: si aprirà una fase non breve di lotta».

A cosa si riferisce?
«A tante cose: scioperi articolati, proteste mirate, durature, più dolorose».

Non teme che il suo messaggio venga frainteso e alimenti tensioni incontrollabili?
«So che ci sono preoccupazioni, ce le abbiamo anche noi. Ecco perché vanno date risposte».

Cosa pensa della presenza dei No Tav nella manifestazione della FIOM?
«Nessuna forma d’iniziativa legittima può prevaricare la vita degli altri e sconfinare nella violenza. Penso che la CGIL debba avere un giudizio netto. Del resto la nostra posizione favorevole alla Tav l’abbiamo espressa al congresso: il Paese ha un disperato bisogno di investimenti. Dopodiché sarebbe meglio avere regole su come si decide. E comunque va ricostruito il dialogo: è impensabile fare i lavori per anni con la valle contro».

La trattativa sul mercato del lavoro riprende domani. C’è possibilità che si arrivi a un accordo?
«Cominciamo col dire che una riforma, anche una buona riforma, non creerà occupazione: è sbagliato illudere la gente. Serve altro».

Ad esempio?
«Investimenti, politiche industriali che ancora non vedo. La “fase due” della crescita mi sembra lontana: la delega fiscale si sta traducendo in aumento dell’Iva anziché nella riduzione della pressione fiscale sul lavoro».

Questo governo l’ha delusa?
«L’esecutivo Monti ha scelto di avere il piglio di chi vuole fare riforme strutturali, ha usato termini ambiziosi, come “cambiare la mentalità degli italiani”. Ma poi questa intenzione si è tradotta nella continuità di politiche che penalizzano il lavoro».

Nel merito della riforma, ci sono punti di contatto sul tema dei contratti?
«Non c’è ancora una sintesi ma le proposte del ministro di far costare di più la flessibilità, eliminando quella cattiva, vanno nella giusta direzione».

C’è qualche novità sulla stabilizzazione dei precari?
«Al momento non ci sono risposte. Non si è mai nemmeno parlato di pubblico impiego dove la precarietà dilaga. Nè mi è piaciuto lo spettacolo del blocco dell’assunzione di 10 mila insegnanti».

Sugli ammortizzatori sociali lei dice che servono 15 miliardi. Può spiegare meglio?
«Attualmente ci sono 8,5 miliardi, tra contributi di imprese e di lavoratori, con l’estensione della contribuzione si potrebbe arrivare a 11. Mancano ancora 4 miliardi per avviare gradualmente la riforma».

Sui due pilastri voluti da Fornero? Cassa ordinaria e indennità di disoccupazione?
«No, non si può fare a meno della Cassa straordinaria per le riconversioni che saranno tante dopo la crisi. E l’indennità va estesa a tutti, compreso chi vive il lavoro con discontinuità».

Veniamo all’articolo 18.
«Espungerlo dal tavolo sarebbe un atto di saggezza, limitiamoci a velocizzare i processi sul lavoro».

Ma se invece si procedesse, che farà la CGIL?
«Quando si porrà il problema ci penseremo. Vedo in giro qualche proposta di chi cerca solo uno scalpo. E poi c’è quella della CISL, che estende le procedure dei licenziamenti collettivi a quelli individuali. Ma i licenziamenti individuali si possono già fare se non sono discriminatori».

Prenda il caso del lavoratore che, messosi in malattia, è andato a tirare il petardo al Segretario della CISL, Bonanni, ed è stato reintegrato sul posto di lavoro.
«Se il lavoratore ha violato la norma contrattuale ha ragione l’impresa, se non l’ha violata, è giusto il reintegro. Non tutte le malattie prevedono di stare a casa 24 ore su 24. Le norme ci sono: basta farle rispettare. Ad esempio, io mi chiedo perché non si impone mai al dirigente pubblico di controllare chi timbra e chi no».

Marcegaglia ha accusato il sindacato di difendere i fannulloni.
«Marcegaglia è stata presa da tentazione perché era all’assemblea di Federmeccanica… Ma non è che per evitare i problemi vadano cancellate le tutele».

Lei ha chiesto a Fornero di rivedere la riforma delle pensioni. Pensa ce ne siano i margini?
«Devono esserci. Non dispero di convincere il ministro che, con riferimento alle pensioni, non tutti i lavori sono uguali. Sul punto c’è una sensibilità fortissima e suggerirei sommessamente di tenerne conto…».

Intanto la CGIL è stata fischiata alla manifestazione della FIOM.
«Mi dicono che i fischi non erano dei lavoratori metalmeccanici. Dopodiché so che c’è una parte di movimento che ha un’idea antagonista. Ma il sindacato non è antagonista: costruisce accordi. Anche il Segretario FIOM, Landini, ha detto che è per l’accordo, purché non si tocchi l’articolo 18. Che è quello che penso anch’io».

Veltroni, attaccando l’articolo 18, vi ha chiamati indirettamente «santuari del no».

«Io sento quello che dice il segretario Bersani: non mi sembra che voglia cambiare l’articolo 18. Gli altri si pongano il problema di pensare cosa proporre loro, piuttosto che dirci quello che dobbiamo fare noi».

Argomenti: CGIL |

Elezioni RSU: il commento del Segretario Claudio Guggiari

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 10, 2012

Nel rinnovo delle rappresentanze sindacali aziendali del pubblico impiego, della scuola e delle Università, dove si è votato il 5-6-7 di marzo, la vittoria assoluta l’ha conseguita la democrazia. Troppi, anche nelle ultime ore, hanno tentato di  impedire e di limitare la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici al voto. La circostanza del rinvio temporale delle stesse  non ha fiaccato la volontà dei lavoratori di essere in prima fila e di contare nelle scelte che questo Paese dovrà e vorrà assumere.

La pubblica amministrazione, i servizi pubblici, le istituzioni pubbliche e la stessa formazione scolastica ed universitaria laiche ed inclusive sono fondamenti di uno stato di diritto e barriera contro le discriminazioni.

La CGIL con le sue Categorie FLC e FP ha conseguito un risultato eccezionale, al di sopra della precedente tornata, confermandosi generalmente il primo Sindacato con la maggioranza assoluta dei consensi. In alcuni casi il risultato dei singoli è stato straordinario.

Con ciò è stato fiaccato anche il bieco tentativo che in alcuni casi ci risulta sia stato messo in atto di consegnare un risultato politico attraverso le urne tale da impedire che si dispiegasse la reale capacità rappresentativa della CGIL (di cui ognuno si assumerà le proprie responsabilità).

La CGIL, spesso da sola, in questi anni ha tenuto alto il valore del pubblico impiego e si è scontrata, proponendo una visione diversa ed una proposta per il Paese alternativa che ha impedito una deriva mercantile e privatizzante. Atteggiamento che evidentemente è stato premiato. I tempi sono duri, i pericoli tanti, come gli attacchi alla nostra condizione a cui siamo continuamente sottoposti e niente è scontato. Ma la riconferma e la crescita del consenso che i lavoratori e le lavoratrici ci hanno accordato rappresentano un’iniezione di fiducia ed una prova che muoversi attraverso il costante rapporto con la base e le loro rappresentanze e condividere con loro le scelte è per noi e per il Paese irrinunciabile.

Voglio ringraziare i gruppi dirigenti della FP e della FLC per il grande lavoro che hanno fatto e tutte/i le/i lavoratrici/tori che ci hanno caricato di una grande responsabilità, che potremo agire grazie alla fiducia che ci hanno accordato.

VIVA LA CGIL!

Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena

Argomenti: CGIL, RSU |

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