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Le proposte della CGIL su fisco, contratti, democrazia e rappresentanza

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 23, 2011

Le proposte della CGIL su fisco, contratti, democrazia e rappresentanza
Tante le questioni trattate dal Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso durante la conferenza stampa. La leader della CGIL ha ribadito “un netto no alla manovra economica” che è insostenibile per il Paese e rilanciato “la proposta di tassare le grandi ricchezze e le rendite finanziarie con l’obiettivo di ridurre le aliquote più basse”
» Scheda proposte CGIL su fisco
» VIDEO conferenza stampa su CGILtv
22/06/2011 da www.cgil.it

“L’Italia è ancora in grande difficoltà, mentre il Presidente del consiglio continua a parlare di un Paese che non c’è. La situazione è invece grave ed è evidente che si sono persi 3 anni. Siamo quelli che crescono di meno ed è per questo che bisognerebbe smetterla con le bugie e con le false rappresentazioni. E’ stato per esempio raccontato che noi saremmo a favore della manovra del ministro dell’economia. Noi pensiamo che se si fa la manovra Tremonti senza prima promuovere la crescita il Paese non è in grado di sopportarla”. Così Susanna Camusso, Segretario generale della CGIL, ha voluto precisare oggi con una conferenza stampa le posizioni della CGIL sulla manovra, ma anche sulla riforma fiscale e sull’imminente incontro (venerdì, 24 giugno) con Confindustria e gli altri sindacati sulla rappresentanza sindacale e sui contratti.

La manovra sul debito
Per quanto riguarda la manovra, Susanna Camusso è stata chiara: senza un recupero effettivo della crescita il Paese non è in grado di reggere una manovra di tale entità (40 miliardi di euro). La CGIL ribadisce quindi il suo netto no ad una manovra che si basi sul taglio delle risorse pubbliche e in particolare nei settori della sanità, dell’istruzione e del welfare. Si devono scegliere quindi strade alternative a quelle dei tagli lineari e si deve andare subito nella direzione di una vera redistribuzione delle ricchezze e della riduzione della diseguaglianza. In ogni caso il tema centrale deve essere quello della crescita. Senza crescita non solo non si potrà reggere la manovra, ma diventerà anche infinito l’inseguimento del debito.

La riforma fiscale
Per ridurre le diseguaglianze e contribuire ad un rilancio dell’economia si deve partire dal fisco, ma anche qui con un approccio molto diverso da quello proposto dal governo. “Bisogna spostare – ha detto Susanna Camusso – i pesi nella pressione fiscale a favore di una riduzione della pressione fiscale per i lavoratori e i pensionati. Con la proposta delle 3 aliquote si parte invece con il piede sbagliato perché si favoriscono i redditi più alti”. La CGIL rilancia al contrario la sua proposta di tassare le grandi ricchezze e le rendite finanziarie con l’obiettivo di ridurre le aliquote più basse. A invarianza di gettito, è possibile realizzare uno spostamento dei pesi della pressione fiscale. Con lo schema delle tre aliquote (20, 30, 40) saremmo invece di fronte ad un aumento della pressione fiscale per il ceto medio e ad un premio per i redditi superiori ai 75 mila euro, ovvero la base elettorale di riferimento del Governo.
 
Per quanto riguarda l’evasione fiscale che in Italia ha un peso enorme, secondo Susanna Camusso si potrebbero fare intanto alcune cose apparentemente minori. Da una parte per la questione della tracciabilità si potrebbe abbassare a 500 euro la soglia della tracciabilità degli scambi in denaro contante, mentre l’economia sommersa potrebbe intanto essere aggredita rendendo reato penale il caporalato.

Si potrebbero anche realizzare riforme a “costo zero”, come per esempio il coinvolgimento dei Comuni e delle Regioni nel controllo dell’evasione fiscale fornendo la possibilità agli enti pubblici di utilizzare parte delle risorse recuperate per finanziare l’allentamento del Patto di stabilità. Inoltre, oltre alla proposta sul reato di caporalato, sarebbe necessaria una revisione della normativa sugli appalti sempre con l’obiettivo di far emergere il lavoro nero.

Per quanto riguarda la proposta di un aumento dell’IVA sui consumi di lusso, il Segretario Generale della CGIL, si dice molto scettico. “Non è un’opzione possibile – ha detto Susanna Camusso – ci vorrebbe un’aliquota ad hoc e comunque risulta allora molto più semplice aggredire il problema con la tassa sulle grandi ricchezze. Un aumento generalizzato dell’IVA colpirebbe solo i più deboli, a partire da quella vasta area di non tax o incapienti (più di 11 milioni di persone, ndr). Tutte queste persone vedrebbero aumentare il costo dei beni di consumo e non avrebbero d’altra parte alcun beneficio da una eventuale riduzione delle aliquote.

Costi della politica
Susanna Camusso ha voluto rispondere poi anche alle sollecitazioni sulla riduzione dei costi della politica. “Non abbiamo mai accettato l’idea di una delegittimazione della politica – ha detto – e per questo è necessario distinguere bene ciò che è giusto fare. Intanto si potrebbe tornare – per i politici – alle pensioni normali superando i vitalizi. Poi potrebbe essere logico decidere una riduzione degli stipendi dei parlamentari, dei governatori delle regioni e di alcuni sindaci. Bisogna però stare attenti a trovare un equilibrio, perché non è neppure giusto immaginare una politica appannaggio solo delle persone ricche”. Infine, secondo la leader della CGIL, si può pensare allo scioglimento delle società che lavorano nella pubblica amministrazione. Risolvere situazioni non chiare di esternalizzazione e pensare ai consorzi obbligatori per i comuni per rendere efficienti i servizi e ridurre la spesa.

Rappresentanza e contratti
Venerdì ci sarà l’incontro con Confindustria. La CGIL ribadisce il principio base della certificazione degli iscritti per misurare l’effettiva rappresentatività delle organizzazioni sindacali. Ci sono i dati sulle deleghe (INPS) e i risultati delle elezioni delle RSU. Tutti i dati dovrebbero confluire in una banca dati del CNEL, sul modello dell’accordo del pubblico impiego. Si tratta quindi di “esportare” quel modello applicato ai lavoratori pubblici anche ai settori privati come definito dall’accordo del 2008, con la consultazione dei lavoratori. Sull’articolo 39 della Costituzione, ovvero sul carattere libero dell’organizzazione sindacale e l’obbligo di registrazione, Susanna Camusso ha voluto precisare che la CGIL è già in regola, ovvero è registrata (con tutte le sue strutture) regolarmente in base alla legge 146 e sottolinea che i costituenti si sono riferiti a contratto e categoria per definire efficacia generale “erga omnes”.

Per quanto riguarda l’efficacia generale dei contratti, questa si ottiene una volta definita la rappresentanza e per analogia si può affrontare per il secondo livello di contrattazione. Si deve in sostanza ripartire dalla bozza di accordo del 2008, mentre – riferendosi a CISL e UIL – Susanna Camusso ha concluso che i temi della rappresentanza e della democrazia nei luoghi di lavoro sono ancora più centrali oggi in una situazione del Paese che (come si è visto recentemente) sta cambiando. La domanda di democrazia cresce e sarebbe un errore molto grave sottovalutarla.

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Fondazione MPS: le poche risorse al lavoro e al sociale

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 22, 2011

L’Italia perde insesorabilmente terreno rispetto alla crescita delle grandi nazioni europee; le non scelte politiche del Governo nazionale in materia economica hanno indebolito il Paese e peggiorato drammaticamente le condizioni sociali e di vita dei cittadini. Anche le agenzie internazionali di rating vedono in ribasso la posizione del nostro Paese, tanto che l’agenzia Moody’s ha messo sotto osservazione, per un ulteriore possibile declassamento del nostro sistema, un gruppo di regioni, provincie e comuni, tra cui, tra l’altro, quello di Siena.
In un quadro nazionale di estrema difficoltà come questo si colloca la presentazione dei dati di bilancio della Fondazione MPS, che registrano un saldo negativo che porterà a non emettere il bando ordinario per le erogazioni a terzi. La CGIL di Siena, vista la difficile fase economica che attraversa anche il nostro territorio, ritiene prioritario che le pur minime risorse erogate dalla Fondazione MPS vengano destinate alla tenuta occupazionale della struttura produttiva provinciale e al sistema socio-sanitario, al fine di salvaguardare le fasce della popolazione più deboli ed esposte alla crisi. Pertanto, comprendendo l’attuale fase di austerità e rigore nella gestione dei fondi della Fondazione MPS, riteniamo che le risorse disponibili debbano essere obbligatoriamente destinate ad interventi che rispondano alle priorità del mondo del lavoro e del sociale.

CGIL Siena

Siena, 22 giugno 2011

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Precari: Napolitano, rispondere a instabilità dei giovani

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 22, 2011

Precari: Napolitano, rispondere a instabilità dei giovani
Messaggio del presidente della Repubblica per la presentazione di ‘Generazioninsieme’. Indispensabile, secondo il Capo dello Stato, “un deciso e accresciuto impegno per la salvaguardia e la valorizzazione del capitale umano del nostro Paese”
» Giovani adulti anziani: nasce Generazioninsieme. Il 22 giugno al Cnel iniziativa con Camusso Bonanni Angeletti
22/06/2011 da www.cgil.it

“In una corretta visione di uno sviluppo sostenibile e nel rispetto del principio fondamentale di solidarietà, i rapporti di responsabilità e fiducia fra le generazioni costituiscono le basi essenziali per assicurare una effettiva integrazione tra patrimoni di esperienze, valori e ideali, e per corrispondere alle esigenze e alle aspettative di tanti giovani che vivono una condizione di instabilità e incertezza nel loro futuro”. E’ quanto affermato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel messaggio inviato, in occasione della presentazione a Roma, presso la sede del CNEL, dell’Associazione ‘Generazioninsieme’.

Nel suo messaggio, il presidente della Repubblica, ha tenuto ha precisare “gli autorevoli contributi in programma, con il rilevante apporto di giovani ricercatori” i quali, secondo Napolitano “testimoniano la ricchezza ed importanza degli obiettivi che si propone il vostro sodalizio”. Inoltre, per il Capo dello Stato “un deciso e accresciuto impegno per la salvaguardia e la valorizzazione del capitale umano del nostro Paese e delle sue risorse di creatività e d’innovazione è condizione indispensabile per assicurare un’equilibrata crescita economica e la stessa tenuta del tessuto civile e sociale”.

Giovani, adulti e anziani insieme per contrastare il tentativo di separatezza e di contrapposizione far le generazioni e promuoverne la solidarietà attiva di fronte ai cambiamenti sociali, demografici e culturali nella società sempre più globalizzata. E’ questo l’obiettivo dell’associazione ‘Generazioninsieme’ che oggi ‘debutta’ con la sua prima iniziativa pubblica nella sede del CNEL a Roma.

Una giornata, si legge in una nota dei promotori “per scandagliare i modi degli attuali rapporti fra le diverse generazioni, come sono vissuti e concretamente praticati, nei quali, per Generazioninsieme, è impressa anche la possibilità che si creino le effettive condizioni per una diffusa ‘cittadinanza attiva’ in una società aperta, e, per questa via, evitare scelte parassitarie ed egoistiche che distruggono l’insieme sociale, presente e futuro. Terreno privilegiato dell’azione di Generazioninsieme sono le forme di organizzazione che coniugano solidarietà ed attività di lavoro, al servizio della produzione, e di nuove opportunità di sviluppo sociale”. Il mondo del lavoro diviene il primo interlocutore di Generazioninsieme con la partecipazione dei Segretari generali di CGIL, CISL e UII alla Tavola rotonda ‘Generazioni Insieme: è possibile?’ che chiuderà, nel pomeriggio, l’iniziativa dell’associazione. Un interrogativo cui Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti risponderanno stimolati dagli interventi di due giovani precari, Mariella Magazù e Halima Tanjaoui Santoro e dalla conduzione di Giuliano Amato, Presidente onorario dell’associazione. Inoltre, il confronto pomeridiano sarà preceduto dal saluto in video conferenza del Segretario Generale della CES (Confederazione europea dei Sindacati), Bernadette Ségol.

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CGIL: al via la XV edizione di ‘CGIL Incontri’

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 22, 2011

CGIL: al via la XV edizione di ‘CGIL Incontri’
Dal 21 giugno al 3 luglio a Serravalle Pistoiese concerti, dibattiti ed incontri per porre il lavoro al centro di un nuovo modello di sviluppo che assuma la dimensione della sostenibilità. Ospiti della prima giornata: Epifani, Amato, Palamara e Camusso
» FOTOVIDEO su CGILtv: ‘Energie al lavoro’ i volontari
» A breve saranno disponibili i video integrali dei dibattiti della giornata inaugurale di ‘CGIL Incontri’ 2011 trasmessi durante la diretta
21/06/2011 da www.cgil.it

‘Energie al lavoro’, un titolo duplicemente evocativo quello scelto per la XV^ edizione di ‘CGIL Incontri’ che quest’anno si   svolgerà dal 21 giugno al 3 luglio all’interno della suggestiva rocca medievale di Serravalle Pistoiese. 13 concerti, 18 tra dibattiti e incontri, 2 spettacoli teatro-cabaret animeranno le 13 giornate di festa organizzate dalla CGIL di Pistoia e dalla Fondazione Valore Lavoro. Tanti gli ospiti che si alterneranno sul palco, oltre ai rappresentanti del sindacato, interverranno esponenti della politica italiana, tra i quali Giuliano Amato, Cesare Damiano, Rosy Bindi, Pierluigi Bersani, Pierferdinando Casini, ma anche personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura come Marco Travaglio.

L’Italia, come si legge in una nota della CGIL Pistoia, si trova oggi di fronte ad eventi che “se continuano a non essere governati, rischiano di mettere in gioco tutto e tutti”, per questo prosegue la nota “non possiamo rassegnarci al declino, l’Italia ha bisogno di un riscatto civile e di un grande progetto per la crescita del Paese e per il superamento delle sue endemiche difficoltà”. In risposta all’emergenza sociale e democratica che il nostro Paese sta attraversando, sottolinea la CGIL Pistoia “energie positive si stanno generando”. “Energie nuove – prosegue la CGIL Pistoia – per porre il lavoro al centro di un nuovo sviluppo che assuma la dimensione della sostenibilità, la riconversione energetica ed ambientale dell’economia, come una strada prioritaria per creare reddito e buona occupazione”.

E’ il tema del lavoro raccontato nei 150 anni dell’Unità d’Italia a dare il via ai numerosi dibattiti che si susseguiranno a partire da oggi fino al 2 luglio sui temi della giustizia, della legalità, dell’antimafia sociale, dell’occupazione giovanile e dello sviluppo sostenibile. Per l’occasione la CGILtv trasmetterà in diretta i seguenti dibattiti: Martedì 21 giugno alle ore 18 ‘Il lavoro nei 150 anni dell’Unità d’Italia’, ne parlano Giuliano Amato e Guglielmo Epifani; A seguire alle ore 21.30 ‘Il ruolo della giustizia in Italia tra riforma e autonomia’, ne discutono Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL, Guglielmo Epifani, Presidente Associazione Bruno Trentin, Luca Palamara, Presidente Associazione Nazionale Magistrati. Lunedì 27 giugno alle ore 21 in diretta il dibattito ‘Il nuovo Ulivo e le sfide per il governo del Paese’, ne parlano Serena Sorrentino, Segreteria Nazionale CGIL, Rosy Bindi, Presidente PD, Fabio Mussi, Presidenza Nazionale SEL, Leoluca Orlando, Portavoce nazionale IDV, Massimo Rossi, Portavoce nazionale Federazione della Sinistra, coordina: Paolo Serventi Longhi, Direttore di Rassegna Sindacale. Giovedì 30 giugno alle ore 18 in diretta il dibattito ‘Cambio! Vento nuovo sull’Italia?’ Conversazione tra: Susanna Camusso, Pierluigi Bersani, Pierferdinando Casini, coordina: Ferruccio De Bortoli, Direttore Il Corriere della Sera.  Per chi volesse inserire nella propria pagina web la diretta della manifestazione, forniamo qui di seguito le informazioni tecniche necessarie. Link: www.cgil.it/tv /

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Pensioni: il vero problema è la sostenibilità sociale. Troppe pensioni basse nel nostro futuro

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 21, 2011

Pensioni: CGIL su dati ISTAT, il vero problema è la sostenibilità sociale. Troppe pensioni basse nel nostro futuro
L’Istituto nazionale di Statistica diffonde i dati sui trattamenti pensionistici e beneficiari: nel 2009 aumenta l’importo delle prestazioni del 5,1%, ma quasi la metà dei pensionati ha redditi inferiori ai mille euro. Per la Confederazione è necessario “rilanciare lo sviluppo, creare posti di lavoro nuovi e rafforzare i diritti di tutti coloro che oggi sono deboli o non hanno neppure accesso al diritto”
21/06/2011 da www.cgil.it

Nel 2009 cresce l’importo delle prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali in Italia, ma quasi la metà dei pensionati continua ad avere redditi ‘da fame’. E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi dall’ISTAT sui trattamenti pensionistici e beneficiari.

Secondo il Segretario Confederale della CGIL con delega alla previdenza, Vera Lamonica, sono molte le considerazioni che si possono ricavare dalla lettura dei dati diffusi oggi, ma avverte la dirigente sindacale “una una cosa è chiara prima di tutte: sarebbe assurdo ricavarne un nuovo allarme sulla tenuta del sistema previdenziale italiano” che invece, spiega “come ormai sostengono tutti gli osservatori, è in equilibrio”. Secondo Lamonica “il problema vero”, al contrario, è “la sostenibilità sociale delle pensioni italiane”, che, prosegue il  Segretario Confederale CGIL, come conferma l’ISTAT, “sono in maggioranza pensioni povere (quasi il 50% sotto i mille euro) e a maggior ragione stanno diventando sempre più povere soprattutto per tutti quei giovani che avranno carriere di lavoro intermittenti e deboli”.

Dall’indagine ISTAT emerge infatti che nel 2009, in Italia, l’importo complessivo annuo delle prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali erogate, è stato di 253.480 milioni, in aumento del 5,1% rispetto al 2008. Una spesa che per il 2009, corrisponde al 16,68% del prodotto interno lordo (PIL), in crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, alla luce di questi dati, se si volge lo sguardo ai redditi da pensione, l’Istituto nazionale di statistica fa notare come, il 46,5% dei pensionati italiani, ossia 7,7 milioni di persone su un totale di 16,2 milioni, ha un reddito da pensione complessivo inferiore ai 1.000 euro; il 14,7% (2,4 milioni) ha redditi inferiori a 500 euro, mentre il 31,8% (5,3 milioni) ha redditi tra i 500 e i 1.000 euro.

Dunque, Lamonica, nel ribadire che la spesa previdenziale “è sotto controllo” mette in luce un “grande problema sociale da risolvere: l’inadeguatezza delle pensioni per tutti quei lavoratori e lavoratrici che hanno carriere fragili”. Inoltre, la dirigente sindacale, sul tema del rapporto tra occupati e pensionati, avverte “non possiamo separarlo dagli effetti pesantissimi di una crisi che ancora non è stata superata e che ha prodotto disoccupati, lavoratori in mobilità e migliaia di ore di Cassa integrazione”. “C’è bisogno – conclude Lamonica – di rilanciare lo sviluppo, creare posti di lavoro nuovi e rafforzare i diritti di tutti coloro che oggi sono deboli o non hanno neppure accesso al diritto”.

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Industria: ISTAT, ad aprile calo record per ordinativi (-6,4%), in aumento il fatturato

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2011

Industria: ISTAT, ad aprile calo record per ordinativi (-6,4%), in aumento il fatturato
l’Istituto nazionale di statistica fa sapere che il ribasso degli ordinativi dell’industria italiana ad aprile rispetto al mese precedente è il più forte da agosto 2009, mentre per il fatturato la crescita del 14,2% su base annua è la maggiore da giugno 2010.
20/06/2011 da www.cgil.it

Ad aprile 2011 è record in negativo per gli ordinativi, in positivo per il fatturato dell’industria italiana. Calano gli ordinativi dell’industria ad aprile, registrando il ribasso più forte da agosto 2009. E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi dall’ISTAT, che rileva un calo del 6,4% degli ordinativi rispetto a marzo, mentre ne registra un aumento del 5,8% (dato grezzo) su base annua. L’Istituto nazionale di statistica sottolinea come a pesare sulla flessione è sopratutto la negativa performance del mercato estero (-12,1%), lo stesso che, su base annua, ha trainato la crescita degli ordinativi (+7,3%), mentre per il mercato interno, la dinamica risulta più moderata (+4,9%). Secondo l’ISTAT si è in presenza di dati tendenziali positivi, ma in rallentamento rispetto ai mesi precedenti, da dicembre 2010 si succedevano infatti rialzi a doppia cifra.

Gli ordinativi nei diversi settori economici. Nello specifico, rileva l’istituto di statistica, su base annua le variazioni positive più forti toccano le fabbricazioni di prodotti chimici (+22,0%), la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+9,9%) e le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+7,6%); una variazione negativa si registra nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-19,1%).

Per quanto riguarda il fatturato dell’industria italiana, sempre ad aprile, l’ISTAT evidenzia un aumento dell’1,5% (dato destagionalizzato) rispetto a marzo e una crescita del 14,2% (dato corretto effetto per gli effetti di calendario) su base annua, la maggiore da giugno 2010. Un forte rialzo tendenziale che, sottolinea l’Istituto di statistica, risulta trainato dal mercato estero (+15,5%). Tuttavia anche nel mercato interno la dinamica è di forte crescita (+13,7%). Su base mensile il miglior dato è proprio quello nazionale (+1,7% contro +1,3% estero).

Guardando ai gruppi principali d’industrie, su base mensile, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali del 5,0% per i beni strumentali, del 2,3% per l’energia e dell’1,6% per i beni di consumo; all’interno di questi ultimi, i durevoli diminuiscono del 3,0%, mentre i non durevoli aumentano del 2,5%. I beni intermedi registrano una diminuzione dell’1,0%. Nel confronto tendenziale, il contributo più ampio alla crescita del fatturato viene dalla componente estera relativa ai beni intermedi (+14,1). Analizzando i settori d’attività economica, ad aprile, rispetto allo stesso mese del 2010, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, segna gli aumenti più significativi nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+30,1%), delle fabbricazioni di prodotti chimici (+26,1%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+24,6%); una flessione si rileva nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-4,3%).

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Apprendistato: giovani, stagisti e praticanti, la riforma non sia un trucco

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2011

Apprendistato: giovani, stagisti e praticanti, la riforma non sia un trucco
Giovani NON+ disposti a tutto della CGIL, la testata online Repubblica degli Stagisti e l’associazione Praticanti VI° Piano chiedono “un vero contratto per l’accesso al lavoro”.
20/06/2011 da www.cgil.it

‘Giovani NON+ disposti a tutto’ della CGIL, la testata online ‘Repubblica degli Stagisti’ e l’associazione ‘Praticanti VI° Piano’, prendono parola sulla riforma dell’apprendistato, sulla quale vi sarà  un incontro mercoledì 22 giugno al Ministero del Lavoro.

La proposta di riforma dell’apprendistato del Ministro Sacconi rischia di risolversi in un trucco: sono molti gli elementi che inducono a ritenerlo inefficace e contraddittorio”, spiegano in un documento le tre realtà che aggregano il mondo dei giovani, stagisti e praticanti. Inefficace a causa dei concorrenti sleali: ovvero stage, praticantati, collaborazioni, contratti truffa che mascherano lavoro a costo zero. I dati parlano chiaro: nel 2009 il numero di contratti di apprendistato è calato del 8,4%, mentre gli stage sono aumentati del 5,4 % (oltre il 41% dal 2006). “Se non si rendono meno accessibili e meno convenienti questi concorrenti, sarà ben difficile incentivare il ricorso all’apprendistato”, spiega il documento. Come? Le tre realtà lo spiegano nel documento: innanzitutto, chiarendo che stage e tirocini sono esperienze formative e pertanto introducendo nella normativa il vincolo che siano attivati esclusivamente durante o a seguito di un ciclo di studi, al massimo nei sei mesi successivi.

Per quanto riguarda la pratica finalizzata all’accesso alle professioni ordinistiche, spiegano “bisogna prevedere che il praticantato possa essere svolto, almeno in parte, durante il corso di studi”. E’ condivisibile la possibilità indicata nel TU di inquadrare i praticanti come apprendisti, ma avvertono “un richiamo generico non basta: serve una soluzione definitiva e prescrittiva”.

Oggi, si legge nel documento, i laureati sono solo 5% degli apprendisti, su 200mila laureati solo 30mila accedono a un apprendistato e il resto rimane intrappolato in una giungla senza diritti, né prospettive. Questo è il vero trend che va invertito affinché anche per le alte professionalità ci sia l’opportunità di inserirsi nel lavoro contando sul sistema di tutele che caratterizza un vero contratto.

Deve poi essere garantita la finalità formativa: “è del tutto eccessivo il limite massimo di durata di 6 anni” per questo Giovani NON+ disposti a tutto, la Repubblica degli Stagisti e l’associazione Praticanti VI° Piano “chiedono di far scendere la durata massima a tre anni e di normare in maniera chiara l’aspetto della certificazione delle competenze acquisite, anche attraverso il repertorio delle professioni”.

Il problema della precarietà e dell’ingresso al lavoro dei giovani – conclude il documento – deve diventare la priorità dell’agenda politica del Paese: formazione, contratti veri, sostegno al reddito devono essere impegni precisi e non slogan buoni per la retorica di fine stagione”.

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‘Se non ora, quando?’ a Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 20, 2011

‘Se Non Ora, Quando?’

a Siena

il 9 e 10 luglio ’11

Ecco lo spot di Cristina Comencini per le due giornate di mobilitazione

“Se non ora, quando un paese per donne?”:

http://www.youtube.com/watch?v=4GqDdEs_V00

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TOSCANA: CASSA INTEGRAZIONE, NEI PRIMI 5 MESI CALO DEL 5% MA CRESCE LA STRAORDINARIA

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 17, 2011

Cassa integrazioneCASSA INTEGRAZIONE – I dati preoccupanti elaborati dal Dipartimento Mercato del Lavoro

TOSCANA: CASSA INTEGRAZIONE, NEI PRIMI 5 MESI CALO DEL 5% MA CRESCE LA STRAORDINARIA BENE PRATO, MALE PISTOIA

Daniele QUIRICONI (Segreteria Confederale CGIL Toscana), “DOPO IL RECORD DI 54 MILIONI DI ORE DEL 2010

LE PROIEZIONI DICONO CHE ANCHE NEL 2011 SI SUPERERANNO I 50 MILIONI”

Firenze 14.06.2011 – Un dato ancora preoccupante per la cassa integrazione in Toscana emerge dall’analisi del dipartimento mercato del lavoro della CGIL Regionale. Pur in presenza di un calo di poco più del 5% ( dai 21.100.000 nel Gennaio- Maggio 2010 si è passati ai 19.968.000 dello stesso periodo del 2011) si registra una crescita del 6.6% per la cassa straordinaria relativa a grandi gruppi in difficoltà strutturale o già chiusi o in procedura concorsuale. In controtendenza negativa alcuni settori come l’edilizia che passa dai 4.577.000 ore dei primi 5 mesi 2010 ai 5.207.000 del 2011 con un ulteriore impennata sul già disastroso anno precedente del (+ 13.74%). Andamento molto differenziato tra le provincie: Prato registra la migliore performance passando da 2.759.000 di ore a 1.803.000 ( – 35%); specularmente Pistoia che passa da 1.423.358 a 2.625715 ( +84%) soprattutto per effetto della straordinaria, segna il peggior risultato. Tra le provincie più in difficoltà si segnalano Grosseto e sia pure in misura più ridotta Firenze. Secondo Daniele Quiriconi responsabile Mercato del Lavoro della segreteria regionale della CGIL Toscana, “il dato sia pur in lieve miglioramento, sembra preludere, in termini di proiezione, il superamento delle 50 milioni di ore nel 2011 dopo il record dei 54 milioni dello scorso anno. Preoccupa soprattutto l’andamento della cassa straordinaria, destinata ad accentuarsi a seguito delle gravi crisi aperte sia nell’industria che nell’edilizia, che testimonia di come l’occupazione sia l’emergenza prioritaria per il nostro territorio anche per i prossimi mesi. Per caratteristiche di accessibilità, infatti, la cassa integrazione straordinaria è utilizzata per le crisi non congiunturali delle imprese più grandi che a loro volta finiscono per travolgere un tessuto di centinaia di imprese più piccole e di lavoratori, per i quali spesso non è possibile attivare strumenti di protezione adeguati.”

ven 17 giu, 2011 12:30 pm – da www.tosc.cgil.it

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Agevolazioni bolletta acqua 2011

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 16, 2011

AGEVOLAZIONI BOLLETTA ACQUA

Nota sintetica

Per nuclei familiari che si trovano in determinate condizioni relative all’età, al reddito, al numero dei componenti familiari, alle condizioni di salute, i gestori applicano riduzioni percentuali sulla bolletta dell’acqua relativa all’anno successivo alla domanda.

Al fine di dimostrare il possesso del requisito economico i richiedenti dovranno rendere apposita autodichiarazione del loro ISEE.

Utenze condominiali

Le suddette agevolazioni possono essere usufruite anche dai nuclei familiari, in possesso dei requisiti previsti, che si trovino all’interno di una utenza condominiale. In questo caso l’istanza dovrà essere presentata dall’Amministrazione del Condominio e corredata dalla necessaria documentazione.

A.A.T.O. 6

L’A.A.T.O. (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) 6 Ombrone ha modificato il valore dell’indicatore ISEE per il riconoscimento delle agevolazioni tariffarie per la bolletta dell’acqua.

I Comuni della provincia di Siena interessati sono: Abbadia S.Salvatore, Asciano, Buonconvento, Casole d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chiusdino, Colle di Val d’Elsa, Gaiole in Chianti, Montalcino, Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Piancastagnaio, Pienza, Radda in Chianti, Radicofani, Rapolano Terme, San Casciano dei Bagni, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Sarteano, Siena, Sovicille, Trequanda.

Bolletta ridotta del 70% (compresa la quota fissa)

a)      Nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 8.052,34 euro

b)      Nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 11.152 euro, in presenza di:

1)      almeno un componente portatore di handicap (certificazione Asl);

2)      un componente con un grado di invalidità superiore al 66% (certificazione Asl);

3)      nucleo familiare interamente composto da ultrasessantacinquenni;

4)      un componente che, a causa di particolari condizioni mediche, necessiti di un significativo maggior utilizzo di acqua (certificazione Asl).

Bolletta ridotta del 50% (compresa la quota fissa)

c)      Nuclei familiari composti da 4 o più persone con indicatore ISEE fino a 12.037 euro

I nuclei familiari che rientrano nelle suddette agevolazioni sono esentati dal versamento della cauzione.

La domanda per usufruire delle agevolazioni deve essere presentata al Gestore a partire dal 1° luglio e non oltre il 30 ottobre di ogni anno, a mezzo del modulo predisposto. Le agevolazioni hanno effetto nell’anno successivo.

A.A.T.O. 5

Anche l’A.A.T.O. (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) 5 “Toscana Costa” ha modificato il valore dell’indicatore ISEE per il riconoscimento delle agevolazioni tariffarie per la bolletta dell’acqua.

 Il Comune della provincia di Siena interessato è Radicondoli.

 Tariffa ridotta del 25% e quota fissa ridotta del 50%

a)      Nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 8.278 euro

Tariffa ridotta del 25% e quota fissa esente

a)      Nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 11.037 euro in cui sia presente un soggetto che a causa di particolari condizioni mediche necessiti di un maggior utilizzo di acqua.

La domanda per usufruire delle agevolazioni deve essere presentata al Gestore dal 1° al 30 settembre di ogni anno, a mezzo del modulo predisposto. Le agevolazioni hanno effetto nell’anno successivo.

Per i nuclei familiari facenti parte di complessi condominiali con numero di condomini non superiori a 4, ove non sia presente l’Amministratore, potranno presentare l’istanza direttamente.

A.A.T.O. 4

Ricordiamo che il ‘fondo utenze deboli’ dell’ A.A.T.O. 4 Alto Valdarno prevede un’agevolazione tariffaria dei consumi dell’acqua pari al 50% della tariffa base per tutte le famiglie (utenze domestiche) che presentano un ISEE inferiore a 8.030 euro.

I Comuni della provincia di Siena interessati sono: Chianciano Terme, Chiusi,Montepulciano, Sinalunga e Torrita di Siena.

L’agevolazione decorre dalla data di presentazione della domanda.

Oltre al modello ISEE, in corso di validità, va presentata un’autocertificazione della residenza e della lettura del contatore.

Se si abita in un condominio serve anche l’autocertificazione da parte dell’amministratore condominiale del consumo presunto annuo dell’utente per cui si richiede l’agevolazione.

A.A.T.O. 2

I Comuni della provincia di Siena interessati sono: Poggibonsi e S. Gimignano

I requisiti e la misura del contributo sono stabiliti dal singolo Comune tramite i Servizi Sociali. Occorre pertanto che i cittadini si rivolgano direttamente alle suddette strutture.

Per assistenza alla compilazione della modulistica rivolgersi agli uffici del Ce.Se.S srl presenti nelle sedi della CGIL.

Siena, 16 giugno 2011

Argomenti: bollette, bonus acqua, CAAF, CE.SE.S., CGIL, SPI |

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