Carta dei tirocini di qualità
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 11, 2011
Argomenti: CGIL |
Lavoro: per indennità precari spesi 30mln su 200 in 3 anni
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 10, 2011
Lavoro: CGIL, per indennità precari spesi 30mln su 200 in 3 anni |
Per la Confederazione “a fronte del grande numero di collaboratori che hanno perso il lavoro in questi anni, sono pochi coloro che riescono ad avere l’indennità” a causa dei requisiti di accesso “proibitivi” e “incomprensibili”. Necessarie risposte concrete dal Governo » Italia Lavoro: CGIL, reintegrati i collaboratori licenziati |
“Si sono spesi solo 30 dei 200 milioni stanziati per l’indennità dei lavoratori: ne restano ancora disponibili, quindi, 170, cioè l’85%”. A darne notizia è il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, nel denunciare che “a fronte del grande numero di collaboratori che hanno perso il lavoro in questi anni, sono pochi coloro che riescono ad avere questa indennità”.
Per Fammoni, “è inevitabile che fosse così”, considerando i requisiti di accesso proibitivi: un reddito nell’anno precedente superiore a 5mila euro, che esclude la maggioranza dei contratti; tre mensilità accreditate nell’anno precedente, che escludono tutti i nuovi assunti; l’esclusione a prescindere dei collaboratori della Pubblica Amministrazione. Criteri, a detta di Fammoni, “incomprensibili”, perchè si tratta di indennità molto basse che si attesterebbero attorno ad una media di 2mila euro annui, meno di 200 euro al mese. Considerando che la maggior parte dei fondi è rimasta inutilizzata, suggerisce Fammoni, “si può dare risposta a tutte le domande finora ricevute e respinte per quei collaboratori che risultino ancora privi di lavoro”. Così come, osserva il Segretario Confederale CGIL, “sarebbe possibile modificare i criteri per il 2011 a partire dalla urgente necessità di garantire l’accesso ai lavoratori pubblici”. “La CGIL – conclude Fammoni – avanza nuovamente questa richiesta al governo e chiede risposte concrete”. |
Argomenti: CGIL |
WHIRLPOOL: ESUBERI O SACRIFICI PER TUTTI!!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 10, 2011
WHIRLPOOL: ESUBERI O SACRIFICI PER TUTTI!!
In gergo industriale si dice “produzione del bianco”, ma non è il vino il prodotto a cui ci riferiamo!
Lavatrici, frigoriferi, congelatori: gli elettrodomestici per eccellenza che sin dalle loro origini sono stati contraddistinti con questa tinta cromatica. Articoli che per decenni hanno avuto in Italia i maggiori produttori europei, simbolo assieme al televisore del boom economico post anni ‘60.
Molti pensionati residenti in provincia di Siena hanno lavorato in quella che fu la IGNIS, diventata poi IRES e successivamente Whirlpool; chissà quanti degli attuali 570 dipendenti potranno un domani dire di aver svolto gli ultimi anni di lavoro prima della pensione alla Whirlpool di Siena?
Sì… perché la situazione prospettataci recentemente dal management della multinazionale americana rispetto all’andamento delle vendite del congelatore orizzontale – la produzione svolta a Siena – non è poi così tanto rassicurante: 78 “esuberi”, questo il verdetto emesso! Numeri…, come quelli che indicano la produzione che in quindici anni è passata dai 430.000 pezzi del 1995, agli oltre 800.000 del 2006, per poi scendere ai 630.000 del 2010; già, ancora numeri…, come quelli che indicano i dipendenti affetti da patologie agli arti superiori o alla colonna vertebrale che rappresentano oramai il 30% dei lavoratori in “catena”, ai quali con buona probabilità sarà riconosciuta la concausa che attesterà lo stato di malattia professionale.
La ricerca spasmodica della massima produttività, ritmi di lavoro sempre più stressanti, condizioni ambientali e climatiche che solo negli ultimi anni hanno trovato parziali soluzioni: questa è la fabbrica per antonomasia.
L’Azienda, oggi, chiede ancora di più: massima flessibilità per compensare i mesi di minor produzione attraverso un orario ridotto, per poi recuperare nei mesi di alta stagionalità chiedendo ai lavoratori un orario settimanale superiore all’attuale. Questo in un’azienda costituita per il 40% da donne, dove le comprensibili richieste di part-time vengono in alcuni casi liquidate con un rifiuto, dove – caso unico – l’aumento di richieste di congedi per paternità viene considerato un problema e non come un qualcosa da incentivare nella logica delle “pari opportunità”.
Un’azienda dove una sessantina di dipendenti nell’ultimo anno e mezzo ha rassegnato le dimissioni ‘incentivate’ e il ricorso agli stagionali è sceso dai circa 140 lavoratori di qualche anno fa a una trentina massimo in tempi più recenti.
Il Sindacato, perlomeno la FIOM CGIL, come sempre è pronto a fare la sua parte, ma non è più possibile scaricare ulteriormente sui lavoratori il recupero dei minori profitti da distribuire poi agli azionisti. Per questo, gli ambiti di perlustrazione e intervento non possono focalizzarsi solo sul costo del lavoro, occorre un progetto più ampio, di maggiore prospettiva, attraverso il quale l’unica azienda di elettrodomestici rimasta in Toscana possa continuare la sua produzione, ma senza che siano i lavoratori a farne le spese.
FIOM CGIL Siena
Siena, 9 maggio 2011
Sciopero 6 maggio: le foto della manifestazione a Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 9, 2011
http://www.flickr.com/photos/12762651@N02/sets/72157626681595094/show/
Argomenti: CGIL, manifestazioni, scioperi |
‘Un euro all’ora’: contributi alle famiglie che assumono assistenti familiari per persone non autosufficienti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 9, 2011
“UN EURO ALL’ORA” – PROGETTO ASSISTENTI FAMILIARI
Scadenza 18 Giugno 2011
La CGIL ed il Sindacato Pensionati di Siena informano che anche per l’anno 2010 le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, con i relativi patronati INCA, INAS ed ITAL, hanno concordato il protocollo d’intesa con l’Amministrazione Provinciale di Siena per l’emersione e qualificazione del lavoro di cura, con contributi alle famiglie che assumono assistenti familiari per persone non autosufficienti.
Questo progetto si pone l’obiettivo:
• di realizzare in forma integrata azioni in favore di cittadini della provincia di Siena in particolari condizioni di disagio che si integrino con gli altri progetti a favore della non autosufficienza;
• di favorire la domiciliarità delle persone non autosufficienti.
• di uniformare gli interventi nella provincia di Siena; di attuare una strategia volta al superamento delle ottiche settoriali, sviluppando il coordinamento e le sinergie tra Enti istituzionali e settori degli stessi enti;
di contrastare le forme di lavoro sommerso nel campo delle attività di cura domiciliare qualificando la condizione del lavoro, di garantire il rispetto dei diritti e la qualità delle condizioni di vita degli assistenti familiari, anche tramite impegno sottoscritto dalle famiglie interessate;
La CGIL e lo SPI-CGIL, tramite il Patronato INCA, si impegnano ad accompagnare e sostenere le famiglie nel percorso di accesso al contributo.
Soggetti interessati:
cittadini disabili con connotazione di gravità residenti in provincia di Siena;
cittadini ultra 65enni residenti in provincia di Siena riconosciuti invalidi al 100% con indennità di accompagnamento
Requisiti per l’accesso al contributo e documentazione necessaria:
Certificazione di handicap in situazione di gravità, invalidità civile al 100% con accompagnamento per persone ultra 65 enni;
usufruire di un servizio reso tramite assistente familiare regolarmente assunto;
dichiarazione sostitutiva unica ISEE in corso validità, di massimo 35.000 euro,
copia dei bollettini attestanti il versamento dei contributi INPS relativi all’anno 2010.
Misura del contributo per ogni ora di lavoro prestata e regolarmente assicurata, fino ad un massimo di 54 ore:
euro 1,30 per valore ISEE fino a 10.000 euro;
euro 1 per valore ISEE da 10.000,01 a 20.000 euro;
euro 0,80 per valore ISEE da 20.000,01 a 35.000 euro;
per quanto concerne i soggetti eventuali beneficiari di altri contributi analoghi o simili, il contributo del progetto sarà corrisposto nella misura integrativa e non aggiuntiva;
per quanto concerne gli eredi dei beneficiari, il contributo del progetto sarà liquidato nella misura pari al 50% di quanto previsto.
Gli Uffici INCA-CGIL sono a disposizione dei cittadini e delle famiglie per le informazioni necessarie, per la compilazione della domanda e per la consegna all’Amm.ne Prov.le: Siena tel. 0577-254842 – Abbadia San Salvatore tel. 0577-778054 – Colle di Val d’Elsa tel. 0577-924565 – Montepulciano tel. 0578-74141 – Poggibonsi tel. 0577-936165.
La compilazione del modello ISEE potrà essere effettuata presso tutti gli Uffici del Centro fiscale della CGIL (CE.SE.S.) che forniranno anche tutte le informazioni necessarie per la compilazione della domanda: Siena tel. 0577-254900 – Abbadia San Salvatore tel. 0577-778054 – Colle di Val d’Elsa tel. 0577-924565 – Montepulciano tel. 0578-74141 – Poggibonsi tel. 0577-936165. Per prenotazioni telefonare al n° verde 800730800.
Argomenti: badanti, CAAF, CE.SE.S., CGIL, INCA, lavoro di cura, lavoro nero, patronato, servizi |
Una ‘scritta umana’ per dire ‘Basta’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 6, 2011
Oggi lo sciopero generale nazionale indetto dalla CGIL ha registrato a Siena un’alta adesione in tutta la provincia.
La manifestazione provinciale che si è svolta a Siena ha visto un lunghissimo, chiassoso e coloratissimo corteo per le vie cittadine ed un suggestivo atto conclusivo in Piazza del Duomo.
La presenza di moltissimi precari e lavoratori provenienti dalle aziende di tutta la provincia, di pensionati, disoccupati e studenti, delle molte associazioni – in particolare ANPI ed ARCI – e partiti politici ha reso possibile un’originale coreografia all’ombra della Cattedrale: una parte dei partecipanti ha dato vita – con in testa cappellini verdi, bianchi e rossi – alla ‘scritta umana’ a lettere cubitali ‘Basta’.
Presenti con i loro striscioni rappresentanti di lavoratori delle scuole e dell’università, del commercio, della grande distribuzione e del turismo, del settore edile e metalmeccanico, di quello pubblico e chimico-farmaceutico, dei bancari e dell’agroindustria.
Dal palco, oltre all’intervento conclusivo di Claudio Guggiari, Segretario Generale della CGIL di Siena, si sono alternate le testimonianze di un precario della multinazionale Novartis, di una pensionata, di due rappresentanti degli studenti, di un dipendente della Whirlpool, di una rappresentante delle donne ‘del 13 febbraio’ e di una precaria della scuola.
“Abbiamo ascoltato con quanta incertezza e drammaticità viva oggi in Italia uno studente, un giovane, un disoccupato, un precario, un lavoratore ed un pensionato… – ha detto il Segretario Claudio Guggiari – Noi insieme siamo qui oggi per dire BASTA! BASTA! ED ANCORA BASTA!”.
Siena, 6 maggio 2011
Argomenti: CGIL |
6 maggio SCIOPERO GENERALE: ‘BASTA!…PER CAMBIARE’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 4, 2011
per la regione Toscana: INTERA GIORNATA
programma della MANIFESTAZIONE PROVINCIALE A SIENA:
ore 9.00 concentramento alla Lizza
ore 9.30 partenza del corteo per le vie cittadine
ore 11.30 atto conclusivo in Piazza del Duomo
PER IL TUO POSTO IN PULLMAN CONTATTA LA SEDE CGIL A TE PIU’ VICINA!
Argomenti: CGIL |
Camusso, sciopero generale 6 maggio contro politica economica del Governo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 4, 2011
Camusso, sciopero generale 6 maggio contro politica economica del Governo |
Lo sciopero di venerdì prossimo, il quarto dall’insediamento del governo Berlusconi, parlerà a tutti i lavoratori perchè, sottolinea la leader della CGIL, il bilancio di due anni e mezzo di crisi e di tre anni di governo è “del tutto negativo per il lavoro. Continuano ad aumentare le tasse e diminuiscono i diritti dei lavoratori” |
da www.cgil.it Lo sciopero di venerdì prossimo “parla di lavoro, di fisco, di cambiamento e di una politica economica del Governo che sta solo peggiorando le condizioni dei lavoratori”. A ribadirlo il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso in occasione di un’assemblea con i lavoratori del Nuovo Pignone a Firenze. Il bilancio di due anni e mezzo di crisi e di tre anni di governo è per la leader della CGIL “del tutto negativo per il lavoro”, e precisa “mentre continuano ad aumentare le tasse, diminuiscono i diritti dei lavoratori”. In particolare Camusso critica le manovre del ministro dell’Economia Giulio Tremonti che “hanno portato solo effetti depressivi” e nelle quali “non esiste un vero riferimento alla crescita”, ma “si pensa a galleggiare in attesa di eventi miracolosi”. Ma il Segretario Generale della CGIL punta il dito anche contro l’operato del ministro dello Sviluppo Paolo Romani, sottolineando come delle tantissime vertenze aperte, “da quelle piccole a quelle grandi, in tutti i settori, non ne è stata risolta neppure una”. Camusso espreme forti critiche al ministro Romani anche per l’assenza di un vero piano energetico nazionale “una sua responsabilità”, attraverso il quale stimolare gli investimenti e l’occupazione. Lo sciopero del 6 maggio parlerà quindi a tutti i lavoratori, “non sarà di un solo sindacato” perchè spiega Camusso “si rivolge all’intero mondo del lavoro, anche a quei lavoratori non iscritti al sindacato o iscritti ad altri sindacati”. La mobilitazione della CGIL, come ricordato dal Segretario Generale della CGIL, metterà quindi al centro la difesa del lavoro dagli effetti della crisi, dalle scelte depressive del governo e dall’attacco ai diritti e alle tutele. Non solo, il sindacato chiede anche di rilanciare l’occupazione, unica via percorribile per riprendere la crescita e di ricercare soluzioni positive alle tante, troppe, crisi industriali accumulate al ministero dello Sviluppo economico. Sul fisco la CGIL reclama un intervento di giustizia sociale, alleggerendo il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, e per reperire le risorse necessarie per la crescita che si sono accumulate nei grandi patrimoni e nelle transazioni finanziarie. |
Argomenti: CGIL |
FAU: salvare i posti di lavoro è possibile!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 4, 2011
FAU: SALVARE I POSTI DI LAVORO E’ POSSIBILE!
Terminato il primo mese di cassa integrazione, per i circa 80 dipendenti della FAU permangono tutte le comprensibili preoccupazioni rispetto al loro futuro occupazionale.
Va comunque detto che in questo frattempo, tramite il lavoro incessante messo in atto dalla FIOM CGIL di Siena e dalle Istituzioni, più di un’azienda ha manifestato interesse a partecipare al tentativo di salvataggio dell’attività produttiva di Asciano.
La fase che necessariamente deve arrivare a compimento entro poche settimane è quella di effettuare una scelta univoca e ben ponderata sulla tipologia di imprenditori che potrebbero impegnarsi in questo progetto. Le strade sono due, diverse, quanto diverso potrà essere il risultato nel medio-lungo periodo.
Prima opzione: Azienda esterna ai confini regionali o addirittura nazionali – senza escludere un preciso interesse da parte di un’impresa multinazionale – interessata, magari, più a sfruttare in proprio i canali già attivati negli anni dalla FAU, che a porsi l’obiettivo di un investimento che vada a salvaguardare e consolidare la produzione in loco.
Seconda possibilità: anch’essa concretamente realizzabile visti i contatti degli ultimi giorni, è la soluzione “nostrana”, tramite l’ingresso di imprese senesi nel capitale sociale della nuova Azienda che potrebbe rilevare l’attività.
Come si può ben capire, se nell’immediato le due opzioni potrebbero essere anche equivalenti, a lungo andare, investimenti di aziende già radicate sul posto darebbero indubbiamente maggiori garanzie, rispetto al rischio di vedersi in futuro depredare il territorio – magari dopo aver goduto di finanziamenti pubblici – come soventemente purtroppo avviene.
E’ necessario pertanto che a livello istituzionale si vigili attentamente sugli scenari che potrebbero concretizzarsi, agevolando la soluzione che meglio possa rispondere agli obiettivi che tutti abbiamo condiviso.
Marco Goracci, Segretario Generale FIOM CGIL Siena
Siena, 3 maggio 2011
CGIL: 12 ragioni per lo sciopero generale del 6 maggio
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 3, 2011
CGIL: 12 ragioni per lo sciopero generale del 6 maggio |
Una mobilitazione per la difesa del lavoro dagli effetti della crisi, dalle scelte depressive del governo e dall’attacco ai diritti e alle tutele, per rilanciare l’occupazione e per un’operazione di ridistribuzione e di uguaglianza del Paese» Come si articola lo sciopero generale » Le manifestazioni » SPOT su CGILtv |
da www.cgil.it Trentasei mesi di governo Berlusconi hanno seriamente impoverito il paese. L’economia è depressa, la disoccupazione aumenta così come la pressione fiscale. I lavoratori subiscono l’abbassamento delle tutele e la cancellazione dei diritti. Lo stato sociale è stato tagliato indiscriminatamente. Penalizzati i pensionati, negato il futuro ai giovani, umiliato il lavoro e la dignità delle donne. Per queste ragioni la CGIL sarà in piazza venerdì 6 maggio in occasione dello sciopero generale indetto dal sindacato di Corso d’Italia. Uno sciopero che per gran parte delle categorie della CGIL riguarderà l’intera giornata lavorativa con decine di manifestazioni in altrettante piazze d’Italia. Se questo è quindi lo stato in cui versa il paese a tre anni dall’insediamento del quarto governo Berlusconi, la CGIL rivendica una svolta urgente contro l’azione di un governo impegnato da troppo tempo in una operazione di puro galleggiamento: il paese arretra e le diseguaglianze crescono. Per arginare il degrado e il declino in cui sembra essere condannato il paese la confederazione di Corso d’Italia con lo sciopero generale vuole lanciare un messaggio di speranza attraverso quello che è, a tutti gli effetti, un grande atto di responsabilità. E lo fa promuovendo una mobilitazione che ruota intorno ai temi del Fisco e del Lavoro. Fisco come strumento di giustizia sociale, Lavoro come via per la crescita. Due grandi temi che si articolano in 12 punti. Le dodici buone ragioni per lo sciopero generale di venerdì 6 maggio. La sintesi della piattaforma in dodici punti: 2. Per difendere i redditi – Un fisco giusto attraverso una vera lotta all’evasione. Un fisco più leggero per le famiglie dei lavoratori e dei pensionati. Un fisco più pesante sulle transazioni speculative, sulle rendite e sulle grandi ricchezze. 3. Per una nuova politica industriale e per rilanciare gli investimenti – Riordino degli incentivi per un maggiore e migliore sviluppo, puntando su ricerca e innovazione industriale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. Nuove misure per il sistema produttivo per portarlo verso settori e prodotti sostenibili ad alto valore tecnologico e di conoscenza. Favorire la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese. 4. Per la scuola pubblica, l’università e la ricerca – Investimenti sulla conoscenza e sul diritto allo studio. Sviluppo della qualità per la scuola pubblica, l’università e la ricerca. Considerare la cultura come un investimento per la crescita civile, morale ed economica. Valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale del paese. 5. Per un welfare diffuso e di qualità – Rifinanziare adeguatamente il servizio sanitario, il fondo per le politiche sociali, il fondo per la non autosufficienza. Definire un piano nazionale contro la povertà e l’esclusione sociale. 6. Per un adeguato livello delle pensioni e del benessere oltre il lavoro – Meccanismi di rivalutazione delle pensioni e il riconoscimento della quattordicesima. Garantire alle future generazioni un reddito da pensione adeguato. Ripristinare la flessibilità dell’età pensionabile. 7. Per i giovani e per il futuro – Avviare interventi straordinari per creare occupazione e sradicare la precarietà. Costruire un sistema di welfare che dia ai giovani autonomia dalla famiglia. 8. Per le donne, una battaglia per la dignità – Introdurre incentivi fiscali all’occupazione. Garantire la tutela concreta della maternità e introdurre il congedo obbligatorio di paternità. Una legge che impedisca il licenziamento preventivo come le dimissioni in bianco. 9. Per il lavoro pubblico – Rinnovo dei contratti nazionali e dei contratti integrativi contro ogni accordo separato. Blocco dei licenziamenti dei precari e definizione di un piano occupazionale. 10. Per una nuovo politica di accoglienza e cittadinanza attiva dei migranti – Regolarizzare i lavoratori immigrati per sconfiggere la piaga del lavoro nero. Fornire i livelli essenziali di welfare. Regolare i diritti di cittadinanza per superare le discriminazioni a partire dal diritto di voto. 11. Per un federalismo solidale ed efficace a livello regionale e comunale – Definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali affinché il federalismo non divida ulteriormente il paese. Garantire agli enti locali le risorse per i diritti sociali, il welfare e l’equità della tassazione. Promuovere l’integrazione socio-sanitaria investendo nei servizi territoriali e nella riqualificazione della rete ospedaliera. 12. Per più democrazia nei luoghi di lavoro – Eleggere ed estendere le Rsu in tutti i settori privati. Misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali sulla base degli iscritti e dei voti ricevuti nelle elezioni delle Rsu. Garantire ai lavoratori la possibilità di esprimere un voto vincolante sugli indirizzi e sugli esiti contrattuali, ancora di più in presenza di accordi separati. |
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