Crisi: CGIL, superato tetto 1 mld ore di CIG, allarme deroga
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 15, 2010
Crisi: CGIL, superato tetto 1 mld ore di CIG, allarme deroga |
A ottobre ancora 600mila lavoratori in cassa, -3,9 mld in busta paga. Secondo la CGIL “diventa ogni giorno più urgente definire politiche industriali che possano determinare crescita e lavoro insieme ad interventi strutturali sulla cassa integrazione” » Rapporto CIG ottobre 2010 |
Sfondato il tetto di un miliardo di ore di cassa integrazione. Ad ottobre, infatti, le ore di CIG autorizzate dall’Inps da inizio anno sono state 1.026.479.655, mettendo a segno un incremento, del +44,2% rispetto al 2009 quando le ore erano 712.008.425. Ore dietro le quali ci sono ancora stabilmente circa 600mila lavoratori coinvolti nei processi di CIG, i quali hanno subito un taglio netto del reddito per oltre 3,9 miliardi di euro, circa 6.750 euro per ogni singolo lavoratore. Sono i numeri che emergono dalle nuove elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della CGIL Nazionale nel rapporto di ottobre. Dall’analisi della CGIL il ricorso alle ore di Cassa integrazione a ottobre segna un calo del -2,3% rispetto al mese precedente, per un totale di ore pari a 100.806.175. Calo addebitabile ad un flessione della Cassa integrazione ordinaria (CIGO) e straordinaria (CIGS) ma ad “incidere ancora pesantemente”, così come segnala il rapporto, è la “costante e inarrestabile” crescita della Cassa integrazione in deroga (CIGd) che a ottobre torna ad aumentare con un monte ore ad ottobre pari a 34.374.368 segna un +6,36% su ottobre e nei primi dieci dell’anno, sullo stesso periodo dello scorso, un +295,9%. Da gennaio ad ottobre sono state autorizzate 320.241.258 ore di CIGD. Questi dati, osserva il Segretario Confederale della CGIL, Vincenzo Scudiere, “insieme a quelli sulla produzione industriale, dimostrano che la situazione resta molto grave e preoccupa seriamente la costante crescita della cassa in deroga. Diventa ogni giorno più urgente definire politiche industriali che possano determinare crescita e lavoro insieme ad interventi strutturali sulla cassa integrazione”. Per quanto riguarda la CIGd Scudiere sottolinea come “si registra una tendenza all’aumento per ora inarrestabile: ormai finiscono in CIGd non solo i lavoratori delle aziende che non rientrano nella normativa vigente ma anche quelli che hanno concluso i periodi concessi dalle varie normative”. Ma ci sono anche casi di aziende, rileva il dirigente sindacale, “come la Fiat di Pomigliano, che avrebbero a disposizione ancora periodi di CIGS coperti da risorse economiche Inps in attivo strutturale, dove invece viene attivata la cassa in deroga con risorse economiche che non ci sono e che aggravano il conto del bilancio pubblico”. Dati CIG – Nel dettaglio del rapporto della CGIL si segnala il calo significativo della Cassa integrazione ordinaria, a ottobre -8,4% sul mese precedente per un monte ore pari a 23.852.446 mentre da inizio anno sullo stesso periodo del 2009 la flessione è del 36,9% pari a 299.550.331 ore. La CIGO ha rallentato la discesa e per ora si va stabilizzando sugli ultimi valori fatti registrare ma, secondo la CGIL, “non si intravede una ripresa produttiva tale da muovere positivamente l’occupazione nei settori produttivi”. Nella maggioranza dei settori c’è infatti una riduzione delle ore di CIGO ma in quello alimentare, nell’edilizia, nell’energia e nei servizi si registra la tendenza ad un nuovo aumento. Per quanto riguarda la Cassa integrazione straordinaria si registra un calo a ottobre sul mese di settembre del -5,1% con 42.579.361 ore di CIGS mentre da inizio anno l’aumento è consistente: +159,61% sul 2009 per un volume di 406.688.066 ore. I settori con incrementi maggiori sono: il metallurgico +518,4%, il legno +300,3%, il meccanico +279,2%, l’edilizia +175,5%, carta e poligrafiche +154,7% e il commercio +85,1%. Continua il trend di aziende che progressivamente passano dalla CIGO alla CIGS e si acuisce il pericolo sulle prospettive occupazionali: “Si stanno determinando – segnala la CGIL – nuove condizioni produttive nelle aziende che tendono a stabilizzarsi su una minore occupazione, soprattutto nella continua assenza di una ripresa dei consumi”. Per la Cassa integrazione in deroga i settori con il maggiore ricorso continuano ad essere i quelli che non rientrano nella normativa attuale della CIGS. Tra i settori con più occupazione c’è l’edilizia che resta quello con l’aumento più consistente, da inizio anno, pari a +1.150,4% sul 2009. Segue il settore chimico +471,9%, il legno +675,7%, il commercio +369,5%, carta e poligrafiche +325,1% e la piccola industria meccanica +264,38% che ha il volume più alto con 98.076.416 ore. Le regioni maggiormente esposte con la CIGd restano la Lombardia con 78.147.195 ore da inizio anno (+202% sul 2009) e l’Emilia Romagna con 45.772.191 ore (+1109,9%). “Si conferma l’aumento consistente – si legge nel rapporto – soprattutto nei settori direttamente produttivi, frutto di un allargamento ulteriore delle difficoltà del settore manifatturiero e del fatto che molti lavoratori, prima coperti dalla cassa ordinaria e straordinaria, stanno progressivamente ricorrendo alla cassa in deroga”. Causali di CIGS – I ricorsi ai decreti CIGS, nel corso dell’anno e fino al 31 ottobre, sono stati 5.511 con un aumento del 116,5% sullo stesso periodo dello scorso. I decreti riguardano 7.596 unità aziendali e si segnala un aumento delle crisi aziendali +141,4% che rappresentano il 71,8% del totale dei decreti. Tra i decreti di crisi aziendale ci sono indistintamente le aziende che hanno terminato le 52 settimane di Cassa integrazione guadagni ordinaria, con quelle in crisi aziendale non temporanea. La CGIL a riguardo sostiene che “le crisi non sono tutte uguali, e una distinzione aiuterebbe a capire ed intervenire meglio nelle dinamiche delle crisi aziendali in atto, ma questa continua a sembrare un’informazione eccessiva da mettere a disposizione”. Tra le altre causali significative per numero dei decreti restano le domande di ricorso al fallimento +105,8%, al ricorso al concordato preventivo +95,3%, in amministrazione straordinaria +116%. Aumentano i contratti di solidarietà +75,7%, che rappresentano il 13,5% del totale dei decreti, mentre le domande di ristrutturazione aziendale sono solo 134 (2,4%) e 13 quelle per conversione aziendale (0,2%%). Dati che dimostrano come sia “costante – spiega il rapporto – la tendenza negativa all’aumento degli interventi di tipo passivo verso le imprese mentre gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell’impresa non raggiungono una percentuale rilevante”. Occupazione e lavoratori in CIG – Nel periodo gennaio ottobre 2010, considerando un livello medio di ricorso alla CIG, ovvero il 50% del tempo lavorabile globale (18 settimane lavorative), si confermano in questo periodo oltre 1.160.000 lavoratori in CIGO, in CIGS e in CIGd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore per tutto il 2010 (44 settimane lavorative) si determina un’assenza completa di attività produttiva per 583.227 lavoratori, di cui 181.955 in CIGd. Il rapporto CGIL denuncia “una situazione economica e sociale sempre più insostenibile per milioni di lavoratori” calcolando come nel corso del 2010 i lavoratori parzialmente tutelati dalla CIG abbiano perso già oltre 3.936.154.000 euro, mentre per ogni singolo lavoratore che è stato a zero ore in tutto questo periodo la perdita certa, anche al netto del consumo effettivo delle ore di CIG autorizzate, è stata di oltre 6.749 euro. |
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Argomenti: CGIL |
Giovedì 18 novembre presentazione del libro su Floramiata
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 15, 2010
giovedì 18 novembre 2010, ore 17.30
presso il Comune di Piancastagnaio (Sala del Consiglio)
presentazione del volume
una storia di casa nostra FLORAMIATA
a cura di Mirella Mei, Presidente dell’Archivio del movimento operaio e contadino in provincia di Siena
interverrà Stefania Crogi, Segretaria Generale FLAI CGIL Nazionale
seguirà aperitivo
Argomenti: CGIL |
Giovani: CGIL, ‘NON +’ disposti a tutto
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 12, 2010
Giovani: CGIL, ‘NON +’ disposti a tutto |
Prosegue la campagna di comunicazione promossa dai giovani della Confederazione, una protesta per sottolineare come le nuove generazioni non sono più disposte a sottostare alle continue ed incessanti richieste ricattatorie del mondo del lavoro » Video su CGILtv » NON+ Gallery / Le proposte / SPOT VIDEO |
E’ il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, al fianco della Segretaria Confederale, Vera Lamonica e di Ilaria Lani, Responsabile delle Politiche Giovanili della CGIL Nazionale, a svelare, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il ‘piccolo mistero’ che circondava la campagna di comunicazione ‘Giovani non più disposti a tutto’, una campagna promossa in vista della grande manifestazione nazionale della CGIL del 27 novembre, che metterà al centro proprio i temi del lavoro e dei giovani.
L’unica cosa non chiara rimaneva chi fosse l’autore di questa campagna di protesta, almeno fino a questa mattina, quando il Segretario Generale della CGIL ha spiegato che a costruire questo percorso di sensibilizzazione sono stati i giovani della CGIL. Giovani, ha aggiunto la dirigente sindacale, che vivono una situazione non semplice legata alla crisi economica e alla dilagante precarietà. Un contesto reso ancora più difficile, ha spiegato il leader della CGIL, dall’imminente entrata in vigore del ‘DDL Lavoro’, che ridisegna, attraverso lo strumento dell’arbitrato, una geografia dei rapporti falsamente simmetrica, in cui si suppone che datore di lavoro e lavoratori abbiamo la stessa forza contrattuale. La Camusso ha, inoltre, ricordato che, proprio ieri, è stato inviato al Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, un primo testo dello ‘statuto dei lavori’, con l’invito alle parti sociali di costruire un avviso comune, in cui però nei fatti si propone “la cancellazione dello statuto dei lavoratori e dell’art.18, così come dei diritti e della libertà di organizzazione sindacale”. Una proposta che, come ha sottolineato il Segretario Generale, appare “assolutamente ingiusta, in particolare dentro questa fase di crisi”. Se questo è il quadro, si è chiesta Camusso: “c’è un futuro per giovani di dignità o devono continuare ad essere disposti a tutto?”. “Noi – ha concluso – non siamo disposti a tutto ed è necessario un cambiamento”. |
Argomenti: CGIL |
Appalto pulizia Poste Italiane: a rischio il salario di 50 lavoratrici
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 12, 2010
Il pretesto del cambio di appalto per la pulizia delle sedi di Poste Italiane in provincia di Siena viene utilizzato nuovamente per ridurre il salario di oltre 50 lavoratrici che lavorano nel settore.
Questa volta, per onor del vero, non è solo responsabilità di Poste Italiane, che pare abbia mantenuto la quantità del lavoro addirittura aumentando leggermente i lavori periodici, ma della società TRIAL SERVICE srl (con sede in S. Anastasia – Napoli), vincitrice della gara d’appalto.
La FILCAMS CGIL di Siena ha infatti respinto la proposta della TRIAL SERVICE di ridurre il monte ore da circa 1.650 ore complessive a 900 ore mensili – con il taglio del 45% dell’orario individuale – sia perché non giustificata da ragioni organizzative, sia perché disapplicherebbe totalmente le norme del CCNL sul cambio d’appalto.
Ancora una volta si cerca si scaricare la crisi che investe l’economia reale sulle fasce più deboli della società, in questo caso donne che hanno già subito nel passato forti riduzioni salariali e che mediamente lavorano non più di 8 ore settimanali.
La FILCAMS CGIL di Siena ha indetto per i prossimi giorni assemblee territoriali con le lavoratrici coinvolte nell’appalto, proponendo come prima risposta un sostanzioso pacchetto di scioperi che inizierà il 16 novembre con l’astensione dal lavoro fino a sabato 20 novembre.
La Segreteria della FILCAMS CGIL di Siena
Siena, 11 novembre 2010
Argomenti: appalti, FILCAMS, Poste, pulizie, scioperi |
Si inasprisce la protesta alla Fantacci Industrie di Poggibonsi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 11, 2010
Dopo alcune settimane dall’inizio dello stato di agitazione, i lavoratori della Fantacci Industrie di Poggibonsi sono costretti ad intensificare le loro azioni di protesta, vista l’indisponibilità dell’Azienda nel voler riconoscere le ragioni che hanno portato i dipendenti alla protesta. Tutto nasce dalla comunicazione dell’imprenditore di non voler riconoscere a partire dal prossimo anno parte dei trattamenti retributivi stabiliti dagli accordi sindacali a suo tempo sottoscritti. Tale comportamento ha creato malcontento ed indignazione tra i lavoratori, spingendoli ad un inasprimento dei già difficili rapporti con la Proprietà, la quale – evidentemente mal consigliata – ad oggi non ha ancora risposto all’appello sindacale affinché riconsideri le preannunciate intenzioni per poi aprire un confronto costruttivo utile alla positiva risoluzione della vertenza. E’ inaccettabile assistere – in una realtà lavorativa professionalmente qualificata e con valide prospettive di mercato – a tanta irresponsabilità manageriale; come dire: lì dove la crisi non ha fatto ancora danno, sono le aziende a creare difficoltà.
Franca Martinucci, FIOM CGIL Siena
Poggibonsi, 11 novembre 2010
Argomenti: aziende, FIOM, valdelsa |
Comitato Direttivo FLAI CGIL Siena: auguri alla Camusso ed impegno per il 27
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 10, 2010
Il Comitato Direttivo della FLAI (Federazione Lavoratori Agro Industria) CGIL di Siena, riunitosi alla presenza delle strutture regionali e nazionali della Categoria, ha colto l’occasione per inviare alla neo Segretaria Generale della CGIL i migliori auguri per un proficuo lavoro.
Negli interventi che si sono succeduti durante i lavori è stato sottolineato da parte di tutti l’apprezzamento per le qualità di Susanna Camusso, così come il grande significato che riveste l’elezione di una donna, per la prima volta in oltre cento anni di storia, alla guida della CGIL.
Il Comitato Direttivo della FLAI CGIL di Siena è impegnato – condividendo appieno le ragioni della mobilitazione – a lavorare per la buona riuscita della manifestazione del prossimo 27 novembre.
FLAI CGIL Siena
Siena, 10 novembre 2010
Argomenti: FLAI |
Il futuro è dei giovani e del lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 8, 2010
Argomenti: CGIL |
Governo: Camusso, la certezza di un cambio politico potrebbe essere prospettiva positiva
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 8, 2010
Governo: Camusso, la certezza di un cambio politico potrebbe essere prospettiva positiva |
Intervenendo alla trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’ il neo Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, tra i tanti temi, affronta il caso FIAT: “Governo apra ‘un tavolo’ e l’azienda incontri tutte le organizzazioni sindacali”, bisogna discutere davvero “cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono” » Guarda l’intervista |
La crisi, i giovani, le scelte del Governo, le affermazioni di Marchionne sulla produzione in Italia, i rapporti con la FIOM e con CISL e UIL. Questi i temi affrontati ieri sera (7 novembre) dal neo Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ospite alla trasmissione televisiva di Fabio Fazio ‘Che tempo che fa’ in onda su Rai tre. La certezza di un cambio politico in Italia “potrebbe essere una prospettiva positiva per il paese”, afferma Camusso nel rispondere ad una delle prime domande poste da Fazio in merito all'”incertezza politica” in cui si trova l’Italia in questo momento, ed aggiunge “è sempre un problema”, ma penso che la “certezza politica che abbiamo avuto negli anni alle nostre spalle sia stata un grande danno per il paese”, perchè, spiega la dirigente sindacale “è stata una certezza di politica di attenzione alle questioni private e di disattenzione al paese. Allora forse una certezza che dica ‘si cambia’ potrebbe essere una prospettiva positiva per il paese”. Ora, secondo il leader della CGIL “bisogna provare a ricostruire un’agenda che rimetta i problemi veri e le cose da fare come tema fondamentale di questo paese”. Non poteva mancare un riferimento alle affermazioni, che il 24 ottobre, sono state fatte da Sergio Marchionne, proprio in quello stesso studio, in merito alla produzione FIAT in Italia: “FIAT potrebbe fare di più se potesse tagliare l’Italia”. Affermazioni che hanno sollevato un grande risentimento da parte delle organizzazioni sindacali, ma anche dei lavoratori. Susanna Camusso nell’individuare il problema si chiede se “veramente la FIAT voglia discutere con i sindacati” perchè non può essere che “ognuno di noi stacca un bigliettino e gli chiede se per qualche minuto ci può vedere e dirci delle cose”. E’ ferma la volontà del neo Segretario Generale della CGIL “io riparto da qui: discutiamo davvero cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono, poi – prosegue Camusso – ci potranno essere anche l’organizzazione degli stabilimenti e i turni”. Il numero uno di Corso d’Italia chiede all’ad di FIAT se “sono i modelli che fanno della FIAT un’azienda che non riesce a stare sul mercato o sono le ricadute sul lavoro?”. Un ulteriore problema secondo Camusso è che c’è un sistema Paese che non fa nulla per attrarre investimenti e produzione industriale ed è pronta ad affermare che “su questo Marchionne ha assolutamente ragione”, ma perchè prosegue la dirigente sindacale “si scarica questo sulle pause dal lavoro di 10 minuti e sui lavoratori da 1.200 euro al mese?”. Dunque per sbloccare la vicenda FIAT, Susanna Camusso, propone che il governo avvii “un tavolo” e che l’azienda incontri tutte le organizzazioni sindacali. Tuttavia il leader della CGIL afferma che “questo è un Paese migliore di quello che spesso vediamo”, ma oggi “è un Paese a rischio” e ricorda che il nostro paese è reduce da due anni e mezzo di crisi, “i giovani non hanno futuro, le ineguaglianze sono sempre più pesanti, a cominciare da chi si trova sulle torri per chiedere diritti”. “Smettiamola di pensare al Ponte sullo Stretto – afferma indignata Camusso -, facciamo piuttosto asili nido”. Infine, nel parlare dei giovani e della loro drammatica situazione, Camusso ricorda il prossimo appuntamento della Confederazione, dedicato proprio alle giovani generazioni, ossia la manifestazione nazionale del 27 novembre a Roma: ‘Il futuro è dei giovani e del lavoro’. |
Argomenti: CGIL |
Lavoro: Camusso, Draghi rimette al centro i veri problemi del paese
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 5, 2010
Lavoro: Camusso, Draghi rimette al centro i veri problemi del paese |
Stabilizzare i rapporti di lavoro precari e regolarizzare l’occupazione, sono questi secondo il Segretario Generale della CGIL, i temi centrali per ridare futuro ai giovani e per rilanciare la produttività del paese favorendone così la ripresa |
“Il futuro deve essere dei giovani e del lavoro”, è con lo slogan della manifestazione promossa dalla CGIL per il 27 novembre prossimo che il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ha commentato le dichiarazioni rilasciate oggi dal Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, secondo il quale è necessario offrire una prospettiva di stabilizzazione ai precari per migliorare la produttività del paese. Per il Segretario Generale della CGIL, il governatore della Banca d’Italia, ridà con queste sue affermazioni, centralità ai veri problemi del paese, poiché “il futuro dei giovani passa dal lavoro e i primi temi da affrontare sono proprio quelli della stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari e della regolarizzazione dell’occupazione”. Significativo inoltre, secondo Camusso, collegare così come ha fatto Draghi, la ripresa alla stabilizzazione dei precari, ma anche alla crescita dimensionale delle nostre imprese che rimane ridotta nel confronto internazionale. E’ proprio su questi temi che la CGIL ha promosso per il 27 novembre prossimo una manifestazione nazionale per sottolineare che “il futuro deve essere dei giovani e del lavoro”. Dello stesso parere Filomena Trizio, Segretaria Generale del NIdiL CGIL, “le dichiarazioni di Draghi – ha commentato – mettono a nudo una verità su cui noi insistiamo da tempo, e cioè che la precarietà del lavoro è legata a un sistema produttivo debole, fragile e senza alcuna prospettiva di competitività globale”. Per rilanciare la produttività favorendo la ripresa del paese, è fondamentale per la dirigente sindacale: tutelare innanzitutto i redditi e la qualità del lavoro, migliorare la qualità del sistema produttivo e rafforzare il sistema complessivo di welfare e servizi. |
Argomenti: CGIL |
Lavoro: CGIL, peggiora la qualità del ricorso alla CIG
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 5, 2010
Lavoro: CGIL, peggiora la qualità del ricorso alla CIG |
Aumentano gli interventi straordinari e in deroga, è questo il dato emerso dall’analisi resa nota oggi dall’INPS. Ad ottobre, sottolinea con preoccupazione il sindacato, si è superato il miliardo di ore di Cassa integrazione autorizzate: sono già 100 milioni in più di tutto il 2009 |
La qualità del ricorso alla Cassa integrazione peggiora radicalmente. Dai dati resi noti oggi dall’INPS, se ad ottobre le ore richieste di Cassa hanno registrato una lenta diminuzione rispetto a settembre scorso (-2,3%), su base annua continuano ad aumentare del 3,8%. Inoltre, una crescita consistente rispetto a settembre 2009, si è registrata per gli interventi straordinari e per quelli in deroga, aumentati rispettivamente del 101,1% e del 107,7%. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, per quanto concerne il confronto tendenziale, i valori cumulati (gennaio – ottobre) danno nel 2010 un totale di 1.026,4 milioni di ore autorizzate, contro i 712 del 2009 (+44,1%). La CIGO è calata del 36,9%, la CIGS è cresciuta del 159,6%, la CIGD é aumentata del 295,9%. “Più straordinaria e più deroga”, evidenzia il Segretario Confederale Fulvio Fammoni; dati che secondo il dirigente sindacale sono significativi nel rappresentare le ripercussioni economiche e sociali che si avranno sul 2011. In sostanza, sottolinea Fammoni “registriamo più ore autorizzate, più ore effettivamente utilizzate rispetto al 2009, peggior qualità nell’uso della Cassa: questi i dati effettivi”. Ad ottobre, continua il dirigente sindacale, “si è superato il miliardo di ore di Cassa integrazione autorizzate: sono già 100 milioni in più di tutto il 2009 e mancano ancora 2 mesi. Il ricorso alla Cassa continua ad aumentare e aumenta esponenzialmente la richiesta di deroga che al 31 dicembre finisce. Qualsiasi accordo – conclude Fammoni – necessita di sapere se la Cassa in deroga avrà continuità e l’incertezza rischia di lasciare a casa tante persone”. |
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