cgil siena

Oggi sciopero generale – manifestazione a Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 12, 2008

Manifestazione a SIENA

ore 9.00 concentramento Piazza La Lizza

 ore 10.00 partenza del corteo per le vie cittadine

ore 11.30 comizio conclusivo davanti al Palazzo del Governo

Argomenti: CGIL, manifestazioni, scioperi |

Sciopero generale confermato

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 11, 2008

NOTA STAMPA

A causa del nubifragio che ha colpito molte aree della nostra provincia e che ha causato gravi danni e l’evacuazione di persone dalle loro abitazioni, la CGIL di Siena, nell’esprimere solidarietà alle persone colpite, ritiene prioritario dare sostegno alle popolazioni e rimettere in sicurezza le infrastrutture.
La CGIL di Siena, di concerto con la FP (Funzione Pubblica) CGIL di Siena, concorderà con le Amministrazioni locali di inserire tra i servizi essenziali, esentati quindi dallo sciopero di domani, tutti i lavoratori impegnati nelle operazioni di protezione civile nella provincia.
La CGIL ribadisce che lo sciopero generale dell’intera giornata è confermato per tutti gli altri lavoratori con le modalità già definite.

Siena, 11 dicembre 2008

Argomenti: CGIL, scioperi |

Crisi: Cgil Venezia, non c’e’ nessuna sospensione dello sciopero di domani

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 11, 2008

l’unica eccezione riguarda i vaporetti per non creare disagi a fronte dell’ attesa acqua alta

Venezia, 11 dicembre – In relazione a notizie date da alcune emittenti secondo cui sembrerebbe che lo sciopero di domani, venerdì 12 dicembre, a Venezia sarebbe stato sospeso, si precisa che: non c’e’ e non e’ mai stata nessuna notizia di sospensione dello sciopero che rimane confermato per tutte le categorie, cosi’ come lo e’ la manifestazione regionale a Mestre in piazza Ferretto.

In data 10 dicembre, vista la previsione di una nuova ondata di acqua alta nella citta’ lagunare, la filt e la cgil hanno ritenuto di revocare lo sciopero per i soli lavoratori del trasporto locale (actv) addetti alla navigazione (vaporetti). Di seguito il comunicato:

A seguito delle informazioni pervenute tempestivamente da parte degli uffici comunali competenti sulle condizioni di acqua alta eccezionale previste nei prossimi giorni ed anche venerdì 12 p.v., la CGIL di Venezia e del Veneto, la FILT CGIL di Venezia e del Veneto decidono, per non aggravare la situazione di disagio dei cittadini, dei pensionati, dei lavoratori, di REVOCARE la partecipazione allo sciopero unicamente per il personale della navigazione dell’ACTV di Venezia. E’ con la consapevolezza che la nostra mobilitazione è indirizzata a migliorare le condizioni di vita e di reddito dei lavoratori e dei pensionati, per cui facciamo questa scelta di rispetto e di responsabilità nei confronti dei cittadini che subiranno già per cause impreviste pesanti disagi.

Argomenti: scioperi |

Epifani: “Uno sciopero per il futuro. Il governo sbaglia ricetta”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 11, 2008

L’intervista a Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL, de “Il Manifesto” di oggi:

http://www.cgil.it/nuovoportale/rassegnastampa/Interviste/081211.Epif.pdf

Argomenti: CGIL |

Accordo Bayer – chiusura stabilimento Rosia 30/06/09

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 10, 2008

Scarica l’accordo in pdf: accordo-bayer-101208.pdf

Argomenti: aziende, CGIL, FILCEM |

Sciopero Cgil: almeno 1 milione in piazza e bandiere listate a lutto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 10, 2008

108 manifestazioni in programma dopo circa 40mila assemblee

Roma, 10 dicembre – Saranno almeno un milione di persone a scendere in piazza venerdì prossimo, 12 dicembre, il giorno dello sciopero generale indetto dalla Cgil per chiedere una svolta di politica economica e sociale necessaria per governare la crisi e per evitare che questa scarichi le proprie conseguenze sulle famiglie dei lavoratori e dei pensionati e sui precari. La stima “prudenziale”, alla luce dei primi dati in possesso dell’organizzazione sulla base delle prenotazioni di pullman e treni a due giorni dalla giornata del 12, è stata fornita oggi in una conferenza stampa dal segretario confederale, responsabile d’organizzazione, Enrico Panini.

Saranno oltre 108 le manifestazioni in tutta Italia, di cui cinque a carattere regionale. Un dato che fa dire a Panini: “A che dice che la Cgil è sola dico che è, invece, in ottima e abbondante compagnia”. Così la confederazione di Corso d’Italia scende in piazza per chiedere “più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti”, come recita lo slogan scelto dall’organizzazione sindacale. Ma senza dimenticare la tragedia, incessante e intollerabile, di continui incidenti sul lavoro e il tentativo di uno smantellamento complessivo del Testo Unico su salute e sicurezza. “Le bandiere della Cgil saranno abbrunate, come segno di lutto, in quelle città recentemente colpite dalle ancora tante e troppe morti”, ha fatto sapere Panini mentre “in tutte le piazze si osserverà un minuto di silenzio”. Un’attenzione che la Cgil allarga, per non dimenticare, a Vito Scafidi, il ragazzo di 17 anni morto lo scorso 22 novembre sotto il tetto di un liceo di Rivoli, e alle cause della tragedia che lo ha investito.

Lo sciopero avrà una durata di quattro ore, anche se molte categorie prolungheranno a otto ore la durata della protesta, con articolazione su base provinciale. In cinque regioni, come detto, la protesta sarà organizzata a livello regionale con manifestazioni promosse nelle città capoluogo: in Emilia Romagna, dove sarà presente il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in Veneto, in Puglia, in Molise e in Sardegna. Per la sola manifestazione di Bologna sono, ad oggi, già prenotati 500 autobus, la stima per venerdì è che saliranno a circa 600, oltre a due treni speciali.

Alle 108 manifestazioni in programma la Cgil arriva dopo 38.452 assemblee di lavoratori durante l’orario di lavoro. “Un dato – ha sottolineato Panini – molto rilevante, calcolato per difetto, che non ha precedenti per quanto riguarda la quantità di assemblee organizzate da un solo sindacato e che registra un sostegno verso le nostre proposte e le nostre critiche, che va ben oltre la nostra stessa organizzazione”.

Le trattenute effettuate il giorno dello sciopero, a quanti operano nel sistema Cgil di tutto il paese, verranno destinate al progetto “Educazione di base e formazione sindacale per giovani donne lavoratrici nello stato del Gujarat (India)”. Un progetto organizzato con Sewa, la più grande organizzazione sindacale di donne lavoratrici indiane che è “una testimonianza di solidarietà della Cgil per rimarcare, oggi più che mai, un valore di fratellanza”, ha spiegato il segretario d’organizzazione. Inoltre, così come fu per la giornata del 27 settembre ‘Diritti in Piazza’, anche per lo sciopero generale sarà possibile seguire in diretta, sul sito della Cgil nazionale (www.cgil.it), il comizio di Bologna del segretario generale, Guglielmo Epifani, così come l’aggiornamento continuo sui dati di adesione e altro ancora. Senza dimenticare il contributo della web radio della Cgil www.radioarticolo1.com e del portale di ‘Rassegna Sindacale’ www.rassegna.it.

Argomenti: CGIL, manifestazioni, scioperi |

Segreteria CGIL Siena: sta crescendo un clima pesante ed oppressivo

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 9, 2008

NOTA STAMPA

La Segreteria della CGIL di Siena esprime profonda preoccupazione per il clima pesante ed oppressivo che sta crescendo in città.
Dapprima con la militarizzazione dell’Università degli Studi di Siena in occasione dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione e poi con le botte di ieri ad alcuni studenti che manifestavano in occasione del Premio Frajese.
Occorre che al più presto si torni ad un’atmosfera più serena dove siano banditi manganelli e lanci di oggetti ed intolleranza delle frange più estreme.
Si torni alla parola ed al confronto civile aperto e costruttivo ed al senso di responsabilità che eviti strumentalizzazioni.
Le Istituzioni, a partire dal Governo e dall’Ateneo di Siena, devono ascoltare le ragioni degli studenti e dei precari che guardano con preoccupazione al loro futuro e a quello della scuola e dell’università.
Purtroppo l’atteggiamento prevalente che si sta facendo avanti nel Paese, artefice questo Governo, è quello di sopraffare le voci di dissenso, di non ascoltarle, di reprimerle.
La Segreteria della CGIL di Siena ritiene che almeno nella nostra provincia, pur nell’asprezza delle differenti posizioni, debba rimanere aperta la strada del dialogo e del confronto e chiede che fin dal prossimo tavolo istituzionale sull’Università degli Studi di Siena vi prenda parte a pieno titolo una rappresentanza degli studenti.

Siena, 9 dicembre 2008

Argomenti: CGIL |

Epifani: “Il 12 in sciopero per cambiare le scelte del governo”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 9, 2008

Leggi l’intervista di oggi a Guglielmo Epifani, Segretario Generale CGIL, realizzata da “L’Unità”: http://www.cgil.it/nuovoportale/rassegnastampa/Interviste/081209.Epif.pdf

Argomenti: CGIL |

Venerdì 12 dicembre sciopero generale intera giornata

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 9, 2008

Manifestazione a SIENA

ore 9.00 concentramento Piazza La Lizza

ore 10.00 partenza del corteo per le vie cittadine

ore 11.30 comizio conclusivo davanti al Palazzo del Governo

Argomenti: CGIL, manifestazioni, scioperi |

Crisi Industria: Cgil, in 11 mesi oltre 360mila lavoratori in cassa integrazione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 6, 2008

Studio dipartimento Settori produttivi aggiornato al 5 dicembre

Roma, 5 dicembre – La crisi economica coinvolge non meno di 10mila imprese dell’industria, dell’artigianato e dei servizi. Complessivamente l’andamento della Cig ordinaria, straordinaria, in deroga e gestione edilizia, da gennaio a novembre di quest’anno, dimostra la straordinarietà della crisi: le ore di intervento sono risultate circa 280milioni e i lavoratori interessati sono stati almeno 362mila.

Sono questi alcuni dei dati più significativi dello studio elaborato dal dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale dal titolo “La Crisi economica dell’industria italiana – i dati sulla cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga, e i lavoratori coinvolti”. Un’analisi dettagliata che aggiorna lo stato di crisi di una fetta rilevate del settore produttivo ad oggi. Per questa platea di lavoratori coinvolti nella cassa integrazione vuol dire percepire meno di 800 euro al mese. I più penalizzati tra questi risultano essere i lavoratori posti in cassa integrazione per lunghi periodi che vedranno decurtata in modo pesante anche la tredicesima mensilità.

Tra le aziende più significative interessate dalla crisi ci sono la Fiat, ma anche l’Ilva di Taranto dove la nuova generazione dei lavoratori conosce per la prima volta la cassa integrazione, il distretto della ceramica di Sassuolo tra i più competitivi in difficoltà per il calo delle esportazioni; le acciaierie di Piombino che fermano la produzione e il lavoro di 1.600 lavoratori (dopo tantissimi anni non ci sarà l’albero di Natale sull’altoforno); il distretto del mobile imbottito collocato tra Matera e Bari in grave crisi strutturale da mesi con 10 mila posti a rischio; il lanificio Cerutti 1881 fabbrica storica del biellese di abbigliamento maschile coinvolta dalla cig. Ed anche: la Carefur GS azienda della grande distribuzione che in particolare nei suoi punti vendita al Sud ha posto in cig straordinaria 349 lavoratori su 948 occupati; la chimica di Porto Torres che ha annunciato il fermo impianti per 2 mesi coinvolgendo insieme all’indotto con meno 800 lavoratori.

Ci sono poi i casi di Alitalia, Gabetti, o di Telecom che ha appena annunciato un nuovo taglio di 4 mila dipendenti oltre ai 5 mila di settembre. La Cgil lamenta il fatto che l’Inps non ha più fornito i dati sull’andamento della cassa integrazione che si fermano ad agosto scorso e ne chiede subito la disponibilità.

– OLTRE 200 MILA LAVORATORI IN CIG ORDINARIA

Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate dall’Inps nei primi 8 mesi del 2008 erano 32 milioni. Proiettando il loro andamento nel trimestre settembre-novembre e tenendo conto dell’aggravamento del ricorso alla cig nello stesso periodo per il quadro internazionale aggiuntosi alla crisi strutturale dell’industria italiana, si determina un ammontare complessivo dell’intervento ordinario attorno ai 50 milioni di ore. Stima, tra l’altro, prudenziale perché si è mantenuto il trend di crescita del ricorso sui mesi precedenti (circa il 25%, che già si registrava a metà 2008). Su questa base è possibile stimare in oltre 200 mila unità i lavoratori interessati, sempre secondo stime prudenziali.

– OLTRE 90 MILA IN CIG STRAORDINARIA

E’ ipotizzabile che l’incremento del ricorso alla cassa ordinaria ha determinato sul versante della cigs un andamento più costante. E’ un comportamento attendista delle imprese di fronte alla crisi per come evolverà. Se non ci saranno miglioramenti sul piano produttivo e del portafoglio ordini, la cassa ordinaria per molte imprese si trasformerà rapidamente nel corso dei primi mesi del 2009 in straordinaria. Si può dire, quindi, che la cig straordinaria ha sfiorato i 95 milioni di ore. I lavoratori coinvolti vanno oltre le 90 mila unità.

– OLTRE 52 MILA IN CIG IN DEROGA

Riguarda i lavoratori per lo più di piccole imprese e dell’artigianato, che non hanno diritto alla cassa integrazione ordinaria. E’ possibile ipotizzare che i lavoratori coinvolti dalla cig in ragione d’anno siano oltre 52 mila.

– 20 MILA LAVORATORI GESTIONE EDILIZIA

Comprende industria e artigianato edile e settori lapidei. I casi di crisi in questi settori hanno interessato 20 mila lavoratori.

La Cgil precisa inoltre che occorre considerare che a questi dati, i quali fanno riferimento ai lavoratori occupati a tempo indeterminato, va aggiunta la situazione che vivono molti lavoratori precari, in particolare lavoratori a tempo determinato, a part-time sempre a tempo determinato, collaboratori, ecc. che superano complessivamente i 2,3 milioni di unità. Così come si sta determinando proprio in queste settimane un drastica riduzione della richiesta da parte delle imprese di lavoro somministrato e che le Agenzie quantificano intorno al 30/35%. Per l’insieme di questi lavoratori la crisi si presenta ancora più drammatica. Di fronte alla perdita o alla riduzione del tempo di lavoro non hanno alcuna copertura da parte degli ammortizzatori sociali. Le misure  adottate dal Governo a sostegno del reddito sono così condizionati (stato di crisi dei settori di appartenenza, intervento della bilateralità, ecc.) che rischiano di perdere la loro già ridotta efficacia.

Argomenti: CGIL |

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