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‎#FacciamoChiarezza

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 19, 2016

12508757_10153874591733988_6758717853465106503_n‪#‎FacciamoChiarezza‬. Le norme sul licenziamento dei lavoratori della Pa che violano le regole ci sono già. Il Governo, piuttosto che metterne a punto altre, dovrebbe adoperarsi affinché funzionino, sennò viene il sospetto che si tratta di misure strumentali che parlano al legittimo disagio di un Paese in sofferenza. Questo è ciò che in queste ore abbiamo detto e ripetuto e che non va assolutamente confuso con la difesa a oltranza dei “fannulloni” .
Se c’è un problema di tempistica – il premier ha parlato di una contrazione di tempi- è perché più in generale i tempi della giustizia in Italia sono inaccettabili. Tanto che in Europa la nostra giustizia viene considerata ultima, dopo quella di Malta. Tanto che questo tema è tra le ragioni principali per cui troppi imprenditori stranieri non investono.
Se davvero il Governo vuole dare una scossa al Paese, lo facesse destinando risorse e mezzi alla nostra Giustizia, rendendola veramente efficiente, veloce e funzionale. Così da potere, in tempi certi, giudicare i responsabili di ciascun reato, siano essi dipendenti della Pa o ricchi e potenti manager o uomini d’affari. Come i tanti, troppi personaggi che in questi anni hanno frodato migliaia di cittadini, svuotato aziende, messo sul lastrico risparmiatori e lavoratori ricavandone magari anche buonuscite milionarie. Fatti per i quali nessuno dagli scranni del Governo o del Parlamento ha ritenuto necessario ridurre tempi dei procedimenti o le tutele.
Le leggi speciali o ad hoc non fanno mai bene a un Paese. Servono norme e un sistema efficiente e giusto. Per tutti.

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