CPL operai agricoli: “Il confronto prosegua in tempi rapidi per un’agricoltura di qualità che riconosca il valore dei lavoratori”.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 29, 2016
IN STALLO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO PROVINCIALE DEGLI OPERAI AGRICOLI E FLOROVIVAISTI
Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil: “Il confronto prosegua in tempi rapidi per un’agricoltura di qualità che riconosca il valore dei lavoratori”.
Siena, 29 luglio 2016 – Si è svolto oggi l’Attivo provinciale dei delegati sindacali dell’agricoltura. L’incontro è stato promosso da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per approfondire, valutare e discutere lo stato delle trattative per il rinnovo del Contratto provinciale degli operai agricoli e florovivaisti senesi.
“Una trattativa – spiegano le organizzazioni sindacali – che va avanti da mesi e che ha affrontato molti aspetti del contratto, non cogliendo però le richieste contenute nella nostra piattaforma, che rappresentano il vero valore di un settore cardine della nostra provincia, tant’è che a tutt’oggi permangono nodi importanti quali la richiesta da parte datoriale di una forte revisione dell’orario di lavoro e una proposta salariale inaccettabile”.
“Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, unitamente ai delegati, – aggiungono i Sindacati – auspicano che le trattative proseguano in tempi rapidi e con una volontà fattiva. Un confronto costruttivo è indispensabile per evitare future iniziative a sostegno di un giusto contratto. Il tavolo di contrattazione deve agire in coerenza con l’agricoltura di qualità che esprime il nostro territorio, un’eccellenza che deve riconoscere anche il valore e la dignità del lavoro e dei lavoratori”.
Argomenti: agricoltura, contrattazione, FLAI |
Cgil nel lavoro che cambia.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2016
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Argomenti: CGIL |
FP CGIL, FP CISL, UIL FPL: “Continua il rischio di perdere la Camera di Commercio di Siena e la sua sede”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 27, 2016
FP CGIL, FP CISL, UIL FPL: “Continua il rischio di perdere la Camera di Commercio di Siena e la sua sede”
I lavoratori sono in stato d’agitazione per difendere i servizi e i posti di lavoro
Siena, 27 luglio 2016 – Decretazione agostana: il Governo sforna decreti nel periodo di ferie sperando di far passare sotto silenzio operazioni che riducono i servizi pubblici e mettono a rischio i livelli occupazionali. E’ il caso del “Riordino del sistema Camerale” che il Governo si appresta a discutere nei prossimi giorni a seguito della legge 124 dell’agosto 2015, “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.
Ricordiamo alcuni elementi oggettivi che tornano utili a capire la realtà di questo paese:
- Nella pubblica amministrazione italiana persiste un sostanziale blocco del turn over;
- Nel 2010 è entrato in vigore il blocco dei contratti pubblici dipendenti – ad oggi ancora in essere (tra l’altro il blocco è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale);
- Nel 2010 il debito pubblico era pari a 1.851.252 milioni di euro;
- Nel 2013 sono stati festeggiati nel salone attico della Camera di Commercio di Siena i 150 anni delle attività svolte a sostegno delle imprese e del territorio;
- Nel 2014 il Presidente del Consiglio Renzi, appena insediato, aveva annunciato l’abolizione delle Camere di Commercio e la loro sostituzione con speciali agenzie per gestire tutti i rapporti burocratici fra strutture pubbliche e imprese; il debito pubblico ammontava a 2.134.200 milioni di euro;
- Nel 2014 la Camera di Commercio di Siena ha versato all’erario € 519.046,93; nel 2015 ne ha versati € 548.980,47 (nel 2015 c’è stata una riduzione del 35%, per legge, del diritto annuale, principale voce di entrata del bilancio camerale);
- Nell’aprile 2016 il debito pubblico è già salito a 2.230.845 milioni di euro.
I conti non tornano… Siamo proprio sicuri che il problema di questo paese siano i dipendenti pubblici e di conseguenza anche i dipendenti delle Camere di Commercio?
Il Decreto Legislativo esce come bozza di discussione su carta intestata della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ricalca (in peggio) la bozza di decreto che nei mesi scorsi mise in agitazione tutto il sistema camerale. Allora si disse che quella bozza era apocrifa (senza padri e madri); oggi quella bozza viene riproposta (in peggio), ma questa volta con la paternità molto chiara: il Dipartimento affari legislativi della Presidenza del Consiglio. Nella bozza viene ribadito: la drastica riduzione delle Camere di Commercio (solo 60 in tutta Italia dalle attuali 105), la chiusura degli uffici periferici dopo la fusione, il taglio lineare dei dipendenti del 15% e, a fusione avvenuta, del 25% dei dipendenti delle funzioni trasversali (uffici del personale, ragioneria, ecc.), il taglio delle risorse (-40% sui Diritti camerali per il 2016 e -50% nel 2017), la soppressione o gli accorpamenti delle aziende speciali, la soppressione, in pratica, delle Union Camere Regionali, la riduzione drastica delle funzioni proprie delle Camere di Commercio e l’apertura al privato.
Perché Siena rischia di perdere la sua Camera di Commercio? Basta leggere l’articolo 3 della bozza sopra menzionata, dove si parla di un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole Camere di commercio con individuazione di una sola sede per ciascuna nuova Camera che dovrà avere almeno 75.000 imprese annotate nel Registro (Siena ne conta 37.370 al 31.12.2015).
Per il personale nessun paracadute. Chi verrà dichiarato esubero (che sarà in numero maggiore delle percentuali indicate in relazione alle funzioni che non saranno più svolte dalle Camere) potrà ricorrere solo alla mobilità: mobilità che in questo caso non vuol dire essere assorbito (per legge) da altro ente (come avvenuto per le Province), ma significa cassa integrazione con stipendio all’80% del tabellare (molto meno del salario in godimento) per due anni. Se entro i due anni non si trova collocazione si viene semplicemente licenziati. Il rimanente personale “fortunato” che rimarrà dipendente del sistema potrà essere spostato nella sede della nuova Camera di Commercio, con un aggravio di costi per spostamenti e una pesante ricaduta sulla qualità della vita.
Pesanti ricadute in termini occupazionali e di servizi si avranno anche sulle Aziende speciali e sull’indotto: appalti che non verranno rinnovati per la chiusura delle sedi territoriali espressamente prevista nel Decreto.
Un disegno scellerato che il Governo pensa di poter far passare nel silenzio della canicola estiva. Ma non sarà così! Come già dimostrato con le Province che sono in stato di agitazione ed alcune in occupazione, FP CGIL, FP CISL e UIL FPL, assieme alle RSU, risponderanno alla “provocazione” inaccettabile del Governo lanciando una altrettanto dura mobilitazione nazionale e locale. Al Governo sia ben chiaro: non gli sarà possibile approvare provvedimenti scellerati e dannosi per i servizi e per i lavoratori e le lavoratrici approfittando dell’anticiclone africano!! Anche d’estate, con il periodo feriale alle porte, saremo presenti per impedire lo sfascio della pubblica amministrazione.
Questa nota sarà trasmessa, oltre ai mass media locali, anche ai Parlamentari di riferimento, Consiglieri Regionali, Sindaci, rappresentanti datoriali interessati al “riordino”.
FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e RSU CCIAA Siena
Argomenti: Camera di Commercio, FP |
E’ TUA! FIRMALA!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 26, 2016

Chiusura estiva sedi CGIL Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 25, 2016
vi informiamo che le nostre sedi rimarranno chiuse
da lunedì 15 AGOSTO a venerdì 19 AGOSTO
riapriranno LUNEDI’ 22/08/2016
Argomenti: camere del lavoro, CGIL |
27 luglio: sciopero metalmeccanici industria Federmeccanica
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 22, 2016
CONTRATTO NAZIONALE METALMECCANICI industria – FEDERMECCANICA
Per una vera trattativa con Federmeccanica e Assistal e realizzare un buon Contratto
MERCOLEDI 27 LUGLIO 2016
SCIOPERO di 4 ore
prime 4 ore della mattinata per i giornalieri
ultime 4 ore del turno lavorativo per i turnisti
PRESIDIO E VOLANTINAGGIO DALLE ORE 10
ROTONDA PAM DI POGGIBONSI
¨ GARANTIRE IL POTERE D’ACQUISTO DEL SALARIO
¨ MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO
¨ TUTELARE TUTTE LE FORME DI LAVORO
¨ TUTELARE E RILANCIARE L’OCCUPAZIONE
¨ FORMAZIONE, WELFARE, PARTECIPAZIONE
Argomenti: FIOM, metalmeccanici, scioperi |
Enti locali: ancora non ci siamo!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 22, 2016
PROVINCE: il Decreto del Governo rischia di provocare il dissesto finanziario in tutti gli Enti.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2016
PROVINCE: IL DECRETO DEL GOVERNO RISCHIA DI PROVOCARE IL DISSESTO FINANZIARIO IN TUTTI GLI ENTI.
Cgil, Cisl e Uil e la RSU avviano la mobilitazione con i lavoratori coinvolgendo i cittadini e le istituzioni
Siena, 21 luglio 2016 – Le Province italiane nuovamente in stato di agitazione. Il Governo, con il Decreto Enti Locali, assesta un nuovo durissimo colpo a questi Enti agonizzanti.
I tagli previsti dal Governo (in realtà un prelievo forzoso) non solo impediranno alle Province di erogare servizi fondamentali per i cittadini (manutenzione strade, manutenzione edifici scolastici, trasporto pubblico locale, ecc.), ma porteranno gli Enti ad un dissesto indotto che colpirà duramente le lavoratrici e i lavoratori che si vedranno tagliare ulteriormente gran parte del salario accessorio e che potrebbero vedere a rischio anche lo stipendio (come già purtroppo accade in realtà del sud dove per mesi non è stato erogato lo stipendio).
In Toscana, dove la situazione fino ad ora registrava una situazione critica ma più sotto controllo, il Decreto Enti Locali provocherà un aumento dei tagli (in forma appunto di prelievo forzoso) di oltre 41 milioni!! Se tale Decreto non verrà modificato in sede di conversione tutte le Province toscane rischiano concretamente di andare al dissesto finanziario!
Si tratta di una situazione intollerabile: è vergognoso e inammissibile che il Governo stesso operi in maniera da strozzare i propri enti territoriali! Per queste ragioni CGIL, CISL e UIL Funzioni Pubbliche nazionali hanno indetto per venerdì 22 una giornata di mobilitazione in tutte le province italiane. In Toscana le iniziative si terranno contemporaneamente a partire dalle ore 11. A Siena verrà effettuato un volantinaggio informativo rivolto alla cittadinanza in Piazza Matteotti.
Chiediamo con forza ai Parlamentari del territorio, ai Consiglieri Regionali, al Presidente della Provincia e ai Consiglieri Provinciali, ai Sindaci e a tutte le forze politiche di impegnarsi affinché in sede di conversione del Decreto:
- vengano ridotti drasticamente i prelievi forzosi sul comparto delle Province/Città Metropolitane per evitare il dissesto di più della metà degli enti a livello nazionale.
- vengano tolte per le Province e le Città Metropolitane TUTTE le sanzioni previste per lo sforamento del patto di stabilità 2015, comprese quelle che causano la drastica diminuzione del salario accessorio.
- vengano previste norme adeguate per poter rinnovare i contratti a tempo determinato.
Noi vogliamo salvaguardare i servizi ai cittadini e i diritti dei lavoratori e in mancanza di raggiungimento di questi obiettivi la protesta salirà inevitabilmente di tono: i lavoratori e le lavoratrici delle Province hanno già dimostrato grande capacità di lotta con le occupazioni contemporanee di tutti gli enti nel 2014/2015, se sarà necessario… lo rifaremo!!!!
CGIL, CISL e UIL Funzioni Pubbliche di Siena e RSU Provincia di Siena
Lavoro: il 70% dei nuovi rapporti è precario
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2016
Lavoro – Senza incentivi frenano i contratti stabili
Le assunzioni dei datori privati sono state 2.076.000, con una riduzione di 263.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (- 11,2%). Questo rallentamento ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: -280.000, pari a -34% sui primi cinque mesi del 2015. “Il calo – evidenzia l’Inps – è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni”.
Da registrare poi la forte contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-37%). Per i contratti a tempo, nei primi cinque mesi del 2016, si registrano 1.441.000 assunzioni, in linea con gli anni precedenti (+ 0,6% sul 2015, e + 1,2% sul 2014). Crescono le assunzioni in forma atipica: quelle con contratto di apprendistato sono state 90.000, con un incremento del 10,4% sul 2015. Le cessazioni complessivamente risultano diminuite dell’8,9%.
Nel periodo gennaio-maggio 2016 sono stati venduti 56,7 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi cinque mesi del 2015, pari al 43%. Questo un altro passaggio della rilevazione: nello stesso periodo del 2015 la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 75,2%.
“Da una prima lettura dei dati c’è una frenata impressionante dei contratti a tempo indeterminato. In carenza del meccanismo degli incentivi, poi, si dimostra che l’andamento dell’economia non è in grado di fornire occasioni di lavoro per colmare il gap”. Lo dichiara il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, ai microfoni di RadioArticolo1. “Fuori dalla logica degli incentivi – quindi – non c’è una crescita dell’economia in grado di assicurare nuovi posti di lavoro”.
La precarizzazione “torna ad aumentare”, osserva Fammoni: “Quasi il 70% dei nuovi rapporti di lavoro è instabile. E poi c’è un vero e proprio boom dei voucher, ovvero il massimo dell’instabilità, che rappresentano un grave problema per le persone. Se si conferma la tendenza quest’anno supereremo i 130 milioni di voucher venduti nell’arco di tutto il 2016. Uno strumento non solo ingiusto, ma che può anche nascondere dentro di sé ulteriori meccanismi di sfruttamento e frode”.
Sulla capacità di intervento del governo, infine, “temo che il meccanismo messo in atto dal ministero del Lavoro non sarà in grado di intercettare lo sfruttamento e riportarlo ad una situazione normale”.
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Voucher, sfuma il confine tra lavoro formale e informale
Argomenti: CGIL |
LIBERART: premio artistico SPI CGIL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2016
LIBERART: premio artistico SPI CGIL
Lo SPI CGIL di Siena ha indetto un CONCORSO DI POESIA riservato ai pensionati o agli ultracinquantacinquenni, anche se non pensionati, residenti nella provincia di Siena e che esercitano la loro arte in modo non professionale. Le opere dovranno essere presentate entro il 15 ottobre 2016. Una giuria esaminerà le opere ed assegnerà i 3 premi (primo classificato 500,00 euro, secondo 300,00 euro e terzo 150,00 euro) durante una cerimonia che si svolgerà il 16 dicembre 2016 alle ore 16,00 presso Palazzo Patrizi, via di Città 75, a Siena. Chi fosse interessato può consultare il bando presso le sedi territoriali CGIL o sul sito www.spicgilsiena.org oppure ricevere notizie telefonando allo 0577-254834 o scrivendo una e-mail a spi.si@siena.tosc.cgil.it