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Pensioni: Camusso, interventi per far cassa e socialmente insopportabili

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 5, 2011

Pensioni: Camusso, interventi per far cassa e socialmente insopportabili
Richiesta a CISL e UIL di una riunione unitaria delle segreterie per valutare le conseguenze della manovra sui lavoratori e pensionati
» Governo: Camusso, colpo durissimo a lavoratori e pensionati. Serve equità
» VIDEO: Intervento Camusso su CGILtv
04/12/2011 da www.cgil.it

Il taglio della manovra economica così com’è stata presentata è “socialmente insopportabile”. C’è un colpo durissimo sui pensionati all’interno di un’idea portante che sembra essere quella di “fare cassa sui poveri del nostro paese”. E se il giudizio con CISL e UIL è sostanzialmente condiviso è arrivato “il momento di un’iniziativa comune” delle tre confederazioni sindacali finalizzata al cambiamento della parte iniqua della manovra economica. Per questo la CGIL ha chiesto un incontro alle due organizzazioni sindacali “per valutare le conseguenze sui lavoratori e sui pensionati”. E’ questo in estrema sintesi il messaggio che ha voluto lanciare oggi Susanna Camusso, Segretario Generale del sindacato di Corso d’Italia, nel corso di una conferenza stampa convocata a poche ore dal termine del confronto tra il governo Monti e le parti sociali sulla manovra da circa 24 miliardi.

In attesa di poter dare un giudizio compiuto sull’intero complesso di misure al momento, ha riferito il leader della CGIL, “il peso della manovra” tra gli interventi sulle pensioni di anzianità e il blocco della rivalutazione delle pensioni appena sopra i minimi, produrrà “un peggioramento della condizione di crisi” rendendo il carattere della correzione di bilancio recessivo. E’ di fatti “socialmente insopportabile” aver cancellato l’adeguamento delle pensioni al costo della vita in particolare nella parte che riguarda il blocco delle indicizzazioni rispetto all’inflazione delle pensioni sopra i 467 euro, in questo modo, spiega Camusso, si ridurranno ulteriormente i consumi con un effetto depressivo sull’economia. Anche per quanto riguarda l’aumento dell’età per l’accesso alla pensione il Segretario Generale della CGIL dà un giudizio fortemente negativo. “Abbiamo già detto – spiega a proposito dei contributi necessari ad andare in pensione in anticipo rispetto all’età di vecchiaia – che 40 è un numero magico e intoccabile. E’ molto complicato dare un giudizio di equità su questa manovra”. Anzi appare sempre di più “una scelta per fare cassa e l’affermazione che si tratti di una riforma non corrisponde a verità”.

E se pure sono riscontrabili alcune scelte positive manca assolutamente quell’equità annunciata e promessa dal professor Monti ma allo stato non pervenuta. Si potevano recuperare risorse da chi in questi anni non ha contribuito. Camusso ha elencato una serie di scelte che si potevano e si possono ancora fare: da un accordo con la Svizzera per il pagamento delle imposte sui depositi bancari ad una rivisitazione della tassazione sui capitali scudati fino alla cancellazione della commessa per i bombardieri F 35 che da sola vale 13 miliardi. Così come manca una tassa sulle grandi ricchezze perché la tassazione sulla casa reintrodotta sembra cadere ancora una volta sui soliti noti mentre la lotta all’evasione è in continuità con il passato governo. La domanda lecita che quindi il leader della CGIL fa al premier Monti è: “Ma non doveva essere una manovra equa?”.

E ricordando le parole che essa stessa aveva detto ieri nel corso dell’Assemblea nazionale dei delegati della CGIL ha aggiunto: “Lo ribadiamo: non ci rovini la festa per il cambiamento. Senza equità, pur nel rigore, rischia di esserci continuità con il passato governo”. Spazi per un cambiamento però ce ne sono. Per questo Camusso ha proposto a CISL e UIL una riunione unitaria delle segreterie per valutare le conseguenze della manovra sui lavoratori e sulle pensioni. “E’ arrivato il momento – ha concluso – di un’iniziativa comune con CISL e UlL”.

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Assemblea CGIL: Camusso, 40 anni numero magico e invalicabile. Sulle pensioni non si fa cassa.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 4, 2011

Assemblea CGIL: Camusso, 40 anni numero magico e invalicabile. Sulle pensioni non si fa cassa.
Secondo il Segretario Generale della CGIL le “proposte per adesso sono indigeribili. Su pensioni di anzianità e il non adeguamento al costo non si tratta”
» Camusso, per trovare l’equità ci vuole la lente di ingrandimento
03/12/2011 da www.cgil.it

Ci sono dei “punti invalicabili”, dei “numeri magici” che la CGIL non sarà mai disposta ad abbandonare: la difesa dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e i 40 anni di contributi per le pensioni di anzianità. E’ questa la linea invalicabile che Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, pone al nuovo governo – alle prese con il pacchetto di misure che approverà nelle prossime ore sui temi lavoro e pensioni con una nuova manovra – chiudendo a Roma l’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati del sindacato di Corso d’Italia.

Ed è proprio sul tema pensioni che il leader della CGIL ha voluto lanciare al premier Monti i messaggi più netti e decisi: “sulla previdenza non si fa cassa”, ha chiarito, con forza e tra gli applausi del 15 mila delegati, Camusso. I conti infatti ci dicono che la “previdenza non è un’urgenza, il nostro sistema è in perfetto equilibrio” e se risultassero vere le ipotesi fin qui circolate – ovvero cancellare i 40 anni di contributi e bloccare l’adeguamento delle pensioni al costo della vita – “non si tratterebbe di una riforma, ma di un’operazione per fare cassa” e per la CGIL sarebbe “indigeribile” e che sarà pronta a contrastare. Anche perchè non è il caso che “Monti ci rovini la festa della caduta del governo Berlusconi”.

“C’è un momento dov’è giusto smettere di lavorare dopo aver dato per anni con fatica e con grande dignità”, ha spiegato Camusso. Questa soglia è nei 40 anni di contributi. Un numero magico per una CGIL che “guarda in positivo e non con un’idea cupa del mondo” e che si batterà  in queste e nelle prossime ore per “difendere i diritti delle persone e della loro condizione di cittadini”. Questa posizione della CGIL, e sostenuta da “una ‘minoranza’ determinata”, non è un veto ma la semplice constatazione di una scelta civile ed equa: andare in pensione dopo 40 anni è un diritto frutto di lunghi e continui sacrifici. Un messaggio rivolto anche a Confindustria che in privato chiede al sindacato piani di ‘scivolo’ alla pensione e in pubblico parla di arzilli settantenni che potrebbero manovrare ancora dei treni, leggasi infelice battuta di un esponente dell’associazione degli industriali.

I quarant’anni sono quindi “un diritto e non un obbligo”, ha ribadito Camusso suggerendo al professor Monti e al minstro del Welfare Fornero che le  risorse si possono trovare decidendo l’unità del sistema contributivo pensionistico e nell’uguaglianza della condizione dei lavoratori.  Infine sul ventilato blocco delle perequazioni forse non è ancora chiaro che quelle stesse pensioni hanno mantenuto quei tantissimi ragazzi imbrigliati nella sacca di precarietà o addirittura senza lavoro. E se proprio vogliamo guardare al futuro dei giovani e dare loro una prospettiva previdenziale “vanno reintegrati i sei punti di calcolo persi con il crollo del Pil determinato dagli effetti della crisi”, ha concluso Camusso rassicurando la platea: “Non ci siamo rassegnati in questi tre anni. Sosterremo le scelte giuste ma contrasteremo quelle che riterremo sbagliate. Arrivederci a presto”.

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Assemblea CGIL: Camusso, curare il lavoro per curare l’Italia

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 4, 2011

Assemblea CGIL: Camusso, curare il lavoro per curare l’Italia
A concludere l’Assemblea Nazionale dei delegati e delegate l’intervento di Susanna Camusso “curare il lavoro significa avere a cuore il futuro dei lavoratori, la loro identità, la loro dignità” è l’unica strada per risollevare il Paese dalla crisi » Le ProposteLavoro: CGIL, 13 storie, 13 facce della crisi
» VIDEO su CGILtvFOTO
03/12/2011 da www.cgil.it

“Bisogna curare il lavoro rimettendolo al centro, perchè curare il lavoro significa curare l’Italia e l’Europa”. Con questo appello il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso ha concluso l’Assemblea Nazionale Straordinaria dei delegati e delegate della Confederazione. La leader della CGIL è intervenuta al termine di un intenso dibattito nel corso del quale lavoratrici e lavoratori con le loro esperienze, le loro storie hanno descritto l’Italia vera, quella che, nonostante la crisi, continua a mandare avanti il Paese.

Con l’assemblea nazionale di oggi, la CGIL ha voluto riportare al centro del dibattito il lavoro, perchè, come sottolinea il titolo dell’evento ‘Il Lavoro è l’unica cura per il Paese’. “Abbiamo scelto il verbo curare, perchè implica rispetto, attenzione, passione, riconoscimento. Curare è un verbo classico che si usa per le persone, e quindi, curare il lavoro significa avere a cuore il futuro dei lavoratori, la loro identità, la loro dignità”. Così Susanna Camusso ha voluto spiegare il senso delle parole d’ordine con le quali sono state chiamate a Roma, al Palalottomatica, oltre 15mila delegati e delegate provenienti da tutta Italia.

Curare il Paese, secondo Camusso, significa “difenderlo”, rimettere al centro le tante storie che oggi sono state raccontate, le tante vertenze aperte, le tante vertenze sconosciute, le tante vertenze di coloro che oggi sono in Cassa integrazione, in attesa di capire qual è il destino del loro posto di lavoro e della loro impresa. Importante, quindi, per la leader del sindacato di Corso d’Italia, un piano per il lavoro che guardi ai giovani. “Un piano straordinario per l’occupazione giovanile – ha spiegato – finanziato da risorse pubbliche e private” che abbia tra le finalità “la messa in sicurezza del territorio, i problemi legati alla deforestazione, che rinvesta in un’idea di territorio mantenuto e curato”. Per raggiungere questi obiettivi “bisogna saper ‘sfruttare’ le conoscenze e l’intelligenza dei giovani”.

Curare il lavoro e quindi l’Italia, significa per Camusso, difendere i diritti dei lavoratori: “dalla rappresentanza, alla contrattazione, alla possibilità di organizzarsi e di esserci nei luoghi di lavoro”. Per questo motivo il 7 e l’8 marzo la CGIL voterà per le rappresentanze sindacali unitarie in tutti i settori pubblici e per lo stesso motivo, ha dichiarato Camusso “preoccupa che una grande azienda metalmeccanica pensi di potere cancellare la CGIL dagli stabilimenti FIAT, noi vogliamo esserci. Faremo di tutto perchè FIOM e CGIL ci siano”. L’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori “deve essere preso con attenzione, altrimenti c’è il rischio che diventi una regola per i sindacati di comodo”. La norma dovrebbe essere “integrata con le libertà sindacali”, ha spiegato Camusso. “Il primo numero magico è per noi l’articolo 18, un articolo che non si tocca, perchè  i licenziamenti discriminatori sono un tema su cui si misura la civiltà di un paese e l’Italia è un paese civile. L’articolo 18 parla di libertà dei lavoratori. Non ci può essere libertà di impresa se non c’è la libertà del lavoro. Abbiamo un enorme mondo del lavoro da curare che deve avere le stesse tutele, gli stessi diritti e prospettive”.

Per uscire dalla crisi, secondo Camusso, è importante una strategica politica industriale, la riduzione significativa delle 46 diverse forme contrattuali esistenti, una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca “tutele dignitose”. Inoltre, è indispensabile favorire l’ingresso delle donne e dei giovani in un mercato del lavoro “stabile e con pieni diritti” e lottare contro “la piaga del lavoro nero”, ridando centralità al Mezzogiorno per il “bene dell’intero paese” mettere “fine ad ogni tipo di economia mafiosa riaffermando la legalità”.

Argomenti: CGIL |

Franco Caselli è il nuovo Segretario Generale dello SPI

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 3, 2011

Avvicendamento al vertice del Sindacato pensionati della CGIL di Siena

Franco Caselli è il nuovo Segretario Generale dello SPI

 Ieri presso il circolo Arci di Fontebecci si è riunito il Comitato Direttivo del Sindacato Pensionati SPI CGIL di Siena per prendere in esame le dimissioni di Franco Baroni dalla carica di Segretario Generale e provvedere all’elezione del suo sostituto.

Alla presenza di Carla Cantone, Segretaria Generale dello SPI nazionale, di Daniela Cappelli, Segretaria Generale dello SPI regionale, e di Claudio Guggiari, Segretario Generale della CGIL di Siena, il Segretario uscente Baroni ha ringraziato per la collaborazione ed i risultati raggiunti tutto il gruppo dirigente dello SPI provinciale, che nel prendere atto delle sue dimissioni lo ha salutato con un caloroso applauso accompagnato dagli auguri per i nuovi incarichi che andrà ad assumere a Vicenza.

I lavori sono proseguiti con la proposta del nominativo di Franco Caselli quale nuovo Segretario Generale dello SPI CGIL di Siena, sulla quale gli aventi diritto hanno votato a scrutinio segreto. L’esito del voto è stato straordinariamente favorevole al candidato, che ha ottenuto il cento per cento dei voti. Caselli, settanduenne, mai domo, proteso senza riserve al nuovo ed al futuro, con un importante passato in varie categorie della CGIL, è stato fino a ieri Segretario Organizzativo dello SPI senese.

Siena, 2 dicembre 2011

Argomenti: pensionati, SPI |

Chiusura sedi 9 dicembre

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 2, 2011

Venerdì 9 dicembre le nostre sedi rimarranno chiuse, riapriranno lunedì 12

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

Corso FP CGIL per Operatore Socio Sanitario (USL 7 e AOUS)

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 2, 2011

Corso FP CGIL per Operatore Socio Sanitario (USL 7 e AOUS)

La CGIL FP di Siena organizza per gli iscritti un corso di preparazione alla selezione per l’ammissione ai corsi di formazione per operatore socio sanitario banditi dalla USL 7 e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (Integrativo per AAB/OTA).

Gli interessati possono prenotarsi entro il 7/12/2011 lasciando nome e cognome ed un recapito telefonico e/o telematico presso:

–              il Centralino della Camera del Lavoro di Siena: tel. 0577/2541

–              e-mail: lbarbi@siena.tosc.cgil.it

–              la responsabile del corso FP CGIL Lucia Barbi: tel. 349 8655989

Successivamente saranno comunicati il calendario e gli orari delle lezioni che si terranno a Siena.

Siena, 2 dicembre 2011

Argomenti: FP |

Chiusura Uffici Patronato INCA

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 2, 2011

LUNEDI’ 5 DICEMBRE TUTTI GLI UFFICI DEL PATRONATO INCA RIMARRANNO CHIUSI PER L’INTERA GIORNATA

Argomenti: camere del lavoro, CGIL, INCA, patronato, servizi |

Tabelle paga farmacie dicembre 2011

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 1, 2011

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Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Niente cassa sulle pensioni!

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 1, 2011

Governo: CGIL, niente cassa sulle pensioni
Per la Confederazione “se fossero vere le notizie anticipate dalla stampa ci troveremmo di fronte a provvedimenti inaccettabili”. “Se le misure alla fine fossero davvero quelle che oggi sono sulle prime pagine, non saremmo neanche di fronte a ipotesi di riforma ma a puri e semplici interventi di cassa, senza alcun profilo di discontinuità rispetto a quanto avvenuto nel recente passato” » Pensioni: Camusso, 40 è numero magico e intoccabile. Governo convochi parti sociali
» CGIL a Marcegaglia: invece di polemizzare sulle pensioni, perché non si comincia dalla patrimoniale?
30/11/2011 da www.cgil.it

“Sono il lavoro ed il fisco i temi centrali della piattaforma CGIL, che riproponiamo al Governo, con la certezza che senza interventi sulla crescita e senza una vera svolta sull’equità, il Paese non esce dalla condizione difficile che si è determinata”. A dichiararlo Vera Lamonica, Segretario Confederale della CGIL con delega al Welfare e alla previdenza, che aggiunge “se fossero vere le notizie anticipate dalla stampa riguardo alle misure sulle pensioni, ci troveremmo di fronte a provvedimenti inaccettabili”.

Il ventilato blocco dell’adeguamento all’inflazione delle pensioni in essere, per la CGIL “è esattamente il contrario dell’equità” perché, spiega Vera Lamonica “colpisce le fasce più deboli, già impoverite dalla caduta del potere d’acquisto di salari e pensioni, e non in grado di reggere ulteriori colpi a condizioni di vita che si sono fatte sempre più difficili, con effetti anche sulle condizioni generali del Paese segnate dalla caduta dei consumi e delle dinamiche recessive in atto”. Se fossero vere le anticipazioni, prosegue Lamonica “l’approccio ai temi più generali della previdenza sarebbe ancora una volta basato sulla volontà di fare esclusivamente cassa con le pensioni, e sarebbe anche la dimostrazione che il tema giovani viene usato solo strumentalmente, e non per dare risposte effettive”.

La CGIL conferma dunque la sua netta opposizione a cancellare il tetto dei 40 anni, peraltro già oltre 41, che costituisce il “necessario legame con il lavoro e la vita delle persone”, così come è contraria ad ulteriori anticipazioni dell’innalzamento dell’età per le donne del settore privato. “I privilegi e le disparità non sono legati al lavoro dipendente e vanno affrontati sul serio e non solo con misure che avrebbero puro valore simbolico, come ad esempio la parificazione delle aliquote per il lavoro autonomo, che va effettuata per tutta la platea ed in misura adeguata, o i vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali, tema sul quale intravediamo un segno positivo che va esteso e concretizzato”.

“Inoltre – conclude Vera Lamonica – non si può non sottolineare che, contrariamente a quanto è avvenuto con il precedente Governo, sugli interventi di natura previdenziale va costruito il confronto, e noi auspichiamo il consenso, delle parti sociali. Non abbiamo inseguito il dibattito tenuto nelle ultime settimane sugli organi di stampa, nonostante esso abbia provocato ansie ed incertezze ulteriori tra i lavoratori, ma ci sembra che, se le misure alla fine fossero davvero quelle che oggi sono sulle prime pagine, non saremmo neanche di fronte a ipotesi di riforma ma a puri e semplici interventi di cassa, senza alcun profilo di discontinuità rispetto a quanto avvenuto nel recente passato”.

Argomenti: CGIL |

Tabelle paga forestali dicembre 2011

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 1, 2011

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Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

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