Sostegno a chi ha perso il posto di lavoro – Riapertura al 31 ottobre 2009
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 8, 2009
Contributo per il sostegno al reddito dei lavoratori che hanno perso l’occupazione – RIAPERTURA
FORSE HAI DIRITTO E NON LO SAI !
In attuazione del protocollo d’intesa tra la Provincia di Siena e le Organizzazioni Sindacali, attraverso risorse messe a disposizione della Fondazione MPS, la Provincia di Siena eroga ai lavoratori che hanno perso l’occupazione per crisi aziendali od occupazionali un contributo mensile, fino ad un massimo di 6 mesi, di 3.156 € lordi totali pari a 2.400 € netti totali.
BENEFICIARI:
Possono chiedere il contributo coloro che a partire dal 31 agosto 2008 hanno perso il lavoro e avevano un contratto:
subordinato a tempo determinato o indeterminato
di apprendistato
di collaborazione a progetto o coordinata e continuativa
o erano:
titolari di partita iva o soci con almeno tre anni di attività cessata dopo il 31 agosto 2008
REQUISITI:
I richiedenti dovranno:
essere domiciliati in Provincia di Siena
essere stati licenziati da aziende che operano in Toscana o da enti pubblici toscani (in caso di mancato rinnovo del contratto di collaborazione coordinata e continuativa)
essere iscritti o essere stati iscritti in un Centro impiego della Provincia di Siena come disoccupati (aver reso immediata disponibilità al lavoro) ed essere privi di occupazione da almeno 1 mese
aver sottoscritto il Patto di servizio integrato
aver perso il lavoro per cause a loro non imputabili ed aver almeno tre mesi di lavoro o di servizio nell’azienda di provenienza
non aver beneficiato di ammortizzatori sociali per il periodo di disoccupazione per il quale chiedono il contributo
impegnarsi a non richiedere in futuro ammortizzatori sociali per il periodo di disoccupazione per il quale chiedono il contributo
RIAPERTURA – Le domande possono essere presentate fino al 31 ottobre 2009
(In caso di risorse residue sarà aperta una successiva scadenza fino al 31/01/2010)
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Argomenti: aziende, CGIL, disoccupazione, INCA, patronato, sostegno al reddito |
Servizio Idrico Integrato e balzelli
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 8, 2009
La CGIL di Siena, che nei giorni scorsi aveva espresso contrarietà alla cauzione dei 40 euro richiesto la restituzione degli oneri di depurazione impropriamente addebitati agli utenti, mostra oggi incredulità e stupore per la leggerezza con cui AD e Presidente di Fiora spa hanno affrontato la questione nella conferenza stampa svoltasi alcuni giorni fa.
Abbiamo sentito parlare di banalizzazione dell’argomento sui media; viene da chiedersi cosa ci possa essere di più banale e superficiale dell’affermare che la cauzione serve per continuare la politica degli investimenti, che comunque questa azienda è l’ultima ad applicarla e che riguarda solo una parte di utenti, in quanto sottraendo chi già domiciliato e chi ha pagato la cauzione durante la vecchia gestione (Comuni) sarebbe destinata a circa 150.000 utenti, spesso i più poveri. La cauzione, peraltro, non è più in uso nei servizi in libero mercato.
Fa pensare la definizione coniata dal Presidente di Fiora spa di “zero virgola” riferita alle presunte 3.000 firme di protesta contro il balzello, fa pensare perché crediamo che nessuno si possa permettere di minimizzare il pensiero di cittadini e utenti, fa pensare perché quando si parla di “operare secondo i principi e gli obblighi di un’impresa che rispetta i principi industriali e quelli del diritto societario” ci dovremmo ricordare anche della esistenza del rischio di impresa e non solo della ricerca del modo di far quadrare i conti dando l’esclusività dell’onere ai cittadini.
Tra le altre cose, laddove si parla di garanzia delle morosità, crediamo sia opportuno un maggiore sforzo nella ricerca dell’evasione e non solo di chi non ha la bolletta domiciliata, ma magari di chi non ha mai pagato; e cosa dire delle seconde case? Fiora spa ha un’idea precisa di quanta può essere la reale evasione o dobbiamo pensare che sia molto più semplice e comodo andare a colpire le fasce più deboli della popolazione?
Non per voler continuare con il tormentone dell’estate, ma ci manca ancora una parvenza di risposta rispetto al canone di depurazione. Noi ci sforziamo di comprendere i problemi di AATO 6 e di Fiora spa, ma continuiamo a pensare che l’assenza di risposte sensate e l’attuale “impossibilità” di programmare un incontro non va certo nella direzione di risolvere i problemi, né tanto meno aiuta i cittadini nella ricostruzione di un rapporto di fiducia tra Ente ed Utenti.
Ci chiediamo come AATO 6 possa non preoccuparsi che questa situazione possa essere vissuta dagli utenti un po’ come il “fiorino” che in una non recente rappresentazione cinematografica era il simbolo per antonomasia del balzello.
Luciano Binarelli, Segreteria CGIL Siena
Siena, 7 settembre 2009
FIOM CGIL Siena: a rischio i 35 lavoratori della Vannini
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 7, 2009
VANNINI METALLI E IMPIANTI: A RISCHIO IL POSTO DI 35 LAVORATORI
Come se la crisi non bastasse a minare le poche certezze rimaste ai lavoratori sulla stabilità del proprio posto di lavoro, ecco arrivare anche la mannaia della sentenza di sfratto esecutivo emessa dal Tribunale di Brescia contro la Vannini Metalli e Impianti s.r.l., azienda metalmeccanica di lavorazione e trasformazione di lamiere con sede a Castellina Scalo.
La battaglia legale, in corso ormai da mesi, tra la Moncini Industrie s.r.l. di Brescia e la Vannini Metalli e Impianti s.r.l., legata al pagamento del canone di affitto, ha avuto venerdì scorso una svolta decisiva che mette a serio rischio il posto di lavoro dei circa 35 dipendenti, assolutamente incolpevoli ed inermi di fronte ad una sentenza che non lascia spazio a sentimenti di coscienza e buon senso.
La Vannini Metalli e Impianti s.r.l., che svolge la propria attività produttiva nei locali e con i macchinari di proprietà della Moncini Industrie s.r.l. di Brescia, entro giovedì 10 settembre dovrà riconsegnare l’immobile al proprietario con la conseguenza inevitabile di dover interrompere l’attività lavorativa, lasciando di fatto i propri dipendenti senza il loro posto di lavoro.
In attesa e nella speranza che questa brutta vicenda in cui a pagare il prezzo più alto sarebbero proprio i dipendenti della Vannini Metalli e Impianti s.r.l., spettatori involontari di uno spettacolo non richiesto, possa catturare anche l’attenzione delle amministrazioni locali e si possa concludere secondo buon senso, i lavoratori sono disposti a qualunque forma di mobilitazione e protesta per difendere con le unghie e con i denti il loro sacrosanto posto di lavoro.
Massimo Onori, Fiom Cgil Siena
Siena, 7 settembre 2009
Pensioni: nuovo limite per il riconoscimento dell’invalidità civile
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 3, 2009
In materia di invalidità civile, lungi dal riformare radicalmente, si continua a legiferare rendendo, se possibile, ancora più complesse le norme che tutelano i diritti degli invalidi.
L’ultima disposizione, contenuta nel comma 2 articolo 56 della legge 18 giugno 2009, n.69, stabilisce che a decorrere dal 4 luglio 2009, l’interessato che abbia in corso o presenti domanda per ottenere il riconoscimento del diritto a pensioni, assegni e indennità spettanti agli invalidi civili (ciechi e sordi) non può presentare ulteriore domanda per la stessa prestazione fino a quando non sia esaurito l’iter amministrativo o, nel caso di ricorso in sede giudiziaria, fino a quando non sia intervenuta sentenza passata in giudicato.
Vale a dire che la nuova domanda di accertamento sanitario potrà essere presentata alla Asl (dal 1 gennaio 2010 all’Inps) solo dopo aver ricevuto il verbale relativo alla precedente richiesta sempreché non si intenda ricorrere in giudizio. In tale ultima ipotesi la nuova domanda potrà essere presentata dopo la sentenza passata in giudicato.
L’Inps con circolare del 6 agosto 2009 n.97 nel dare notizia della novità legislativa ha prodotto un modello di autodichiarazione che l’interessato deve presentare contestualmente alla domanda per l’accertamento sanitario per invalidità civile, cecità e sordità.
Argomenti: INCA, invalidità, patronato, pensioni, servizi |
Assunzioni MPS
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 2, 2009
Nelle prossime settimane la Banca Monte dei Paschi, così come deliberato nel C.d.A. del 9 luglio scorso, indirà nuovi concorsi per l’assunzione di 250 giovani diplomati e laureati con il seguente criterio territoriale…. http://www.fisac.it/documenti/MPS/CIRCOLARIFISAC/AssunzioniMPS.pdf
Argomenti: FISAC |
Tabelle paga laterizi settembre 2009
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2009
Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga grafici industria settembre 2009
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2009
Argomenti: CGIL, servizi, SLC, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Intervista al Segretario Generale della CGIL di Siena Claudio Vigni
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2009
Con il mese di settembre riparte un po’ tutto, come vede il Sindacato l’attuale situazione economica ed occupazionale?
La crisi è pesante e si è fatta sentire già nei mesi passati un po’ in tutti i settori e sia nelle grandi aziende che in quelle piccole, fino all’artigianato. Il Governo parla di ‘ripresa’, ma nella realtà, anche se ci sarà, si presenterà più lenta rispetto agli altri Paesi europei e soprattutto c’è ancora il forte rischio di perdere ulteriori numerosi posti di lavoro.
Perché si perderanno posti di lavoro se, come si dice, ci sarà la ripresa?
Semplicemente perché per recuperare la perdita del PIL del 2008 e del 2009 (6/7 punti) occorreranno 5/6 anni e quindi paradossalmente anche nel momento in cui l’economia riprenderà sarà collocata ad un livello molto inferiore rispetto al 2007 e di conseguenza ci sarà meno lavoro da distribuire; gli ammortizzatori sociali stanno poi per finire, molte imprese sono indebolite dalla crisi anche finanziariamente e rischiano ancora di chiudere, i consumi cambieranno.
E tutto questo che effetti avrà nella nostra provincia?
Avrà effetti molto preoccupanti, a partire dall’area dove il peso dell’industria e dell’artigianato è più forte, penso alla Valdelsa. Ma anche nel resto del territorio senese rischiamo di perdere numerosi posti di lavoro e di veder chiudere molte imprese. Tante imprese – e tanti lavoratori – che rischiano di non fare più notizia perché molto piccole, ma la somma dei numeri e l’impossibilità di sbocchi occupazionali avranno conseguenze anche sociali pesanti.
Alcuni dicono che in provincia di Siena le cose vanno meglio che altrove.
La composizione del tessuto produttivo ci espone di meno agli effetti della crisi rispetto ad altri territori con maggiore presenza industriale. Avendo a Siena un ruolo molto importante soprattutto il Pubblico Impiego e la Banca è evidente che la crisi venga un po’ attutita nei suoi effetti negativi, ma non dobbiamo scordarci che anche nella Pubblica Amministrazione ci troviamo di fronte ad una riduzione degli addetti: i tagli al personale della scuola, la stessa Banca MPS che riduce gli organici nelle strutture centrali e poi la crisi dell’Università degli Studi di Siena che è stata solo tamponata ma non certamente risolta. Il peso delle difficoltà si fa sentire anche da noi ed in maniera pesante, basti pensare alla crescita enorme di domande presentate al Microcredito, un segno dei problemi delle famiglie.
A proposito di Università… eppure il Rettore sembrava soddisfatto dell’accordo raggiunto…
Soddisfatti lo siamo un po’ tutti, soprattutto di aver messo una ‘toppa’ ad una situazione che rischiava di non vedere pagati né gli stipendi del personale né i fornitori, ma altra cosa è la soluzione complessiva del problema che a mio avviso deve passare attraverso un piano strategico capace di tenere alto il valore della nostra Università ed al tempo stesso portare in equilibrio i conti. Una riflessione che dopo una prima fase in cui si è teso a minimizzare mi pare stia prendendo corpo anche all’interno del Senato Accademico, tanto che è stata costituita una commissione proprio per predisporre un progetto.
Tornando alla crisi generale…
Quello che ci preoccupa è che perderemo altri posti di lavoro e coloro che resteranno disoccupati ed i giovani che si affacciano al mondo del lavoro avranno poche opportunità di trovare un’altra occupazione o addirittura la prima.
Cosa propone quindi il Sindacato?
Intanto da diversi mesi stiamo facendo una battaglia di trincea per resistere alla chiusure ed ai licenziamenti e per sostenere ed aiutare i lavoratori coinvolti dalla crisi. E a coloro che sono critici in merito all’azione del Sindacato vorrei domandare loro cosa sarebbe successo senza questo lavoro capillare e di contrasto che portiamo avanti insieme alle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) ed ai lavoratori… quanti disoccupati in più avremmo oggi? E comunque dobbiamo avere più strumenti a disposizione per superare questo difficile momento – mi riferisco naturalmente agli ammortizzatori sociali – e tutti devono lavorare da subito per gettare le basi per un nuovo sviluppo.
Ma sugli ammortizzatori sociali il Governo aveva stanziato fondi ingenti?
I fondi stanno per finire, come in molti casi sta finendo la cassa integrazione nelle aziende con la conseguenza di vedere licenziare i lavoratori. Ma poi c’è anche un problema di importi percepiti. Chi si trova con 700/750 euro in CIG (Cassa Integrazione Guadagni) come fa a sostenere il peso dei costi di una famiglia? E poi ci sono persone che stanno anche peggio. Mi riferisco a chi riceve solo la disoccupazione o addirittura a chi non ha diritto a nulla. Pensi che grazie all’accordo che abbiamo fatto con l’Amministrazione Provinciale verrà data un’indennità a 438 persone che hanno perso il lavoro e che non avevano diritto a niente. Grazie a questo accordo abbiamo sopperito con risorse locali a quello che dovrebbe fare il Governo… E questo riguarda solo Siena, a Firenze, Arezzo, Grosseto,… si perde il lavoro e non c’è nessuna protezione.
Malgrado questo la Lega Nord ha attaccato l’accordo.
La Lega non può far finta di non essere al Governo, al Governo c’è ed è lì che dovrebbe chiedere un intervento forte ed equo sugli ammortizzatori sociali, occorrono norme universali che diano garanzie e diritti a tutti i lavoratori. Ma forse in realtà sono più interessati al “Nabucco” che ai problemi dei lavoratori… Su questi temi le nostre possono essere delle esperienze ‘pilota’, ma l’obbiettivo deve rimanere quello di estendere a tutti questi diritti.
Prima ha parlato di un nuovo sviluppo.
Sì, io credo molto nello sviluppo sostenibile, sia sociale che ambientale. Come ho detto prima molti consumi cambieranno e noi dobbiamo investire e sviluppare nuovi ambiti, a partire dalla cultura, dal sapere, dalla ricerca scientifica, dalla formazione continua. E poi creare nuove infrastrutture, delle quali siamo molto carenti. Soprattutto dare impulso alle fonti rinnovabili; su questo abbiamo insistito molto perché il nostro territorio si facesse promotore di un’azione che va dalla ricerca alla produzione e all’istallazione di fonti rinnovabili. E’ evidente che politiche di questo tipo hanno bisogno di scelte chiare in questa direzione da parte del Governo centrale, ma noi potremo produrre esperienze importanti grazie al fatto che abbiamo una grande Banca che può favorire chi vuole investire in questo territorio e la Fondazione MPS che può mettere a disposizione risorse nella ricerca in questo settore anche attraverso un’azienda strumentale.
A proposito di Fondazione MPS… c’è stata un po’ di polemica, ora le nomine sono state fatte, cosa ne pensa?
Non ho elementi per giudicare a priori tutte le persone nominate e per dire se potevano essercene altre con esperienze e competenze migliori. A noi interessano i contenuti, le strategie, quale contributo la Fondazione MPS darà per questa collettività a partire dalle risorse che in questa crisi dovranno essere destinate prioritariamente al sostegno sociale ed allo sviluppo. Quelle polemiche dovrebbero insegnarci a mettere di più al centro i contenuti, pena il distacco dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni. Credo che tutti dobbiamo impegnarci per riavvicinare le persone alla politica, quella nobile, di servizio verso gli altri, che produce soluzioni e prospettive, che media i conflitti e garantisce pari opportunità. Di questa politica abbiamo un grande bisogno ad ogni livello, perché se manca se ne avvantaggiano i poteri costituiti e ci perdono i cittadini, a partire dai più deboli.
Siena, 31 agosto 2009
Argomenti: CGIL |
Tabelle paga cemento settembre 2009
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2009
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Tabelle paga meccanici industria settembre 2009
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2009
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