Pagine visitate sito web: ieri superata la quota di un milione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 3, 2008
Ieri abbiamo superato il milione di pagine viste nel nostro sito www.cgilsiena.org , di cui oltre 500.000 negli ultimi 9 mesi.
Una progressione ed un interesse che si spingono a proseguire nel lavoro avviato per dare un servizio alle migliaia di lavoratori che cercano risposte ai loro problemi e per veder garantiti i loro diritti.
Gli ultimi tempi sono stati impegnativi per rispondere a tutte le richieste che ci sono pervenute da tutta Italia, continueremo a provare a rispondere ai vostri quesiti.
Mi preme tuttavia dirvi che questo è solo un mezzo per conoscere di più, l’obbiettivo di tutti coloro che lavorano dovrebbe essere quello di avere un sindacato sempre più forte e rappresentativo nei territori, vicino ai lavoratori.
Ho potuto apprezzare tante persone che ci hanno scritto perché vogliono far valere i propri diritti, non arrendendosi di fronte a soprusi grandi e piccoli.
A loro e a tutti quelli che ci leggono dico di partecipare di più, di essere loro il sindacato, di andare nelle nostre sedi e contribuire a far crescere la CGIL e il sindacato più in generale.
In molti vogliono farci credere che del sindacato non c’è più bisogno, che i lavoratori ed i loro datori di lavoro hanno un analogo potere.
Lo sapete prima di chiunque altro che questo non è vero e che possiamo avere la stessa forza della controparte solo se i lavoratori sono uniti e solidali tra di loro.
Grazie di aver costruito e fatto crescere questo sito e questo blog insieme a noi.
Il Segretario Generale della CGIL di Siena
Claudio Vigni
Argomenti: CGIL |
Manovra finanziaria: le ragioni del nostro ‘no’ in 23 punti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 3, 2008
Roma, 3 luglio – “La Cgil ritiene sbagliato, inadeguato e da modificare profondamente il piano triennale della manovra finanziaria”. E’ questo il duro giudizio della confederazione di Corso d’Italia alla triennale manovra economica, e ai provvedimenti fiscali, varati dal governo ed espresso oggi dal segretario generale, Guglielmo Epifani, e dal segretario confederale, responsabile per l’organizzazione delle politiche economiche, Agostino Megale. “La manovra – sostiene la confederazione – è sbagliata perchè non affronta le emergenze del Paese, a partire dal recupero del potere d’acquisto di salari e pensioni e compromette anche la possibilità di ripresa”. Questa, infatti, “essendo impostata prevalentemente sui tagli alle spese, colpisce in modo consistente i servizi sociali, taglia pesantemente in settori fondamentali come scuola e sanità e rischia di peggiorare la condizione di tante famiglie”.
Inoltre, il provvedimento del governo, “non fornisce, pur nell’ambito dell’obiettivo del pareggio di bilancio, alcun sostegno alla domanda interna né dà la necessaria risposta alla riduzione della pressione fiscale ai lavoratori ed ai pensionati come proposto con la piattaforma unitaria sul fisco. Anche il metodo è preoccupante: “Lo strumento del Decreto Legge ampiamente utilizzato, limita il ruolo del Parlamento e delle parti sociali. I provvedimenti intervengono negativamente nelle relazioni tra le parti sociali deregolando il ruolo del contratto nazionale”.
La manovra in sintesi:
1. Non sostiene e non aumenta i salari e le pensioni, quindi nemmeno la crescita economica attraverso la domanda interna. Mancano gli interventi specifici a sostegno dei redditi da lavoro e da pensione richiesti nella piattaforma unitaria.
2. L’inflazione programmata all’1,7%, mentre l’inflazione reale è al 3,8%, può comportare una perdita di potere d’acquisto di oltre 1.000 euro a fine 2009. Per il pubblico impiego, peraltro, l’inflazione programmata rappresenta un vincolo per i contratti.
3. Non diminuisce la pressione fiscale. Anzi, la mancata restituzione del fiscal drag nel 2008 costerà circa 220 euro a lavoratori e pensionati.
4. La detassazione degli straordinari porta con sé elementi di discrezionalità e disuguaglianza. L’esclusione totale dei lavoratori del settore pubblico solleva problemi di incostituzionalità.
5. I tagli alle spese dei Comuni incideranno direttamente sui servizi: circa 500 euro in meno in termini di spesa sociale per ogni famiglia in condizioni di povertà.
6. Si indeboliscono le misure di controllo all’evasione e all’elusione fiscale, anche se, grazie a quelle misure, si è realizzato un consistente extragettito. Si allentano le misure di lotta al riciclaggio del denaro sporco ed al lavoro nero.
7. Si riduce la spesa sanitaria (5 miliardi in tre anni) e si rischia la reintroduzione dei tickets su prestazioni e/o farmaci.
8. I peggioramenti riguardano anche gli immigrati; in particolare con la modifica introdotta all’Articolo 1 del Testo Unico sull’immigrazione, si impedisce l’accesso alle prestazioni sanitarie ai cittadini comunitari che soggiornano di fatto in Italia per un lungo periodo.
9. La “carta acquisti” per le persone più disagiate è una misura compassionevole; la scarsità delle risorse renderà la carta fruibile per poche persone e di poco valore rispetto all’aumento dei prezzi e delle tariffe. La misura annunciata non prevede ancora la copertura. Le risorse destinate a tale misura andrebbero invece incrementate e utilizzate per combattere la povertà diffusa nel Paese, come indicato nella piattaforma unitaria dei sindacati del pensionati.
10. Il Protocollo sul Welfare viene pesantemente manomesso: si ripristina il lavoro a chiamata, si annulla la riforma del contratto a tempo determinato e sui disabili, si generalizza il voucher, si peggiora l’apprendistato.
11. Si abroga il libro matricola e libro paga, sostituiti da un semplice libro unico in cui tutti i lavoratori vengono iscritti entro il giorno 16 del mese successivo, vanificando così l’attività ispettiva. Si cancella la legge fatta per contrastare la pratica delle “dimissioni in bianco”.
12. Si depotenziano e si abrogano le misure più significative del Testo Unico sulla sicurezza, diminuendo le sanzioni e la natura pubblica dei controlli.
13. Il Decreto sull’orario peggiora le leggi esistenti e introduce un sistema di deroghe che indebolisce e destruttura il contratto nazionale su parti qualificanti quali la disciplina del lavoro notturno, il riposo settimanale, le sanzioni all’impresa.
14. Si indebolisce il principio della “solidarietà della ditta appaltante” generando logiche di non trasparenza e di eccessivi ribassi dei costi, con ricadute sul lavoro e sulla sicurezza.
15. Si tagliano 150 mila posti di lavoro e si avvia una pesante modifica dell’assetto e dei contenuti della scuola pubblica.
16. Si interviene sull’Agenzia per i controlli ambientali mettendola sotto la vigilanza del governo, trasformandola in un “non definito” istituto di ricerca e intanto commissariandola.
17. Perdita di autonomia della ricerca e dei ricercatori. Privatizzazione delle Università con la loro trasformazione in “fondazioni”.
18. Tagli indiscriminati alla spesa dei Ministeri e alle risorse per la contrattazione integrativa nel pubblico impiego.
19. Drastica riduzione del turn over dei pubblici dipendenti: un accesso ogni otto uscite. Soppressione della sanatoria per i precari prevista nelle precedenti leggi finanziarie.
20. Il Mezzogiorno viene duramente colpito con il blocco FAS e con i tagli alle infrastrutture di Sicilia e Calabria per finanziare l’ulteriore riduzione dell’Ici. In assenza di una previsione di investimenti nel Mezzogiorno si determinerà minore occupazione e crescita.
21. L’accordo sottoscritto tra il governo e l’ABI sui mutui non porta vantaggi reali, allunga solamente i tempi di estinzione del debito facendone aumentare il costo. Segnali di pura demagogia su banche e petrolieri che si scaricheranno sui consumatori finali.
22. Sulla casa la manovra annulla impegni già concordati dalle parti sociali in tema di risorse per l’emergenza abitativa, agevolazioni fiscali per gli inquilini, sostegno sociale all’affitto.
23. Il mancato intervento a favore degli inquilini penalizza ancora di più sul piano dell’equità le famiglie più povere acuendo le condizioni di disagio sociale ed emarginazione.
Le valutazioni qui in dettaglio: manovra-finanziaria-2009-11.pdf
Argomenti: CGIL |
Contratti nazionali e di II livello: preoccupazione della CGIL di Siena per i salari dei lavoratori
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 3, 2008
NOTA STAMPA
La Segreteria della CGIL di Siena, riunita per discutere sia in merito al confronto aperto con Confindustria sulla riforma del modello contrattuale sia sul rinnovo dei contratti nazionali ed integrativi della Provincia di Siena, esprime grande preoccupazione per i ritardi e le difficoltà incontrate.
Nonostante infatti sia ormai da tutti condivisa l’analisi ed i dati che hanno ampiamente dimostrato la grave perdita del potere d’acquisto dei lavoratori, non intravediamo nelle controparti datoriali e nel governo la volontà di garantire interventi che forniscano una soluzione al problema salariale.
I rinnovi di molti contratti nazionali procedono con grande difficoltà, a partire da quello della distribuzione cooperativa e del commercio; molti milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del loro contratto da molti mesi se non da anni, compresi settori dove sicuramente non incide la concorrenza dei mercati come ad esempio nel caso delle farmacie private.
Riteniamo utile ricordare che anche nella nostra provincia sono molti i tavoli di trattativa aperti nella contrattazione di II livello che vedono migliaia di lavoratori interessati, basti pensare alla grande distribuzione cooperativa (Coop Centro Italia e Unicoop Firenze), al gruppo Imer che ha visto i lavoratori scioperare la settimana scorsa, al contratto provinciale dei lavoratori agricoli che interessa oltre 12.000 addetti in provincia di Siena.
Per tutti i contratti l’aumento del salario è l’elemento predominante che ne impedisce il rinnovo.
La Segreteria della CGIL di Siena ritiene inaccettabile un simile atteggiamento dilatorio che aggrava la condizione di tanti lavoratori e frena la stessa ripresa economica del Paese ed è impegnata a sostenere le vertenze al fianco dei lavoratori e delle strutture di categoria per una conclusione positiva delle vertenze aperte.
Una situazione inaccettabile tanto più oggi che l’inflazione è tornata ai massimi storici dal 1996 sfiorando il 4%, mentre il governo prevede nella manovra economica un tasso dell’1,7% inferiore di oltre due punti, che rischiano di tramutarsi in ulteriore perdita del potere d’acquisto per salari e pensioni.
La Segreteria della CGIL di Siena auspica pertanto che vi sia un’assunzione di piena responsabilità da parte delle associazioni di categoria e delle aziende per una rapida definizione dei contratti aperti, accantonando ogni azione demagogica e paternalistica ed accettando la sfida del sindacato di ridare valore al lavoro e a chi produce, per accrescere la qualità, la produttività e la competitività delle imprese e del sistema, oltre che per garantire salari più dignitosi ai lavoratori.
Siena, 3 luglio 2008
Argomenti: CGIL, contrattazione |
Rinnovato il CCNL Edilizia Aniem Confapi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 2, 2008
Interessati 100.000 lavoratori e 10.000 imprese. Aumento di 104 euro, più formazione e sicurezza.
Dopo i rinnovi dei Contratti Nazionali dell’Edilizia Industria e Edilizia Cooperazione, è stato siglato ieri anche il CCNL Edilizia Aniem Confapi per 100.000 lavoratori e 10.000 imprese. “Anche questo terzo rinnovo – affermano i Segretari nazionali di Feneal Uil, Massimo Trinci, della Filca Cisl, Giuseppe Moscuzza e della Fillea, Mauro Macchiesi – individua importanti soluzioni per le specificità del processo e delle tipologie produttive delle piccole e medie imprese e rispecchia a grandi linee quanto già stabilito nell’accordo con l’Ance e le Coop per quanto riguarda i temi della sicurezza, della formazione, della lotta al lavoro nero e della trasparenza del rapporto di lavoro”.
L’incremento salariale è stato fissato in 104 euro al terzo livello suddiviso in due soluzioni: 74 euro dal 1° giugno e 30 euro dal 1° gennaio 2009.
Importanti passi in avanti sono stati fatti sul tema della carenza malattia, la cui materia verrà affrontata anche nella contrattazione territoriale. A livello nazionale si è ridotto da 7 a 6 giorni il periodo di malattia utile per maturare il diritto, da parte del lavoratore, a veder riconosciuto il 50% del salario per i primi tre giorni di malattia. Per la copertura al 100% i giorni passano da 14 a 12.
Per quanto riguarda i lavori pesanti e usuranti, si istituisce per la prima volta un fondo che prevede, per i lavoratori in particolari condizioni, l’erogazione di una prestazione che ne agevoli il pensionamento pari allo 0,10% dei versamenti in Cassa Edile.
Novità importanti anche sul tema della formazione. Le imprese devono comunicare al sistema delle Scuole edili l’assunzione degli operai almeno tre giorni prima dell’inizio del lavoro, per consentire lo svolgimento di 16 ore di formazione attinenti le basi professionali del lavoro in edilizia e la sicurezza, con un richiamo formativo di 8 ore all’anno. Inoltre sono state introdotte delle norme che prevedono la comunicazione scritta al lavoratore al momento della assunzione e dei passaggi di qualifica, che renderanno più trasparente il mercato del lavoro e offriranno maggiori certezze al lavoratore per il riconoscimento professionale ai fini dell’inquadramento.
Il sistema delle Scuole edili avrà un ruolo attivo anche nella gestione e nella implementazione dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Per quanto riguarda la sicurezza, è stato dato mandato alle parti sociali nazionali di dare concreta attuazione ai rinvii operati alla contrattazione dal Testo Unico sulla sicurezza.
Importanti conquiste sono state raggiunte anche nella lotta contro il precariato. Si è convenuto che un’impresa non può avere alle dipendenze operai part-time in misura superiore al 3% del totale degli occupati a tempo indeterminato, e l’esclusione delle clausole elastiche e flessibili. Ciò dovrebbe consentire la riduzione del ricorso indiscriminato al part-time, che spesso maschera il lavoro nero. Si ribadisce inoltre la necessità di rafforzare il sistema unitario degli Enti Bilaterali con la presenza di tutte le Associazioni Imprenditoriali.
Sul fronte dei diritti sono stati raggiunti risultati per gli apprendisti con il riconoscimento del fondo presso la Cassa Edile per la copertura dell’indennità sostitutiva in caso di maltempo.
Inoltre sono state incrementate le percentuali per il lavoro notturno a turni e gli importi per l’Ape, l’anzianità professionale edile.
“Nelle prossime settimane – concludono Trinci, Moscuzza e Macchiesi – sono previsti incontri per il rinnovo del contratto dell’edilizia con le associazioni artigiane. Ci auguriamo che anche con gli artigiani sia possibile rinnovare il contratto, così da concludere complessivamente la stagione di tutti i rinnovi del settore edile.”
Roma, 2 luglio 2008
Argomenti: CGIL, contrattazione, contratti, edili, FILLEA |
Tabelle paga turismo pubblici esercizi minori luglio 2008
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2008
pubblicieserciziminori_07_08.pdf
Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga turismo pubblici esercizi luglio 2008
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2008
Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga turismo pensioni luglio 2008
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2008
Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga calzature luglio 2008
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2008
Argomenti: CGIL, FILTEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga turismo alberghi luglio 2008
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2008
Argomenti: CGIL, FILCAMS, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Firmato il CCNL pelli e cuoio (pelletteria) industria
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 1, 2008
Oggi a Milano è stata stipulata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL del settore pelletteria industria scaduto il 31 marzo 2008.
Il contratto decorre dal 1° aprile 2008 e scadrà il 31 marzo 2012; per la parte economica biennale scade invece il 31 marzo 2010.
L’accordo prevede l’aumento medio delle retribuzioni di 94.00 euro, con 91,49 euro al 3° livello, da corrispondere in tre tranches a partire dalla retribuzione di luglio. Sempre con la retribuzione di luglio sarà erogato ai lavoratori un importo di 114.00 euro una-tantum per il periodo 1° aprile 2008 – 30 giugno 2008.
L’intesa a cui si è pervenuti senza dover ricorrere ad iniziate di sciopero segna anche importanti evoluzioni normative su aspetti rilevanti che caratterizzeranno le prospettive del settore, impegnato in un continuo processo di adattamento e riorganizzazione della propria capacità competitiva, obbligato della internazionalizzazione dei mercati, per il quale è indispensabile valorizzare il lavoro, le professionalità che esprime e che dovrà acquisire, il miglioramento delle relazioni industriali e sindacali.
E’ in tal senso che vanno le intese raggiunte sulla contrattazione di 2° livello, sul rafforzamento degli strumenti di cui dotare il sistema delle relazioni per renderlo più efficace e partecipativo, quali l’Ente Bilaterale di settore, l’inquadramento professionale da adeguare alle nuove esigenze e rendere applicabile a partire dal 2° biennio economico, la promozione di una più estesa e qualificata azione formativa e l’ulteriore estensione dei diritti della persona.
La Filtea Cgil di Siena esprime una positiva valutazione sui risultati conseguiti ed evidenzia come relazioni sindacali avanzate, dove prevalgono gli interessi comuni e non le miopie di parte, possono permettere di sottoscrivere, nel giro di pochi mesi, CCNL in tempi brevi in linea con le regole contrattuali attuali.
FILTEA-CGIL di Siena
Siena, 1 luglio 2008
Argomenti: CGIL, contrattazione, contratti, FILTEA, pelletterie |