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CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE CGIL SIENA

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 5, 2008

Oggi si è tenuta la Conferenza di Organizzazione della CGIL di Siena con una platea composta da 206 delegati in rappresentanza delle aziende e degli enti pubblici di tutto il territorio senese. L’ultima si era svolta nel 1993, 15 anni fa; un appuntamento importante quindi quello di oggi, volto ad affrontare le condizioni organizzative e la capacità di rappresentanza della Camera del Lavoro di Siena.
Il primo tema affrontato da Claudio Guggiari, Segretario Organizzativo della CGIL di Siena, è stato naturalmente quello degli infortuni sul lavoro: “La nuova strage sul lavoro di Molfetta, quella sfiorata pochi giorni fa a Colle di Val d’Elsa sono episodi di una guerra in atto che pesa come un macigno sulla coscienza di questo paese. Formazione, controlli, sanzioni certe e rilevanti, ruolo del RLS di sito e territori, costituiscono alcune delle nuove e vecchie emergenze che devono poter essere superate per ridare dignità al lavoro in Italia. In primo luogo i datori di lavoro devono sentirsi obbligati ad una costante attenzione ai temi della formazione ed informazione preventiva. Ma abbiamo anche bisogno di organici e mezzi sufficienti negli enti deputati al controllo e soprattutto che la materia della sicurezza ritorni ad essere priorità nella dimensione contrattuale”.
L’intervento di Guggiari ha poi evidenziato i positivi risultati che la Camera del Lavoro di Siena ha registrato nel corso del 2007: “La Camera del Lavoro di Siena ha chiuso il tesseramento con 56.486 iscritti. Gli attivi complessivamente continuano a crescere ininterrottamente dal 1996 ad oggi. 2.698 è il numero delle aziende/enti con iscritti del 2007. La media di iscritti per azienda è pari a 8,91 unità. Fra gli attivi le donne iscritte sono 10.148, il 42%, sopra al 50% nello SPI (Sindacato pensionati). I lavoratori immigrati sono il 13% degli attivi. Più di un quinto della popolazione della nostra provincia è iscritto alla CGIL. La percentuale di iscritti allo SPI è fra le più alte in Italia, oscillando intorno al 35% dei pensionati senesi. Un’Organizzazione che è presente costantemente in almeno 47 sedi, che diventano 60 nel periodo della campagna fiscale, è già di per se un modello che riesce a coniugare la politica sindacale con la gente, con tante persone, vecchie e nuove generazioni in difficoltà, bisognose di aiuto ed in cerca di un soggetto capace di rappresentare i loro interessi. E capace di farlo attraverso un rapporto costante, diretto. Una presenza certa. Un punto di riferimento insostituibile. Un soggetto che si fonde con le dinamiche sociali, con la vita di tutti i giorni di molte frazioni e borghi. Un soggetto che apre le porte con la sua presenza all’informazione, alla conoscenza. Oltre 100.000 persone ogni anno entrano in contatto con noi per chiedere assistenza. Nel 2007 sono state 22.128 le pratiche aperte dall’INCA,  2.190 dall’Ufficio Vertenze, 44.537 dal CAAF CE.SE.S.”.
Dopo i saluti degli invitati ed oltre 20 interventi ha preso la parola Claudio Vigni, Segretario Generale della CGIL di Siena, che ha delineato un profilo della situazione economico-sociale e le ricette proposte dal Sindacato: “Insufficienti retribuzioni e pensioni, incontrollata ascesa di prezzi e tariffe, insostenibile livello dei mutui e degli affitti per la casa, mancato rinnovo dei contratti, crescita del numero delle famiglie sotto la soglia di povertà, rallentamento della produzione industriale. Abbiamo bisogno di una più equa distribuzione del reddito, di una crescita della capacità competitiva del sistema produttivo, di controllare la spesa pubblica ed evitare sprechi, di prestare decisa attenzione al lavoro, di aggredire i problemi connessi alla precarietà e favorire l’occupazione stabile, di fornire risposte alle esigenze della non autosufficienza. Bisognerà procedere alla riforma del sistema fiscale ed al controllo dei prezzi e delle tariffe adeguandole per le condizioni di maggior disagio, mettere in campo una politica che favorisca la diminuzione degli affitti, la creazione di maggiori opportunità con l’edilizia sociale, la riqualificazione energetica e in sicurezza degli edifici. Si dovrà incrementare le detrazioni sugli interessi sui mutui e rimodellare l’ICI sulla base di parametri reddituali e patrimoniali; equiparare al livello europeo la tassazione delle rendite finanziarie anche per scoraggiare l’accumulo di risorse che non reinvestono nel sistema produttivo e quindi nella crescita; strutturare un sistema di concertazione che impedisca che si intervenga sul fronte fiscale redistribuendo al centro e togliendo in periferia. Ma subito, magari prima anche delle prossime elezioni, sarebbe indispensabile che il Parlamento intervenisse per l’abbattimento delle tasse sul lavoro dipendente e le pensioni attraverso lo strumento delle detrazioni fiscali in direzione dei redditi più bassi e delle famiglie monoreddito. Non si tratta di mettere in discussione il fatto che si debbano pagare le tasse, semmai si tratta di aiutare chi le tasse le ha sempre pagate fino all’ultimo centesimo ed oggi, a differenza di altri, non ce la fa più. Dobbiamo generalizzare la contrattazione di secondo livello e renderla esigibile insieme alla definizione di regole che diano più certezze sul rinnovo dei contratti; accrescere la contrattazione aziendale e territoriale spostando le energie e le risorse della CGIL verso il territorio per dare sempre maggiore attenzione e risposte ai lavoratori precari e a quelli della piccola impresa e dell’artigianato accrescendo la contrattazione sull’organizzazione del lavoro e sulla sicurezza, oltre al tema salariale che colpisce pesantemente lavoratori e pensionati.”.

Siena, 5 marzo 2008

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