cgil siena

« | Home | »

Le OO.SS. sulle aperture festive commerciali del Comune di Siena

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 25, 2010

Il Comune di Siena, nel comunicato stampa diffuso ieri, afferma di aver concluso il percorso di concertazione per definire le deroghe alle aperture degli esercizi commerciali nelle giornate domenicali e festive. La Legge Regionale sul commercio prevede un max di 8 domeniche di apertura oltre a quelle del mese di dicembre, per ulteriori aperture domenicali o festive è obbligatorio concertare con tutte le parti sociali. Facendo riferimento a quanto affermato nel comunicato le Organizzazioni Sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL chiedono al Comune di Siena: 1. Cosa intende il Comune di Siena per concertazione? La normativa regionale prevede che il Comune insieme alle parti sociali sottoscriva un protocollo di concertazione che stabilisca gli obiettivi e le regole della concertazione, prevedendo tempi e modalità di convocazione; questo a noi non risulta che sia stato fatto. 2. Cosa intende il Comune per percorso concluso di concertazione? Negli incontri effettuati è stato ricercato ciò che dice il Regolamento di attuazione della Legge Regionale? La concertazione – come dice la norma – è stata finalizzata alla verifica dei rispettivi orientamenti ed alla ricerca delle convergenze? A nostro parere no, sono state recepite solo le esigenze presentate da Confesercenti e Confcommercio, tra l’altro non è stata consegnata alcuna documentazione relativamente alla ricognizione sulle aperture domenicali così come prevista dal regolamento. 3. Il Comune, nel comunicato stampa, fa riferimento al modello in essere sin dagli anni ’80… Non sarebbe stato opportuno fare un’approfondita riflessione, proprio partendo dalla ricognizione – se questa fosse stata effettuata – rispetto al periodo di forte crisi che stiamo vivendo con un calo di risorse economiche da destinare allo shopping in senso generale e quindi anche in quello domenicale? La spesa diminuita e spalmata in un orario più lungo non comporta un aggravio di costi? Questo aggravio di costi chi lo paga? 4. Non sarebbe giunto il momento che anche in questo Comune – come sta accadendo in tutti i Comuni capoluogo della Toscana – si riflettesse sul tema dei tempi di vita e di lavoro dei cittadini senza continuare a lanciare messaggi secondo i quali l’attività più ludica ed educativa è quella dello shopping domenicale e ci si preoccupsse di altri valori come l’aggregazione sociale e la crisi della famiglia? 5. Come Organizzazioni Sindacali avevamo avanzato la proposta al Comune di Siena e alle Associazioni Datoriali di non derogare alle aperture nei giorni domenicali e festivi per almeno 11 domeniche e 6 festività all’anno; il Comune, nell’Ordinanza, prevede la deroga all’apertura per tutte le 52 domeniche dell’anno e tutte le festività in calendario dell’anno!!! Le lavoratrici e i lavoratori delle attività commerciali ringraziano il Comune di Siena per l’attenzione avuta nei loro confronti!

FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL di Siena

Siena, 24 febbraio 2010

Argomenti: commercio, Comuni, FILCAMS |