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Giovani: disoccupazione record al 28,9%

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 10, 2011

Giovani: disoccupazione record al 28,9%
Per la CGIL si tratta di “un dato allarmante” che rivela una vera e propria “emergenza nazionale”. Necessari provvedimenti immediati che costruiscano opportunità di “buona occupazione”
» Campagna ‘Giovani NON PIU’ disposti a tutto’
10/01/2011 da www.cgil.it

Un giovane su tre è disoccupato. Un dato allarmante, che emerge dalla rilevazione dell’ISTAT su ‘occupati e disoccupati’, resa nota negli scorsi giorni, che fotografa la situazione a novembre 2010. Secondo l’istituto di ricerca statistica, con la percentuale record del 28,9% di disoccupazione giovanile (cioè compresa tra i 15 e i 24 anni), si è raggiunta la punta più alta dal 2004, data di inizio delle serie storiche. Un dato che, inoltre, cresce dall’ottobre 2010 dello 0,9% e rispetto al novembre 2009 del 2,4%, mostrando, purtroppo, anche un ‘trend’ positivo.

Si raggiunge in questa maniera una nuova soglia, passando da un quarto ad un terzo, nelle stime di quanti giovani sono senza lavoro. Un fatto che conferma tutte le preoccupazioni espresse dal sindacato, negli scorsi mesi, per voce del Segretario Generale, Susanna Camusso, sul futuro dei giovani nel nostro paese, un tema a cui la CGIL ha voluto dedicare la manifestazione nazionale del 27 novembre scorso, ma anche un’importante campagna di informazione e mobilitazione, ‘Giovani non + disposti a tutto’.

Alla sconfortante contabilità si aggiunge anche un giudizio di natura qualitativa sulle forme dell’occupazione, come ha sottolineato il Segretario Confederale, Fulvio Fammoni, a commento delle rilevazioni ISTAT, come il poco lavoro che, in questo periodo si è creato, sia, oltretutto, “quasi esclusivamente precario o frutto della regolarizzazione di lavoratori stranieri, ovvero è lavoro che già esisteva”. Secondo il dirigente sindacale “quello odierno è il quadro di una vera e propria emergenza nazionale” e sarebbero necessari provvedimenti che possano “bloccare subito la caduta dell’occupazione”, abbandonando gli slogan, affrontando il problema con serietà e determinazione e costruendo opportunità di “buona occupazione”.

Anche guardando al panorama europeo non sembrano esserci dati incoraggianti per il giovani italiani, perché se è vero che esistono paesi, come ad esempio Olanda, Danimarca, Austria e Germania, in cui il dato sembra essere inferiore o vicino al 10%, come rendono noti i dati EUROSTAT, fermi però con le stime al 2009, l’Italia si posiziona tra gli ultimi, in compagnia di Spagna e Svezia.

A commentare con preoccupazione i dati ISTAT, sulla disoccupazione giovanile, è anche Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovanili della CGIL Nazionale, secondo la quale siamo di fronte “all’ennesimo bollettino di guerra” rispetto al quale “il Governo continua a non fornire risposte”. Quella che i giovani vivono oggi, ha aggiunto Lani, è “una vera e propria emergenza, considerato che i giovani sono i primi ad esser espulsi dal mercato del lavoro e laddove riescono a rientrare subiscono oggi, ancor più che in precedenza, la morsa della precarietà”. “L’unica buona notizia – ha concluso la sindacalista – è che i giovani del nostro paese hanno ripreso la parola e con le prossime iniziative della Campagna ‘Giovani non + disposti a tutto’ vogliamo continuare a combattere la precarietà e riconquistare lavoro e diritti per le nuove generazioni”.

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