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Genova dieci anni dopo: loro la crisi, noi la speranza

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2011

Genova dieci anni dopo: loro la crisi, noi la speranza
La CGIL, partecipando al lungo percorso del decennale del G8 di Genova, promuove per l’occasione una serie di iniziative. Inaugurato il laboratorio di formazione sui temi del lavoro, reddito, questione energetica, mobilità sostenibile. Per uscire dalla crisi è necessario, secondo il sindacato una “prosposta alternativa, basata sulla pace, i diritti, la democrazia, i beni comuni e una società multietnica”
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19/07/2011 da www.cgil.it

Per il decimo anniversario dal G8 di Genova, la CGIL ha aderito, insieme a numerose associazioni, all’appello ‘Genova 2001 – 2011: Loro la crisi, noi la speranza’. Un’occasione, come si legge nel documento per “ripensare, recuperare, allargare ed aggiornare lo ‘spirito di Genova’ che ha segnato una generazione”, per “non guardare indietro, a quella che ormai è storia, ma guardare avanti, al futuro che, abbiamo tutti e tutte la responsabilità di costruire”. Il folto programma di iniziative, dibattiti e musica, iniziato il 24 giugno scorso si concluderà domenica 24 luglio.  Un anniversario “importante”, perchè, come spiega il Segretario Confederale della CGIL, Enrico Panini, presente a Genova per le iniziative promosse dal sindacato a dieci anni dal G8, “vanno ancora ricercate e denunciate le reponsabilità politiche di quelle giornate”, durante le quali, nel capoluogo ligure “è stata sospesa la democrazia e in cui l’episodio più grave coincise con l’uccisione di Carlo Giuliani. Non si può più consentire che si ripetano episodi simili”. L’occasione del decennale delle iniziative contro il G8 del 2001, rappresenta per la CGIL, come ribadito dal dirigente sindacale, “l’occasione per ricostruire un percorso che riconnetta una grande rete globale”, affinchè, si possa “ripensare ad un modello di sviluppo, democrazia e di relazioni in grado di progettare un mondo diverso, che è possibile, e che allo stesso tempo metta al centro il lavoro, le persone, le donne e gli uomini e le loro prospettive di vita”.

Entrati nel vivo delle giornate di Genova 2011, la CGIL inaugura oggi (19 luglio), insieme a ARCI, Legambiente, Fair, Flare, Libera, alle organizzazioni studentesche ed altre associazioni, il laboratorio di formazione ‘Transizione ad un’altra economia e un’altra società’. Un’occasione di confronto tra esperti e giovani (under 35) che inizierà questo pomeriggio con una plenaria, alla quale prederanno parte il Presidente Nazionale ARCI, Paolo Beni e il Segretario Confederale CGIL, Enrico Panini. Le lezioni si terranno presso il Circolo ARCI in via Albertazzi a Genova, inizieranno nel pomeriggio di martedì 19 luglio e si concluderanno venerdì 22 luglio. Le tematiche che verranno affrontate riguarderanno principalmente: il lavoro e il reddito, gli indicatori di benessere, la produzione e il consumo, la questione energetica, la mobilità sostenibile e le relazioni sociali.  L’idea di aprire una scuola all’interno del percorso Genova 2011, è per il Segretario Confederale della CGIL, Enrico Panini, “una scelta straordinaria”, soprattutto, ha spiegato in occasione dell’inaugurazione “per il clima che si è costruito immediatamente tra le sigle che hanno lavorato attivamente, in questi mesi, per produrre un programma e per costruire contenuti”. Citando il Manifesto di Ventotene ‘Per un’Europa Libera e Unita’, l’augurio del dirigente sindacale è che da questa esperienza formativa e proprio partendo da Genova, “si possano creare le condizioni per la nascita di un Manifesto del Mondo Libero e Unito”.

Le quattro giornate di ‘scuola estiva’ sono solo alcuni dei tanti momenti di confronto che la CGIL ha promosso in occasione del decennale del G8 di Genova. Nella mattinata di mercoledì 20 luglio, la CGIL interverrà al seminario ‘Cittadinanza europea di residenza’ (Sottoporticato Palazzo Ducale, ore 9.30) e all’incontro ‘L’onda lunga della democrazia insorgente’ (promossi da Democrazia KM zero, Salone di rappresentanza Palazzo Tursi, ore 9.30). Giovedì 21 luglio, la CGIL interverrà all’incontro ‘L’acqua bene comune: riflessioni e proposte in Europa’ (Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, ore 9:30); al dibattito ‘La tassa sulle transazioni finanziarie’ (Sala Maggior Consiglio Provincia, in mattinata); e alla presentazione del ‘Rapporto sui Diritti Globali 2011’ (Sala Minor Consiglio Provincia, ore 16.30). Venerdì 22 luglio, la CGIL parteciperà al seminario ‘Per una giustizia climatica ed economica: da Kyoto a Rio de Janeiro per la transizione ad una società sostenibile’ (Sala Maggior Consiglo provincia, ore 9.30) e alla ‘Assemblea per l’altra Europa’ (Sottoporticato Palazzo Ducale, ore 9.30), e promuove il dibattito ‘Un’altra economia e un’altra società’ (Sala San Salvatore, ore 17). Sabato 23 luglio, dopo la partecipazione al seminario ‘Strategie comuni in Europa, Maghreb, Mashreq’, la CGIL, nel pomeriggio, prenderà parte alla manifestazione conclusiva che partirà da Sampierdarena e si concluderà a piazzale Caricamento con un concerto. Domenica 24, infine, la CGIL parteciperà all’assemblea internazionale dal titolo ‘Loro la crisi, noi la speranza’, per connettere le iniziative italiane agli appuntamenti di mobilitazione e di discussione dei forum sociali mondiale ed europeo.

Sempre tra le iniziative condivise, il 20 pomeriggio è dedicato al ricordo della tragica uccisione di Carlo Giuliani, con l’incontro di testimonianze e letture a Piazza Alimonda. La giornata si concluderà con una fiaccolata serale da piazza Matteotti alla scuola Diaz.

La CGIL, partecipando al lungo percorso del decennale del G8 di Genova, ha già avuto modo di ribadire l’importanza di una “prosposta alternativa” per uscire dalla crisi, una proposta “basata sulla pace, i diritti, la democrazia, i beni comuni e una società multietnica”, e ribadendo il suo impegno “contro l’iniquità delle politiche governative e contro l’attacco ai diritti collettivi”, per costruire invece, “nell’intreccio delle lotte e delle proposte, un’uscita alternativa dalla profonda crisi economica e sociale che investe il nostro paese come il mondo intero”.

 

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