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Ordine del giorno del Comitato Direttivo della CGIL di Siena del 21/12/11

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 21, 2011

Ordine del giorno del Comitato Direttivo della CGIL di Siena del 21/12/11

Stiamo vivendo una crisi che coinvolge e soprattutto stravolge le nostre vite, rischiando di farci precipitare in una spirale di paura che ci divide e che ci fa perdere il senso della comunità.

Oggi ci scopriamo più poveri/e non solo economicamente, ma purtroppo anche socialmente ed eticamente.

Stiamo dimenticando che il superamento dell’impoverimento e dell’emarginazione è condizione necessaria perché tutti i cittadini e le donne in particolare possano esercitare piena cittadinanza.

Eppure, in qualsiasi luogo e territorio si viva, questa condizione è indispensabile e la sua costruzione deve diventare effettiva e praticabile in tutti gli scenari, compresi quelli di crisi.

Se poi accettiamo che all’impoverimento e all’emarginazione si aggiunga l’elemento RAZZISMO, un atteggiamento culturale che determina lo svantaggio, l’esclusione e lo sfruttamento sistematico di persone a partire da differenze fenotipiche e religiose e stabilendo categorie in un ordine verticistico, allora rischiamo davvero di consegnare le nostre coscienze al buio della barbarie.

Opporsi e protestare contro episodi come quelli di Firenze e di Torino, solo per ricordare quelli più recenti e gravi, vuol dire anche costruire pratiche di resistenza collettiva necessarie a sconfiggere forme di discriminazione e razzismo che ci troviamo ad affrontare quotidianamente come donne e uomini migranti e nativi.

Troppi ammiccamenti di certa politica e di certe istituzioni, nella ricerca del consenso sul terreno della destra, hanno prodotto una profonda devastazione culturale e grandi ferite al diritto e ai principi costituzionali.

Si lega l’esistenza di milioni di migranti ad un precario contratto di lavoro, mentre si rinchiudono donne e uomini nelle galere etniche.

Riteniamo dunque che le agende politiche debbano mettere più che mai al proprio centro:

  1. La lotta al razzismo e alla xenofobia in ogni loro manifestazione a partire dalle tante iniziative apologetiche del fascismo;
  2. L’adozione di provvedimenti per la parità di trattamento dei e delle migranti contro ogni tipo di discriminazione;
  3. L’attuazione del principio di cittadinanza per i migranti e le migranti come insieme dei diritti civili, sociali e politici;
  4. La costruzione di un percorso culturale sostenibile e duraturo che metta in discussione stereotipi e luoghi comuni nella scuola, nella pubblicità, nell’informazione e, in generale, in tutta la nostra società.

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