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Governo: CGIL, nel decreto del Consiglio dei Ministri luci e ombre

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 17, 2013

Governo: CGIL, nel decreto del consiglio dei ministri luci e ombre
Positivo il giudizio della CGIL sulla proroga dei contratti per i precari della Pubblica amministrazione e sul rifinanziamento dei fondi destinati a incentivare i contratti di solidarietà, perplessità sui capitoli di copertura. Per la CGIL si continua a restare in una logica di pura sottrazione di risorse per il lavoro
17/05/2013 da www.cgil.it

“Luci e ombre quelle che emergono dal decreto del consiglio dei ministri”. E’ il commento in una nota della CGIL sul decreto approvato oggi dal Cdm. Per il sindacato “positiva è senza alcun dubbio la proroga dei contratti per i precari della Pubblica amministrazione al 31 dicembre: una richiesta avanzata con forza nei giorni scorsi dalla CGIL e che vede un primo riconoscimento nelle decisioni odierne del governo, a cui nelle prossime settimane dovrà far seguito l’apertura di un confronto per la loro progressiva stabilizzazione”.

Il Governo, inoltre, prosegue la nota di Corso d’Italia, “accoglie anche le richieste della CGIL in merito al rifinanziamento dei fondi destinati a incentivare i contratti di solidarietà. È un fatto positivo che consentirà di usare questo strumento per la soluzione di molte crisi aziendali”. Quanto agli ammortizzatori in deroga, “il rifinanziamento non ha avuto piena copertura. Tuttavia le cifre stanziate rappresentano un primo passo che, in questi mesi, potranno dare prime certezze ai lavoratori sul loro destino”. Inoltre, continua la CGIL, “è evidente che, per dare a quei lavoratori e alle loro famiglie le indispensabili sicurezze, il quadro degli stanziamenti dovrà essere completato nelle prossime settimane”.

Nella CGIL però “seria perplessità suscita la logica con cui sono stati individuati i capitoli di spesa da cui trarre parte delle coperture per gli ammortizzatori. Si continua, infatti, a restare in una logica di pura sottrazione di risorse per il lavoro. Una scelta non condivisibile e non produttiva”. Infine sull’Imu, “se è apprezzabile il rinvio del pagamento dell’imposta sulla prima casa, pur con il rischio di creare in autunno un nuovo ingorgo di tassazione che penalizzerebbe nuovamente i redditi da lavoro e i pensionati, il governo ha operato una scelta di puro rinvio sul destino e l’assetto complessivo dell’imposta. Nota è la posizione della CGIL che prevede l’esenzione per i soli possessori della prima casa e una maggiore progressività sui restanti immobili. Anche su questo – conclude la CGIL – tema andrà aperto con il governo un serrato confronto”.


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