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Camusso, segnali positivi dal decreto lavoro, ma redistribuire reddito

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 27, 2013

 
Camusso, segnali positivi dal decreto lavoro, ma redistribuire reddito
La CGIL attende di vedere il testo definitivo dei provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri per esprimere un giudizio. Intanto viene valutata positivamente la parte riguardante gli incentivi e la trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato. Saranno poi decisive le scelte in tema di politica fiscale. La priorità è la redistribuzione dei carichi fiscali
» Ascolta l’intervento a Radio Anch’io
27/06/2013 da www.cgil.it

Le misure sul lavoro varate ieri dal Governo sono un “segnale positivo”. Lo ha detto il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, intervenendo questa mattina a ‘Radio anch’io’. “Restano però segnali troppo deboli – ha aggiunto Camusso – se non si affronterà il tema della redistribuzione del reddito con una riforma del fisco”.

Camusso invoca quindi una “vera e significativa riforma fiscale” altrimenti, ha avvertito, il rinvio dell’Iva insieme al rinvio di altre tassazioni come l’Imu o la Tares rischiano di trasformarsi in “una grande tegola generale. Temiamo che non si faccia quello che si deve fare, cioè abbassare le tasse ai lavoratori e pensionati e calibrarle in modo progressivo”.

La leader della CGIL ha ribadito, quanto detto già ieri, la Confederazione aspetta di vedere il testo completo del dl lavoro per esprimere il suo giudizio, mentre si esprime un primo parziale giudizio positivo sullo sblocco degli incentivi. “E’ positivo che il provvedimento degli incentivi si rivolga ad assunzioni a tempo indeterminato, a trasformazioni di contratti precari in contratti a tempo indeterminato – ha dichiarato il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso – questo è sicuramente un segnale positivo”.

La parte degli interventi del Governo che la CGIL riterrà determinante sarà poi quella relativa alle politiche fiscali. L’Iva non deve aumentare neanche tra tre mesi. “Aumentare l’Iva sarebbe un errore, perché in un paese che ha bisogno di aumentare i consumi e di rilanciare la domanda non si possono fare interventi che contrastino questa opportunità”.

Il punto vero riguarderà la redistribuzione. “Ci pare che però si debba uscire da questa stagione che continua a rimbalzare fra Imu e Iva, per decidere invece una significativa redistribuzione dei redditi”, ha dichiarato Camusso.

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