cgil siena

Tabelle paga lavorazioni meccaniche agricole aprile 2015

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2015

Lavorazioni agricole 04_15

Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga legno industria aprile 2015

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 1, 2015

LegnoInd_04_15

Argomenti: CGIL, FILLEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Istat: Cgil, lavoro non c’è, basta propaganda

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 31, 2015

imageIstat: Cgil, lavoro non c’è, basta propaganda

31/03/2015 ‘Proviamo a misurarci con problemi reali del paese’ da www.cgil.it

“Non c’è e continua a non esserci lavoro. Il consiglio è quindi quello di mettere nel cassetto la propaganda e provarsi a misurare con i problemi reali del paese”. Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, commenta i dati sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat.

La notizia di oggi, prosegue il dirigente sindacale, “con una disoccupazione in crescita, non si può sottacere anche perché molto incautamente nei giorni scorsi si sono levate grida di gioia, quando sono stati diffusi dal Ministero del Lavoro i numeri sull’aumento di contratti a tempo indeterminato nel primo biennio dell’anno. L’occupazione in Italia non aumenta, ciò che aumenta sono invece i disoccupati, per un tasso di disoccupazione che è circa il doppio di quello della Germania”.

In più, aggiunge Solari, “i dati disaggregati delle nuove assunzioni ci mostrano che il ‘boom’ delle assunzioni a tempo indeterminato dei primi due mesi, in attesa delle tutele crescenti, sono frutto della sostituzione di altre forme. Chiunque dotato di buon senso, e alla larga della propaganda, avrebbe potuto prevederlo. Senza dimenticare l”effetto diga’: le imprese negli ultimi mesi dello scorso anno hanno ritardato le assunzioni in attesa degli sgravi previsti dalla legge di stabilità”. Per il segretario confederale della Cgil “ci troviamo ancora all’interno del girone infernale della crisi nella quale siamo invischiati da anni. La cosa ci fa tutt’altro che piacere, in attesa degli effetti reali previsti dal Jobs Act. Il consiglio è quindi quello di mettere nel cassetto la propaganda e provarsi a misurare con i problemi reali del paese”, conclude Solari.

Argomenti: CGIL |

Prometeo3 – Rete per il lavoro atipico: Corso inglese di base gratuito

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 31, 2015

prometeo3Prometeo3 – Rete per il lavoro atipico:

aperte le iscrizioni per il CORSO DI “INGLESE BASE” gratuito

http://www.prometeo3.it/seminari.php

Argomenti: CGIL, NIdiL, Prometeo |

Cgil, Cisl e Uil: 1° maggio a Pozzallo ‘La solidarietà fa la differenza’

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 30, 2015

Primo_Maggio2015_bannerCgil, Cisl e Uil: 1° maggio a Pozzallo ‘La solidarietà fa la differenza’

30/03/2015 Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso
» Locandinamanifesto

“La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”. E’ questo lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil, per celebrare la festa del 1°maggio, che quest’anno si svolgerà a Pozzallo in Provincia di Ragusa.

La decisione è stata presa dai segretari di organizzazione delle tre confederazioni sindacali, Nino Baseotto (Cgil), Giovanna Ventura (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil), che si sono riuniti a Roma, il 25 marzo,  per dare il via ai lavori di organizzazione della manifestazione.

Argomenti: CGIL |

Pensioni: Cgil, governo convochi sindacati per cambiare legge Fornero

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 28, 2015

Pensionati_spiPensioni: Cgil, governo convochi sindacati per cambiare legge Fornero

27/03/2015 da www.cgil.it

“Nonostante i reiterati annunci, non ci è ancora arrivata la convocazione del ministro Poletti per discutere di previdenza. Ribadiamo la necessità di aprire il prima possibile un tavolo per cambiare in modo radicale la legge Fornero”. Con queste parole la segretaria confederale della Cgil Vera Lamonica, intervenendo all’iniziativa dello Spi Cgil ‘Pensieri e Pensioni’, è tornata a chiedere un incontro al governo, come fatto più volte nelle ultime settimane, anche con Cisl e Uil.

“Non si può più aspettare, occorre introdurre meccanismi di flessibilità in un sistema rigido e iniquo – continua Lamonica – in cui l’innalzamento dell’età pensionabile, destinato a crescere progressivamente con l’aumento delle aspettative di vita, ha portato al raggiungimento di soglie insostenibili. Soglie che vanno abbassate modificando i requisiti di accesso alla pensione”. La dirigente sindacale precisa che “la flessibilità non può però essere barattata con ulteriori penalizzazioni: il sistema contributivo comporta già una riduzione dell’assegno in caso di pensionamento anticipato, e ulteriori tagli non sarebbero ammissibili”.

“Un intervento è doveroso anche in nome della giustizia sociale”, sostiene Lamonica, che spiega come l’innalzamento dell’età pensionabile si abbatta “su tutti i lavoratori e su tutte lavoratrici, indipendentemente dagli impieghi svolti”. “E’ inaccettabile: i lavori non sono tutti uguali e non si può chiedere a chi ha un’occupazione usurante o comunque gravosa, di lavorare fino a 67 anni. Così come – continua – non è possibile non tener conto dei lavoratori precoci”.

Infine, per la segretaria confederale della Cgil “mettere mano alla legge Fornero è necessario anche per il futuro dei giovani”. Infatti “ad essere maggiormente penalizzati dalle norme introdotte dal governo Monti, oltre alle donne, sono coloro che a causa della dilagante precarietà hanno carriere e storie contributive discontinue”. “Se oggi vivono una condizione occupazionale di incertezza e di bassi salari – sottolinea – rischiano domani di diventare pensionati poveri, un danno enorme per il futuro del Paese”.

Per ascoltare gli interventi del convegno, le conclusioni e per scaricare i podcast: www.radioarticolo1.it

Argomenti: CGIL |

“Figlie dell’Iran”: sabato 11 aprile la presentazione del libro a Poggibonsi

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 27, 2015

Le figlie dell'IRAN

Argomenti: CGIL, SPI, valdelsa |

Siena Biotech: nota FILCTEM CGIL e RSU

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2015

siena biotech occupataSiena, 26 marzo 2015 – Dalla messa in liquidazione al concordato preventivo. Anzi, no, ripensamento: meglio presentare al Tribunale di Siena la domanda di procedura fallimentare. La vicenda di Siena Biotech continua a riservare continue sorprese in un percorso che sempre più evidenzia la pretestuosità delle argomentazioni, lo stato confusionale e la superficialità con le quali la Fondazione Monte Paschi di Siena decise nel dicembre scorso il proprio disimpegno nei confronti dell’ormai nota azienda di ricerca scientifica.

Di chiaro c’è solo una cosa: Siena Biotech è stato l’agnello sacrificale da immolare sull’altare del cambiamento, è stata scelta come tramite per diffondere un messaggio alla città, alla Banca, ai mercati finanziari, quello di un diverso ruolo dell’ente che a suo tempo controllava il terzo gruppo bancario italiano. Un ruolo sempre più lontano dal territorio senese, inserito a piè pari nel solco entro il quale la stessa Banca MPS si sta incamminando.

E in questo drammatico scenario, al di là delle belle dichiarazioni, a livello istituzionale nessun impegno si sta concretizzando: è palpabile l’impotenza in cui sono sprofondate le Istituzioni locali, a cominciare dal Comune, totalmente ininfluente rispetto alle scelte economiche e occupazionali che interessano il territorio; e Siena Biotech ne è un esempio lampante. Continua a leggere questo articolo »

Argomenti: aziende, FILCTEM |

Camusso, è l’ora di un nuovo Statuto dei Lavoratori.

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 26, 2015

Camusso_17Camusso, è l’ora di un nuovo Statuto dei Lavoratori. Intervista a ‘Famiglia cristiana’, 26 marzo

26/03/2015 da www.cgil.it

Per Susanna Camusso, segretario generale della Cgil (5,6 milioni di iscritti) il contratto a tutele crescenti varato dal Governo è «pura propaganda». E le norme introdotte dal cosiddetto Jobs act sono «ingiuste, sbagliate e punitive». Al punto che, promette, «lanceremo presto una mobilitazione per un nuovo Statuto dei lavoratori».

Norme ingiuste, sbagliate e punitive. Ci spieghi questi tre aggettivi. «Ingiuste perché rendono più debole il lavoratore. Sbagliate perché togliendo i diritti non si crea un solo posto di lavoro. Punitive perché abolendo l’articolo 18, cioè rendendo i nuovi assunti licenziabili, li si rende ricattabili».

Ma introdurre sgravi per le nuove assunzioni è una buona idea. O no? «Intanto gli sgravi sono stati inseriti nella Legge di stabilità 2015, ma non sappiamo se saranno rinnovati .E poi facciamo due conti: su ogni nuovo assunto le aziende risparmieranno 24 mila euro in tre anni, 8 mila all’anno. L’indennità che un’azienda dovrebbe pagare per licenziare sarebbe al massimo di 6 mensilità. Risultato: ci sarà perfino qualche datore di lavoro che, assumendo e licenziando, potrà addirittura guadagnarci. Il Governo voleva eliminare la precarietà, ha solo abolito il lavoro a tempo indeterminato dividendo ulteriormente i lavoratori».

1.000 Sono i neoassunti in Italia con le nuove regole annunciati dalla McDonald’s, oltre agli altri mille dipendenti per i quali il contratto verrà riconvertito da determinato a indeterminato a tutele crescenti. Comunque grazie agli sgravi sarà più facile assumere. E l’occupazione potrebbe aumentare. «È tutto da vedere. Di certo non aumenterà l’occupazione stabile e di qualità. Per riuscirci Renzi avrebbe dovuto davvero abolire tutte le forme di contratti precari: voucher, a chiamata, co.co.co. Invece si sono riformate solo le collaborazioni a progetto, e dal 2016. Il premier ha raccontato ai giovani che da oggi esiste un solo contratto, stabile e a tutele crescenti. Pura propaganda, perché è rimasto tutto il vecchio impianto di contratti “flessibili” ed eliminando l’articolo 18 si è reso precario ciò che era stabile. Altro che tutele crescenti: i giovani sono stati puniti. I loro contratti valgono meno di quelli dei fratelli maggiori».

Si è detto: con il contratto a tutele crescenti, i giovani avranno più facile accesso ai mutui per una casa… «Contro l’accanimento delle banche sui lavoratori precari bastava fare accordi con il sistema bancario, come in certi casi è avvenuto, o creare sistemi di garanzia pubblici come ha fatto qualche Regione. Per ottenere un mutuo non era indispensabile abolire l’articolo 18, semmai il contrario».

Paradossale che dopo tanti tentativi da destra di abolire l’articolo 18 ci sia riuscito un Governo “di sinistra”. Come se lo spiega? «Perché questa è una sinistra “pentita”: Ha fatto sua l’idea tutta liberista che la costruzione di diseguaglianza permetta la libera crescita infinita. La crisi che attraversiamo dimostra il contrario: i pochi che hanno già molto si arricchiscono ancora, tutti gli altri, cioè la stragrande maggioranza, si impoveriscono sempre di Ricordiamoci il “grido” di papa Francesco per la dignità del lavoro e dei lavoratori. Lo schema di questo Governo è che lo Stato delega tutto al sistema delle imprese, sia le azioni sane che quelle punitive. Ma noi pensiamo che serva altro».

Cosa? «Un nuovo Statuto dei lavoratori che ponga al centro della legislazione il tema della qualità del lavoro e un livello di tutele universale e generalizzato. Come per il vecchio Statuto sarà una discussione nazionale a promuoverlo. Dobbiamo uscire da questa logica mediatica che a Renzi piace tanto e tornare al confronto tra le parti e con la politica. Fare vera politica del lavoro».

A questo punto, avete la forza per farlo? «Lo diranno i territori, le piazze, la mobilitazione e la contrattazione che saremo in grado di avviare».

Una curiosità: lei e Renzi vi parlate a tu per tu o tra voi c’è un telefono che non squilla? «La seconda che ha detto».

Argomenti: CGIL |

Jobs Act – Nuovi ammortizzatori sociali, ecco chi ci perde

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 25, 2015

Jobs Act – Nuovi ammortizzatori sociali, ecco chi ci perde

(foto Marco Merlini / Cgil) (immagini di (foto Marco Merlini / Cgil))

Con la Naspi, lavoratori penalizzati. In caso di licenziamento, sarebbero tutelati per un periodo più breve, con prestazioni minori e contribuzioni figurative più contenute

di Michele Raitano*, Eticaeconomia.it

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