Coop sociale Solidarietà: mobilità per 46 dipendenti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 22, 2013
La cooperativa sociale Solidarietà apre la procedura di mobilità per 46 dipendenti
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL Confederali e di Categoria lanciano un nuovo grido d’allarme per il quadro di drammatica crisi che sta progressivamente aumentando nelle attività economiche e produttive del nostro territorio.
L’apertura della procedura di mobilità per 46 dipendenti della cooperativa sociale Solidarietà – 37 che operano nelle unità produttive della provincia di Siena e 9 in quella di Arezzo – apre infatti un altro fronte di difficoltà occupazionale.
“La cooperativa sociale Solidarietà – spiegano CGIL, CISL, UIL, FP CGIL e FISASCAT CISL – conta in organico 239 dipendenti, di cui 69 ‘diversamente abili’ seguiti da esperti del settore che ne curano i percorsi di inserimento lavorativo”.
“Da diversi mesi – sottolineano i sindacati – la Cooperativa sta attraversando un periodo di forte crisi determinata dal venir meno di alcuni appalti, in particolare con l’Università degli Studi di Siena (servizi di portineria), con Bassilichi (data entry e archiviazione documenti contabili) e con Novartis (servizio verifica note spese), con la coincidenza, a causa dei tagli della spending review, della consistente riduzione dei monte ore appaltati per servizi prestati a USL 7, Estav Sud Est, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e Trigano”.
“Anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori e ai tavoli istituzionali – continuano CGIL, CISL, UIL, FP CGIL e FISASCAT CISL – la Cooperativa ha chiesto ed ottenuto per le situazioni di criticità l’attivazione della cassa integrazione in deroga, tutt’oggi in essere per 90 lavoratori di cui 73 a sospensione e 17 a riduzione dell’orario lavorativo”.
In questo quadro sicuramente non facile la cooperativa sociale Solidarietà ha inviato alle organizzazioni sindacali la richiesta di apertura della procedura di mobilità per 46 dipendenti, licenziamenti che colpiscono lavoratori molti dei quali soci della cooperativa e con nessuna concreta prospettiva di ritrovare un’occupazione.
“Ritenendo socialmente insostenibile la decisione di procedere ai licenziamenti – concludono le organizzazioni sindacali – ci attiveremo, dopo l’incontro richiesto e previsto con la Cooperativa per il prossimo 28 agosto, con l’assemblea dei dipendenti, per decidere tutte le iniziative di mobilitazione da mettere in campo per la difesa dei livelli occupazionali”.
Siena, 22 agosto 2013
Argomenti: CGIL, cooperative sociali, FP |
CGIL Siena sulla responsabilità solidale negli appalti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2013
E’ troppo facile dire, come affermato da più parti, non ultima la CNA provinciale nei giorni scorsi, che la responsabilità in solido presente in un appalto tra appaltante e appaltatore è un peso, e che quindi deve essere abolita.
Sì, troppo facile, perché allora sarebbe anche il caso di dire che dovrebbe essere abolito il dumping che spesso si crea tra un lavoratore dipendente dell’azienda madre e un altro lavoratore che gli sta quasi sempre a fianco ma è dipendente della ditta che ha vinto l’appalto. Spesso entrambi svolgono lo stesso lavoro, ma hanno trattamenti e diritti non sempre uguali, anzi! Basti vedere le differenti retribuzioni e le non sempre idonee misure in materia di sicurezza sul lavoro.
Lavoratori, quelli delle cooperative o di aziende che lavorano per conto terzi, che svolgono il loro ruolo in una realtà aziendale che non possono definire loro, il tetto sotto cui lavorano – quando c’è – non è di proprietà dell’impresa che li ha assunti, producono beni e servizi, ma non direttamente collegati al loro datore di lavoro. Spesso vivono una situazione di mancanza d’identità, venendo meno quella diretta relazione che ci dovrebbe essere tra lavoratore e azienda di riferimento.
Quindi ci sembra troppo semplice, da parte di imprese ed enti, il non voler farsi carico dei lavoratori che forniscono un servizio tramite una ditta che comunque è stata da loro prescelta.
La responsabilità sociale di un’impresa non può essere esercitata a corrente alternata, deve garantire la stessa dignità a tutti i soggetti che direttamente o indirettamente contribuiscono alla crescita aziendale.
Non dimentichiamo poi il fatto che spesso il ricorso e l’adesione agli appalti al massimo ribasso che innescano situazioni di subappalto – in subappalto – nascondono non infrequentemente il ricorso al lavoro irregolare anche quando si “fregia” di quell’autonomia professionale che in sostanza non ha.
Se poi la responsabilità in solido viene ritenuta un “serio problema” non rimane che effettuare tutti i lavori in gestione diretta e così l’ostacolo si elimina.
CGIL Siena
Siena, 21 agosto 2013
P.A.: CGIL, dare risposte agli oltre 150mila precari
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2013
P.A.: CGIL, dare risposte agli oltre 150mila precari |
Per la CGIL è urgente creare un percorso di stabilizzazione per gli oltre 150mila lavoratori precari del pubblico impiego occupati in diversi settori e diverse tipologie di lavoro: dai servizi per l’impiego delle Province, ai servizi per i Comuni e le Regioni, ai comparti della conoscenza e della ricerca scientifica |
Per venerdì 23 agosto è fissato a Palazzo Chigi un Consiglio dei ministri che tra le altre cose dovrebbe affrontare il tema della stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Secondo diverse e recenti stime, i precari, intendendo con questo termine tutti coloro che pur lavorando nei diversi settori del pubblico non hanno un contratto a tempo indeterminato, hanno ormai raggiunto la ragguardevole cifra di 150 mila persone, di cui quasi un terzo concentrato nei Comuni. La mappa dei precari pubblici include appunto diversi settori e diverse tipologie di lavoro, dai servizi per l’impiego delle Province, ai servizi per i Comuni e le Regioni, passando ovviamente per i comparti della conoscenza e della ricerca scientifica. Vediamo più da vicino almeno una parte di questa mappa del precariato pubblico che negli ultimi anni è cresciuta a dismisura e spesso in modo anomalo. Le stime e le elaborazioni sono state effettuate prendendo a riferimento i dati ufficiali del Conto annuale. Continua a leggere questo articolo » |
Argomenti: CGIL |
Riforma pubblica amministrazione: la CGIL risponde alla CNA
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 20, 2013
Vista anche la sua recente e lunga esperienza di Consigliere comunale, abbiamo letto con interesse la posizione espressa dal Presidente della CNA provinciale sulla necessità di una riforma istituzionale della pubblica amministrazione.
La CGIL, come riaffermato nel documento “Semplificare per rafforzare” del maggio scorso, ha più volte proposto negli ultimi anni, anche a livello locale, la necessità di affrontare le questioni della fusione tra Comuni, dei servizi associati, del riassetto delle Provincie e del ruolo delle Regioni e di riaprire il tema della pubblica amministrazione, ponendo come base per una riorganizzazione concetti come la trasparenza, la semplificazione e la riqualificazione, nonché l’accesso universale ai servizi, privilegiando sicuramente quelli alla persona.
E’ indubbio che il nostro Paese, e con esso questo territorio, abbia bisogno di una pubblica amministrazione che sia di prossimità al cittadino ed abbatta le inefficenze e gli sprechi, ma l’approccio fin qui utilizzato dai provvedimenti di spending review e dai tagli lineari appare lontanissimo da quello che occorre per rispondere ai bisogni della collettività e per migliorare i servizi alle famiglie e alle imprese.
E’ pubblica amministrazione un ospedale, l’università, una centrale dei vigili del fuoco, la sicurezza, l’anagrafe, l’assistenza ai disabili, gli asili,… realtà che garantiscono quotidianamente un sostegno all’economia, all’equità fra gruppi sociali o aree territoriali e alla legalità e non vi è alcun bisogno di scendere in facili e demagogici luoghi comuni. Presidi pubblici in cui operano addetti che rivendicano anche i loro diritti. Se si considerano conservatori i sindacati che lottano a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici per il rinnovo del contratto di lavoro – fermo ormai da diversi anni – siamo orgogliosi di esserlo.
In un momento così delicato, dove la crisi ha esasperato tutti gli animi, ci sembra veramente inopportuno innescare una rivalità tra il pubblico e il privato, in particolare quando si parla di lavoratori; le tante dichiarazioni populistiche e senza troppe riflessioni hanno già scatenato da nord a sud, passando per il centro del Paese, una serie di dimostrazioni di come la guerra tra poveri lasci per la strada vittime innocenti. Chi riveste un ruolo di rappresentanza sociale non può non farsi carico di questa responsabilità.
CGIL Siena
Siena, 20 agosto 2013
Argomenti: CGIL |
ESPLORAZIONE TRA I LAVORI COGNITIVI IN ITALIA AIUTACI A SCOPRIRLI COMPILA IL QUESTIONARIO
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 19, 2013
Argomenti: CGIL |
Chiusura estiva sedi CGIL Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 9, 2013
vi ricordiamo che le nostre sedi rimarranno chiuse da lunedì 12 a venerdì 16 AGOSTO
riapriranno LUNEDI’ 19/08/2013
Argomenti: camere del lavoro, CGIL |
I sindacati su Ampugnano: “Ad oggi niente di fatto, tutto come mesi fa!”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 9, 2013
I sindacati su Ampugnano: “Ad oggi niente di fatto, tutto come mesi fa!”
Ormai sono passati mesi dalla cessazione delle attività dell’Aeroporto senese, ma fino a questo momento tutti si sono dimenticati di dare delle risposte, più volte richieste anche da Filt Cgil e Fit Cisl provinciali.
Tutti si sono dimenticati dei dipendenti della società aeroportuale, che da marzo attendono di sapere cosa ne sarà del loro futuro!
Solo voci informali che riguardano gruppi di imprenditori stranieri ed alcuni del nostro territorio che sarebbero interessati ad un’eventuale acquisizione rompono la totale indifferenza creatasi su Ampugnano, ma niente di sicuro e concreto, non esiste nemmeno la certezza della gara di appalto che Enac dovrebbe effettuare.
I lavoratori che attualmente usufruiscono degli ammortizzatori sociali hanno diritto a delle risposte e non possono essere lasciati in un angolo come dei macchinari in disuso!
Come già più volte da noi ribadito in tutte le sedi tecniche/politiche, se non verrà al più presto trovata una soluzione gli impianti ed i mezzi che attualmente sono all’interno dell’avio-superficie andranno in malora e saranno inutilizzabili, facendo aumentare lo spreco di denaro pubblico avvenuto in tanti anni di malagestione amministrativa dell’infrastruttura.
Attendiamo quindi delle risposte da parte degli organi regionali e provinciali competenti in materia per risolvere il problema del nostro Aeroporto.
Le Segreterie Provinciali Filt Cgil e Fit Cisl
Siena, 9 agosto 2013
Colle: il Comune approva il bilancio senza il confronto con i sindacati
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 8, 2013
Il Consiglio Comunale di Colle di Val d’Elsa si appresta – oggi – ad approvare il bilancio di previsione per il 2013. Atto legittimo! Ma anche il confronto con le parti sociali è legittimo! Siamo quindi profondamente preoccupati di questo “nuovo modo di amministrare”.
Siamo infatti giunti a tale scadenza senza che l’Amministrazione Comunale si sia degnata di contattare le organizzazioni sindacali che in questi mesi hanno più volte e in più occasioni sollecitato il Sindaco affinché attivasse la concertazione con le parti sociali. Vorremmo ricordare che il Comune di Colle di Val d’Elsa è anche firmatario fin dal 2010 di un Protocollo di relazioni Sindacali che prevede – tra l’altro – l’impegno “vincolante” ad aprire un tavolo sui bilanci di previsione.
Tutto ciò non è stato sufficiente, l’Amministrazione ha proceduto autonomamente e, senza tener conto dell’accordo firmato con le organizzazioni sindacali appena un anno fa, ha aumentato l’aliquota IMU su tutte le abitazioni principali portandola dallo 0,4 allo 0,5 %. Un aumento che poteva essere applicato in maniera distinta tenendo conto della diversità degli edifici, distinguendo cioè tra case popolari e ville.
Sull’applicazione della nuova tassa TARES non è dato sapere se e come siano ancora previste le agevolazioni per le famiglie maggiormente colpite dalla crisi economica.
La CGIL, la CISL e i sindacati dei pensionati SPI CGIL e FNP CISL di Colle di Val d’Elsa stigmatizzano il comportamento sin qui tenuto dall’Amministrazione locale e, preoccupati delle conseguenze che può avere sui cittadini l’innalzamento della tassazione, chiedono di ripristinare immediatamente un metodo di concertazione che preveda un percorso condiviso tra l’Ente locale e le organizzazioni sindacali rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati.
Colle di Val d’Elsa, 8 agosto 2013
Argomenti: CGIL, Comuni, pensionati, SPI, valdelsa |
FISAC CGIL MPS: “A carte scoperte”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 8, 2013
Come abbiamo appreso ieri sera dalla stampa, e come ci è stato confermato stamattina in un incontro unitario con l’Amministratore Delegato, il CdA della Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato i risultati al 30 giugno 2013.
Si tratta di un risultato che sicuramente risente delle difficoltà economiche generali del Paese e del Settore, ma che conferma la necessità, da noi più volte ribadita, di dotarsi di un Piano Industriale non incentrato unicamente sui tagli ma anche sul rilancio commerciale della Banca che permetta un rapido ritorno alla redditività.
Non possiamo non rilevare come manchino da questo punto di vista chiari segnali di controtendenza ed anzi dobbiamo registrare, sul fronte delle assunzioni di manager esterni, episodi che, oltre ad essere incoerenti con la politica di riduzione dei costi, suscitano perplessità in riferimento al mancato allineamento di talune delle professionalità ingaggiate con le reali necessità (è il caso del nuovo Responsabile della Rete proveniente dal mondo della telefonia).
Il CdA ha inoltre confermato la scelta delle esternalizzazioni e ha selezionato – anche questa notizia era stata in parte anticipata nei giorni scorsi dalla stampa – “Accenture e Bassilichi come joint bidders con i quali continuare la negoziazione in esclusiva”; durante l’incontro ci è stato comunicato che i prossimi mesi di agosto e settembre serviranno all’Azienda a fare tutti gli opportuni approfondimenti con le società coinvolte.
È francamente sconcertante che in assenza di una risposta da parte della UE sulla revisione del Piano Industriale – i cui contenuti non conosciamo – si confermi una scelta che, come tutti hanno capito, non ha niente a che vedere con la riduzione dei costi, ma rappresenta unicamente lo smantellamento delle garanzie occupazionali e contrattuali ed è quindi, in quanto tale, inaccettabile.
È lecito pensare che si voglia comunque portare a termine questo attacco al contratto per poi occuparsi, magari sull’onda delle “pressioni” europee – sulle quali sarebbe opportuna una presa di posizione delle autorità di Governo – di una nuova ondata di misure di taglio dei costi tutte ovviamente a carico dei Lavoratori.
È ora che l’Azienda giochi a carte scoperte ed affronti organicamente il problema con le rappresentanze dei Lavoratori sulla base di tutti gli elementi conoscitivi a disposizione.
Registriamo infine come sul tema delle retribuzioni del top management, chiaramente e criticamente all’attenzione anche delle autorità europee, persista un impenetrabile silenzio.
LA SEGRETERIA FISAC MPS
Siena, 8 agosto 2013
TARES: CGIL e SPI chiedono l’apertura di un confronto con i Comuni
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 7, 2013
L’anno 2013 vede l’introduzione del nuovo tributo sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in sostituzione della TARSU e della TIA, in una condizione di massima incertezza in relazione a quali saranno le regole e gli importi definitivi. Questo è l’anno di transizione e solo nel 2014 si avrà l’applicazione integrale della TARES.
“Esprimiamo preoccupazione e contrarietà – spiegano la CGIL e il sindacato dei pensionati SPI-CGIL di Siena – perché il passaggio alla TARES rischia di trasformarsi in un aumento indiscriminato della bolletta, soprattutto in quei Comuni che ancora seguivano le regole della TARSU, anche per l’introduzione dell’ulteriore tassa di 30 centesimi a metro quadro per i cosiddetti ‘servizi indivisibili’ che andranno a totale beneficio dello Stato e che sarà richiesta con l’ultima rata di quest’anno”.
Ulteriore fonte di preoccupazione deriva dall’annosa questione dell’IVA.
“La TARES – chiariscono i sindacati – è un tributo e perciò non soggetta a IVA, ma dalle bollette che i cittadini ricevono sembra che la percentuale richiesta sia calcolata sull’importo della TIA pagata nel 2012 comprensiva dell’IVA. E’ vero che la somma richiesta è un acconto, ma non vorremmo che, stante la confusione normativa, ci trovassimo a pagare l’IVA senza ‘vederla’”.
“Al momento attuale – continuano CGIL e SPI – poco sappiamo delle agevolazioni che i Comuni dovrebbero prevedere per i cittadini economicamente più fragili e degli effetti che la nuova gestione di area vasta (Siena-Arezzo-Grosseto) del servizio di smaltimento comporterà. Inoltre, le diverse decisioni che ogni singolo Comune ha preso in ordine alle modalità di pagamento del tributo stanno generando differenze di trattamento che non comprendiamo”.
La CGIL e lo SPI-CGIL di Siena “pur nella consapevolezza che la mancata definizione della normativa a livello centrale crea difficoltà e incertezze sull’applicazione” chiedono comunque ai Comuni della provincia di Siena di aprire un tavolo di confronto specifico sulla TARES.
Argomenti: CGIL, Comuni, SPI, TARES |