Il reintegro per i licenziamenti economici ingiustificati non deve dipendere dalla discrezionalità del giudice
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 12, 2012
Il reintegro per i licenziamenti economici ingiustificati non deve dipendere dalla discrezionalità del giudice
Presentata la memoria della CGIL all’audizione al Senato sul Ddl di riforma del mercato del lavoro. Ecco tutte le critiche e le proposte su articolo 18, ammortizzatori sociali e precarietà. Il reintegro “deve essere esplicitamente previsto come sanzione per l’illegittimità del licenziamento”. Inoltre per la CGIL “è incomprensibile e interpretabile, quindi da eliminare il termine ‘manifesta’ a proposito della insussistenza del fatto posto alla base del licenziamento per motivi economici”.
» Testi consegnati al Senato: memoria CGIL – emendamento su voucher
12/04/2012 da www.cgil.it
Il testo del Ddl sulla riforma del mercato del lavoro ”presentato dal Governo contiene nei capitoli relativi a tipologie di impiego, politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali numerose e negative modifiche sia rispetto ai risultati del confronto svolto con le forze sociali che al documento approvato dal Consiglio dei ministri del 23 marzo”. E’ quanto la CGIL scrive nella ‘memoria’ consegnata ieri sera (11 aprile) in commissione Lavoro al Senato in occasione delle audizioni delle parti sociali.
In particolare sul tema della precarietà “la distanza tra gli annunci propagandistici del Governo e il testo presentato è evidente e rappresenta un arretramento rispetto ai risultati ottenuti nel confronto con le organizzazioni sindacali”. E sugli ammortizzatori sociali sottolinea che ”i meccanismi previsti non raggiungono l’obiettivo dell’universalità, così come non c’è una risposta effettivamente inclusiva per i lavoratori discontinui”.
Le modifiche richieste dalla CGIL sono una ventina. In particolare, per quanto riguarda l’articolo 18, si sottolinea che la riconquista dello strumento del reintegro nel caso di licenziamenti economici insussistenti ”è un primo risultato che ripristina il principio di civiltà giuridica”. Partendo da questo punto il sindacato di Corso d’Italia chiede però ulteriori modifiche sia in caso di licenziamenti individuali sia in caso di licenziamenti collettivi. La velocizzazione dell’iter di giudizio, il permanere dell’onere della prova dell’impresa, al ruolo del sindacato nella conciliazione “ricostituiscono il potere di deterrenza dell’art.18 e scongiurano la pratica dei licenziamenti facili unicamente a indennizzo economico”.
Ma non basta. Partendo da questa premessa la CGIL avanza le seguenti proposte di modifica su questo specifico tema: “La disposizione reintegratoria nel caso di insussistenza di licenziamenti motivati da ragioni economiche” non sia “soggetta alla discrezionalità del giudice”, ma invece “deve essere esplicitamente prevista come sanzione per l’illegittimità del licenziamento”.
Per la CGIL “è incomprensibile e interpretabile, quindi da eliminare il termine ‘manifesta’ a proposito della insussistenza del fatto posto alla base del licenziamento per motivi economici”. Ma nel testo integrale della memoria che pubblichiamo potete trovare il resto dell’analisi e delle proposte.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali si sottolinea invece che ”i meccanismi previsti non raggiungono l’obiettivo di universalità”. Mentre sul tema della precarietà la CGIL evidenzia che ”la distanza tra gli annunci propagandistici del governo e il testo presentato è evidente e rappresenta un arretramento rispetto ai risultati ottenuti nel confronto con le organizzazioni sindacali”.
Argomenti: CGIL |
La FP CGIL denuncia le tante problematiche del carcere di Ranza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 12, 2012
Questa mattina si sarebbe dovuta svolgere un’assemblea con tutto il personale in servizio presso la casa di reclusione di San Gimignano. A seguito dell’assemblea avremmo voluto visitare il carcere per verificare la sicurezza della struttura per coloro che vi operano. Ambedue le richieste sono state negate attraverso una semplice e-mail non firmata inviata dall’indirizzo della struttura di Ranza alla nostra organizzazione sindacale. Abbiamo denunciato il fatto e chiesto spiegazioni al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria di Firenze, ma anche da questa istituzione non è stata fornita nessuna risposta.
La struttura di San Gimignano soffre da tempo i mali delle case di reclusione italiane: carenza di organico (138 dipendenti effettivi sui 234 previsti) e sovraffollamento (420 detenuti su una capienza di 220). A questi problemi che non garantiscono da troppo tempo ormai i diritti umani del detenuto previsti dalla nostra Costituzione (art.27 “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”) si aggiungono quelli di un abbandono della struttura a sé stessa da parte dello Stato. Da dicembre 2011 manca di fatto la dirigente responsabile (che a luglio andrà in pensione) e si alternano diverse figure ad interim per la gestione ordinaria. In realtà la macchina amministrativa è ferma e ogni autorizzazione (sia per il personale che per i detenuti) è quasi impossibile da ottenere. Il perdurare della mancanza di direttive per l’organizzazione delle linee detentive sta aumentando pericolosamente i rischi per la sicurezza del personale di polizia penitenziaria e mette in crisi la gestione dell’ordine all’interno dell’Istituto. I detenuti sono costretti a vivere ammassati anche in celle di 12 mq, in precarie condizioni igieniche e in un forte degrado sociale. Sempre più spesso i detenuti ricorrono perfino alle aggressioni nei confronti della polizia penitenziaria per poter ottenere un trasferimento.
Le uniche comunicazioni ufficiali che ci invia l’Amministrazione sono quelle relative all’informazione sindacale sull’uso dello straordinario. Solo nel mese di marzo si è fatto ricorso a più di 3000 ore. Si sottopone così il personale a turni stressanti.
Da giorni inoltre la pompa di benzina che dovrebbe rifornire gli automezzi assegnati a questa struttura è senza carburante, con i conseguenti disservizi, come quello per il trasporto dei detenuti che non può essere effettuato.
A tutto questo, oggi, si aggiungono atti incomprensibili da parte dell’Amministrazione, passibili di comportamento antisindacale.
Questa politica di gestione rischia di vanificare e rendere inefficaci i progetti legati alla rieducazione dei detenuti. All’interno del carcere ad esempio è presente una scuola e un polo universitario dove è praticata l’apicultura e la raccolta delle olive.
Come FP CGIL avvieremo ogni azione a tutela dei diritti del personale che opera presso la struttura di San Gimignano e rinnoviamo la richiesta alle Istituzioni che governano il nostro territorio di un serio impegno per il superamento di questo stato di abbandono. Abbiamo scritto anche una lettera al nuovo Prefetto di Siena per chiedere un suo intervento e ci riserviamo fin da ora di valutare ogni azione rivendicativa a sostegno delle richieste dei lavoratori.
La FP CGIL di Siena
Siena, 11 aprile 2012
Martedì 17 aprile la carovana internazionale antimafie a Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 11, 2012
Argomenti: carovana antimafie, CGIL |
Venerdì 13 aprile manifestazione CGIL CISL UIL a Roma – pullman da Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 9, 2012
Argomenti: CGIL, manifestazioni |
Lavoro: Camusso, bene sull’articolo 18, male su precariato e crescita
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 6, 2012
Lavoro: Camusso, bene sull’articolo 18, male su precariato e crescita
All’indomani delle prime valutazioni di ordine generale al testo ufficiale del Ddl sul Mercato del Lavoro espresse dalla CGIL, la leader del sindacato Susanna Camusso intervistata ai quotidiani ‘l’Unità’, ‘Repubblica’ e ‘La Stampa’ commenta positivamente la riconquista dello strumento del reintegro nel caso di licenziamenti economici insussistenti, ed esprime preoccupazione sui temi del precariato, della crescita e degli ammortizzatori sociali, questioni che secondo Camusso non hanno trovato riscontro con gli “annunci propagandistici” del Governo
» Nota della Segreteria Nazionale della CGIL sulla riforma del mercato del lavoro
06/04/2012 da www.cgil.it
“Salvata la dignità dei lavoratori. Il governo ha perso” Intervista a ‘l’Unità’
“Giovani traditi, la legge non crea posti,reintegro solo grazie alla mobilitazione” Intervista ‘Repubblica’
“Camusso: va bene sull’articolo 18, male sul precariato” Intervista ‘La Stampa’
Argomenti: CGIL |
Nota della Segreteria Nazionale della CGIL sulla riforma del mercato del lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 5, 2012
Nota della Segreteria Nazionale della CGIL sulla riforma del mercato del lavoro
05/04/2012 da www.cgil.it
Dato l’ingiustificato ritardo con cui il Ministero del Lavoro ha reso pubblico il testo ufficiale del Ddl sul Mercato del Lavoro, la Segreteria Nazionale della CGIL esprime prime valutazioni di ordine generale, rinviando le osservazioni specifiche a un futuro più compiuto esame dell’articolato in essere.
- La riconquista dello strumento del “reintegro” nel caso di licenziamenti economici insussistenti è un risultato positivo che ripristina un principio di civiltà giuridica.
Ciò insieme alla velocizzazione dell’iter di giudizio, il permanere dell’onere della prova sull’impresa, al ruolo del sindacato nella conciliazione ricostituiscono il potere di deterrenza dell’art. 18 e scongiurano la pratica dei licenziamenti facili a indennizzo economico che Governo e Confindustria intendevano introdurre;
- Il Governo aveva chiuso la consultazione con le parti sociali imponendo un testo che escludeva il reintegro per i licenziamenti economici. Ora è dovuto tornare indietro: si tratta di un importante risultato della CGIL, della mobilitazione unitaria dei lavoratori, del consenso che si è sviluppato nel Paese sul tema della dignità del lavoro, a cui hanno prestato ascolto le forze politiche progressiste più sensibili alle tematiche sociali;
- Il Ddl pomposamente definito “Riforma del Lavoro in una prospettiva di crescita” contiene forse la Riforma ma non la prospettiva di crescita.
Sul tema della precarietà la distanza tra il testo presentato rispetto agli annunci propagandistici del Governo sono evidenti e rischiano di arretrare i risultati ottenuti nel confronto con le Organizzazioni Sindacali.
- Sul tema degli ammortizzatori, l’articolazione dei fondi allontana l’idea di universalità, così come non c’è risposta inclusiva per i lavoratori discontinui.
In ragione di questo giudizio, dei risultati raggiunti e delle tante questioni aperte la CGIL conferma la necessità di una forte iniziativa, che proporrà anche a CISL e UIL, con al centro:
- presidiare la discussione sul Ddl al fine di migliorarlo a partire da precarietà e ammortizzatori;
- ridurre la pressione fiscale sul lavoro dipendente e i pensionati;
- ottenere provvedimenti per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro.
Sulla base di queste priorità il prossimo Direttivo della Cgil definirà il calendario e le modalità della prosecuzione della mobilitazione.
Intanto le strutture della CGIL sono impegnate nella preparazione della manifestazione del 13 aprile a contrasto degli effetti della riforma pensionistica.
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Primo Maggio: CGIL, CISL e UIL a Rieti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 5, 2012
Primo Maggio: CGIL, CISL e UIL a Rieti
La CGIL dedica la festa dei lavoratori alla “provincia dimenticata” dove è più difficile trovare soluzioni alle numerose crisi aziendali. A Rieti interverranno dal palco i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Nel pomeriggio ‘concertone’ in Piazza San Giovanni a Roma.
04/04/2012 da www.cgil.it
Quest’anno sarà la città di Rieti ad ospitare i comizi dei Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL per festeggiare il Primo Maggio.
La giornata di festa dei lavoratori verrà infatti dedicata alla “provincia dimenticata” come ha spiegato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso durante un incontro oggi (4 aprile) a Parma con i lavoratori delle aziende locali in crisi. Camusso ha sottolineato, infatti, che oltre alle vertenze aperte nelle grandi città, “ci sono situazioni nei piccoli comuni dove le aziende vanno in crisi ed è più difficile trovare gli strumenti e le soluzioni”.
La giornata di festa proseguirà poi nel pomeriggio con il tradizionale ‘concertone’ in Piazza San Giovanni a Roma il cui slogan quest’anno sarà ‘La musica del desiderio. La speranza, la passione, il futuro’. Sull’enomre palco montato in piazza San Giovanni si susseguiranno le esibizioni di dodici “pietre miliari” del patrimonio della musica rock, supportate da un grande spettacolo “visual”. Infatti, per la prima volta in assoluto sul palco del Concertone, musica ed immagini si fonderanno in uno spettacolo unico perchè ciascuno dei dodici brani scelti sarà accompagnato dalla proiezione di video ideati e prodotti da altrettanti registi che tradurranno in rappresentazioni visive le suggestioni e le emozioni suscitate dalle note.
Ad interpretare i dodici classici sarà un cast di artisti di grande spessore. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno registrato dall’orchestra sinfonica, quest’anno a fare da protagonista sarà Mauro Pagani, chiamato a salire sul palco della manifestazione nel triplice ruolo di arrangiatore, musicista e direttore. Il grande compositore e polistrumentista dirigerà infatti la “resident band”, con cui si esibirà dal vivo durante la giornata, e poi la grande orchestra “Roma Sinfonietta”.
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“DONNE, INTEGRAZIONE E SICUREZZA”: un’esperienza a confronto all’interno dell’azienda PAC-AMADORI
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 4, 2012
“DONNE, INTEGRAZIONE E SICUREZZA”: UN’ESPERIENZA A CONFRONTO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA PAC-AMADORI A MONTERIGGIONI (Siena).
Amadori ha ospitato l’ultimo appuntamento del cartellone di eventi dedicato alle donne promosso dalla Provincia di Siena e dalle associazioni del territorio
Monteriggioni (SI), martedì 3 aprile 2012 – “Donne, lavoro, sicurezza e integrazione. Un’esperienza a confronto all’interno dell’azienda PAC”. E’ questo il titolo scelto per la tavola rotonda organizzata dai sindacati FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL che ha concluso il cartellone unico di eventi promosso dalla Provincia di Siena in occasione della Festa della Donna e che si è svolta presso lo stabilimento PAC di Monteriggioni del gruppo Amadori, leader in Italia nel settore avicolo.
La scelta della sede dell’iniziativa è certamente significativa: Amadori conta oggi oltre 7.000 dipendenti di cui il 53% donne, percentuale sostanzialmente replicata anche nella sede toscana del gruppo dove le donne impiegate sono 102 sul totale di 208 collaboratori. L’Azienda oggi può essere definita, a tutti gli effetti, multiculturale, con personale straniero pari al 32%. Il personale non italiano proviene da molti paesi – ben 82 diverse nazionalità – con una maggioranza di lavoratori di origine nord africana: nella sede di Monteriggioni la comunità più rappresentativa è quella nigeriana.
La tavola rotonda, coordinata dal giornalista Juri Guerranti, è stata quindi un momento interessante di confronto e di riflessione fra le varie voci, aziendale, istituzionale e sindacale, sul ruolo delle donne nel lavoro, sul problema dell’integrazione e della sicurezza.
All’incontro hanno partecipato Franco Picchioni, Direttore di stabilimento della PAC-Amadori, Bruno Valentini, Sindaco di Monteriggioni, Daniela Cherubini, Segretaria della FAI CISL di Siena, Rossana Mancini dell’Azienda Usl 7 di Siena, Giovanni Mininni della FLAI CGIL Nazionale, Simonetta Pellegrini, Assessore della Provincia di Siena.
Italo Rinaldini, Responsabile Sicurezza e Ambiente del gruppo Amadori, ha sottolineato come “le difficoltà che si incontrano sul percorso del miglioramento della sicurezza in azienda siano molte, perché a volte anche le cose ovvie che a prima vista sembrano semplici diventano difficili: affinché un intervento abbia successo è necessario un cambiamento culturale che renda consapevoli tutte le persone coinvolte dei problemi concreti. Se le persone non sono motivate al cambiamento generalmente si rifiutano di cambiare. Per questo è molto importante una formazione che elevi la competenza anche sui temi di sicurezza non solo di tutti i lavoratori ma anche dei responsabili preposti e dei dirigenti”.
“In questo sito produttivo – ha aggiunto Catherine Koker, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza alla PAC – siamo abituati ad attuare cambiamenti migliorativi in maniera rapida ed efficace, sia in termini di integrazione che di sicurezza, e mi piace ricordare che nella nostra azienda l’ufficio personale è composto da due donne, il nostro capo reparto è una donna, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è una donna e anche il gatto del custode si chiama Leila!”.
Per cambiare il disegno di legge contro i licenziamenti: Firma anche tu!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 3, 2012
Per cambiare il disegno di legge contro i licenziamenti: Firma anche tu!
Si intensifica la mobilitazione della CGIL contro la riforma del mercato del lavoro: numerose le assemble, scioperi, presidi e volantinaggi. Al via la raccolta firme perchè ‘Il lavoro non è una merce, il lavoro è una persona’.
» Se vuoi firmare l’appello online, clicca qui – Leggi l’appello
» Pensioni: sindacati in piazza il 13 aprile per i diritti
» Articolo 18 e non solo. Domenica delle Palme (primo aprile) la CGIL ha volantinato davanti alle Chiese – Scarica il Volantino » Ascolta: Il lavoro prima di tutto. Interviene Susanna Camusso
02/04/2012 da www.cgil.it
Con le parole d’ordine: ‘I lavoratori non sono una merce, i lavoratori sono persone, il lavoro chiede dignità, i diritti tutelano la dignità delle persone’ si intensificano le iniziative di mobilitazione promosse dalla CGIL contro la riforma del mercato del lavoro che ha appena iniziato il suo iter parlamentare. Una mobilitazione che come già annunciato dalla CGIL sarà “dura e articolata” e vedrà tra i suoi momenti più ‘caldi’ le 16 ore di sciopero. Intanto la CGIL ha avviato una raccolta firme per cambiare la legge sui licenziamenti.
Numerose le assemblee e le ore di sciopero che si stanno susseguendo in questi giorni nei luoghi di lavoro. Iniziative che si affiancano ad un’intensa attività d’informazione e coinvolgimento fatta di presidi, volantinaggi fuori e dentro le fabbriche, davanti alle Chiese, nelle piazze, davanti i negozi. Una campagna di comunicazione a tappeto per informare lavoratori, pensionati, cittadini, giovani per ricordare che: “Il lavoro non è una merce il lavoro è una persona”.
Per cambiare la legge sui licenziamenti la CGIL ha avviato una raccolta firme chiedendo a tutti i lavoratori e le lavoratrici,a pensionate e pensionati, ai precari, ai disoccupati, agli studenti e a tutti i cittadini di sottoscrivere un appello “per il valore sociale del lavoro, per la buona occupazione, per la tutela dei diritti fondamentali a partire dallo statuto dei Lavoratori e delle norme contro i licenziamenti illeggitti”. Per chiunque volesse dare il suo sostegno potrà farlo recandosi nelle Camere del Lavoro della CGIL e firmando l’appello. Inoltre nei prossimi giorni sarà possibile firmare on-line su CGIL.it Il Portale del Lavoro
Prossima mobilitazione della CGIL è in programma per venerdì 13 aprile al fianco di CISL e UIL contro la riforma delle pensioni e per chiedere al Governo di risolvere immediatamente “l’emergenza sociale determinata dall’approvazione della riforma ridando alle lavoratrici e ai lavoratori la certezza del diritto alla pensione” e per chiedere, continua la CGIL, “di ripristinare le norme sul trasferimento gratuito della contribuzione all’INPS come unico vero atto di equità rispetto a lavoratrici e lavoratori che hanno sempre versato la contribuzione”.
La CGIL quindi è impegnata in una straordinaria iniziativa per i diritti dei precari e dei giovani, per rivendicare ammortizzatori universali e affinchè un lavoratore licenziato senza giusta causa o motivo possa essere reintegrato. Per dare forza a queste iniziative la CGIL invita tutti e tutti a sostenere le mobilitazioni in programma, a partire dalla raccolta firme.
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Allarme disoccupazione giovani: uno su tre non riesce a trovare lavoro
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 2, 2012
Allarme disoccupazione giovani: uno su tre non riesce a trovare lavoro
Secondo i dati diffusi dall’ISTAT il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salito al 31,9%, si tratta del dato più alto da gennaio 2004. A pagare maggiormente l’assenza di lavoro sono le giovani donne del Mezzogiorno
02/04/2012 da www.cgil.it
Drammatica la situazione occupazionale per i giovani italiani: uno su tre non riesce a trovare lavoro. Secondo i dati diffusi questa mattina dall’ISTAT il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a febbraio è al 31,9%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a gennaio e di 4,1 punti su base annua. Si tratta del dato più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili).
Calcolata su base trimestrale, la disoccupazione giovanile sale al 32,6% nel quarto trimestre del 2011. E’ il tasso più alto, sottolinea l’ISTAT, dal quarto trimestre del 1992. Ma il dato più sconcertante è quello relativo alle giovani donne del Mezzogiorno, tra le quali il tasso di disoccupazione tocca un picco del 49,2%.
A febbraio, spiega l’Istituto Nazionale di Statistica, ricordando che si tratta di stime e dati destagionalizzati, “il mercato del lavoro continua a caratterizzarsi per la discesa dell’occupazione e la crescita della disoccupazione”. In particolare, gli occupati sono 22.918 mila, in diminuzione dello 0,1% (-29 mila unità) rispetto a gennaio. Il calo riguarda la sola componente femminile. Nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente l’occupazione segna un aumento dello 0,1% (16 mila unità). Il tasso di occupazione si attesta al 56,9%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e in aumento 0,1 punti in termini tendenziali.
Il numero dei disoccupati, pari a 2.354 mila, aumenta dell’1,9% (45 mila unità) rispetto a gennaio. Su base annua il numero di disoccupati aumenta del 16,6% (335 mila unità). Il livello di disoccupazione maschile, con 1,275 milioni di uomini in cerca di lavoro, raggiunge anche il record storico, il dato più alto dal IV trimestre del 1992, data d’inizio delle serie. Inoltre, gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente. In confronto a gennaio, il tasso di inattività risulta in diminuzione di 0,1 punti e si attesta al 37,2%.
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