Manovra: Epifani, il governo faccia chiarezza, serve un tavolo di confronto
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 18, 2010
Manovra: Epifani, il governo faccia chiarezza, serve un tavolo di confronto |
Il Segretario Generale della CGIL a Berlino al Congresso della DGB interviene sulle misure allo studio del governo e chiede trasparenza e controlli come condizione per ridurre le spese ed evitare la corruzione |
18/05/2010
Il governo si trincera dietro le parole del ministro dell’Economia, “sulla manovra nessuna decisione è stata presa”, eppure le voci e le misure si intensificano. L’ammontare della ‘manovra correttiva’ per il biennio 2011-2012 sembra essere lievitato a circa 28 miliardi (per recuperare l’1,6% del Pil) e il varo – per decreto legge – dovrebbe avvenire tra fine maggio e inizio giugno. Le misure allo studio, così come emerge da anticipazioni di stampa, dovrebbero riguardare: una stretta ai cosiddetti ‘stipendi d’oro’, ovvero il taglio su quanto eccede i 75mila euro di figure come magistrati, professori universitari, dirigenti di prima fascia e di seconda fascia delle agenzie fiscali e degli enti previdenziali, diplomatici e prefetti; la chiusura delle finestre pensionistiche per anzianità e vecchiaia per il 2011; la stretta sulle invalidità; il congelamento degli stipendi pubblici al 2009 e il blocco del rinnovo contrattuali. Nello specifico congelamento degli automatismi e degli scatti di anzianità per il personale docente della scuola, pari a circa 1,1 milioni di dipendenti. Inoltre, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha inoltre oggi sapere che la manovra avrà riflessi sulla sanità, accreditando un intervento su questo settore come ‘plausibile’. Le voci, insomma, si rincorrono e per questo la CGIL chiede che si faccia al più presto chiarezza. “Il governo ha il dovere di spiegare agli italiani perché oggi fa una manovra che è esattamente il contrario di quello che fino a 10 giorni fa aveva detto”, ha detto il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, all’agenzia Ansa a margine del Congresso della DGB in corso a Berlino. Il leader sindacale ha infatti ricordato come “il governo aveva sostenuto che la situazione italiana era migliore di quella di altri paesi, ma in realtà non lo è”. Motivi per i quali, secondo Epifani, il governo “ha bisogno di uscire dalle incertezze di queste ore, dalle fughe di notizie che allarmano lavoratori e pensionati, e aprire un tavolo di confronto sulla manovra sia con le organizzazioni sindacali, sia in Parlamento”. Quanto alle misure necessarie, Epifani ha ricordato come in Italia ci sia “un interesse corruttivo molto forte” quindi “ritornare alla trasparenza e ai controlli è la condizione per ridurre anche le spese ed evitare la corruzione”. I fatti e le inchieste di questi giorni, secondo il Segretario Generale della CGIL, confermano “l’esistenza che lievitano le spese anche perché c’è un interesse corruttivo molto forte” nel Paese. Per questo, in vista della manovra finanziaria, “si può risparmiare sulla catena degli appalti soprattutto pubblici, facendo trasparenza dove la trasparenza è mancata”. Ritornare dunque alla trasparenza e ai controlli come condizione per ridurre anche le spese ed evitare la corruzione. Infine, in merito all’ipotesi di uno sciopero generale da legare alla manovra, Epifani ha affermato: “Lo sciopero si fa quando si proclama e si proclama quando tutte le cose sono chiare e sono definite”. |
Argomenti: CGIL |
Referendum: CGIL in prima fila contro privatizzazione acqua
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 18, 2010
Argomenti: acqua, CGIL, referendum |
Epifani, giù le mani da lavoro e pensioni
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 17, 2010
Epifani a governo, giù le mani da lavoro e pensioni
Il governo ha detto che eravamo fuori dalla crisi, ora spunta una manovra lacrime e sangue. Dove viviamo? Bisogna rovesciare le priorità. Non sento parlare delle grandi ricchezze patrimoniali e dell´evasione. Intervista del Segretario Generale della CGIL al quotidiano “La Repubblica” – 16/05/2010
Giù le mani dal lavoro dipendente e dai pensionati.
Il leader della Cgil, Gugliemo Epifani, reagisce con decisione alle ipotesi di una manovra con «sacrifici» da 25 miliardi. La definisce di «lacrime e sangue». Non nasconde l´irritazione per la mancata convocazione della Cgil ai recenti incontri con il governo, dove invece erano presenti Cisl,Uil e Confindustria, e attribuisce le responsabilità della stangata in arrivo ad almeno due soggetti. Il governo che, dice, ha fornito fino ad oggi una «rappresentazione ottimistica della realtà» e la «speculazione internazionale», che nessuno è stato in grado di arginare e che ora presenta il conto della crisi ai soggetti più deboli.
Segretario Epifani, come giudica le misure che il governo sta mettendo in cantiere?
«Siamo in presenza di un rovesciamento di tutto quello che il governo ha detto fino ad oggi. Sembra di vivere in un altro paese. Il nostro è un governo che prima ha sottostimato la portata della crisi, poi ha detto che la crisi era finita. Poi ha aggiunto che stavamo meglio degli altri paesi. Poi ha detto che non c´era bisogno di una manovra correttiva. E poi improvvisamente esce fuori una manovra lacrime e sangue dopo quelle di Portogallo, Grecia e Spagna. Si può chiede al governo di ammettere le proprie colpe per questa rappresentazione della crisi? Come si fa a passare da una propaganda dove tutto funziona e tutto andava bene ad una manovra di questa pesantezza? Il governo deve rendere trasparente il perché di questa contorsione improvvisa. Altrimenti è un governo non credibile».
La Cgil non è stata convocata all´incontro con il governo. Cisl e Uil sì. Irritato?
«Direi di sì. Di fronte alla nostre critiche il governo ha sempre detto il contrario. E oggi, invece di rendere esplicita questa situazione, continua con gli incontri riservati che escludono la Cgil in un clima che pensavo non potesse ripetersi. Non è un atto di forza, ma di debolezza. Il problema non è che il governo deve spiegare alla Cgil quanto sta accadendo, ma al paese».
Torniamo alla manovra: sono sempre i più deboli a pagare?
«Il conto viene naturalmente presentato ai più deboli. La manovra che il governo propone avviene nel corpo di un paese che è già stato colpito dalla crisi. E´ questa la grande differenza con il 1992 quando l´Italia veniva da un periodo di crescita. Oggi ci sono disoccupazione, cassa integrazione, precarietà, redditi e consumi fermi».
Lei evoca il 1992, allora il sindacato fu parte attiva per uscire dalla crisi. Oggi è disponibile a giocare lo stesso ruolo?
«Certo, ma allora ci fu un confronto e fu aperto un negoziato, oggi invece il governo vuol decidere per decreto tra 20 giorni. Nel ‘92 al massimo fu congelata la contrattazione di secondo livello per un anno, l´anno dopo si fece l´accordo sul nuovo modello contrattuale, si chiamarono a pagare quelli che avevano più reddito e più risorse. Oggi invece sento parlare di un blocco di tutta la contrattazione pubblica per tre anni, di interventi sui pensionamenti con la gente in mobilità e fuori dai luoghi di lavoro. Congelamento delle liquidazioni. Blocco del turn over nella scuola e nei settori pubblici. Sento riparlare di condoni. Questa mi sembra una manovra destinata a deprimere ancora di più l´economia».
Il sindacato pone delle condizioni?
«Sì. Bisogna cambiare il segno dell´equità sociale della manovra, qui si colpiscono lo stato sociale e la condizione dei lavoratori. Bisogna rovesciare le priorità. Non sento parlare delle grandi ricchezze patrimoniali e dell´evasione».
Quale rischio stiamo correndo?
«Il rischio è che si decida a Bruxelles per noi e noi non siamo capaci di opporre un altro punto di vista. C´è il rischio di fare sacrifici inutili di fronte alla speculazione. Che aumenti la diseguaglianza. Fino a due mesi fa tutti spiegavano che bisogna stimolare l´economia con gli investimenti, oggi l´unica parola sono tagli e tagli. Un mondo impazzito: tutti in balia di forze che non riesci a governare. Nessuna regolamentazione dei mercati finanziari, delle agenzie di rating, nessun meccanismo di rallentamento delle transazioni finanziarie. Ritardi nelle risposte».
Di chi sono le responsabilità?
«Sono stati fatti due anni di errori profondi, andava impedito di far cadere il Pil, bisognava sostenere di più i consumi e l´innovazione. La prima cosa da fare è avere un quadro chiaro: non si può fuggire dopo che si è fuggiti per due anni. Dov´è la grande riforma fiscale? I lavoratori dipendenti pagano più tasse e l´area dell´evasione è cresciuta. Non ci siamo proprio. Si continuano a colpire di diritti dei lavoratori: arbitrato, statuto dei lavori, diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali».
Un bilancio amaro di questa fase economica e politica.
«Il contenuto morale è che i lavoratori pagano il prezzo alla speculazione. Il futuro dei giovani viene compromesso dalla forza di queste ondate speculative. E´ come se la prima fase della crisi non fosse servita a nulla».
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Statuto dei lavoratori: Epifani, impensabile toccare i diritti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 15, 2010
Statuto dei lavoratori: Epifani, impensabile toccare i diritti |
Alla vigilia dei quarant’anni dello Statuto, il Segretario Generale ribadisce la necessità di salvaguardare l’impianto della legge dagli attacchi che sta subendo a cominciare dal ddl lavoro » Video: 40 anni dello Statuto dei Lavoratori |
15/05/2010
“In una fase di crisi come questa, aggravata dagli ultimi tracolli finanziari che hanno messo a rischio la tenuta dell’euro, è impensabile mettere mano ai diritti dei lavoratori”. Lo ha detto – in un’intervista all’ANSA – il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, Epifani, sottolinea la necessità di salvaguardare “l’impianto della legge dagli attacchi che sta subendo”. A cominciare, dice, dalle tutele dei più deboli “messe a fuoco dallo stesso Capo dello Stato. Attacchi – insiste – pericolosi e subdoli, come quelli al grave e incostituzionale disegno di legge sul lavoro”. E riferendosi al Governo dichiara “ha usato strumentalmente la crisi per abbassare le tutele e cancellare i diritti acquisiti, un atteggiamento inspiegabile per quanto riguarda le politiche del lavoro, dei diritti e della cittadinanza. L’annuncio di un imminente intervento sullo ‘Statuto dei lavoratori’ da tramutare in ‘Statuto dei lavori’, con tutto ciò che questa differenza lessicale sottintende, si fonda su principi intollerabili che vanno ripudiati: la sostanziale equiparazione dei diritti dei lavoratori dipendenti con quelli dell’impresa, e la riduzione degli spazi di libertà e di autodeterminazione dei lavoratori”. La convinzione di Guglielmo Epifani è che si punta a colpire la nostra carta costituzionale. “Ciò che si vuole cambiare – afferma ancora – non è soltanto la legislazione vigente, il quadro del diritto del lavoro consolidato, dallo Statuto alle leggi sullo sciopero, ma anche la radice e il fondamento della nostra architettura giuslavorista. Ovvero: la Costituzione e la sua coerente sostanza di difesa dei diritti dei lavoratori. Le norme contenute nello Statuto sono gli elementi fondanti della nostra legislazione in materia di diritti e di libertà dei lavoratori, del sindacato stesso che mantiene per intero la sua validità”. |
Argomenti: CGIL |
20 maggio: anniversario dei 40 anni dello Statuto dei Lavoratori
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 14, 2010
in occasione dell’anniversario dei 40 anni dello Statuto dei Lavoratori
giovedì 20 maggio 2010 alle ore 16.30
presso la Sala Aurora dell’Amministrazione Provinciale di Siena – Piazza del Duomo
presentazione della pubblicazione
La Contrattazione – Raccolta dei Contratti collettivi nazionali dagli anni venti agli inizi del XXI secolo
interverranno:
Simone Bezzini, Presidente Amministrazione Provinciale di Siena
Emilio Capannelli, Soprintendenza Archivistica della Toscana
Agostino Megale, Segretario Confederale CGIL Nazionale
Mirella Mei, Presidente Archivio del movimento operaio e contadino in provincia di Siena
Claudio Vigni, Segretario Generale CGIL Siena
Argomenti: archivio storico, CGIL |
FILCTEM CGIL Siena: eletta oggi la Segreteria
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 14, 2010
Il Comitato Direttivo provinciale della FILCTEM (Federazione italiana lavoratori chimici tessili energia manifatture) CGIL di Siena ha eletto oggi i componenti della Segreteria provinciale: Massimo Bicchi, Giovan Francesco Bigliazzi, Luciano Binarelli, Tiziano Lazzarelli, Federica Rinaldi, Giancarlo Tavanti.
“C’è stata una grande partecipazione dei delegati – commenta il Segretario Generale della FILCTEM CGIL Thomas Borromeo – e soprattutto una ricca discussione messa in campo su tematiche di politica sindacale sul fronte occupazionale e organizzativo”.
Il Comitato Direttivo ha inoltre approvato all’unanimità il bilancio preventivo 2010.
Siena, 14 maggio 2010
Argomenti: FILCTEM |
Conflitto sull’esternalizzazione del reparto ‘Benvenuto di Giovanni’ in Campansi dell’ASP Città di Siena – Lunedì il Prefetto incontra le parti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 14, 2010
Continua lo stato di agitazione – con blocco degli straordinari – di tutto il personale dell’ASP Città di Siena contro l’esternalizzazione del reparto ‘Benvenuto di Giovanni’ in Campansi.
“Le OO.SS. – spiega Simone Pizzichi, Segretario Generale della FP CGIL di Siena – sono fortemente contrarie alla gestione appaltata del reparto ‘Benvenuto di Giovanni’ secondo le modalità indicate dall’ASP, anche perchè tale decisione contrasta con gli impegni politici assunti dall’Amministrazione Comunale di Siena e dall’Amministrazione dell’Asp Città di Siena con le Rappresentanze Sindacali nel 2006”.
“Impegni politico-programmatici – continua Pizzichi – che hanno determinato un assetto e un quadro di riorganizzazione condiviso dove sono stati definiti, oltre ai servizi e reparti a gestione in economia e quelli appaltati, anche i percorsi occupazionali. Eventuali scelte successive erano state contemplate esclusivamente in merito, semmai, alla reinternalizzazione delle situazioni appaltate, in special modo quelle che fornivano servizi di assistenza alla persona”.
“Il principio guida condiviso allora, e per noi ancora valido, – sottolinea il Segretario – era che tutto ciò che fosse collegato all’assistenza alla persona nell’ASP dovesse essere gestito tramite personale proprio. Scelta questa che oggi merita una concreta ed ulteriore attuazione pratica in applicazione al Memorandum sul Lavoro Pubblico sottoscritto da OO.SS. e Governo il 6 aprile 2007. Decisioni aziendali che avrebbero dovuto tenere in considerazione anche i prossimi percorsi che in sede di costituenda Società della Salute Senese si fossero intrapresi, considerando che la stessa SdSS, per norma statutaria, potrebbe avvalersi, per la gestione di determinati servizi con appositi contratti, delle prestazioni delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona aventi sede legale sul territorio della zona-distretto”.
Lunedì prossimo il Prefetto incontrerà l’Azienda e le OO.SS.
Siena, 14 maggio 2010
Argomenti: FP, pubblico impiego |
Stato di agitazione dei lavoratori dell’ASP Città di Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 13, 2010
A seguito dell’esternalizzazione del reparto ‘Benvenuto di Giovanni’ in Campansi dell’ASP Città di Siena, visto l’esito negativo della concertazione e l’apertura delle procedure di conciliazione, le OO.SS. CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, FIALS e la RSU aziendale hanno indetto, su mandato assembleare, lo stato di agitazione permanente di tutto il personale ASP Città di Siena, che comporta il blocco degli straordinari richiesti a qualsiasi titolo.
CGIL FP, CISL FP, UIL FPL e FIALS hanno già richiesto anche l’intervento del Prefetto, come previsto dalle disposizioni contrattuali, trattandosi di conflitto sindacale di rilievo locale.
Le OO.SS., dichiarandosi decisamente contrarie alla volontà dell’Azienda di procedere alla gestione appaltata del reparto ‘Benvenuto di Giovanni’ secondo le modalità indicate dall’ASP, ribadiscono che tale decisione contrasta con gli impegni politici assunti dall’Amministrazione Comunale di Siena e dall’Amministrazione dell’Asp Città di Siena con le Rappresentanze Sindacali nel 2006. Impegni politico-programmatici che hanno determinato un assetto e un quadro di riorganizzazione condiviso dove sono stati definiti, oltre ai servizi e reparti a gestione in economia e quelli appaltati, anche i percorsi occupazionali. Eventuali scelte successive erano state contemplate esclusivamente in merito semmai alla reinternalizzazione delle situazioni appaltate, in special modo quelle che fornivano servizi di assistenza alla persona. Il principio guida condiviso allora, per noi ancora valido, era che tutto ciò che fosse collegato all’assistenza alla persona nell’ASP dovesse essere gestito tramite personale proprio. Scelta questa che oggi merita una concreta ed ulteriore attuazione pratica in applicazione al Memorandum sul Lavoro Pubblico sottoscritto da OO.SS. e Governo il 6 aprile 2007. Decisioni aziendali che avrebbero dovuto tenere in considerazione anche i prossimi percorsi che in sede di costituenda Società della Salute Senese si fossero intrapresi, considerando che la stessa SdSS, per norma statutaria, potrebbe avvalersi, per la gestione di determinati servizi con appositi contratti, delle prestazioni delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona aventi sede legale sul territorio della zona-distretto.
CGIL FP Siena
Siena, 13 maggio 2010
Argomenti: FP, pubblico impiego |
EPIFANI, nei prossimi 3 anni una lieve ripresa, ma senza occupazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 13, 2010
Crisi: Epifani, per i prossimi anni una lieve ripresa, ma senza occupazione |
Necessarie più risorse per indennità di disoccupazione, indispensabile intervenire sul prelievo fiscale |
13/05/2010
Tre anni di piccola ripresa senza occupazione, un periodo in cui aumenteranno mediamente tutti i tassi di disoccupazione: quello giovanile, quello meridionale e quello medio del Paese. Questa la prospettiva descritta da Guglielmo Epifani Segretario Generale CGIL, ospite oggi alla trasmissione televisiva ‘Mattino 5’. Le retribuzioni nette dei lavoratori Italiani, come illustrato dal Rapporto ‘Taxing Wages’ dell’OCSE, sono tra le più basse d’Europa, si collocano infatti al ventitresimo posto tra i trenta paesi membri. Le motivazioni, secondo Guglielmo Epifani, sono da rintracciare nel carico fiscale e contributivo mediamente più alto in Italia e nella politica di contenimento salariale avviata a inizio degli anni Novanta. “Per questo occorre – dichiara il Segretario Generale CGIL – intervenire sul prelievo fiscale. In attesa della grande riforma si potrebbe dare una risposta intanto riducendo, attraverso le detrazioni, il prelievo sul salario e sulla pensione”. Difronte ad una situazione socio-economica come questa il leader della CGIL chiede al Governo innanzitutto di fermare tutti i provvedimenti legislativi che riducono i diritti sul lavoro, a partire dall’arbitrato per finire al diritto di sciopero. Quanto alla manovra correttiva annunciata dal Governo, Epifani sottolinea “se si chiede responsabilità al pubblico impiego, almeno si dia la possibilità di sistemare i precari nel pubblico impiego e soprattutto nella scuola”. E conclude “in prospettiva sarà la disoccupazione il problema più grosso e per questo dovremo lavorare, già da ora, per proteggere chi ha perso il lavoro, magari trasferendo un po’ di risorse dalla Cassa integrazione all’indennità di disoccupazione che da noi è onestamente inesistente”. (da www.cgil.it) |
Argomenti: CGIL |
Simone Pizzichi confermato Segretario Generale della FP CGIL Siena
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 13, 2010
Il Comitato Direttivo della FP CGIL di Siena, riunitosi ieri presso il Circolo Arci di Fontebecci, ha confermato all’unanimità Simone Pizzichi alla guida della categoria dei lavoratori del Pubblico Impiego.
Ai lavori del Direttivo hanno portato il proprio contributo al dibattito il Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Toscana Antonio Lazzaro ed il Segretario Generale della CGIL di Siena Claudio Vigni.
Siena, 13 maggio 2010
Argomenti: FP |