cgil siena

Avevamo ragione noi…

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 23, 2009

NOTA STAMPA

Abbiamo appreso con soddisfazione che il ricorso promosso dal Patronato INCA CGIL contro il Comune di Piancastagnaio è stato accolto, disponendo l’annullamento della convenzione sottoscritta dall’Amministrazione con il Patronato EPACA per lo svolgimento nei locali comunali – concessi ad uso gratuito – di un’attività di consulenza ai cittadini.
Ricordiamo che nel mese di luglio dello scorso anno, appena venuti a conoscenza dell’accordo, avevamo sollevato le nostre perplessità ed una forte contrarietà – prima al Sindaco e poi tramite i mezzi di informazione – sul modo e sui termini con cui si era giunti alla sottoscrizione di una convenzione esclusiva (ed unica nel panorama provinciale senese) tra un Comune ed un solo Patronato. Nell’occasione avevamo inoltre sottolineato la gravità della scelta dell’Amministrazione pianese di svolgere un ruolo non imparziale nei confronti di tutti i soggetti presenti sul territorio che offrono gratuitamente il loro servizio di patronato alla cittadinanza.
Ci auguriamo che l’Amministrazione comunale di Piancastagnaio provveda al più presto a dare seguito a quanto previsto nell’ordinanza occupandosi prima di tutto di quei servizi che sono assenti nel territorio anziché sprecare risorse per replicare quelli già esistenti, usufruibili gratuitamente ed ampiamente apprezzati dai cittadini.

CGIL Siena
Patronato INCA CGIL Siena

Siena, 22 gennaio 2009

Argomenti: amiata, CGIL, INCA, patronato |

Social card o vergogna sociale ?

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 22, 2009

NOTA STAMPA

Il Sindacato pensionati SPI CGIL di Siena, alla luce della situazione economica e sociale del Paese, ha sottolineato più volte con forza la necessità di politiche da parte del governo in favore dei pensionati con particolare attenzione ai redditi più bassi.
Mentre chiedevamo interventi strutturali per far fronte alla perdita di potere d’acquisto delle pensioni dovuta all’eccessivo carico fiscale ed al mancato allineamento al costo della vita, il governo ha risposto con la social card.
Le critiche che sono state rivolte da più parti a questo strumento trovano conferma anche nei numeri: al CAAF CGIL senese, ad esempio, sono state presentate ad oggi 508 domande e solo 187 di queste avevano i requisiti richiesti.
Se anche prendiamo il dato complessivo delle tessere caricate in provincia di Siena – 608 – vediamo come con un semplice raffronto con i quasi 30.000 pensionati senesi con una media-pensione al di sotto dei 500 euro sia facilmente comprensibile l’esiguo impatto della social card sulla popolazione più debole e bisognosa.
Pur prendendo i dati con la dovuta cautela, crediamo che in provincia di Siena non siano tutti ricchi, ma piuttosto che per accedere al beneficio vi siano troppo requisiti e soprattutto che siano troppo limitativi e che quindi non consentano alla maggior parte dei pensionati di usufruire di questa ‘carità’.
Al danno si è aggiunta poi un’atroce beffa per quelle persone che pur entrando in possesso della social card se la sono trovata scarica al momento di fare acquisti, come è avvenuto in più parti della provincia senese.
Lo SPI CGIL di Siena continuerà la mobilitazione e la lotta affinché siano garantiti il potere d’acquisto delle pensioni e soprattutto la dignità delle persone, cosa che la social card non è assolutamente in grado di assicurare.

Franco Baroni
Segretario Generale SPI CGIL Siena

Siena, 21 gennaio 2009

Argomenti: CGIL, pensionati, social card, SPI |

Crisi: Epifani, senza risposte grande mobilitazione 4 aprile

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 22, 2009

“Riforma contratti non è priorità, errore accordo separato”

Roma, 21 gennaio – La Cgil chiede al governo risposte immediate per affrontare la crisi e annuncia che, in caso di ulteriori rinvii, proclamerà una grande manifestazione nazionale che si terrà, con ogni probabilità, il prossimo 4 aprile. È stato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ad annunciarlo nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi in Corso d’Italia, alla vigilia dell’incontro tra governo e parti sociali. Già dal tavolo di domani, convocato dal governo sul tema ‘Per un’economia sociale di mercato’, il numero uno della Cgil si attende risposte per “poter uscire con un’idea che ci venga data dal governo su come intende affrontare la crisi”. In particolare, ha detto Epifani, “non so cosa voglia dire economia sociale di mercato ma so cosa deve diventare, per noi, questo tavolo”, elencando i capitoli più caldi da affrontare, dagli ammortizzatori sociali alla crisi dell’auto, alla restrizione del credito per imprese e famiglie.

Un faccia a faccia da cui la Cgil però non si aspetta molto: “E’ vero che non dobbiamo avere paura della crisi ma anche il governo non deve fuggire dalla durezza della recessione. Non deve cioè aver paura di guardare alla crisi per quello che è. Ma mi sembra che invece ci sia assenza di una idea con cui governare il processo di recessione e con cui far uscire il Paese dalla crisi, gettando al tempo stesso le basi di un rilancio futuro”, ha aggiunto il numero uno della Cgil passando in rassegna le misure adottate dai governi europei, Francia e Germania in testa, e dagli Stati Uniti. Ma soprattutto Epifani ha ricordato come al governo siano stati chiesti tre incontri, dai sindacati di categoria, sul settore dell’auto, della chimica e della moda e “a nessuna di queste tre domande di incontro è stata data una risposta. Il Governo – ha sollecitato – deve aprire questi tre tavoli di confronto”. Così come resta più che mai aperta la questione Mezzogiorno: “Il Governo deve dire come intende affrontare quella che Tremonti ha chiamato una situazione drammatica”.

Sull’iniziativa di aprile, Epifani ha spiegato di come si tratti di “una grande manifestazione che abbia il senso delle nostre richieste per uscire dalla crisi e delle domande che poniamo al governo ma anche alle imprese in vista di un possibile rilancio al termine della crisi”, specificando che il 4 aprile si tratterà di una mobilitazione di piazza e non di uno sciopero”.

Quanto allo slittamento dell’incontro di oggi tra governo e regioni, incontro che aveva all’ordine del giorno il potenziamento delle risorse a favore degli ammortizzatori sociali, vera arma d’emergenza contro la crisi economica, Epifani si è detto preoccupato: “Mi preoccupa questo slittamento, vuol dire che al momento non c’è un accordo e invece sugli ammortizzatori serve chiarezza e, soprattutto, che ognuno faccia la propria parte”. Inoltre, ha evidenziato come sia “giusto che si chiedano risorse alle Regioni ma anche il governo deve metterci del suo”. Senza un intervento finanziario dell’esecutivo, infatti, per Epifani, “non si esce dalla situazione di emergenza. Non credo che un intervento così eccezionale possa avvenire senza che il governo ci metta un euro”.

Il segretario confederale della Cgil, responsabile del mercato del lavoro, Fulvio Fammoni, ha ribadito il no della organizzazione a quella norma, contenuta nel decreto legge anti-crisi, che subordina l’accesso agli ammortizzatori sociali all’esistenza di Enti bilaterali annunciando, in mancanza di soluzioni, “un’eccezione di costituzionalità”. In particolare, ha spiegato il dirigente sindacale, “il decreto 185 prevede un meccanismo per le imprese sotto i 15 dipendenti che vede assieme caratteristiche di incostituzionalità ed efficacia molto parziale”. La Cgil ricorda che l’accesso alla sospensione per 90 giorni con uso dell’indennità di disoccupazione è subordinato ad un intervento di carattere privato pari al 20% dell’indennità di disoccupazione corrisposto dagli enti bilaterali. Ma, ha spiegato Fammoni, “l’accesso ad un diritto pubblico non può essere subordinato ad un intervento privato e ci sarebbe una forte discriminazione in caso di aziende che non aderiscono ad enti bilaterali o di settori dove non esistono enti bilaterali o non abbiano la capienza economica sufficiente”.

Inoltre, il segretario generale, passando in rassegna le misure del governo, ha puntato il dito anche contro i recenti e riscontrati disservizi della social card e ha ricordato la recente bocciatura, da parte del Tar del Lazio, del decreto flussi dopo i ricorsi presentati dalla Cgil. Sulla social card, Epifani ha proposto di lasciare la carta solo come attestazione di accesso agli sconti tariffari ed inviare il ‘quantum’ (40 euro al mese) direttamente sul conto corrente dei beneficiari. “Un sistema – ha detto – sicuramente più pulito. più serio e trasparente di quanto fatto fino ad oggi”. Così come ha chiesto una revisione del decreto flussi 2008, “Prima che la Cgil vinca tutte le cause in corso per lesione dei diritti delle persone il governo rifletta sulle norme e sulle sue conseguenze”.

Infine, ha tenuto banco la riforma del sistema contrattuale, dopo le dichiarazioni di oggi del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. “Fare oggi una riforma del modello contrattuale è totalmente privo di senso – ha osservato Epifani -. Non è questa ora la priorità. E fare un accordo sulle regole che non sia condiviso da tutti sarebbe un grave errore perché regole non condivise diventano del tutto inefficaci”. E al presidente di viale dell’Astronomia, che in mattinata gli ricordava come gli industriali avessero fatto di tutto per tenere la Cgil al tavolo allargandolo, ha risposto: “In realtà Marcegaglia non ha raccolto la nostra richiesta di allargare il tavolo di confronto ad altri attori visto che noi l’avevamo richiesto per arrivare ad una soluzione unica mentre invece quello che si profila sono modelli separati per settori e comparti”, ha aggiunto ribadendo come il No della confederazione resti invariato sopratutto per quel che riguarda il nuovo meccanismo di rilevazione dell’inflazione, il secondo livello di contrattazione e la perequazione automatica per quei lavoratori che non accedano alla contrattazione integrativa. “Noi avevamo chiesto un modello universale esattamente com’era quello del 23 luglio. Il nuovo documento – ha concluso Epifani – mi sembra davvero molto lontano da questo”.

Argomenti: CGIL |

Epifani: “Nel decreto anticrisi c’è vizio incostituzionalità”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2009

Se il decreto anti-crisi non verrà modificato, la Cgil proporrà un’eccezione di incostituzionalità sulla parte relativa all’indennità di sospensione subordinata all’intervento corrisposto dagli enti bilaterali. Lo ha annunciato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi in Corso d’Italia.

In particolare, ha spiegato il segretario confederale Fulvio Fammoni, “il decreto 185 prevede un meccanismo per le imprese sotto i 15 dipendenti che vede assieme caratteristiche di incostituzionalità ed efficacia molto parziale”. La Cgil ricorda infatti che l’accesso alla sospensione per 90 giorni con uso dell’indennità di disoccupazione è subordinato ad un intervento di carattere privato pari al 20% dell’indennità di disoccupazione corrisposto dagli enti bilaterali.

“Ma l’accesso ad un diritto pubblico – ha spiegato Fammoni – non può essere subordinato ad un intervento privato e ci sarebbe una forte discriminazione in caso di aziende che non aderiscono ad enti bilaterali o di settori dove non esistono enti bilaterali o non abbiano la capienza economica sufficiente”.

21/01/2009 17:03

da Rassegna.it

Argomenti: CGIL |

Riforma contratti – Epifani: “Farla oggi non ha alcun senso”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 21, 2009

“Occuparsi in questi giorni della riforma del sistema contrattuale non ha alcun senso: se andassimo da un lavoratore a dirgli che abbiamo firmato l’accordo ci direbbero che siamo matti”. A dirlo è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ribadendo la contrarietà dell’organizzazione sindacale all’intesa sulla riforma del modello contrattuale. “Ora non è una priorita’ e inoltre – ha aggiunto Epifani – penso che sulle regole si debba fare un accordo generale: se non si includono tutti si fa un errore”.

Per la Cgil, ha proseguito, è inoltre necessario che un eventuale accordo rappresenti un modello universale “esattamente come lo era quello del 23 luglio”. Così il leader di Corso Italia risponde anche al presidente della Confindustria: “Marcegaglia dice di aver accolto il mio suggerimento di allargare il tavolo, ma non è così. Il mio obiettivo era un modello unico per tutti mentre sul tavolo ci sono cinque modelli di riforma diversi”.
21/01/2009 15:45

Rassegna.it

Argomenti: CGIL |

‘Rapporto Siena’: martedì 27 gennaio la presentazione della ricerca

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 20, 2009

Martedì 27 gennaio presso l’auditorium del Monte dei Paschi di Siena (viale Mazzini – Siena) avrà luogo la presentazione della ricerca sulla condizione economica e sociale della provincia di Siena commissionata all’istituto di ricerca GPF da CGIL, CISL e UIL. Scarica l’invito in pdf: invito-rapportosiena-270109.pdf

Argomenti: CGIL |

“La classe: incontro/scontro di storie di vita. La scuola: lotta di classe o emancipazione delle classi?”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 19, 2009

L’Associazione Proteo Fare Sapere e la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza di Siena presentano “La classe: incontro/scontro di storie di vita. La scuola: lotta di classe o emancipazione delle classi?” LUNEDI’ 26 GENNAIO 2009 – ore 16,30 – c/o CINEMA PENDOLA di SIENA – INCONTRO-DIBATTITO alla presenza della scrittrice Margherita Oggero

ore 16,30 Saluti degli organizzatori

ore 16,45  Proiezione del film “La Classe” di Laurent Cantet

ore 18,30 Dibattito

Sono invitati studenti, personale della scuola, dirigenti scolastici, rappresentanti delle ASL, rappresentanti delle istituzioni, cittadini.

Argomenti: FLC, scuola |

Università per Stranieri: le OO.SS. denunciano la mancanza di un confronto

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 14, 2009

NOTA STAMPA

Apprendiamo, a un mese di distanza dalle nostre richieste relative ad un tavolo di confronto sulla situazione economico-finanziaria rivolte all’Amministrazione a seguito di un’assemblea con tutto il personale (19 dicembre 2008), che il bilancio preventivo dell’Università per Stranieri di Siena è stato finalmente approvato. In quell’occasione manifestavamo tutto il disagio e le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori che a tutt’oggi persistono.
Leggiamo dai giornali che permane un disavanzo di più di 1 milione e quattrocentomila euro che preannuncia la chiusura del bilancio 2009 in rosso.
Continua a non convincere l’atteggiamento dell’Amministrazione che evidenzia una mancanza totale di dialogo con le organizzazioni sindacali.
L’8 gennaio scorso abbiamo chiesto un incontro urgente di chiarimento in previsione del Consiglio di amministrazione, che si è svolto martedì 13 gennaio, che è stato disatteso.
Non è stato attivato alcun tavolo sindacale per gestire la crisi, non è stata avviata la Conferenza di Ateneo con il coinvolgimento di tutta la comunità universitaria per leggere e trovare insieme soluzioni sulla crisi e nuove strategie di gestione. L’Amministrazione ha scelto di muoversi autonomamente persistendo nella volontà di adoperare dei tagli che avranno effetti negativi soprattutto sui più deboli, sui precari, ma anche su chi ogni giorno vive di università. Temiamo che i buoni propositi dell’Amministrazione sull’acquisizione di nuove risorse provenienti dall’esterno rimangano solo dei buoni propositi.
La realtà oggi è fatta di preoccupazioni sul futuro professionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori, di incertezza per la propria attività lavorativa a seguito di scelte come quelle di possibili esternalizzazioni dei servizi e di chiusura di alcune strutture.
Seppur consapevoli delle difficoltà derivanti dal sistema di finanziamento di questa Università, che non è dotata di una parametrazione che le consenta di prevedere risorse certe, ma di un fondo storico consolidato che deve essere necessariamente integrato, è indispensabile un percorso di comune responsabilità che non può prescindere da strategie condivise.
L’Università per Stranieri ha una sua storia importante e un’identità che vogliamo continuare a difendere e valorizzare insieme alle aspettative di chi ci studia e ci lavora.

FLC-CGIL, CISL Università, UIL-PA-UR, CONFSAL SNALS Università-CISAPUNI, RSU

Siena, 14 gennaio 2009

Argomenti: FLC, università |

Elezioni CdA Università: candidati unitari per CGIL, CISL e UIL. L’appello di Vigni

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 12, 2009

NOTA STAMPA

In occasione delle elezioni suppletive dei due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena, convocate per mercoledì prossimo (14 gennaio), CGIL, CISL e UIL hanno deciso di promuovere due candidature unitarie: Eleonora Scricciolo e Dino Angelaccio.

“È la prosecuzione di un lavoro unitario – spiega Claudio Vigni, Segretario Generale della CGIL di Siena – che ci ha visti impegnati in questi mesi per contribuire a dare una soluzione ai gravi problemi della nostra Università. Un impegno anche per sconfiggere alcune idee sbagliate che individuavano nel personale tecnico-amministrativo le responsabilità, considerandolo come un peso ed una zavorra anziché un patrimonio di professionalità decisivo per il futuro stesso dell’Ateneo”.
“Le soluzioni all’attuale crisi dell’Università degli Studi di Siena – continua Vigni – non possono che passare da due assunti fondamentali: ridare valore e quindi risorse alla formazione, all’università e alla ricerca e risolvere i problemi di “governance” e di controllo dei costi accrescendo l’uso responsabile delle risorse finalizzandole alla qualificazione dell’offerta formativa, dei servizi e della ricerca”.
“Strade semplicistiche – prosegue il Segretario – come quelle che puntano al reperimento di risorse facili o a tagli indiscriminati sul personale a partire dai più deboli non aiuteranno la nostra Università ad uscire dalla sua attuale condizione. L’azione di risanamento non può prescindere dall’impegno di un’ulteriore crescita qualitativa e dal dare risposte alle nuove esigenze del sapere, della cultura e dello sviluppo economico in stretta sinergia con il territorio”.
“È per questi motivi – conclude Vigni – che faccio un appello per un’alta partecipazione al voto e per un forte sostegno ai due nostri candidati, in particolare per Dino Angelaccio che da molti anni è fortemente impegnato per i diritti del personale tecnico-amministrativo dell’Università degli Studi di Siena e sugli obiettivi di crescita e valorizzazione del nostro Ateneo”.

Siena, 12 gennaio 2009

Argomenti: CGIL, università |

Nuovo DG Ospedale le Scotte: il commento della FP CGIL

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 9, 2009

NOTA STAMPA

L’arrivo all’Ospedale Le Scotte di Siena del nuovo Dg Paolo Morello Marchese, che subentra ufficialmente proprio in questi giorni a Carlo Rinaldo Tomassini, ha suscitato nelle scorse settimane, e sta ancora suscitando, non poche polemiche a vari livelli.
Le preoccupazioni espresse da più parti, comprese quelle di alcuni lavoratori del Policlinico e di alcuni cittadini, sono comprensibili, dal momento che nel giro di pochi anni i cambi al vertice all’interno delle Scotte sono stati davvero numerosi, e questo certo non aiuta nella realizzazione di progetti e di processi di rinnovamento e riorganizzazione all’interno di una struttura ospedaliera.
Il fatto, poi, che il nuovo Dg non sia ancora in condizioni di lasciare la Direzione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, non potendo quindi dedicarsi da subito a tempo pieno al Policlinico senese, aggrava certamente queste preoccupazioni, perchè è fuori dubbio che Le Scotte abbiano bisogno di una guida che garantisca un impegno costante e libero da altri pensieri.
Morello ha dichiarato di essere pronto a mantenere i progetti già avviati per il riordino della nostra sanità, ma anche a rivisitare alcuni temi che da troppo tempo restano irrisolti nel contesto senese. Questo è quello che ci auguriamo anche noi come organizzazione sindacale: che non vada disperso il lavoro che è stato svolto in questo periodo da Tomassini, ma anche che si vada oltre, affrontando con coraggio questioni comunque rilevanti mai risolte o addirittura mai affrontate.

FP CGIL Siena

Siena, 8 gennaio 2009

Argomenti: Azienda Ospedaliera, CGIL, FP, sanità |

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