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Crisi: CGIL, tre anni di mobilitazione per cambiare governo

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 15, 2011

Crisi: CGIL, tre anni di mobilitazione per cambiare governo
Per la Confederazione, Berlusconi ha lasciato non solo per gli spread e per la pressione dei mercati, ma anche per la lunga protesta che lavoratori, cittadini, giovani, donne e pensionati hanno portato avanti insieme alla CGIL. Prossimo importante appuntamento il 3 dicembre a Roma per la manifestazione nazionale
15/11/2011 da www.cgil.it

Spread, pressione dei mercati, bocciatura internazionale, ma non solo. Per la CGIL tra le ragioni che hanno spinto Silvio Berlusconi a rassegnare le proprie dimissioni c’è la lunga mobilitazione portata avanti in questi anni da lavoratori, cittadini, giovani, donne e pensionati che, al fianco della CGIL, hanno contrastato quelle politiche che oggi si sono dimostrate fallimentari e che confermano il giudizio negativo su di un Governo che non si è interessato alla crescita del Paese, ma solo al risanamento dei conti da realizzare attraverso provvedimenti economici e finanziari ingiusti ed iniqui. Come già dichiarato, nei giorni scorsi, dal Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, questi ultimi tre anni di mobilitazione hanno fatto si che Berlusconi si rendesse conto che “il Paese ormai gli si era rivoltato contro”.

La CGIL nel solo 2011 ha proclamato due Scioperi Generali dal “sucesso straordinario”. Il 6 maggio e poi ancora il 6 settembre il Sindacato di Corso d’Italia ha portato in piazza il disagio, il malumore, il sentire generale del Paese contro delle politiche che hanno impoverito un intero Paese, deprimendo l’economia, aumentando la disoccupazione e le disuguaglianze sociali, abbassando le tutele, cancellando lo stato sociale e i diritti dei lavoratori. Anche nel corso del 2010, la CGIL ha condotto i lavoratori e le lavoratrici allo Sciopero Generale: il 12 marzo e il 25 giugno.

Una protesta che per la CGIL viene da lontano dalla grande manifestazione del 4 aprile 2009 ‘Futuro Si indietro No’ quando tutto il Circo Massimo si è colorato con le bandiere rosse della Confederazione e che poi è proseguita il 14 novembre con la manifestazione nazionale ‘Il Lavoro e la Crisi’. Nel 2010 gli appuntamenti nazionali sono stati ben due il 12 giugno a Roma ‘Tutto sulle nostre spalle’ e il 27 novembre ‘Il Futuro è dei giovani e del lavoro’.

Con l’acuirsi della crisi economica la CGIL tutta ha intensificato la sua protesta al fianco dei movimenti e nel corso del 2011 è scesa in piazza il 13 febbraio con le donne di ‘Se non ora quando?’, il 12 marzo ‘A difesa della Costituzione’, il 26 marzo per ”l’Acqua pubblica’ e il 9 aprile con i giovani, per ribadire con forza che ‘Il nostro tempo è adesso’.

Prossima mobilitazione il 3 dicembre a Roma per ‘risanare’ i mali prodotti dal Governo Berlusconi e a favore del lavoro, “quello che – come sottolineato da Camusso – bisogna costruire, quello che bisogna difendere, quello che bisogna rendere stabile e non precario”.

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