cgil siena

Tabelle paga alimentaristi industria gennaio 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2010

alimentaristi-ind_01_10.pdf

Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga cartotecnici gennaio 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2010

cartotecnici_01_10.pdf

Argomenti: CGIL, servizi, SLC, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Tabelle paga tessili artigiani gennaio 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 1, 2010

Tessili Artigiani Tab. A_01_10

Tessili Artigiani Tab. B_01_10

Tessili Artigiani Tab. C_01_10

Argomenti: CGIL, FILTEA, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |

Buone Feste e un Felice Anno Nuovo a tutti

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 31, 2009

La CGIL augura a tutti Buone Feste e un Felice Anno Nuovo

A chi, come i lavoratori, che “senza distinzioni di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi di lavoro dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione”.
A quello strumento, lo Statuto dei lavoratori, che a distanza di quarant’anni continua a tutelare la libertà e la dignità dei lavoratori.
Alla CGIL e alla sua gente che con un contributo consapevole e maturo aiutano la democrazia ad uscire dal proprio torpore.
Ai lavoratori e alla loro straordinaria voglia di conoscenza e di libertà
 

La CGIL Augura Buon Natale e Felice Duemiladieci

Argomenti: CGIL |

Sostegno a chi ha perso il posto di lavoro – Nuova proroga al 31 gennaio 2010

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 29, 2009

Contributo per il sostegno al reddito dei lavoratori che hanno perso l’occupazione

FORSE HAI DIRITTO E NON LO SAI !

In attuazione del protocollo d’intesa tra la Provincia di Siena e le Organizzazioni Sindacali, attraverso risorse messe a disposizione della Fondazione MPS, la Provincia di Siena eroga ai lavoratori che hanno perso l’occupazione per crisi aziendali od occupazionali un contributo mensile, fino ad un massimo di 6 mesi, di 3.156 € lordi totali pari a 2.400 € netti totali.

BENEFICIARI:
Possono chiedere il contributo coloro che a partire dal 31 agosto 2008 hanno perso il lavoro e avevano un contratto:
 subordinato a tempo determinato o indeterminato
 di apprendistato
 di collaborazione a progetto o coordinata e continuativa
o erano:
 titolari di partita iva o soci con almeno tre anni di attività cessata dopo il 31 agosto 2008
REQUISITI:
I richiedenti dovranno:
 essere domiciliati in Provincia di Siena
 essere stati licenziati da aziende che operano in Toscana o da enti pubblici toscani (in caso di mancato rinnovo del contratto di collaborazione coordinata e continuativa)
 essere iscritti o essere stati iscritti in un Centro impiego della Provincia di Siena come disoccupati (aver reso immediata disponibilità al lavoro) ed essere privi di occupazione da almeno 1 mese
 aver sottoscritto il Patto di servizio integrato
 aver perso il lavoro per cause a loro non imputabili ed aver almeno 90 giorni di servizio nell’azienda di provenienza oppure (nuovo requisito) aver maturato un’anzianità lavorativa di almeno 150 giorni complessivi anche per effetto di più contratti di lavoro non continuativi e con datori di lavoro diversi
 non aver beneficiato di ammortizzatori sociali per il periodo di disoccupazione per il quale chiedono il contributo
 impegnarsi a non richiedere in futuro ammortizzatori sociali per il periodo di disoccupazione per il quale chiedono il contributo

con la nuova proroga le domande possono essere presentate fino al 31 gennaio 2010

RIVOLGITI AL NOSTRO PATRONATO INCA CGIL
PER L’ASSISTENZA GRATUITA
NELLA COMPILAZIONE E PER LA CONSEGNA DELLE DOMANDE

Argomenti: aziende, CGIL, disoccupazione, INCA, patronato |

Chiusura sedi 31 dicembre

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 28, 2009

Giovedì 31 DICEMBRE le nostre sedi chiuderanno alle ore 12.30

riapriranno lunedì 4 gennaio

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

Chiusura sedi CGIL Siena

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 23, 2009

Mercoledì 23 DICEMBRE i nostri uffici chiuderanno alle ore 17.30

Le nostre sedi rimarranno inoltre chiuse:

giovedì POMERIGGIO 24 DICEMBRE
giovedì POMERIGGIO 31 DICEMBRE

Argomenti: camere del lavoro, CGIL |

Comitato Direttivo CGIL Siena: giudizio negativo sul confronto per i bilanci comunali di previsione

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 22, 2009

Il Comitato Direttivo della CGIL di Siena valuta negativamente la scarsa volontà dimostrata fino ad oggi degli Amministratori Locali di confrontarsi sui bilanci comunali di previsione 2010.
Soprattutto per la forte riduzione dei trasferimenti da parte del Governo, risulta ancor più necessario ed utile sviluppare il confronto in ogni Comune al fine di contribuire alla migliore utilizzazione delle risorse disponibili in direzione delle fasce della popolazione più deboli e più colpite dalla crisi.
Il Comitato Direttivo della CGIL di Siena ribadisce la volontà del Sindacato di portare avanti il confronto sui bilanci comunali di previsione nell’interesse dei cittadini ed invita gli Amministratori Locali che ancora non lo hanno fatto a convocare rapidamente gli incontri per dare inizio al confronto.
Ricordiamo che la coesione sociale, oltre ad essere un valore importante, si è dimostrato anche un motore di sviluppo economico della nostra provincia e ciò è stato possibile anche grazie al confronto ed alla concertazione.
In passato anche la discussione accesa o la diversità di opinione sono state un momento di arricchimento per tutti ed hanno consentito di fare significativi passi in avanti per il bene comune.
Il Comitato Direttivo della CGIL di Siena auspica pertanto che anche oggi gli Amministratori vogliano dimostrare attraverso gli incontri di voler mantenere lo stesso livello di attenzione al rapporto tra le parti. Stesso invito lo rivolgiamo alle forze politiche.

Siena, 22 dicembre 2009

Argomenti: bilanci comunali, CGIL |

Contratto chimici: siglata l’ipotesi di accordo per il triennio 2010-2012

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 21, 2009

CONTRATTO CHIMICI: SIGLATA L’IPOTESI DI ACCORDO PER IL TRIENNIO 2010-2012

Partiti con tre piattaforme separate, sono approdati positivamente – dopo un serrato confronto – ad una intesa unitaria. Siglata il 18 dicembre a Milano – e prima della scadenza del 31 dicembre prossimo – l’ipotesi di accordo fra FILCEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILCEM-UIL, Federchimica e Farmindustria per il rinnovo del contratto nazionale del settore chimico-farmaceutico riferito al triennio 1 gennaio 2010 – 31 dicembre 2012 (oltre 200.000 i lavoratori interessati, impiegati in più di 1700 imprese, il 90% delle quali piccole e medie).
L’intesa sottoscritta prevede un aumento medio complessivo di 150 euro, di cui 135 euro distribuiti sui minimi (cat. D1), in tre “tranche”: dal 1 gennaio 2010, 38 euro; dal 1 gennaio 2011, 48 euro; dal 1 gennaio 2012, 49 euro.
In sostanza, nel triennio 2010-2012 entreranno nelle buste paga dei lavoratori 3.626 euro in più, montante questo superiore – se rapportato al triennio – al risultato conseguito nel biennio precedente 2008-2009 (3.452 euro, n.d.r.), “che – fanno rilevare soddisfatti i sindacati – rappresenta una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore, falcidiato dalla crisi”. Nell’ambito della durata contrattuale – è anche scritto nell’intesa – le parti verificheranno eventuali scostamenti degli aumenti sulla base dell’inflazione reale.
“Avevamo scommesso che il vero banco di prova – spiega la FILCTEM-CGIL – sarebbe stato il merito, la sola possibilità concreta per valorizzare il contratto nazionale e ricostruire attraverso il negoziato l’unità sindacale e il rapporto democratico con i lavoratori”.
“E i risultati conseguiti – spiega Thomas Borromeo, Segretario Generale FILCTEM-CGIL di Siena – ci hanno dato ragione: l’indice Ipca previsto nell’accordo separato è superato nei fatti, prova ne è che Federchimica e Farmindustria, in ossequio a quell’accordo, avevano proposto un aumento pari a 102,50 euro, mentre portiamo a casa un aumento medio complessivo di 150,00 euro, conglobando gli scatti di anzianità”. “E’ il frutto – insiste Borromeo – di un negoziato vero, sincero, innovativo, che ha fatto rivivere più in generale l’autonomia delle categorie, e confermato la capacità dei chimici di saper individuare una soluzione complessivamente positiva”. ”Inoltre – aggiunge il Segretario – abbiamo esteso e rilanciato la contrattazione di secondo livello, soprattutto per migliorare professionalità, produttività e, di conseguenza, i premi di partecipazione”.
Ma le novità economiche non finiscono qui. L’ipotesi di accordo prevede anche – a totale carico delle imprese – 10 euro (0,45%) in più per le prestazioni previdenziali di “Fonchim” (il fondo di previdenza complementare del settore, più di 163.000 gli aderenti, pari a quasi il 90% degli addetti) mentre in “Faschim” (il fondo integrativo sanitario del settore con 116.000 iscritti) si ridurrà del 50% l’attuale quota versata dai lavoratori iscritti (da 6 a 3 euro): con l’estensione sperimentale poi di “Welfarma” (il tavolo di concertazione sulle crisi, n.d.r.) a tutto il settore si consolida quel “welfare contrattuale”, da sempre fiore all’occhiello della categoria. “Anche per questa via – spiega la FILCTEM – abbiamo aiutato i lavoratori, in particolare per “Faschim” che – lo voglio ricordare – rappresenta una risposta efficace allo strapotere delle polizze assicurative individuali, sempre più mercantili e sempre meno propense a coprire il bisogno sanitario non fornito dal Servizio sanitario nazionale”.
Altri incrementi contrattuali di rilievo sono previsti per i lavoratori in turno continuo, la cui indennità viene rivalutata di 1 euro, e per i quadri (l’indennità di funzione sale a 190 euro per la cat. A e a 100 euro per la cat. B, dagli attuali 172 e 90 euro).
Di rilievo, il nuovo contratto fornisce un forte impulso alla estensione della contrattazione di 2° livello, rafforzando il ruolo delle Rsu e dei livelli territoriali: è stata modificata infatti la soglia dimensionale delle imprese (dai precedenti 100 agli attuali 70 dipendenti) per la diffusione del premio di partecipazione ed incrementata l’indennità sostitutiva di 2 euro/mese (che passa dagli attuali 24 a 26 euro/mese) per quelle aziende che non ne fruiscono.
Sui temi di scottante attualità come ambiente, salute e sicurezza – da sempre il “dna” dei chimici – si è ottenuto un aumento delle ore di attività formativa e l’istituzione di un apposito libretto formativo nel quale saranno registrati i percorsi formativi di ciascuno, oltre ad una maggiore diffusione delle “linee-guida”.
Inoltre sul mercato del lavoro c’è l’obiettivo dichiarato, per contrastare il fenomeno della precarietà, di puntare decisamente alla stabilizzazione occupazionale, definendo sia pur in via sperimentale – a fronte di un inserimento a tempo indeterminato – l’allungamento del periodo di prova per i giovani di prima occupazione, che rappresenta una vera novità nel panorama del mercato del lavoro italiano.
Infine, la sensibilità delle parti sulla formazione continua e la riqualificazione per tutti i lavoratori, ha prodotto un piano straordinario rivolto proprio ad un ulteriore sostegno delle azioni formative (d’ingresso, addestramento, continua, congiunta) particolarmente rivolto ai lavoratori in cassa integrazione e mobilità (oltre 50.000 solo negli ultimi mesi, n.d.r.).
L’ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati – sarà sottoposta unitariamente al vaglio delle assemblee dei lavoratori, secondo l’accordo che le federazioni dei chimici si erano date unitariamente fin dal febbraio 2008.

Siena, 21 dicembre 2009

Argomenti: chimici, contrattazione, FILCTEM |

“Il quadro della crisi in provincia di Siena. E i modi per uscirne”

By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 17, 2009

da ‘Il Cittadinoonline.it’

di Augusto Mattioli

SIENA. Circa duemila disoccupati in più in un anno in provincia di Siena. ”Questo è il dato al 30 settembre scorso – dice Claudio Vigni, segretario provinciale della Cgil – che sta ad indicare una situazione preoccupante”.
Una situazione nella quale oltre al lavoro sono a rischio i diritti di chi ancora è occupato .
“Più difficoltà ci sono più difficile è gestire i problemi. Oggi è in crescita la vertenzialità nei luoghi di lavoro anche su aspetti spiccioli. E a pagare di più sono i più deboli e/o i meno professionalizzati” avverte Vigni.
Gran parte del calo di occupazione riguarda la Val d’Elsa con 1.200 occupati in meno. Un trend che non sembra destinato a fermarsi in questo nuovo anno.
Altro dato preoccupante è il fatto che siano in quasi 5.000 le persone  che si trovano in cassa integrazione. Un aspetto “che fa temere che con il tempo possano perdere il lavoro” aggiunge Vigni il quale ritiene che nei prossimi due anni il quadro non cambi.
Segnali che qualche settore sia in controtendenza non ce ne sono.
Quali i settori dove la crisi si fa sentire maggiormente?
“Il metalmeccanico, il cristallo, l’edilizia e costruzioni in genere e anche nel laterizio la situazione è pesante” dice Vigni.
E allora cosa si potrebbe fare per far fronte a questo difficile quadro?
“Bisogna sottolineare – sottolinea il segretario della Cgil – che Siena da sola non può certamente risolvere i problemi. Non è autosufficiente. E’ chiaro che c’è bisogno di una politica nazionale in particolare sugli ammortizzatori sociali che devono essere aumentati come entità e allungati nel tempo. Ed occorre pensare anche alla cassa integrazione in deroga per quei lavoratori di quelle imprese che non sono coperte dalle risorse generali come turismo, piccole imprese, artigianato, commercio”.
Siena e la sua provincia possono però contare sull’importante borsello della Fondazione Monte dei Paschi che potrebbe assicurare una certa tranquillità. Anche se le previsioni dicono che ci saranno minori risorse su cui contare.
Ma intanto come bisogna andare avanti senza pensare che tutto si risolve con i soldi della Fondazione?
“Siena – dice Vigni – deve porsi il problema di come aprire nuovi settori di produzione. Quelli attuali non saranno sufficienti per garantire il futuro, come pure è stato in passato. Occorrono nuove opportunità occupazionali. Nelle biotecnologie ad esempio si è investito molto. Qualcosa ora si sta muovendo come con Alfa elettronica. C’è necessità quindi di una gestione pubblica incentivando le capacità di innovazione da parte delle imprese e anche di imprenditori che si diano da fare su questo versante. In particolare bisogna produrre innovazione sulle fonti rinnovabili. Altra questione il tema della riconversione edilizia. Si è costruito troppo in Toscana e a Siena, mentre c’è stata poca attenzione al recupero del patrimonio esistente. In questa politica la parte del leone l’ha avuta la rendita per cui si è creata una situazione per cui le case hanno prezzi inavvicinabili. Un settore da rivedere andando verso un’edilizia più sostenibile”.
Veniamo alla Fondazione Monte dei Paschi. Ci saranno meno soldi a disposizione per gli interventi. “Penso non cambi molto. In dieci anni è stato investito l’1,5% del pil provinciale, Ma gli investimenti della Fondazione non hanno dato un ritorno adeguato perche spesso sono considerati sostitutivi e non aggiuntivi”.
Cosa si deve fare per evitarlo?
“Si deve lavorare alla creazione di un sistema che possa consentire ai comuni di avere le risorse esterne, pubbliche e private. Allora si che i soldi della Fondazione sarebbero aggiuntivi. Soldi da utilizzare in un modo più sensato anche se non si può dire che ci sia una responsabilità della stessa Fondazione”.
Parliamo anche della Banca già che ci siamo “Il suo è un ruolo importante. I finanziamenti del Monte e anche della Finanziaria senese di sviluppo devono essere funzionali al futuro assetto produttivo. Una parte delle risorse devono certo andare alle imprese in difficoltà ma una parte anche chi fa progetti su settori nuovi, a chi ha idee innovative”.

Argomenti: CGIL |

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