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FILCTEM CGIL: Novartis e il futuro dei vaccini in Italia

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 4, 2014

filctem con scrittaNovartis e il futuro dei vaccini in Italia: l’intervento del Segretario generale della FILCTEM CGIL di Siena 

É stato necessario l’intervento di un’autorevole testata giornalistica quale è Il Sole 24 Ore per rimuovere la coltre di silenzio calata su Novartis dopo che circa tre mesi fa il Sindacato dei chimici farmaceutici della CGIL di Siena aveva portato all’attenzione dell’opinione pubblica la possibilità concreta che la multinazionale svizzera avesse in animo di cedere la divisione vaccini. Dopo che la FILCTEM CGIL era stata perfino tacciata di creare allarmismo ingiustificato, il citato tabloid economico di Confindustria è andato addirittura oltre, prefigurando situazioni da “macelleria sociale” qualora Novartis intendesse disfarsi del suo rinomato – nonché unico nel panorama nazionale – ‘Centro Ricerche’.

Mettendo da parte i toni apocalittici, un ragionamento sul ruolo della ricerca e sullo sviluppo di prodotti farmaceutici ad uso preventivo, quali sono i vaccini, è quanto mai utile. Il focolaio di Ebola, la temibile malattia infettiva che ha ripreso vigore in queste settimane in alcune aree del centro Africa, è sufficiente a farci capire quanto l’intera umanità sia costantemente esposta al rischio di epidemie dagli effetti letali; ma senza necessità di scomodare aree geografiche esotiche, nel nostro Paese, ancora oggi, molti portano sulla spalla la cicatrice lasciata dal vaccino contro il vaiolo, malattia infettiva dichiarata debellata proprio grazie alla vaccinazione di massa. Così come è vero che gli effetti più visibili di devastazione fisica prodotta in tempi moderni da una malattia virale su molti nostri concittadini sono quelli della poliomielite, il cui vaccino è stato prodotto per molti decenni proprio negli stabilimenti senesi per poi essere abbandonato in favore di produttori esteri.

Tenuto conto che per le grandi case farmaceutiche il vero business non sono i vaccini (studiati per rendere immuni una volta per tutte le persone dalla specifica malattia) ma il farmaco vero e proprio, che oltre ad essere venduto a caro prezzo ‘obbliga’ in molti casi lo sventurato malato a non poterne fare a meno per molto tempo, se non per l’intera vita, la domanda è: ma Novartis ha ancora interesse ad investire nei vaccini? Probabilmente, essendo la risposta già contenuta nella premessa, il vero interrogativo è: la capacità di progettare, sviluppare e produrre vaccini, è considerata una risorsa strategica ed economica fondamentale per questo territorio e per questa Nazione? Dopo che da più parti viene insistentemente evidenziato che non siamo più competitivi sui prodotti ‘maturi’ quali auto, elettrodomestici e tessile non griffato, ci possiamo permettere di lasciare campo libero anche su questo versante? La risposta è no, proprio non ce lo possiamo permettere.

A partire dalla Regione, per poi arrivare ai Ministeri della Salute e della Ricerca, serve un impegno categorico e una posizione univoca per non disperdere questo determinante e strategico patrimonio. Localmente, chiunque dei vari schieramenti politici condivida quanto qui espresso, lo dica senza tentennamenti; non c’è altro tempo da perdere. Questo Sindacato insieme ai lavoratori è pronto a confrontarsi e ad agire con chiunque abbia la volontà di farlo.

Marco Goracci, Segretario generale FILCTEM CGIL Siena

 Siena, 4 aprile 2014

Argomenti: aziende, FILCTEM |