FILCTEM CGIL: “Siena Biotech: inaccettabile epilogo”.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 15, 2014
FILCTEM CGIL: “Siena Biotech: inaccettabile epilogo”.
Il vocabolario delle frasi di circostanza non è di grande aiuto per descrivere lo stato d’animo in cui sono stati gettati i 52 dipendenti di Siena Biotech, svegliati sabato mattina dalla notizia che mai si sarebbero attesi: non ora perlomeno, non in questo modo.
Il compito, denotando totale mancanza di sensibilità, di diffondere l’editto con cui è stato decretato il “game over” è stato affidato alla stampa. Notizia, che rimbalzando dalle testate economiche nazionali ai quotidiani locali, riportava la decisione assunta dall’azionista unico – Fondazione MPS – di voler staccare la spina che, nonostante gli stenti degli ultimi tre anni, ha permesso fino ad oggi alla Siena Biotech di vivere.
Una sorta di eutanasia decisa a tavolino per un malato che non dandosi per vinto stava comunque lottando per rimettersi in piedi e camminare sulle proprie gambe.
Una decisione, quella della Deputazione Generale della FMPS, inaspettata quanto insensata, non fosse altro perché il CdA di Siena Biotech, consapevole dell’impossibilità di poter far conto all’infinito solo sulle risorse dell’azionista, nella scorsa primavera aveva presentato un piano industriale che prevedeva una ristrutturazione dell’organico (ad oggi pienamente attuata) e una riorganizzazione della propria attività che avrebbe permesso nel giro di due anni scarsi la propria autosostenibilità. Continua a leggere questo articolo »
Siena Biotech: intervento del Segretario provinciale Claudio Guggiari
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 15, 2014
C’è qualcosa di sbagliato, irrispettoso, persino perverso, in quello che la degenerazione politico istituzionale sta proponendo. Mentre a Siena si svolgeva una delle manifestazioni sindacali più partecipate degli ultimi anni qualcuno, al chiuso di una stanza calda e confortevole, decideva la “liquidazione” di Siena Biotech. E lo annunciava.
Mentre in piazza, in una giornata fredda, tanti uomini, donne e giovani chiedevano rispetto, giustizia e futuro, alcune decine di famiglie apprendevano dai media che quelle richieste erano calpestate, oltraggiate, impossibili. Quale rispetto umano, quale confronto sociale?
La Fondazione Monte dei Paschi di Siena, questa sì, è ancora espressione del nostro territorio, ma al pari di una politica nazionale sorda e cinica non sente nessun bisogno di rispondere alle domande sociali di soggetti che hanno sempre dimostrato grande responsabilità.
La situazione, lo sapevamo e lo sappiamo, è problematica, ma il metodo in questo caso fa il merito. È una vergogna che una persona debba apprendere dai media che ha perso definitivamente ogni speranza di lavoro. Questa classe dirigente sta miseramente fallendo!
Claudio Guggiari, Segretario generale CGIL Siena
Siena, 15 dicembre 2014
Argomenti: aziende, CGIL, FILCTEM, Fondazione MPS |
Sciopero Generale: Camusso, andremo avanti. Ciò che il governo ci toglie lo riconquisteremo nelle fabbriche
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 12, 2014
Sciopero Generale: Camusso, andremo avanti. Ciò che il governo ci toglie lo riconquisteremo nelle fabbriche
12/12/2014 » FOTO DAI CORTEI da www.cgil.it
» Le oltre 50 manifestazioni – Le modalità dello sciopero generale
» ASCOLTA:intervento Camusso da Torino
» Cgil, ferma condanna episodi di violenza che nulla hanno a che vedere con manifestazioni sindacali
“Grazie per averci stupito con la vostra passione, svuotando i luoghi del lavoro e riempiendo le piazze”. Così Susanna Camusso dal palco di Torino ha espresso soddisfazione per l’andamento dello sciopero generale proclamato insieme alla UIL e per la partecipazione registrata nelle oltre 50 manifestazioni che questa mattina si sono svolte in tutta Italia. Uno sciopero generale nazionale proclamato perché ‘Così non va!’, il Paese va cambiato a partire dal Jobs act e dalla Legge di stabilità, due provvedimenti che non portano il Paese nella giusta direzione, ossia quella della creazione di lavoro. Senza il lavoro, ha ricordato Camusso, l’Italia “non esce dalla crisi, ma ci sprofonda dentro”. Insieme alle lavoratrici e ai lavoratori che quest’oggi hanno incrociato le braccia anche tanti studenti, giovani precari e pensionati che hanno chiesto a gran voce: investimenti nell’istruzione e nel lavoro, diritti e tutele e l’estensione del bonus degli 80 euro per chi oggi vive di sola pensione. “Un Paese in cui il lavoro è sempre più frammentato e privo di diritti, crescerà o scivolerà sempre di più nella povertà?” Ha chiesto, tra gli applausi, il Segretario Generale al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Al Governo, ha proseguito “ripetiamo ossessivamente che senza occupazione non c’è prospettiva. Ci sono 3 milioni di disoccupati a cui nessuno dà risposta, senza lavoro i nostri figli continueranno a fare le valigie, privando noi della possibilità di scrivere un futuro”. “Se il messaggio di Renzi è ‘tiriamo dritto’ sappia che andremo dritti anche noi. Non abbiamo bisogno di sentirci minacciati”. La CGIL, ha sottolineato il Segretario Generale, non è il sindacato dei ‘no’, insieme alla UIL “abbiamo elaborato le nostre proposte” contenute nella piattaforma. Tra le proposte più “immediate” Camusso ha affermato: “perchè invece di distribuire delle risorse a pioggia al sistema delle imprese, non si dice: siamo disposti a finanziarvi la ricerca, gli investimenti e le nuove assunzioni?. Per ‘cambiare verso’ il Paese ha bisogno, come ricordato dalla dirigente sindacale di una riforma universale degli ammortizzatori sociali, e del rifinanziamento e della generalizzazione dei contratti di solidarietà, solo così si potrà andare verso la risoluzione di molte crisi aziendali. E poi ancora la lotta alla corruzione, all’evasione, e agli appalti al massimo ribasso: “il sistema degli appalti va cambiato penalizzando di nuovo il falso in bilancio che serve a creare tangenti. Il sistema di appalti permette sistematicamente la corruzione, che uno Stato democratico previene”. Non poteva mancare nell’intervento conclusivo di Camusso un riferimento allo Statuto dei Lavoratori e alle modifiche apportate dal Governo: “forse per Renzi lo Statuto dei lavoratori è vecchio perchè‚ ha 40 anni. Non vorremmo sentirgli dire che anche la Costituzione è vecchia perchè‚ ne ha 70. Quando si inizia così non si sa dove si finisce”. “Andremo avanti nella battaglia. Ciò che il Governo ci toglie lo riconquisteremo nelle fabbriche, perché noi veniamo da quella storia li, da quella storia che ci ha portato a fare grande il Paese”, ha concluso Camusso. (ASCOLTA) Continua a leggere questo articolo »
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L’adesione allo sciopero generale supera il 70%
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 12, 2014
L’adesione allo sciopero generale supera il 70%
12/12/2014 da www.cgil.it
Sciopero: Cgil e Uil, fermi quasi il 50% di treni, oltre il 50% aerei, bus e metro al 70%
“Secondo i primi dati parziali sono molto alte le adesioni nei trasporti su tutto il territorio nazionale allo sciopero generale di Cgil e Uil. Lo sciopero che, prosegue fino alle 18 nel trasporto aereo, sta registrando notevoli cancellazioni in tutti gli aeroporti, con oltre il 50% dei voli Alitalia cancellati preventivamente a Fiumicino e 35 delle altre compagnie, a Linate cancellati 110 voli, a Malpensa 140”. E’ quanto riferiscono in una nota Cgil e Uil. Secondo le due confederazioni “nel trasporto ferroviario non sta circolando il 48% dei convogli non garantiti, in programma dalle 9. Adesioni alte, in diverse località superiori al 50%, anche nelle officine della manutenzione rotabili, nella manutenzione infrastrutture, negli uffici e nelle biglietterie. Lo stop nel settore dopo la rimodulazione di ieri a seguito del ritiro della precettazione del Ministero dei Trasporti prosegue fino alle 16 per il personale viaggiante dei treni di Trenitalia, Ntv e Trenord, per il personale impiegato nei relativi servizi connessi e per il personale addetto alla circolazione di Rfi”.
“Lo sciopero – prosegue la nota unitaria – sta registrando una notevole adesione anche nel trasporto pubblico locale, a Roma, a partire dalle 9, ferme le tre linee della metropolitana e le ferrovie concesse Roma Lido e Roma Giardinetti ed è fortemente rallentata la Roma Viterbo mentre stop a circa il 55% dei bus in città ed il 50% dei collegamenti extraurbani; a Torino dove la protesta prosegue dalle 15 alle 20 stop a circa l’80% dei bus ed è chiusa la metropolitana; a Genova praticamente ferma la circolazione dei bus; a Venezia stop a circa il 50% dei vaporetti; a Bologna fermo il 98% dei bus; a Bari fermi 70% bus; a Napoli ferma la metropolitana, la circumvesuviana ed i collegamenti extraurbani con l’hinterland ed il 50% dei bus, fermi dalle 9 circa il 40% dei bus a Cagliari. In quasi tutte le città lo sciopero, nel rispetto della legge sui servizi pubblici e garantiti i servizi minimi essenziali previsti, prosegue fino a metà pomeriggio. Inizia alle 19 lo sciopero a Milano per consentire lo svolgimento del presidio pomeridiano in ricordo delle vittime della strage di Piazza Fontana in occasione del 45° anniversario. Negli altri settori – informano infine Cgil e Uil – praticamente bloccata attività dell’interporto di Bologna nello scarico delle merci che serve il centro nord Italia; praticamente ferme le attività del porto di Genova con adesioni fino al 90% al terminal VTE di Voltri ed anche nel porto di Napoli tutte le navi sono ferme”.
Lavoro: Cgil, media nazionale adesione sciopero 70,2% da primi dati
Punte del 100%, partecipazione alta ovunque, piazze affollatissime
I primi dati che provengono dal settore industriale segnano un’altissima adesione allo sciopero generale proclamato per oggi da Cgil e Uil dietro le parole ‘Così non va!’. Da una prima rilevazione risulta, infatti, un media di adesione del 70,2%, mentre sono affollatissime le cinquantaquattro piazze dove si stanno tenendo i cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero generale. Continua a leggere questo articolo »
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Sciopero generale a Siena: le foto della manifestazione
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 12, 2014
Sciopero generale 12.12.14 – le foto della manifestazione a Siena
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io sciopero
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 11, 2014
Domani sciopero generale nazionale di CGIL e UIL: dal palco della manifestazione senese tante testimonianze di lavoratori, precari e studenti
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 11, 2014
Domani sciopero generale nazionale di CGIL e UIL: dal palco della manifestazione senese tante testimonianze di lavoratori, precari e studenti
Siena, 11 dicembre 2014 – La manifestazione di domani per lo sciopero generale di 8 ore indetto da CGIL e UIL prevista a Siena per i territori di Arezzo, Grosseto e Siena avrà il seguente programma: ritrovo dei manifestanti per il corteo ai giardini della Lizza alle ore 8,30 e comizio conclusivo in Piazza del Duomo intorno alle 11,30.
Dal palco parleranno Sandro Santinami, Segretario territoriale della UIL area Toscana del sud, e il Segretario Generale della CGIL Toscana Alessio Gramolati.
Tante le testimonianze che si alterneranno in Piazza del Duomo: una lavoratrice impiegata nei servizi in appalto (pulizie all’Ospedale di Arezzo), una dipendente della ditta MABRO (azienda tessile e di abbigliamento del grossetano in crisi da molti anni), un insegnante di scuola secondaria di 1° grado di Sinalunga, un lavoratore della COOP, una dipendente di una concessionaria di auto di Siena, un lavoratore del settore laterizio lapideo, uno studente universitario, una ex precaria delle Poste.
Accompagneranno il corteo due gruppi musicali: i Bandao e la Fantomatik Orchestra.
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12 dicembre: ore 8.30 ritrovo alla Lizza!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 11, 2014
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Sciopero generale Cgil-Uil, in Toscana tre manifestazioni “Il Governo ascolti le nostre richieste”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 11, 2014
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SINDACATI E LAVORATORI: “NO ALLA CHIUSURA DELL’ENOTECA ITALIANA!”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 10, 2014
SINDACATI E LAVORATORI: “NO ALLA CHIUSURA DELL’ENOTECA ITALIANA!”
FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL: “Siamo convinti che ci siano ancora le possibilità per non chiudere”
Le organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL di Siena e i lavoratori dicono ancora NO alla chiusura dell’Enoteca Italiana di fatto comunicata dall’Amministratore unico Paolo Benvenuti.
“Nell’ultimo incontro – spiegano i sindacati – l’Amministratore non ha fatto altro che comunicare un ‘piano industriale di rilancio’ dell’ENTE NAZIONALE VINI e il non pagamento delle mensilità arretrate dei dipendenti che da mesi aspettavano risposte; il tutto quindi, in estrema ma crudele sintesi, si sostanzia in due proposte che per noi sono inaccettabili”.
“Se la Regione Toscana – proseguono FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL – si farà carico di un contributo straordinario di circa 1 milione di euro in tempi brevi, si eviterà forse la messa in liquidazione dell’Enoteca, cosa che a noi risulta molto improbabile sia per i tempi stretti che per la cospicua cifra da erogare, nonché per le modalità di erogazione che la Regione Toscana dovrebbe mettere in campo in vista anche delle ravvicinate elezioni regionali. Altrimenti verranno licenziati 9 dipendenti, verrà affidata a terzi (ad oggi a noi sconosciuti) l’Enoteca ed una parte molto residuale del personale verrà impegnata in una futura progettualità, anche se del tutto incerta e indefinibile”.
“La storia dell’ENTE NAZIONALE VINI sembra quindi segnata: chiusura per debiti. – aggiungono le organizzazioni sindacali – Nell’ultimo incontro si è parlato di 4,5 milioni di euro al netto del recupero di possibili crediti e speriamo di vendita e non di svendita di immobili di proprietà dell’Enoteca”. Continua a leggere questo articolo »
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