Provincia di Siena: proclamato lo stato di agitazione del personale
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 6, 2014
Provincia di Siena: proclamato lo stato di agitazione del personale
IL 12 NOVEMBRE ASSEMBLEA-PRESIDIO davanti alla Prefettura
Siena, 6 Novembre 2014 – Le Organizzazioni Sindacali Territoriali di categoria CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, USB e la RSU riunite in assemblea oggi con i lavoratori e le lavoratrici delle Provincia di Siena denunciano la grave situazione che si potrebbe prefigurare se i tagli di un miliardo di euro contenuti nella legge di stabilità fossero confermati.
“In Toscana – spiegano i sindacati – le misure si traducono in un taglio di 96 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 36 milioni imposti pochi mesi fa. Questo mette pesantemente a rischio l’erogazione dei servizi e lo svolgimento delle funzioni, e purtroppo in tantissime realtà provinciali e di citta’ metropolitane la messa in discussione degli equilibri di bilancio con conseguenze dirette sull’occupazione e sugli stipendi”.
“Dalle stime UPI (Unione Province Italiane) – sottolineano le sigle – l’effetto finanziario del Disegno di Legge di Stabilità sulla Provincia di Siena comporterebbe per il 2015 un taglio percentuale del 25,03% sulle risorse disponibili per i servizi, quindi 10.645.000 euro in meno rispetto ai 42.526.873 euro di risorse disponibili per il 2014”.
I lavoratori ritengono tutto ciò inaccettabile e chiedono: Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: FP, presidio, Provincia |
Sindacati MPS: “L’AD ha dichiarato che le misure non comportano ricadute sui lavoratori”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 6, 2014
comunicato unitario ooss mps – 06 11 2014
Gino Armini: una lunga militanza nella CGIL
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 6, 2014
Agosto 2014, Buonconvento:
il Segretario provinciale dello SPI CGIL consegna a Gino Armini, nel giorno del suo centesimo compleanno, alla presenza del Sindaco e dei suoi familiari e conoscenti, una targa-ricordo per la sua lunga militanza nella CGIL.
Non è questo il cambiamento che vogliamo!
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 5, 2014
Oggi è la Giornata della mobilitazione dei pensionati di Cgil Cisl e Uil che protestano per la forte perdita di potere d’acquisto subita negli ultimi anni, per …i tagli al welfare, sanità e non autosufficienza, per l’ingiusta legge sulle pensioni che tra allontanamento dell’età pensionistica e caos legato agli esodati resta un vulnus grave nei diritti delle persone.
Sabato saranno i lavoratori del pubblico impiego e della scuola organizzati da Cgil Cisl e Uil, per la prima volta insieme, a scendere in piazza a Roma per sfidare il Governo “degli illusionismi e delle divisioni”; per chiedere una vera riforma delle Pa, dei comparti della conoscenza, dei servizi pubblici.
Mobilitazioni unitarie legate da un filo comune, la reazione di una parte non trascurabile del Paese a una politica di tagli nel pubblico, nella sanità come nella scuola e nel sociale, che rende più poveri e deboli le persone già in difficoltà o con redditi da lavoro. Mentre si insiste a non toccare l’evasione, le rendite, le speculazioni. Non è questo il cambiamento che vogliamo!
Argomenti: CGIL |
Susanna Camusso alla manifestazione dei pensionati di oggi a Roma
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 5, 2014
Argomenti: CGIL |
CGIL, la mobilitazione continua. Il 5 novembre con i pensionati e l’8 con i lavoratori dei servizi pubblici
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 4, 2014
CGIL, la mobilitazione continua. Il 5 novembre con i pensionati e l’8 con i lavoratori dei servizi pubblici
04/11/2014 da www.cgil.itProsegue la mobilitazione del sindacato, come annunciato in Piazza San Giovanni lo scorso 25 ottobre.
#Nonstiamosereni. Di promesse non si vive i pensionati vogliono risposte.
Mercoledì 5 novembre, sarà la volta dei pensionati, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil hanno indetto una giornata di mobilitazione con manifestazioni a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione dove saranno presenti anche i tre Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Luigi Angeletti; a Milano presso il Teatro Nuovo e a Palermo al Teatro Politeama. I pensionati chiedono al governo interventi urgenti su reddito da pensione, fisco, welfare, sanità e non autosufficienza. Al centro della mobilitazione c’è il rilancio della piattaforma unitaria delle tre organizzazioni, con la richiesta specifica al governo di politiche a sostegno dei pensionati e degli anziani, a partire dalla estensione anche a loro del bonus di 80 euro, più volte promessa dal Presidente del Consiglio.
#pubblico6tu. Servizi perché servono, pubblici perché di tutti. A scendere in Piazza del Popolo a Roma, sabato 8 novembre, saranno i lavoratori dei servizi pubblici, dei settori della conoscenza e della sicurezza. Una grande manifestazione nazionale indetta dalle categorie di Cgil, Cisl, Uil (Fp-Cgil, Fp-Cgil Medici, FLC CGIL, Cisl-Fp, Cisl-Scuola, Cisl-Medici, Fns-Cisl, Fir-Cisl, Cisl-Università-Afam, Uil-Fpl, Uil-Fpl Medici, Uil-Pa, Uil-Scuola, Uil-Rua) per chiedere una vera riforma delle Pa, dei comparti della conoscenza, dei servizi pubblici e per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro tanto per i lavoratori pubblici quanto per quelli privati. Il concentramento è previsto per le 12.30 a Piazza della Repubblica.
Argomenti: CGIL |
L.Stabilità: Cgil, inadeguata e insufficiente, serve ‘Piano del Lavoro’
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 4, 2014
L.Stabilità: Cgil, inadeguata e insufficiente, serve ‘Piano del Lavoro’
04/11/2014 da www.cgil.itTesto consegnato dal sindacato in audizione commissioni Bilancio riunite Continua a leggere questo articolo »
Argomenti: CGIL |
14-21 novembre – Sciopero generale metalmeccanico. #DIRITTIXTUTTI
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 4, 2014
Argomenti: FIOM, manifestazioni, scioperi |
Sindacati MPS: i lavoratori non possono essere chiamati ad ulteriori sacrifici
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 3, 2014
Cgil, governo privo politiche per l’occupazione, STRADA INTRAPRESA DIVIDE IL PAESE
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 3, 2014
Cgil, governo privo politiche per l’occupazione, strada intrapresa divide il Paese
03/11/2014 da www.cgil.it
C’è molto nervosismo nelle parole del presidente del Consiglio che ancora una volta evoca fantasmi e complotti, lancia invettive e ammonimenti, ma evita accuratamente di dire come si crea lavoro e come si rilancia il Paese.
Nel frattempo la disoccupazione e la cassa integrazione continuano ad aumentare e i debolissimi segnali di ripresa del mercato del lavoro rischiano di rivelarsi effimeri.
Il precariato aumenta, grazie anche alle politiche contraddittorie sul mercato del lavoro, mentre il governo continua a non avere né una politica per l’occupazione né una politica industriale. Si limita a rincorrere le emergenze, senza per altro riuscire a risolverle, togliendo i diritti e non allargando le tutele. Quella imboccata non è la strada giusta. Al contrario, è proprio quella che divide il Paese.
Dal governo ci aspetteremmo indicazioni chiare sui settori strategici che si vogliono incentivare, sugli investimenti da adottare, sulle politiche attive per il lavoro, su quelle fiscali a favore dei più deboli, su come ridurre le diseguaglianze. Dal presidente del Consiglio vorremmo sentire qualche accusa in meno e qualche riflessione in più sugli errori della finanza e delle imprese.
La Cgil ha avanzato una proposta seria per creare lavoro e per dire basta al precariato. Ha presentato: un “Piano per il Lavoro”, un piano straordinario per l’occupazione; una riforma per creare ammortizzatori sociali universali; una riforma dello Statuto dei Lavoratori, per estendere a tutti diritti e tutele universali. La Cgil vuole un contratto a tutele crescenti, che faccia del lavoro a tempo indeterminato la principale forma di impiego e rivendica un lavoro dignitoso e sicuro, anche attraverso la cancellazione delle forme contrattuali precarie che si sono moltiplicate a dismisura.
Piuttosto che strizzare l’occhio agli imprenditori, inventarsi strani e improbabili complotti o buttarla in politica, il presidente del Consiglio dia risposte serie ai problemi seri del Paese.
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