Il comunicato stampa congiunto di imprese e sindacati sulla crisi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2011
Comunicato_Stampa_congiunto_crisi.pdf
Argomenti: CGIL |
Crisi: Camusso, Paese depresso, ora una scossa
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 28, 2011
Crisi: Camusso, Paese depresso, ora una scossa |
Imprese e sindacati lanciano un appello comune al governo chiedendo subito un Patto per la crescita, per dare un segnale di discontinuità ed evitare che la dinamica dei mercati finanziari porti a una situazione insostenibile per il paese. Il Segretario Generale della CGIL in una intervista a ‘La Repubblica’ afferma “non c’è unità di vedute sulla possibilità di un esecutivo tecnico, ma siamo tutti d’accordo che la situazione è grave. Il governo non si rende conto della serietà del momento, infatti parla d’altro” |
Tutti insieme perché la situazione è grave, la depressione che offusca il paese è «insopportabile» e la mancanza di credibilità all’interno e all’esterno esige «un’azione immediata, una svolta». Tutti insieme soprattutto perché ora «non c’è più tempo da perdere». Vedere la firma di Susanna Camusso, leader della CGIL sotto un documento che chiede «discontinuità» con l’azione di governo, non stupisce nessuno. Ma questa volta il suo nome è in ampia e variegata compagnia. Segretario Camusso, che effetto le fa questa marea di firme sotto un documento così critico? Nella nota comune si parla di discontinuità. Cosa s’intende di preciso? Tutto qui? D’accordo, ma tutti quelli che hanno firmato la nota pensano o no ad un governo tecnico? Cosa vi aspettate da questa presa di posizione comune? E allora? Siete tutti d´accordo su questo giudizio? |
Argomenti: CGIL |
CONTRATTO ARTIGIANI AREA CHIMICA-CERAMICA: SIGLATA L’IPOTESI DI ACCORDO
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 26, 2011
CONTRATTO ARTIGIANI AREA CHIMICA-CERAMICA: SIGLATA L’IPOTESI DI ACCORDO
Erano addirittura scaduti alla fine del 2008 i due contratti nazionali di lavoro dell’artigianato relativi sia alle aziende dei settori della chimica, gomma-plastica e vetro che della ceramica, terracotta, gres e decorazione piastrelle.
Ma alla fine i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil e le associazioni datoriali degli artigiani (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) sono riusciti a fare il miracolo: da due contratti è scaturita una intesa unica per l’intera area chimica e ceramica, che riguarda quasi 100.000 addetti, impiegati in poco più di 40.000 imprese artigiane sparse in tutto il paese. Il contratto unico – fanno notare i sindacati – valorizza le specificità dei due settori, lasciando in questa fase inalterate le diversità relative ai minimi contrattuali.
Infatti, nella tarda serata di ieri, lunedì 25 luglio a Roma, è stata siglata l’ipotesi di accordo per il contratto triennale che scadrà il 31 dicembre 2012. L’intesa prevede un aumento medio mensile di 89,50 euro per il settore chimico, gomma-plastica e vetro e di 84,50 euro per quello della ceramica, gres, terracotta e decorazione piastrelle (in entrambi i casi le decorrenze partono dal 1 settembre 2011).
Prevista inoltre una “una tantum” di 150 euro per il settore chimico, gomma-plastica e vetro e di 100 euro per quello della ceramica, gres, terracotta e decorazione piastrelle.
Soddisfatti i sindacati per gli importi economici individuati e soprattutto perchè “l’intesa – commentano Delia Nardone, Angelo Colombini, Renato Spelta, rispettivamente Segretari nazionali di Filctem, Femca, Uilcem – rappresenta una concreta, sia pur parziale, risposta a difesa del salario dei lavoratori del settore, messo a dura prova dalla crisi in atto”.
Quattro in particolare le novità per la parte normativa: il potenziamento dell’Osservatorio di settore che promuoverà e monitorerà, passo dopo passo, la contrattazione regionale di secondo livello e le attività delle rappresentanze territoriali per la sicurezza; la conferma, non scontata in apertura del negoziato, del tetto del 15% relativo ai contratti a tempo determinato proprio per dare un colpo alla precarietà anche in questo difficile comparto; la costituzione – è la prima volta – di un Fondo integrativo sanitario che prevede l’estensione delle sue prestazioni, oltre ai lavoratori “a termine”, anche a quelli a tempo determinato di durata pari a 12 mesi; l’ampliamento del piano formativo settoriale con particolare riferimento ai temi inerenti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo un monte ore retribuito di 28 ore/anno.
26 luglio 2011
Argomenti: contrattazione, FILCTEM |
Statuto dell’Università: “meccanismo ancora poco rassicurante”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 25, 2011
Il testo del nuovo Statuto dell’Università degli Studi di Siena approvato dal Senato Accademico venerdì scorso riapre le porte alle istituzioni all’interno del Consiglio d’Amministrazione. In linea di principio l’art. 32 va nella giusta direzione, direzione che dovrà essere comunque riconfermata in quanto, a nostro modo di vedere, il meccanismo rimane farraginoso e poco rassicurante sulla propria fattività.
Il legame importante con il territorio, dalle sue origini ad oggi, da noi ribadito più volte come indispensabile, rafforza l’Università e la sostiene non minando l’autonomia dell’Ateneo.
L’approvazione del nuovo Statuto è un momento importante dove si disegna la governance futura; la responsabilità generale, della comunità accademica, delle istituzioni, del territorio, è tale da dover essere impiegata nel mantenimento dell’Ateneo, dalla qualità didattica ai servizi, dal personale alle necessità degli studenti.
La situazione che l’Università sta vivendo la porterà probabilmente a scelte difficili che dovranno necessariamente essere condivise, dovranno essere gestite in sinergia con tutti i soggetti e con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali.
CGIL Siena
Argomenti: CGIL, università |
Genova dieci anni dopo: in piazza per una società diversa
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 25, 2011
Genova dieci anni dopo: in piazza per una società diversa |
Al lungo corteo colorato e pacifico, che ha attraversato la città ligure, numerose le bandiere della CGIL. Il sindacato rivendica la necessità di riprendere quel percorso già avviato nel 2001 per costruire una strada economica e sociale alternativa ai modelli neoliberisti e per uscire dall’attuale crisi globale » FOTO – VIDEO » Genova 2011: CGIL, un’altra economia, un’altra società per uscire dalla crisi globale » Speciale: Genova 2001-2011 |
Dieci anni fa le violenze del G8 di Genova, oggi in piazza migliaia di persone per ricordare, ma anche per guardare avanti, al futuro che abbiamo tutti e tutte la responsabilità di costruire. ‘Loro la crisi, noi la speranza’ è questo lo slogan dello striscione dietro al quale i manifestanti hanno sfilato oggi per le vie di Genova a dieci anni da quei terribili fatti che hanno visto nel capoluogo ligure la sospensione della democrazia. Il lungo corteo pacifico e colorato, ha cominciato a prendere forma, già nel primo pomeriggio, attorno alle quattro piazze tematiche allestite a Sampierdarena. Quattro piazze in cui si è discusso di lavoro, di pace e guerra, di beni comuni e di immigrazione. Partendo poi da Piazza Montano il corteo ha sfilato per via Cantore, via Buozzi, Via Adua, fino a raggiungere piazza Caricamento concludendosi, in tarda serata, con il concerto dei Modena City Ramblers. A colorare il corteo anche le bandiere rosse della CGIL. La Confederazione, che ha partecipato al lungo percorso del decennale del G8, ha ribadito l’importanza di questa giornata di mobilitazione. Per la CGIL vanno ancora ricercate e denunciate le responsabilità politiche di quelle giornate, e inoltre proprio da Genova si può progettare un mondo diverso, che metta al centro il lavoro e le necessità delle persone. “Bisogna riprendere le analisi affrontate dal movimento nel 2001 e provare a ricostruire una proposta e un movimento che la sostenga, dalle larghe alleanze, di cui il sindacato ne è una parte importante, per trasformare l’attuale modello di sviluppo” ha dichiarato Leopoldo Tartaglia, coordinatore del dipartimento politiche globali della CGIL Nazionale. Il dirigente sindacale dalla testa del corteo, ha sottolineato ai microfoni della CGILtv come “la critica espressa dal movimento, e portata avanti negli anni dai grandi forum sociali, contro i modelli di sviluppo neoliberisti, si sia verificata ‘magicamente’ vera in questi anni, in cui è esplosa la crisi globale e le disuguaglianze nel mondo sono cresciute”. E’ proprio per uscire dalla profonda crisi economica e sociale che, investe il nostro paese, che secondo la CGIL è importante elaborare una strada alternativa, basata “sulla pace, i diritti, la democrazia, i beni comuni e una società multietnica”. |
Argomenti: CGIL |
Manovra: Camusso, costruita per far pagare chi paga già
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2011
Manovra: Camusso, costruita per far pagare chi paga già |
La CGIL continua a contrastare un provvedimento economico e finanziario che, secondo Camusso “accentua tutte le differenze e le difficoltà” e conferma che il Governo “non ha in testa la crescita del Paese”. Ne sono dimostrazione le tante vertenze ancora aperte » CGIL scrive a Tremonti, non parteciperemo più a tavoli tecnici |
Il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, torna a commentare la manovra economica e finanziaria approvata dal Governo la scorsa settimana. Una manovra costruita ad hoc, secondo la leader del sindacato di Corso d’Italia “per far pagare chi paga già”, ne sarebbero la prova “i tagli agli enti locali e alla sanità”. La situazione drammatica del Paese, come già dichiarato dalla CGIL, testimonia il “fallimento del Governo e delle sue politiche”, e di fronte a questa manovra, ha dichiarato Susanna Camusso, a margine di un’iniziativa organizzata dal sindacato ad Aci Castello in provincia di Catania, si ha la dimostrazione che è stata varata “senza avere un’idea di dove si porta il Paese, se non per mantenere i privilegi di chi si è arricchito con la finanza e il patrimonio immobiliare”. La CGIL, che già nei giorni scorsi ha avviato la sua mobilitazione con presidi in tutta Italia, continua a contrastare il provvedimento che, secondo quanto dichiarato, rappresenterebbe l’ennesimo colpo all’occupazione e alla crescita del Paese, poiché spiega “vengono ridotti gli investimenti e si rinuncia a qualunque stimolo della domanda. Manca ogni elemento di riforma strutturale del sistema-paese e, in particolare, del sistema economico-produttivo in funzione di una maggior competitività, produttività e crescita potenziale del PIL”. Inoltre, le tante vertenze critiche aperte in tutto il Paese, sono la conferma, secondo Camusso, “di una modalità di governo nazionale e locale che non ha in testa la crescita e lo sviluppo, ma che in fondo, accompagna processi di debolezza e deindustrializzazione del nostro Paese”. Secondo la dirigente sindacale “per far crescere l’Italia bisogna intanto mettere le persone nelle condizioni di stare un po’ meglio, bisogna spostare la tassazione sui redditi più alti e alleggerirla su quelli più bassi”. Inoltre, “è ovvio che una manovra fatta così accentua tutte le differenze e le difficoltà che ci sono – ha proseguito il Segretario Generale della CGIL -. Il Mezzogiorno per molte ragioni ha più disoccupazione e più povertà e quindi sarà maggiormente penalizzato da una manovra che colpisce ceti medi e ceti deboli”. Riferendosi all’introduzione dei ticket sanitari, così come previsto dalla manovra, Camusso ha dichiarato “è una forma assolutamente ingiusta di prelievo ai cittadini”. “Molte Regioni sono assolutamente indisponibili a questa operazione, mi auguro – ha concluso la leader della CGIL – che costruiscano soluzioni differenti che non siano penalizzanti sul piano del diritto alla sanità per le persone”. |
Argomenti: CGIL |
Crisi: dati Confindustria dimostrano che il governo ha legato l’Italia ad un palo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2011
Crisi: CGIL, dati Confindustria dimostrano che il governo ha legato l’Italia ad un palo |
Un quadro drammatico emerge dai dati del Centro Studi Confindustria sull’andamento dell’economia italiana nel terzo trimestre: in Italia “la crescita sarà quasi nulla”. Per la Confederazione la cosa più grave è che “la manovra economica del Governo non fa altro che aggravare questa situazione” |
“L’Italia è ferma al palo”. A sostenerlo è Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale della CGIL con delega alle politiche industriali, nel commentare i dati economici diffusi oggi (21 luglio) dal Centro Studi Confindustria sull’andamento dell’economia italiana nel terzo trimestre, che “continuano a rendere allarmante la situazione economica e industriale del Paese”. Secondo il dirigente sindacale, il nostro Paese, non paga solo gli effetti della crisi internazionale, ma anche “le mancate scelte di un Governo, che non ci ha voluto ascoltare quando chiedevamo politiche di sostegno alla domanda e all’offerta”. Il Centro Studi Confindustria fa sapere, infatti, che nel terzo trimestre in Italia “la crescita sarà quasi nulla”, dopo che nel secondo si è avuto un aumento dell’1,6% della produzione industriale, concentrato nella prima parte del periodo, che ha originato una temporanea accelerazione del PIL. Per il nostro Paese, dunque, si legge nell’analisi del CSC, si profilano: debolezza della domanda interna, minor forza di quella estera, ripercussioni dalle violente turbolenze finanziarie globali e stretta sui conti pubblici. In particolare, “gli indicatori puntano a una nuova e prolungata fase di variazioni del PIL che saranno molto difficilmente superiori all’1% annuo”. Per quanto riguarda l’attività industriale, giudizi e attese delle imprese rivelano la “fiacca dinamica produttiva”. Infatti, sempre nel terzo trimestre, ricorda il Centro Studi di Viale dell’Astronomia, essa parte dal -0,3% ereditato dal secondo trimestre. Gli indicatori qualitativi sono in corale arretramento: gli indici PMI hanno rilevato in giugno ordini calanti nel manifatturiero (47,5, minimo da 20 mesi, da 51,1) e nel terziario (47,4, da 50,1). Scudiere ricorda le richieste, da parte della CGIL, di interventi specifici “per consentire la ripresa dei consumi attraverso interventi mirati alla salvaguardia dei redditi da lavoro e pensione e politiche industriali che non ci facessero trovare impreparati di fronte a crisi di interi settori che oggi – prosegue il dirigente sindacale – anche quando riescono ad acquisire commesse, non sono certi del lavoro futuro”. In questo senso, secondo Scudiere, fanno testo il caso di Fincantieri e di tutte quelle aziende che “pur avendo innovato per tempo i processi e i prodotti, oggi non sono in grado di agganciarsi a quel minimo di ripresa in Europa come invece hanno fatto le imprese tedesche e francesi”. Ma quello che è più grave in questo contesto, avverte il Segretario confederale della CGIL è che “la manovra economica del Governo non fa altro che aggravare questa situazione. Gli oltre 180 tavoli di crisi aperti al Ministero dello Sviluppo – conclude Scudiere – sono la dimostrazione lampante dell’inerzia del Governo e della fallacia delle sue politiche”. |
Argomenti: CGIL |
Industria: dati ISTAT su fatturato e ordinativi sono altalenanti, imprese faticano
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2011
Industria: CGIL, dati ISTAT su fatturato e ordinativi sono altalenanti, imprese faticano |
L’Istituto nazionale di statistica rileva come a maggio cala il fatturato dell’1,7% rispetto ad aprile, mentre aumentano gli ordinativi del 4,1%. Incrementi da ricondurre al mercato estero. Per la Confederazione le imprese continuano a faticare per uscire dalla crisi, “non si intravedono segnali reali di ripresa e la manovra non fa che aggravare questa situazione” |
A maggio in Italia cala il fatturato dell’industria e aumentano gli ordinativi, soprattutto grazie al mercato estero. Il dato caratterizzato dal segno meno è quello che riguarda il fatturato che, rispetto ad aprile, registra un calo dell’1,7%, mentre su base annua la crescita è del 10,8%. Un rialzo tendenziale che risulta trainato dal mercato estero (+15,4%). E’ quanto emerge dai dati diffusi oggi dall’ISTAT che registrano, invece, un incremento del 4,1% per gli ordinativi a maggio rispetto ad aprile e una crescita del 13,6% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, a trainare l’incremento congiunturale, che arriva dopo il ribasso record del mese precedente, è il mercato estero (+12,2%), mentre sull’interno si registra un calo dello 0,8%. Dunque, si alternano di mese in mese “dati altalenanti” che dimostrano “quanta fatica facciano le imprese nel fronteggiare una crisi in assenza di politiche di sostegno e di politiche industriali”. E’ il commento del Segretario confederale della CGIL, Vincenzo Scudiere. A riguardo, denuncia il sindacalista, “la manovra non fa che aggravare questa situazione mentre continuano a restare al palo i problemi irrisolti delle grandi imprese nazionali: i settori dell’auto, della chimica, della cantieristica, del tessile, del salotto e dell’edilizia versano ancora in una grave crisi”. Nella media degli ultimi tre mesi (marzo-maggio), fa sapere l’ISTAT, l’indice del fatturato dell’industria è cresciuto del 3,8% rispetto ai tre mesi precedenti (dicembre-febbraio), mentre su base annua registra addirittura una crescita a doppia cifra, trainata dalla componente estera (+15,4%), un incremento inferiore (+8,7%) arriva, invece, dal mercato interno. Per quanto riguarda gli ordinativi, nello stesso periodo marzo-maggio, dai dati dell’Istituto nazionale di statistica emerge un aumento del 6,1% rispetto al trimestre precedente. Se si analizzano i settori dell’attività economica su base annua, il fatturato segna gli aumenti più significativi nei settori delle fabbricazioni di prodotti chimici (+38,3%) e delle attività estrattive (+18%). Mentre gli ordinativi registrano le variazioni positive più forti nelle fabbricazioni di macchinari e attrezzature (+48,5%) e nelle fabbricazioni di prodotti chimici (+42,5%). Infine, secondo Scudiere “non si intravedono segnali reali di ripresa” e questo avverte “continua a preoccuparci” perché, conclude il dirigente sindacale “senza iniziative da parte del governo il pericolo dell’aumento della disoccupazione è sempre più imminente”. |
Argomenti: CGIL |
Ancora sciopero alla RDB di Montepulciano: domani i lavoratori andranno di nuovo a Piacenza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2011
Ancora sciopero alla RDB di Montepulciano: domani i lavoratori andranno di nuovo a Piacenza
Prosegue la protesta dei lavoratori dello stabilimento RDB s.p.a. di Montepulciano per la difesa della propria retribuzione e del posto di lavoro, dato che ad oggi le uniche certezze sono il persistere della crisi di liquidità e la richiesta di cassa integrazione straordinaria dal primo di agosto.
Dopo diversi incontri, tra cui quelli della settimana scorsa presso il Ministero dello sviluppo economico – dove è stato istituito un tavolo di crisi permanente – e il Ministero del lavoro – dove è stata richiesta la cassa integrazione straordinaria per tutto il Gruppo – il futuro dell’Azienda, e nello specifico dello stabilimento di Montepulciano, è tutt’altro che chiaro.
La mancanza di notizie certe sul futuro aziendale, visto anche il permanere dell’assenza del piano industriale, e l’indisponibilità da parte dell’Azienda a concedere l’anticipo sull’erogazione della CIGS ha di fatto precluso la possibilità di arrivare ad un accordo ed ha costretto i funzionari del Ministero del lavoro alla riconvocazione di un tavolo per il prossimo 27 luglio.
L’incertezza nella corresponsione delle retribuzioni ha trovato parziale fondamento nel fatto che alle normali scadenze è stato erogato solo lo stipendio del mese di giugno e nessuna comunicazione è stata data invece in merito all’erogazione della 14esima mensilità.
La mancata erogazione della 14esima alle normali scadenze, motivata dalla scelta dell’Advisor di concentrarsi su altri problemi – “di fatto non considerando le pendenze con i lavoratori come prioritarie”, spiegano FILLEA-CGIL e FILCA-CISL – e la mancanza di certezze sul futuro aziendale ha portato le Organizzazioni sindacali ad indire un ulteriore sciopero per domani giovedì 21 luglio.
Al fine di dare visibilità alla protesta e di spronare tutte le parti ad un impegno concreto – “partendo dall’Azienda, ma ricordando allo stesso Advisor e alle banche coinvolte che le proprie scelte potrebbero mettere a rischio diverse centinaia di posti di lavoro”, sottolineano i Sindacati – i lavoratori dello stabilimento di Montepulciano, coordinati da FILLEA-CGIL e FILCA-CISL di Siena, si recheranno nuovamente a Piacenza per partecipare alla manifestazione che vedrà partire il corteo davanti all’Associazione industriali piacentina.
Siena, 20 luglio 2011
Argomenti: aziende, FILLEA, valdichiana |
Genova dieci anni dopo: loro la crisi, noi la speranza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 20, 2011
Genova dieci anni dopo: loro la crisi, noi la speranza |
La CGIL, partecipando al lungo percorso del decennale del G8 di Genova, promuove per l’occasione una serie di iniziative. Inaugurato il laboratorio di formazione sui temi del lavoro, reddito, questione energetica, mobilità sostenibile. Per uscire dalla crisi è necessario, secondo il sindacato una “prosposta alternativa, basata sulla pace, i diritti, la democrazia, i beni comuni e una società multietnica” » Documento ‘Genova per noi’ » VIDEO Appelli: CGIL, continua il confronto per “un altro mondo possibile” / ARCI e CGIL annunciano ‘importante’ presenza / Giuliano Giuliani » VIDEO Interviste: CGIL, Genova 2001-2011 / Legambiente / ARCI / Fair su CGILtv |
Per il decimo anniversario dal G8 di Genova, la CGIL ha aderito, insieme a numerose associazioni, all’appello ‘Genova 2001 – 2011: Loro la crisi, noi la speranza’. Un’occasione, come si legge nel documento per “ripensare, recuperare, allargare ed aggiornare lo ‘spirito di Genova’ che ha segnato una generazione”, per “non guardare indietro, a quella che ormai è storia, ma guardare avanti, al futuro che, abbiamo tutti e tutte la responsabilità di costruire”. Il folto programma di iniziative, dibattiti e musica, iniziato il 24 giugno scorso si concluderà domenica 24 luglio. Un anniversario “importante”, perchè, come spiega il Segretario Confederale della CGIL, Enrico Panini, presente a Genova per le iniziative promosse dal sindacato a dieci anni dal G8, “vanno ancora ricercate e denunciate le reponsabilità politiche di quelle giornate”, durante le quali, nel capoluogo ligure “è stata sospesa la democrazia e in cui l’episodio più grave coincise con l’uccisione di Carlo Giuliani. Non si può più consentire che si ripetano episodi simili”. L’occasione del decennale delle iniziative contro il G8 del 2001, rappresenta per la CGIL, come ribadito dal dirigente sindacale, “l’occasione per ricostruire un percorso che riconnetta una grande rete globale”, affinchè, si possa “ripensare ad un modello di sviluppo, democrazia e di relazioni in grado di progettare un mondo diverso, che è possibile, e che allo stesso tempo metta al centro il lavoro, le persone, le donne e gli uomini e le loro prospettive di vita”. Entrati nel vivo delle giornate di Genova 2011, la CGIL inaugura oggi (19 luglio), insieme a ARCI, Legambiente, Fair, Flare, Libera, alle organizzazioni studentesche ed altre associazioni, il laboratorio di formazione ‘Transizione ad un’altra economia e un’altra società’. Un’occasione di confronto tra esperti e giovani (under 35) che inizierà questo pomeriggio con una plenaria, alla quale prederanno parte il Presidente Nazionale ARCI, Paolo Beni e il Segretario Confederale CGIL, Enrico Panini. Le lezioni si terranno presso il Circolo ARCI in via Albertazzi a Genova, inizieranno nel pomeriggio di martedì 19 luglio e si concluderanno venerdì 22 luglio. Le tematiche che verranno affrontate riguarderanno principalmente: il lavoro e il reddito, gli indicatori di benessere, la produzione e il consumo, la questione energetica, la mobilità sostenibile e le relazioni sociali. L’idea di aprire una scuola all’interno del percorso Genova 2011, è per il Segretario Confederale della CGIL, Enrico Panini, “una scelta straordinaria”, soprattutto, ha spiegato in occasione dell’inaugurazione “per il clima che si è costruito immediatamente tra le sigle che hanno lavorato attivamente, in questi mesi, per produrre un programma e per costruire contenuti”. Citando il Manifesto di Ventotene ‘Per un’Europa Libera e Unita’, l’augurio del dirigente sindacale è che da questa esperienza formativa e proprio partendo da Genova, “si possano creare le condizioni per la nascita di un Manifesto del Mondo Libero e Unito”. Le quattro giornate di ‘scuola estiva’ sono solo alcuni dei tanti momenti di confronto che la CGIL ha promosso in occasione del decennale del G8 di Genova. Nella mattinata di mercoledì 20 luglio, la CGIL interverrà al seminario ‘Cittadinanza europea di residenza’ (Sottoporticato Palazzo Ducale, ore 9.30) e all’incontro ‘L’onda lunga della democrazia insorgente’ (promossi da Democrazia KM zero, Salone di rappresentanza Palazzo Tursi, ore 9.30). Giovedì 21 luglio, la CGIL interverrà all’incontro ‘L’acqua bene comune: riflessioni e proposte in Europa’ (Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, ore 9:30); al dibattito ‘La tassa sulle transazioni finanziarie’ (Sala Maggior Consiglio Provincia, in mattinata); e alla presentazione del ‘Rapporto sui Diritti Globali 2011’ (Sala Minor Consiglio Provincia, ore 16.30). Venerdì 22 luglio, la CGIL parteciperà al seminario ‘Per una giustizia climatica ed economica: da Kyoto a Rio de Janeiro per la transizione ad una società sostenibile’ (Sala Maggior Consiglo provincia, ore 9.30) e alla ‘Assemblea per l’altra Europa’ (Sottoporticato Palazzo Ducale, ore 9.30), e promuove il dibattito ‘Un’altra economia e un’altra società’ (Sala San Salvatore, ore 17). Sabato 23 luglio, dopo la partecipazione al seminario ‘Strategie comuni in Europa, Maghreb, Mashreq’, la CGIL, nel pomeriggio, prenderà parte alla manifestazione conclusiva che partirà da Sampierdarena e si concluderà a piazzale Caricamento con un concerto. Domenica 24, infine, la CGIL parteciperà all’assemblea internazionale dal titolo ‘Loro la crisi, noi la speranza’, per connettere le iniziative italiane agli appuntamenti di mobilitazione e di discussione dei forum sociali mondiale ed europeo. Sempre tra le iniziative condivise, il 20 pomeriggio è dedicato al ricordo della tragica uccisione di Carlo Giuliani, con l’incontro di testimonianze e letture a Piazza Alimonda. La giornata si concluderà con una fiaccolata serale da piazza Matteotti alla scuola Diaz. La CGIL, partecipando al lungo percorso del decennale del G8 di Genova, ha già avuto modo di ribadire l’importanza di una “prosposta alternativa” per uscire dalla crisi, una proposta “basata sulla pace, i diritti, la democrazia, i beni comuni e una società multietnica”, e ribadendo il suo impegno “contro l’iniquità delle politiche governative e contro l’attacco ai diritti collettivi”, per costruire invece, “nell’intreccio delle lotte e delle proposte, un’uscita alternativa dalla profonda crisi economica e sociale che investe il nostro paese come il mondo intero”.
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