Lavoro: Camusso, diminuzione disoccupazione fatto positivo che va guardato attentamente
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
Lavoro: Camusso, diminuzione disoccupazione fatto positivo che va guardato attentamente
01/09/2015 da www.cgil.it
Serve capacità di indirizzo e stimolo economia che non vediamo. Basta propaganda
“Una diminuzione della disoccupazione è un fatto positivo che va guardato attentamente per capire come e dove intervenire per rafforzare una tendenza che è ancora, purtroppo, marginale rispetto alle reali esigenze del Paese”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta i dati Istat sull’occupazione.
Per il leader della Cgil “serve un impegno forte delle istituzioni, una capacità di indirizzo e di stimolo dell’economia che ancora non vediamo. Servono imprenditori che sappiano rischiare, innovare, investire, produrre lavoro e reddito. Serve un piano del lavoro che sappia cogliere le opportunità che si presentano e indirizzare un mercato incapace, da solo, di produrre ricchezza in modo stabile ed equilibrato”.
“Vediamo invece – sottolinea Camusso – solo molta e brutta propaganda che produce non solo effimere illusioni e false aspettative ma danni rilevanti al Paese e alle future generazioni. Oggi siamo al colmo di un Presidente del Consiglio che vanta i risultati già raggiunti e superati da Monti prima e da Letta poi, e di un presidente di Confindustria che si domanda come mai la crescita sia così bassa. Avevano tutti raccontato tutt’altra storia: Il presidente di Confindustria che in cambio della libertà di licenziamento assicurava copiosi investimenti e assunzioni in massa, mentre il Presidente del Consiglio assicurava il mondo che le sue riforme avrebbero garantito un’imprenditoria dinamica, innovativa, capace di dare lavoro e prospettive di crescita”.
“Se tornassero coi piedi per terra e la smettessero con la propaganda – conclude il segretario della Cgil – il Paese potrebbe cogliere le opportunità che sembrano prospettarsi”.
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By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
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By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
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Camusso: “Da Berlusconi a Renzi sul lavoro nulla è cambiato”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
Cgil Incontri – “Da Berlusconi a Renzi sul lavoro nulla è cambiato”
da rassegna.it – 01/09/2015
Per il segretario generale Camusso “bisogna smetterla con la ricetta di questi anni, che è stata di soli tagli”. Le risorse vanno usate per fare investimenti, anche perché “si continua a parlare di crescita, ma continuiamo a essere allo zero virgola”

Alla Cgil le manovre del governo non piacciono. “Bisogna smetterla con la ricetta di questi anni, che è stata di soli tagli. Una ricetta depressiva per il paese” spiega Camusso: “Proviamo a utilizzare le risorse che ci sono per fare investimenti, a partire da un uso serio e non spezzettato dei fondi strutturali, pensando che è tutto il paese ad avere necessità di ripartire”. Occorre anche, continua il leader sindacale, ripensare il piano taglia-tasse, che il premier intende finanziare utilizzando 17 miliardi ottenuti dall’Europa: “La discussione con Bruxelles va rifatta. Sarebbe bene, invece di continuare ad agire all’interno di quei vincoli, iniziare a parlare del taglio del debito dei paesi, altrimenti restiamo nell’ottica di qualche piccolo margine di manovra che non cambierà nulla negli investimenti”.
Altro tema affrontato nel corso della discussione è stato quello, sempre più drammaticamente all’ordine del giorno, del caporalato. “Il ministro delle Politiche agricole Martina ha detto cose importanti: ha parlato della responsabilità delle imprese, ha detto che bisogna comparare il caporalato all’attività mafiosa. Si può quindi andare a un completamento della legge del 2011, legge dovuta all’iniziativa delle nostre categorie” ha spiegato Camusso. Il ministro, ha aggiunto, va accompagnato “in questo lavoro straordinario di controllo e verifica, utilizzando due vincoli che finora sono stati un po’ sullo sfondo: la piena applicazione dei contratti di lavoro, e la costituzione di un meccanismo di controllo pubblico verificato, per sottrarre qualsiasi alibi a chi si serve dei caporali”.
Il segretario generale Cgil è stato infine sollecitato sulla questione degli sbarchi di migranti. “Credo che in Italia ci sia chi alimenta il razzismo, perché‚ quando si continua a parlare di invasione o quando si sostiene che la presenza dei migranti è la ragione dei nostri problemi, si continuano a creare barriere, divisioni e contrapposizioni”. Per Susanna Camusso il tema vero “è come l’Europa fa un’azione politica. Da un lato di accoglienza, ma dall’altro anche di intervento, perché non è più possibile vedere ogni giorno barconi affondare”. In conclusione, dunque, ci vogliono “corridoi umanitari perché i viaggi diventino diversi, e bisogna cambiare Dublino 3, consapevoli che chi dice di bloccare le frontiere sbaglia”.
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By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
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Camusso: Confindustria a rimorchio del governo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 31, 2015
La replica – Camusso: Confindustria a rimorchio del governo
da rassegna.it 31/08/2015
Il segretario Cgil risponde a Squinzi, che aveva definito il sindacato “fattore di ritardo per il paese”. “Cercano il nemico del momento per non affrontare le responsabilità del sistema delle imprese”. Intanto, alle porte un’intensa stagione contrattuale

A Squinzi ha ribattuto anche il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, che ha posto l’accento sulla questione contrattuale: “Si è detto che il 2015 è l’anno dei contratti – ha affermato Barbagallo – Non vorrei che questa alzata di toni servisse a fare confusione sul fatto che dobbiamo fare i contratti”.
E di rinnovi sul tavolo per i prossimi mesi ce ne sono molti. Innanzitutto c’è il contratto dei metalmeccanici, che scade il 31 dicembre 2015 e riguarda circa 1,6 milioni di lavoratori, per il triennio 2016-2018. Qui non c’è una piattaforma unitaria; in quella di Fim e Uilm si chiede un aumento salariale mensile di 105 euro. Il 28 settembre si riuniranno le segreterie di Fim e Uilm, dopodiché‚ la piattaforma sarà inviata a Federmeccanica. Che intanto ha convocato Fim, Uilm e anche la Fiom per un confronto sull’andamento del settore il 17 settembre.
In scadenza, sempre il prossimo 31 dicembre, anche il contratto degli elettrici (oltre 60.000 lavoratori): in questo caso c’è un’ipotesi di piattaforma unitaria di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. L’obiettivo, anche qui, è avviare le trattative a fine settembre con le associazioni imprenditoriali (tra cui Assoelettrica). La richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 2016-2018 è di 140 euro.
Le stesse sigle Filctem, Femca e Uiltec hanno già dato il via libera all’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore chimico-farmaceutico (oltre 170.000 i lavoratori interessati) in scadenza il 31 dicembre 2015. In questo caso la richiesta di aumento salariale per il triennio 2016-2018 è di 123 euro. Si punta all’avvio delle trattative intorno alla metà di settembre con le associazioni imprenditoriali, tra cui Federchimica e Farmindustria.
Scade invece a fine novembre il contratto del settore industria alimentare (approvata dalle sigle di categoria Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil la piattaforma con una richiesta di aumento salariale di 150 euro mensili, inviata a Federalimentare, con cui il 14 settembre è fissato il primo incontro) che riguarda circa 400.000 addetti”.
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Camusso al governo: «Non è cambiato verso»
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 31, 2015
Il confronto – Camusso al governo: «Non è cambiato verso»
Il segretario Cgil alla Festa dell’Unità faccia a faccia con il ministro Poletti attacca sulla gestione dei dati sul lavoro: “Non ci si aspetterebbe mai che un organo ufficiale imbrogli sui numeri”. Poi richiama il “grande bisogno di sinistra” che c’è
da rassegna.it 28/08/2015

Camusso è poi andata all’attacco sulla gestione dei dati sull’andamento del mercato occupazionale da parte del governo: “Non ci si aspetterebbe mai che un organo ufficiale imbrogli sui dati”, ha detto commentando la correzione sui dati sull’occupazione del lavoro. “Credo che qualunque cittadino italiano si aspetti che il governo faccia i conti giusti, non i numeri sbagliati”. “Sono mesi che diciamo che si sta facendo propaganda sui numeri – ha aggiunto -, se vogliono utilizzare i numeri per confortare delle politiche che non danno risultati si fanno queste figure”.
Camusso ha aggiunto poi che “questo Paese ha bisogno di politiche attive del lavoro. Il primo dato, però – ha detto – è che l’intervento sugli ammortizzatori ha ridotto la copertura in particolare per i lavoratori stagionali e per quelli che sono alla vecchia indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Quindi, mi pare che ci sia molto da lavorare – ha concluso – per costruire un vero sistema che incroci le politiche di difesa dei lavoratori con quelle di ricollocazione”.
Ma il segretario Cgil, applaudito dalla platea al contrario del ministro Poletti, fischiato, ha affrontato anche gli aspetti più squisitamente politici: “C’è un grande bisogno di sinistra, in questo Paese – ha detto – di giustizia, di equità di condizioni positive. Penso che sia necessario, ad esempio, che la prossima legge di stabilità non sia la fotocopia della precedente, per cui continueremmo a rimanere dentro alla logica dell’austerità e a non determinare un cambiamento di passo del Paese”. Può essere il Pd a rappresentare questa forza di sinistra? “Questo lo decidono gli elettori”, ha risposto.
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CGIL e FILLEA su viabilità senese: “Le realtà produttive del territorio sono a rischio sopravvivenza”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 28, 2015
CGIL e FILLEA su viabilità senese: “Stiamo andando verso l’isolamento definitivo”
Il sindacato denuncia: “Le realtà produttive del territorio sono a rischio sopravvivenza”
Siena, 28 agosto 2015 – “Non basta la crisi economica e finanziaria a mietere aziende ed occupazione: a distanza di due anni si ripete un disastro naturale che rischia di impedire definitivamente lo svolgimento di qualsiasi attività produttiva nel sud della nostra provincia mettendone a rischio la stessa sopravvivenza”.
Questa è la denuncia della CGIL e del sindacato dei lavoratori del settore legno e costruzioni FILLEA CGIL.
“Le realtà industriali e manifatturiere comprese fra Buonconvento e il Ponte sul fiume Paglia – spiega Fabio Seggiani, Segretario generale della FILLEA – sono praticamente tagliate fuori per la movimentazione delle merci, in particolar modo per quanto riguarda il trasporto per le aziende del laterizio e del mobile-arredamento. Con la chiusura del ponte sull’Ombrone a Buonconvento per i mezzi pesanti, dovuta all’ultimo evento alluvionale, ed i tempi biblici con cui si sta rispondendo alle calamità precedenti si va verso un isolamento definitivo. Ai lievitati costi di trasporto per le varianti stradali si aggiunge ora la quasi impossibilità di raggiungere con mezzi pesanti l’A1 ed il raccordo Siena-Firenze vista anche la chiusura della galleria di Pari sulla Siena-Grosseto”.
“Esortiamo tutte le istituzioni preposte – aggiunge il Segretario generale della CGIL di Siena Claudio Guggiari – a procedere in tempi rapidi alla realizzazione dei lavori vecchi e nuovi per consentire alla popolazione e al sistema produttivo di ritornare alla normalità. Non sono le sterili strumentalizzazioni nel momento del bisogno che risolvono le problematiche di cui soffrono le nostre infrastrutture. Serve un’immediata, seria e responsabile programmazione ed un controllo degli interventi di ripristino, manutenzione, monitoraggio e messa in sicurezza delle opere e del territorio più a rischio. L’eccessiva burocrazia e la lunga tempistica ad essa connessa, il gran numero di enti responsabili nelle procedure amministrative, le riforme istituzionali che hanno allontanato alcuni tratti della gestione della cosa pubblica dal cittadino e la diminuzione delle risorse assegnate sono alcune delle priorità che devono essere affrontate”.
“Esortiamo la Regione – conclude Guggiari – a procedere speditamente per il reperimento delle risorse necessarie almeno al superamento dell’emergenza per i cittadini ed il sistema produttivo”.
Argomenti: aziende, CGIL, FILLEA, viabilità |
CGIL su FLORAMIATA: “Serve una scelta definitiva non più rinviabile”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 26, 2015
CGIL su FLORAMIATA: “L’incontro istituzionale ci ha lasciato quantomeno perplessi”
Il sindacato: “Serve una scelta definitiva non più rinviabile”
Siena, 26 agosto 2015 – “Le vicende di Floramiata, ancora lontane da una definizione, restano per noi fonte di notevoli preoccupazioni” – spiegano CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA.
“Recentemente abbiamo richiesto insieme a CISL e UIL – proseguono i sindacati – un ulteriore incontro ai Comuni Amiatini che si è svolto la scorsa settimana presso la sede dell’Unione dei Comuni Amiata Valdorcia, ma i risultati ci hanno lasciato quantomeno perplessi. Il territorio sembra accontentarsi del fatto che possano riaprirsi spiragli per un’eventuale concessione dell’affitto dei locali e dei terreni da parte della Floramiata SPA alla Floramiata Servizi, contando sull’incerta capacità di quest’ultima di poter beneficiare delle entrate derivanti dai ‘certificati bianchi’ e quindi assolvere l’onere finanziario conseguente”.
“Noi continuiamo a pensare invece – aggiungono CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA – che il tema dell’affitto dei locali e dei terreni, certamente importante, non possa essere considerato il punto centrale della vicenda, come del resto non lo è stato da mesi a questa parte. Avevamo a proposito chiesto l’incontro affinché tutte le parti in causa fossero presenti proprio per tentare di fare ampia luce sulla condizione attuale della vicenda a poche settimane dall’appuntamento in Tribunale in merito all’istanza di fallimento presentata verso Floramiata Servizi: le istituzioni ci hanno incontrati da soli e quell’elemento di chiarezza che ne poteva scaturire non c’è stato”.
“Ecco allora che vogliamo ribadire alcune nostre considerazioni” – sottolineano le organizzazioni sindacali – “Il tema dell’affitto, come altri, non può che essere subordinato alla predisposizione di un vero piano industriale che oggi ancora manca anche a seguito di una serie di iniziative che erano state millantate ma che ad oggi sembrano miseramente finite nel dimenticatoio. Il piano ha bisogno di tenere unite la parte produttiva con la parte dello sfruttamento del calore, il vero valore aggiunto dell’azienda, ed oltre a dover essere costruito sull’agibilità degli impianti necessita di notevoli investimenti strutturali e di una forte ricapitalizzazione per favorire uno sviluppo produttivo adeguato. Il piano industriale ha poi bisogno di figure manageriali che dimostrino capacità organizzative, relazionali e tecniche”.
“Non ci nascondiamo – concludono CGIL Siena e zona Amiata, FLAI CGIL e RSA – che l’evoluzione della vertenza Floramiata potrebbe avere risvolti anche immediatamente drammatici vista l’assenza di ammortizzatori sociali e per questo non possiamo non sottolineare che l’occupazione insieme alla certezza di un futuro che latita da troppo tempo sono gli elementi che devono guidare una scelta definitiva non più rinviabile. Chi si appella ad elementi aleatori e non supportati da quelle condizioni che sole possono fare la differenza in positivo si sta assumendo una responsabilità che non vogliamo condividere”.
Argomenti: amiata, aziende, CGIL, FLAI |
Il Governo enfatizza i dati sul lavoro. Ma la propaganda ha vita breve.
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 26, 2015
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